Gangster Squad

film del 2013 diretto da Ruben Fleischer

Gangster Squad

Immagine Gangster Squad Logo.png.
Titolo originale

Gangster Squad

Lingua originale Inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2013
Genere azione, thriller, poliziesco
Regia Ruben Fleischer
Soggetto Paul Lieberman
Sceneggiatura Will Beall
Produttore Dan Lin
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gangster Squad, film statunitense del 2013 con Josh Brolin, Ryan Gosling e Sean Penn, regia di Ruben Fleischer.

Incipit modifica

Ogni uomo porta un distintivo. Un simbolo di fedeltà. Il suo erano le cicatrici di un pugile che aveva usato i pugni per scalare la vetta del crimine organizzato. Un ebreo che si era guadagnato il rispetto dei mangiaspaghetti grazie alla sua sete omicida. Aveva fatto un giuramento di violenza, ed era dominato da un'insaziabile voglia di potere. Voleva possedere questa città. Il suo nome è Mickey Cohen. (John O'Mara)

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Quando torni a Chicago, racconta cosa hai visto stasera. Diglielo che Los Angeles appartiene a Mickey Cohen. (Mickey Cohen)
  • Andare in guerra mi aveva insegnato che affinché il male trionfi, è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (John O'Mara)
  • Piccione arrosto. I romani andavano pazzi per questa roba. Era gente di classe. [...] Stasera festeggiamo la nascita di una nuova città, fondata e creata sulle rovine di Los Angeles. (Mickey Cohen)
  • Quando vinceremo nessuno saprà mai cosa abbiamo fatto. Niente medaglie, niente promozioni. Ma sono qui per dirvi che la morte aspetta l'uomo che esiterà. (John O'Mara)
  • Uno sbirro non in vendita è come un cane con la rabbia: non c'è medicina, devi soltanto... abbatterlo. (Mickey Cohen)
  • Se perdi ogni cosa e vinci la guerra, sei un eroe. Se perdi ogni cosa e perdi la guerra... sei un idiota. (John O'Mara)
  • [Regola d'oro] Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. (Insegna del Park Plaza Hotel)
All things whatsoever ye would that men should do to you do ye even so to them.[1]
  • Dobbiamo avere fede nel fatto che siano i diritti a conferire il potere. (Scritta sul dipartimento di polizia)
Let us have faith that right makes might.[2]
  • Navidad, vieni, aiutami a mirare. Ricorda: non dov'è quel gran figlio di puttana, ma dove sarà.[spara a Karl Lennox uccidendolo]Bravo, figliolo.[ultime parole] (Max Kennard)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Mickey Cohen[Riferito ai lupi]: I figli della notte. Che musica che fanno. È una cosa incredibile, Russo. Vengo qui talmente tanto spesso, che mi vedono. E sanno che porto da mangiare.
    Tommy Russo : Che ti ha detto il cervello? Pensi che non lo verranno a sapere quelli di Chicago?
    Mickey Cohen: Oh, io spero che lo sappiano.
    Tommy Russo : Sei da internare, Mickey. Devono rinchiuderti in mezzo ai pazzi, a mangiare budino in pigiama.
    Mickey Cohen : Un minuto fa mi supplicavi...
    Tommy Russo [ultime parole]: Perché pensavo fossi un uomo. Ma tu non sei un uomo. Sei marcio.[Cohen fa partire le due macchine] Ah!
    Mickey Cohen: Ora che dici, Tommy? Ti ho stupito?[Rivolto ai suoi scagnozzi] Forza ragazzi, un bello strappo![le macchine partono e Tommy viene spezzato in due]
  • Jerry Wooters: Che ti è capitato questa volta?
    John O'Mara: Resistenza all'arresto.
    Jerry Wooters: Si? E a loro cosa è capitato?
    John O'Mara: Resistenza all'arresto.
    Jerry Wooters: Tu lavori troppo.
  • Bill Parker: Ascoltami bene, esistono delle regole qui, sapientone. Fatti un bel favore: rispettale.
    John O'Mara: È così che si è fatto la packard che c'è nel parcheggio? Rispettando le regole, capo?
    Bill Parker: Due cose non puoi riavere indietro in questo lavoro: le pallottole che spari e le parole che ti scappano.
    John O'Mara: C'è altro?
    Bill Parker: Vattene.
  • John O'Mara: Non me la sono cercata, parole di scout.
    Connie O'Mara: Jonh, tu te le cerchi ogni santa volta che esci di casa.
  • Mickey Cohen: Le puttane non crescono sugli alberi. Sono come cavalli selvagge: bisogna catturarle e domarle prima di insegnare loro certi trucchi. Per questo mi serve un posto tranquillo dove avere le ragazze sotto chiave. E tenerle al laccio con la roba messicana. Occhio alla giacca, ti sei sporcato. Ma quel piedipiatti spunta qui dal nulla come la brina al mattino. E ora il mio allevamento di passere è rovinato.
    Mitch Racine: Signor Cohen, lo giuro su Dio...
    Mickey Cohen: Ci stai parlando con Dio Mitch, tanto vale che giuri su di me...
    Mitch Racine: Giuro su di lei, che se non fosse stato per lo sbirro, non sarebbe mai capitato...
    Mickey Cohen: Secondo te è per lo sbirro che sono arrabbiato ? No. È uno onesto, il ragazzo. Salvare la principessa imprigionata, è un vero eroe, ecco cos'è, dovrebbero dargli una medaglia. Dovremmo trovare un posto nuovo, ricominciare da capo. Come recita il detto? "Tutte le cose buone, un bel giorno vanno rase al suolo per intascare l'assicurazione."
    Mitch Racine[ultime parole]: Signor Cohen, la ringrazio molto, e- e le giuro che non capiterà più.
    Mickey Cohen: Ne sono certo, ragazzo.
  • Jack Whalen: Non ci pensare neanche Jerry. In città la pena per chi caccia il cervo del re è una vacanza permanente in una bara di mogano.
    Jerry Wooters: Di qualcosa si deve pur morire.
  • Grace Faraday: Vediamo, non sei abbastanza grosso per fare lo strozzino. Mi arrendo, parla. Qual è il tuo racket, tesoro?
    Jerry Wooters: Mi piacciono i giochi, perloppiù.
    Grace Faraday: Immagino. Giochi di che tipo?
    Jerry Wooters: Eh... tipo il gioco della bottiglia.
    Grace Faraday: "Il gioco della bottiglia"? Un gioco da bambini...
    Jerry Wooters: Non come lo gioco io... Nel mio racket è vendere Bibbia a domicilio.
    Grace Faraday: Non vorrai portarmi via e fare di me una donna onesta spero...
    Jerry Wooters: Niente affatto... Speravo solo di portarti a letto...
  • Grace Faraday: Dov'eri mentre vivevo al mia triste vita? Jerry, il venditore di Bibbie...
    Jerry Wooters: A bere...
    Grace Faraday: Oh... È una nobile professione... Ti uccide se ci scopre, lo sai?
    Jerry Wooters: Chi?
    Grace Faraday: Mickey.
    Jerry Wooters: Mickey Mouse? E che ci fai con quello, spiegamelo. Non sembra il tuo tipo.
    Grace Faraday: Io sono il suo tipo. È questo che vale.
  • Jerry Wooters: Sergente, la città è sott'acqua e ti cerchi un secchio quando ti serve un costume da bagno. Capisci?
    John O'Mara: Avanti Jerry, ma che ti è successo?
    Jerry Wooters: Senti... la stessa cose che è successa a te, ma la guerra è finita e noi non dobbiamo più combattere. Tu non cambierai niente in questa città, sergente. Un giorno ti sveglierai e ti scoprirai dalla parte sbagliata dell'erba. Per cosa?
    John O'Mara: Se non sai rispondere a questa domanda, levati il distintivo. Bevi Jerry.
    Jerry Wooters: Si, ma solo perché sembrava un ordine.
  • Jack Dragna: Hai il mondo in pugno ormai. Ti sei preso tutto: il prestigio, il malloppo e le passere che qualsiasi uomo vorrebbe. E poi sogni di mettere un dito nell'occhio a Chicago... Perché?
    Mickey Cohen: Di più. Io voglio di più Jack. Vuoi frignare per Tommy Russo, fallo. Brindiamo a Tommy, uno che è morto creando una linea del telegrafo, mi dispiace, non ci sarà quando taglierò il nastro inaugurale. Ma quell che è capitato a Tommy è niente. Non era un omicidio. Era il progresso. Io sono il progresso.
  • Grimes: Mr Cohen, signore... Io...Il,Uh... Qualcuno ci ha fregato il carico. Mi dispiace.
    Mickey Cohen:Chi è stato a rubarlo?
    Grimes: Italiani della costa Est, forse. Uomini di Russo.
    Mickey Cohen:Uomini di Russo.[sospira] Va bene... Cose che capitano.[Sorride a Grimes]
    Grimes: Grazie, signor Cohen...
    Mickey Cohen[a Karl]: Karl, conosci la procedura.[se ne va]
    Grimes[viene aggredito dagli uomini di Cohen][ultime parole]:No, no, Karl, no! Ehi, Karl! Ti supplico!
    Karl Lennox: Bastardo.[lo uccide con un trapano]
  • Jack Whalen[Rivolto a Mickey Cohen]: tu sei il prossimo, brutto verme. Per te ho riservato qualcosa di speciale, Mickey.
    Mickey Cohen: Un pugile resta un pugile, Jack.
    Jack Whalen: Fatti sotto, Mickey![Cohen gli spara] Uh!
    Mickey Cohen: Sentito che bel gancio?
    Jack Whalen[ultime parole]: Vaffanculo, Mickey...[Cohen lo butta in piscina e gli spara]
  • John O'Mara: Secondo te ce la possiamo fare?
    Jerry Wooters: No.
    John O'Mara: Allora facciamolo.
  • Karl Lennox[ultime parole]: Sei tu, O'Mara?
    John O'Mara:Indovinato, Coglione! Vieni a prendermi, Cohen!
    Mickey Cohen:Babbo Natale è arrivato!

Explicit modifica

Ogni uomo porta un distintivo. Mickey Cohen aveva giurato fedeltà al suo potere. La violenza era il suo mezzo e il suo fine. Quando fu mandato ad Alcatraz, gli amici di Jack Whalen gli diedero il benvenuto con un tubo di piombo. Parker rimanse a capo della polizia fino alla sua morte, nel 1966. Gli attribuirono il merito della caduta di Cohen. Nessuno parlò mai della nostra squadra. [...] Parker meritava gli elogi. In tempi difficili aveva mantenuto il suo giuramento, proteggendo e servendo la città, come le migliaia di agenti che pattugliano le strade ogni giorno, magari senza gloria, ma con orgoglio e onore. Avevamo messo in gabbia Cohen, ma fu la testimonianza di Grace che lo tolse dai giochi. Dopo il processo restò con Jerry, e non lo lasciò più. Jerry minacciava sempre di lasciare la polizia, ma non lo fece mai. Credo che non potesse ignorare il richiamo al dovere che eccheggiava nelle sue orecchie. Ogni uomo porta un distintivo, e questo era il mio. Ma era giunto il momento di separarsene. Il crimine organizzato non si è mai affermato a Los Angeles, e a me piace pensare di avere avuto una parte di merito in questo. Non sono più sulla linea di fuoco, ma amo ancora la mia città. Non sarà il paradiso, ma è pur sempre la città degli angeli. (John O'Mara)

Note modifica

  1. Citando il Discorso della Montagna di Gesù (Matteo, 7, 12).
  2. Citando Abramo Lincoln.

Altri progetti modifica