Dalù
giornalista, conduttore radiofonico e dissidente cinese
Dalù (1963 – vivente), giornalista, conduttore radiofonico e dissidente cinese.
Citazioni di Dalù
modifica- La democrazia non si impone con i carri armati, non dobbiamo usare la forza ma i libri. La cultura della coscienza democratica passa attraverso la creatività dell’arte. Su questo dobbiamo lavorare altrimenti diventiamo un popolo che copia.[1]
- [Sulla commemorazione in diretta radiofonica del massacro di Piazza Tienanmen] Fu una follia, ma ritrovai la mia dignità umana.[2]
- Penso che sia i cinesi che gli occidentali dovrebbero essere uguali. La democrazia è un concetto unificato: non esiste la democrazia in stile cinese e la democrazia in stile occidentale. Il Partito Comunista Cinese ha sempre promosso un concetto secondo cui la Cina non sarebbe adatta alla democrazia di tipo occidentale. Questo è un insulto a tutti i cinesi che non hanno il diritto di essere privati dei loro diritti.
- I think that both Chinese and Westerners should be equal. Democracy is a unified concept, there is no Chinese-style democracy and Western-style democracy. The CCP has always promoted a concept to the Chinese that China is not suitable for Western-style democracy. This is an insult to all Chinese people who have no right to be deprived of their rights.[3]
- Il totalitarismo terminerà come tutti i fenomeni umani cattivi e devastatori.
- Como todos los fenómenos humanos malos y devastadores, el totalitarismo va a terminar.[4]
- [Sul processo di democratizzazione della Cina] Non vinceremo questa battaglia utilizzando i carri armati. Non ci abbasseremo a questo. La vinceremo con la cultura.
- No vamos a ganar esta batalla con tanques de guerra, no nos vamos a rebajar a eso, la ganaremos con la cultura.[4]
- [Sulle prospettive della Chiesa cattolica in Cina] Sono molto grato a Papa Francesco. Ha avuto il coraggio di negoziare con la Cina e penso che sia una persona molto saggia. Credo anche che il futuro della Chiesa in Cina sarà luminoso.
- Estoy muy agradecido al Papa Francisco. Tuvo la valentía de negociar con China y creo que es una persona muy sabia. También creo que el futuro de la Iglesia en China será brillante.[5]
- Hong Kong è il faro della speranza per la democrazia in Cina. Se questo faro cade e si spegne, la Cina entrerà in un'epoca buia.[6]
Asianews, 2 giugno 2020
- La società e la Chiesa cinese sono come un terreno spinoso. Le spine sono costituite dal fatto che la rapida crescita economica ha compromesso irreversibilmente l'ambiente, ha violato ogni diritto per un lavoro dignitoso e le libertà fondamentali sono state negate.
- [...] tra i principali obiettivi del controllo della religione da parte del PCC vi è la volontà di eliminare il Vangelo ed utilizzare il forte potere di controllo per accelerare la fine delle religioni considerate innaturali dall'establishment.
- Il rinnovo sarà politicamente strumentalizzato dalla dittatura compromettendo la già precaria sicurezza dei fratelli e delle sorelle duramente perseguitati per la fede. Non tutti avranno la fortuna di poter scappare come ho fatto io. Non tutti troveranno un avvocato disponibile e una calorosa famiglia pronta ad accoglierli come ho trovato io in Italia. Non è così importante analizzare il testo dell’accordo perché il risultato del rinnovo si riassume in due sole parole: nessun vantaggio.
Note
modifica- ↑ Da Corriere della Sera: Dalù in fuga dalla Cina alle Marche «Punito per la parola Tienanmen» di Monica Ricci Sargentini, 1 giugno 2020.
- ↑ Da Tempi: «Il massacro di Piazza Tienanmen si sta ripetendo a Hong Kong» di Leone Grotti, 4 giugno 2020.
- ↑ Dall'intervista a Italian Insider: Chinese journalist Dalù and his escape to Italy di Jack Morgan Jones, 6 giugno 2020.
- ↑ a b Dall'intervista a Infobae: La historia de Dalú, el periodista que habló de Tiananmén en su programa de radio y fue perseguido por el régimen chino di Andrea Bonzo, 7 giugno 2020.
- ↑ Citato in Católico chino refugiado en Italia ve con esperanza futuro de la Iglesia en China, aciprensa.com, 24 giugno 2020.
- ↑ Dall'intervista di Angela Ambrosetti, Dalù il giornalista che ha raccontato Piazza Tienanmen ora è cattolico e vive in Italia, acistampa.com, 26 giugno 2020.