Claudio Amendola

attore, conduttore televisivo e regista italiano (1963-)

Claudio Amendola (1963 – vivente), attore, conduttore televisivo e regista italiano.

Da destra: Claudio Amendola con il padre Ferruccio (1992)

Citazioni di Claudio Amendola modifica

  • [...] ho sempre vissuto il doppiaggio, comunque, come un lavoro molto tosto [...], perché è un lavoro che si fa al buio, dove ci si sguercia la vista e i doppiatori, lo dico con amore per tutta la categoria, so' sempre verdi, non vedono mai la luce e io questa cosa non l'avrei mai potuta reggere.[1]
  • In tutti quei film con Tomas Milian c'era una tematica di fondo molto popolare. Era un Robin Hood dei poveri, contro le sopraffazioni combatte i criminali veri ed è indulgente verso i criminali da strapazzo. Erano film che pagavano lo scotto di essere di serie B perché la serie A era molto alta. Ma non c'era una via di mezzo, quel panorama che si è riformato oggi, al contrario privo tanto di grandi personalità come di B movie. I grandi nostri registi di oggi non sono grandi come quelli di ieri, si è riempito il buco in mezzo e il B movie è stato soppiantato dalle B fiction.[2]
  • [Sul padre Ferruccio] Mi ha regalato un mestiere e mi ha salvato la vita perché altrimenti non so cosa avrei fatto.[3]
  • Paolo Di Canio è il laziale più rosicone della storia.[4]
  • [Su I Cesaroni] Per me interpretare la parte di Giulio Cesaroni significa giocare in casa. È un personaggio che mi assomiglia parecchio per carattere, ma soprattutto assomiglia a tante persone che ho conosciuto, crescendo anch'io in un quartiere popolare di Roma.[5]
  • [Su Abbi fede] Sì, è stato un volo strano, sono partito da un approccio fisico. Quando Giorgio mi ha offerto il film ero sovrappeso, come quando non lavoro, e mi ha molto aiutato essere calvo, con quel tatuaggio e quei vestiti, ero giusto come immagine fisica, ho trovato l'impatto visivo che ci avrebbe aiutato. È talmente lontano e per me incomprensibile che non ho avuto modo di prepararlo, ma l'ho fatto direttamente, con poche linee guida da Giorgio. Abbiamo capito che, pur paradossale, Adamo, catapultato in quella realtà, è quello meno strano di tutti, a parte la convinzione politica. È un monolite sicuro del suo dogma, ma piano piano si trova in un microcosmo in cui le cose sono non controllabili, cosa che lo mette in grande disagio. La circospezione con cui si guarda intorno è la chiave su cui l'abbiamo fatto scivolare in mezzo alla storia.[6]
  • [Sul paragone tra Giulio Cesaroni e i personaggi drammatici interpretati in precedenza] Sono anche un attore brillante, diciamo pure un comico.[5]

Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti

Sette, 22 gennaio 2004; disponibile su SabelliFioretti.it.

  • Da ragazzo cercavo nell'infedeltà la gratificazione.
  • È come Carosello ormai. Si va a letto dopo Vespa.
  • [Bruno Vespa] È un pesce in barile. E poi scrive troppi libri. E poi li presenta troppo. Esagera.
  • I miei dicevano: "Perché scrivono questo di te? Non sei un ragazzo di borgata. Sei cresciuto in una famiglia benestante, borghese".
  • Le etichette sono una bella compagnia durante la carriera.
  • Mia madre diceva che per fare l'attore ci voleva studio. E tanta passione. Invece no. Uno va là e lo fa.
  • Negli ambienti gay io sono molto considerato. Per me è un motivo di orgoglio. Se piaci ai gay vuol dire che in te c'è molta mascolinità.
  • Quando Sabina fa il guru io sono d'accordo su tutto quello che dice. Ma non mi piace.
  • Ricordo una volta, da piccolo, Enrico Berlinguer. Un giornalista gli chiese: "Lei è comunista ma che dice dell'isola di proprietà della sua famiglia?" Berlinguer disse: "Non rispondo a domande cretine".
  • Se un giocatore della Juve dà un calcio nella gola di un avversario e lo colpisce alla testa con un kalashnikov Mughini dice che è rigore per la Juve.
  • Sono cresciuto in una casa piena di libri e di buonissima musica. Abbado e Pollini erano di casa e dopo cena suonavano.
  • Tutta la televisione oggi è adulazione.
  • Un indigeno si fa il tatuaggio della sua tribù, un romano si fa il Colosseo.

Citazioni su Claudio Amendola modifica

  • Caro Claudio, tu, nel mio quartiere di Milano sarai sempre il benvenuto. Io alla Garbatella sono stato invitato e ci andrò. Sono gli ignoranti come te con un ricco conto in banca i veri razzisti. È facile pontificare quando non si ha un problema di casa popolare, di mutuo, di disoccupazione, di mezzi pubblici insicuri. (Matteo Salvini)
  • [Riferito a Il ritorno del Monnezza] Qualcuno, indegnamente, ha rovinato quello che ho costruito negli anni. (Tomás Milián)
  • Tra quei cinque che fischiavano ne ho visto uno più stronzo degli altri, Amendola, che appunto è uno stronzo. [...] Chissà se quelli che aizzava all'insulto sono a conoscenza di quanto guadagna Amendola per ogni apparizione su Mediaset. Soldi di Berlusconi, naturalmente. (Ignazio La Russa)

Note modifica

  1. Dall'intervista di Francesca Fialdini al programma televisivo Da noi... a ruota libera, Rai 1, 31 maggio 2020; video disponibile su YouTube.com, min.4:48.
  2. Citato in Claudio Amendola Felice di essere Monnezza, la Repubblica, 2 febbraio 2005.
  3. Citato in Muore Ferruccio Amendola Voce dei big di Hollywood, repubblica.it, 3 settembre 2001.
  4. Citato in www.laroma24.it.
  5. a b Da Sono tornati i Cesaroni – Quelli della Garbatella, in Settegiorni tv n. 12, Seri System, Nichelino (Torino), gennaio 2008, p. 53.
  6. Citato in 'Abbi fede', il prete Pasotti e il neofascista Amendola in lotta tra bene e male, repubblica.it, 10 giugno 2020.

Filmografia modifica

Attore modifica

Doppiatore modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica