Cina

stato dell'Asia orientale
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Citazioni sulla Cina e sui cinesi.

Bandiera della Repubblica Cinese

Citazioni

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  • Capire la Cina non è soltanto impossibile, ma inutile. (Ennio Flaiano)
  • Ci deve essere qualcosa di più noioso dei libri che si scrivono sulla Cina: la Cina stessa. (Ennio Flaiano)
  • Cinese (s.m.). Un lavoratore che ha la colpa di essere docile, abile, laborioso, frugale e sobrio e di cui richiediamo per legge l'interdizione al lavoro. La sua fatica offre infinite prospettive di impiego ai bianchi. Lo squallore della sua povertà, che gli viene imputata come vizio congenito, non suscita compassione ma risentimento. (Ambrose Bierce)
  • Come il resto del mondo, la Cina oscilla tra sviluppo incontrollato e consapevolezza ambientale. L'enorme popolazione, l'economia in forte crescita e il forte centralismo decisionale fanno sì che i tentennamenti di questa nazione nelle due direzioni siano di portata mondiale. [...] Per la sua estensione territoriale e per la sua peculiare forma di governo, le decisioni prese ai vertici operano in scala molto più vasta in Cina che in qualsiasi altro paese del mondo [...] Nel migliore dei casi, il governo cinese capirà che i problemi ambientali sono potenzialmente molto peggiori di quelli demografici, e adotterà per risolverli misure audaci e risolute, come ha fatto in passato imponendo per legge il controllo delle nascite. (Jared Diamond)
  • Dopo aver cancellato per decenni la propria cultura storica, oggi la Cina ritrova un legame con il proprio passato, anche rispetto al periodo imperiale. L'idea, però, è di raccontarlo attraverso canoni hollywoodiani, uscendo dalla tradizione. (John Woo)
  • Eccovi la Cina, che possiede una civiltà millenare ma appassita e stagnante, perché vieta così l'entrata e l'uscita agli uomini come alle merci nel cuor dell'imperio, simboleggiando il suo vivere appartato colla muraglia che la cinge da tramontana. (Vincenzo Gioberti)
  • Hai letto come trattano gli animali? Raccapricciante. Non puoi far altro che considerare i cinesi una sottospecie. (Morrissey)
  • I cinesi furono il primo popolo che non considerò la pittura come un'opera servile, ponendo anzi il pittore sullo stesso piano del poeta ispirato. (Ernst Gombrich)
  • I cinesi sono il popolo [umma] che meglio e piü perfettamente di ogni altro esercita le arti: è un fatto noto, già descritto e ridescritto dagli autori. Per quanto riguarda la pittura nessuno bizantino o altro, può competere con loro in perfezione, perché possiedono capacità invero straordinarie: per esempio, una delle cose più sorprendenti che ho veduto in Cina è che ogni qualvolta sono tornato in una città dov'ero già stato, ho sempre visto il mio ritratto e quello dei miei compagni dipinti sui muri o su dei fogli esposti nei mercati. Una volta entrai nella capitale diretto al palazzo del sultano insieme ai miei compagni, ed eravamo tutti vestiti alla maniera irachena. Passammo per il mercato dei pittori e la sera, quando tornando da palazzo ripassai di li, vidi il mio ritratto e quello dei miei compagni dipinti sulla carta e appesi al muro. Ognuno prese a osservare quello del suo vicino e la somiglianza era perfetta! A quanto mi hanno detto, i disegni erano stati eseguiti per ordine del sultano: i pittori erano venuti a palazzo mentre noi eravamo là e ci avevano osservati — e poi ritratti — senza che ce ne accorgessimo. Fanno così con chiunque passa dal loro paese, così se uno straniero commette qualcosa per cui si trova poi costretto a fuggire dalla Cina, il suo ritratto viene mandato in tutte le province perché lo possano cercare, e ovunque si trova qualcuno che assomiglia a quel disegno, lo arrestano. (Ibn Battuta)
  • I cinesi sono un popolo solo. Possono parlare dialetti diversi, ma il loro linguaggio scritto è lo stesso. Ovunque si trovino essi sviluppano un forte senso comunitario, sia in Cina che all'estero. Per quanto possano violentemente dissentire su istanze politiche, alla fine si considerano tutti cinesi e sono tutti orgogliosi delle loro tradizioni nazionali. (Mohammad Reza Pahlavi)
  • In tutto il mondo, lo sviluppo della Cina ha suscitato un genuino interesse, e noi la invidiamo persino un po'. La Cina ha creato un sistema molto efficiente per sviluppare l'economia e rafforzare lo Stato. È molto più efficiente di quello di molti altri Paesi, è un fatto evidente. (Vladimir Putin)
  • In un lontano futuro, gli storici galattici potranno forse considerare un'intelligente e lungimirante scelta la decisione della Cina di rinunciare [nel XV secolo] all'espansione sui mari. Mentre altri potenti stati di quella che chiamiamo l'età moderna dedicarono le loro principali energie alla costruzione di imperi in terre lontane, profittevoli a breve termine, ma impossibili da mantenere, la Cina volse lo sguardo alla sua tradizionale area di competizione, espandendosi ai margini, «cinesizzando» le minoranze etniche e creando, in tempi recentissimi, imperi più agevolmente controllabili, prima a spese delle contigue comunità musulmane e poi in Tibet. [...] Indubbiamente la Cina ha evitato, in modo esemplare, gli sconvolgimenti che hanno mandato in frantumi altri imperi nella seconda metà del XX secolo e [...] sembra immune da quei processi di frammentazione che affliggono molti altri moderni superstati. Come dimostrano gli eventi della prima metà del XV secolo, la Cina avrebbe potuto possedere un impero marittimo nel mondo situato ad est del golfo del Bengala, il mondo «dietro il vento», come lo chiamavano i navigatori arabi. Avrebbe potuto svolgere un ruolo di primo piano in quella corsa per la conquista degli spazi del nostro pianeta che ha caratterizzato gli inizi dell'epoca moderna. La sua astensione da tutto questo rimane uno dei più notevoli esempi di riserbo collettivo che la storia abbia conosciuto. (Felipe Fernández-Armesto)
  • Insistono ancora nel dire che io ho affermato che i comunisti mangiavano o mangiano i bambini. Continuano a ripeterlo. Allora, leggetevi il libro nero del comunismo: troverete che sotto la Cina di Mao non li mangiavano, ma li facevano bollire per concimare i campi. È una cosa orrenda... ma purtroppo è vera. (Silvio Berlusconi)
  • L'anno scorso, la Cina è diventata la maggiore esportatrice del pianeta. Sostituendo la Germania. È anche il più grande mercato automobilistico del mondo. Chapeau. Ogni anno... noi siamo sepolti da montagne di regole. Voi...venite sepolti da montagne di grana. (Panama Papers)
  • L'educazione di tutte le giovani cinesi tende ad inculcare loro l'amore per la riservatezza, la modestia e il silenzio. Sono anche incoraggiate a coltivare piacevoli talenti, se sono nate ricche. (Elaine Barbieri)
  • La Cina di oggi è migliorata rispetto all'89, e non solo per via dei grattacieli, delle automobili e di tutta la ricchezza in mostra nelle grandi città. Insieme al benessere materiale, molti godono di libertà che allora non esistevano. La libertà di viaggiare all'estero, per esempio. O di andare a fare le vacanze in Tibet, in pellegrinaggio fra i monasteri buddhisti. La libertà di avere un telefonino con cui chiamare anche i parenti che vivono a Hong Kong o a Taiwan, a San Francisco o a New York. La libertà di scrivere e-mail. Sono libertà personali, più che politiche. Non esiste ancora una stampa svincolata dalla censura, un'opposizione, né tantomeno il diritto di licenziare i propri governanti. I ventenni, trentenni e quarantenni del 2005 non sono generazioni così eroiche da voler sfidare la forza dello Stato e rischiare la vita per conquistarsi i diritti politici. (Federico Rampini)
  • La Cina è diventata la più promettente speranza e il miglior esempio per tutti i paesi del Terzo Mondo. (Fidel Castro)
  • La Cina è un mostro: internet bloccato, dissidenti arrestati. È così ricca che potrebbe comprarsi metà della Terra. Tutto questo m'inquieta e mi preoccupa. (Herta Müller)
  • La Cina è una bomba a orologeria per molti aspetti. […] Stava crescendo dell’8 per cento all’anno, ora è vicina al 2 per cento all’anno. È in un momento in cui il numero di persone in età pensionabile è maggiore del numero di persone in età lavorativa. Quindi ha dei problemi, e quando i cattivi hanno problemi fanno cose cattive. (Joe Biden)
  • La Cina specialmente, trascurando quanto essa ha in comune con il resto dell'Asia meridionale, mi atterrisce per i modi di vivere, per i costumi, per un rifiuto assoluto, per una barriera di sentimenti che ci separano da essa e che sono troppo profondi per essere analizzati. (Charles Baudelaire)
  • La civiltà cinese è così sistematica che gli animali selvaggi sono stati aboliti per principio. (Aleister Crowley)
  • La musica più recente dei Chinesi, quando è eseguita da un insieme di strumenti, appare agli Occidentali confusa e senza senso. Il canto isolato non manca di grazia melodica e di razionalità ritmica, ma spesso è barocco e fuor di carattere. (Hugo Riemann)
  • Noi poniamo la questione: perché la Cina comunista non dovrebbe avere la bomba atomica? Riteniamo che la debba avere, e quando la Cina disporrà della bomba atomica e di missili, vedremo allora quale sarà il linguaggio dell’imperialismo americano, vedremo se si continuerà a negare alla Cina i suoi diritti nell’arena internazionale, vedremo se gli imperialisti americani oseranno brandire le loro armi come fanno oggi. (Enver Hoxha)
  • [Sul processo di democratizzazione della Cina] Non vinceremo questa battaglia utilizzando i carri armati. Non ci abbasseremo a questo. La vinceremo con la cultura. (Dalù)
  • Più la Cina ci imita, e più abbandona i suoi misteriosi privilegi. L'erotismo ritorna alla rozzezza europea. (Jean Cocteau)
  • Più la Cina è povera, più è ricca. I suoi filosofi possiedono la pietra filosofale. Non sporcano: patinano. Conoscono il segreto per fabbricare oro con il letame. (Jean Cocteau)
  • Penso che dovremo prendere in mano i cinesi e regolamentarli. Credo che via via che le nazioni civili diventeranno più potenti diventeranno più spietate e verrà il tempo in cui il mondo sopporterà con impazienza l'esistenza di grandi nazioni barbare che possono in qualsiasi momento armarsi e minacciare le nazioni civili. Credo nella definitiva divisione della Cina - intendo dire definitiva. Spero che non dovremo farlo ai nostri giorni. La razza ariana è destinata a trionfare. (Winston Churchill)
  • Penso che sia i cinesi che gli occidentali dovrebbero essere uguali. La democrazia è un concetto unificato: non esiste la democrazia in stile cinese e la democrazia in stile occidentale. Il Partito Comunista Cinese ha sempre promosso un concetto secondo cui la Cina non sarebbe adatta alla democrazia di tipo occidentale. Questo è un insulto a tutti i cinesi che non hanno il diritto di essere privati dei loro diritti. (Dalù)
  • Per la prima volta, da due secoli a questa parte, la Cina è in grado di farsi ascoltare dal resto del mondo ed è pronta a fare quello che vuole, senza badare alle reazioni degli altri Paesi. Qualche decennio fa era il Giappone a sentirsi in testa alle classifiche e i suoi imprenditori, politici e burocrati non esitavano a proclamarlo al resto del mondo. (Ian Buruma)
  • Per tanto tempo la grande cultura europea aveva guardato con curiosità e interesse alla Cina: dov'erano le guerre di religione che insanguinavano l'Europa? Esse erano impedite da una religione che rifuggiva dal mistero e dal dogma, risolvendosi nell'etica. Per i philosophes era più facile riconoscersi nei mandarini che non nel clero cattolico o nei pastori protestanti. L'importanza del ruolo svolto da un ceto di intellettuali laici nel grande paese asiatico era confermata dal fatto che là le più alte cariche dell'amministrazione erano spesso assegnate mediante concorso pubblico piuttosto che essere appannaggio, come avveniva in Francia, di un'aristocrazia nobiliare, alleata e intrecciata col clero. In ogni caso, in Cina il principio laico e moderno del merito aveva la meglio sul principio oscurantista del privilegio fondato sulla nascita e sul sangue. (Domenico Losurdo)
  • Quando i cinesi vogliono informazioni sui processi psichici, osservano semplicemente che cosa accade intorno a loro nella materia e lo assumono come specchio dei processi psichici interni. Per loro è una cosa ovvia. (Marie-Louise von Franz)
  • "Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà": questa profezia di Napoleone – che la formulò nel 1816, dopo aver letto la relazione di viaggio del primo ambasciatore inglese in Cina, Lord Macartney – sembra oggi destinata ad avverarsi nella dimensione economica, prima ancora che in quella militare a cui pensava l'imperatore. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che riunisce i 30 paesi più industrializzati, rivela un sorpasso clamoroso: gli Stati Uniti non sono più la prima destinazione degli investimenti dal resto del mondo, sono stati spodestati proprio dalla Cina come meta preferita delle multinazionali. (Federico Rampini)

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