Anna Magnani

attrice italiana (1908-1973)

Anna Magnani (1908 – 1973), attrice italiana.

Anna Magnani in Campo de' fiori (1943)
La rosa tatuata
  • Miglior attrice (1956)

Citazioni di Anna Magnani modifica

  • È così ingiusto morire, dal momento che siamo nati.[1]
  • Il fatto è che le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro: e io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho trovato sempre uomini, come definirli? carucci. Dio: si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira. Incredibile a dirsi, il solo uomo per cui non ho pianto lacrime di mezza lira resta mio marito: Goffredo Alessandrini. L'unico, fra quanti ne ho conosciuti, che mi stimi senza riserve e al quale sia affezionata. Certo non furono rose e fiori anche con lui. Lo sposai che ero una ragazzina e finché fui sua moglie ebbi più corna di un canestro di lumache.[2]
  • Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.[3]
  • L'importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t'aspettano al varco.[4]
  • [Al truccatore] Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.[5]
  • [A chi le chiedeva notizie della sua infanzia, alludendo al padre ignoto] Sono figlia di Marina e di quel fijo de 'na mignotta...[6]

Attribuite modifica

Citazioni su Anna Magnani modifica

  • Amo moltissimo Anna Magnani, un esempio di femminilità al 100%. Con un corpo e una faccia non coincidenti coi canoni dell'epoca diventava bella, brutta, simpatica: non era mai fissa sull'immagine che voleva dare di sé. (Valeria Solarino)
  • Avevo capito fin dal primo incontro che l'aggressività di Anna era solo la maschera della sua insicurezza. Era una donna difficile e sempre agli estremi di tutto: della dolcezza come del furore, e non si capiva mai bene, forse non lo capiva nemmeno lei, quanto l'uno e l'altra fossero veri, o soltanto scena. Certo è che dall'uno all'altra passava con fulminea velocità e tenendo chiunque in stato di fibrillazione. (Indro Montanelli)
  • Anna Magnani [...] per me è Roma, è famiglia, è la donna più intensa che i miei occhi abbiano mai visto. Mi scuote, mi ha segnata. (Paola Turci)
  • Ci sarebbe da scrivere un trattato sul modo di usare Anna. La prima precauzione da prendere è quella di non farla ritrovare in mezzo a estranei. Timida com'è, pur dopo un'esistenza trascorsa sotto i flashes, la gente la raggela e la chiude in un mutismo ostile o l'aizza ad atteggiamenti protervi. Delle poche persone che le ho presentato, l'unica che la sedusse immediatamente fu il mio collega Augusto Guerriero, perché il discorso cadde sui cani e sui gatti: e questo è un argomento su cui il cuore di Anna si scioglie e la mente le si ottenebra. Si mise in testa che noi due, con un articolo, potevamo far riformare la legge sulla protezione degli animali. E invano cercammo di dimostrarle che il problema non era di leggi, ma di costume. Non sentì ragioni. Dovemmo prometterle l'articolo (che poi infatti scrivemmo). (Indro Montanelli)
  • E mi sembra di dire | la voce arsa di Anna Magnani | che infonde speranza... | E mi sembra di udire | la voce calda di Anna Magnani | che intona una dolce melodia... (Adriano Celentano)
  • È stata un'attrice – e una donna – divisa a metà: la sua maschera tragica, i suoi occhi foschi da Medusa, il suo carattere cupo e prepotente l'hanno naturalmente candidata al ruolo di madre mediterranea. Ma la sua ironia sferzante, il suo umorismo petroliniano, la sua risata anarchica ne hanno fatto una perfetta comédienne. (Patrizia Carrano)
  • Greta Garbo e Anna Magnani: la differenza tra la luna e un temporale. (Dino Risi)
  • La Magnani, una strana donna, sospettosa, non si fidava di nessuno. (Anna Maria Guarnieri)
  • Mi era simpatica la Magnani, l'ammiravo, ma mi dava un po' di soggezione con quell'aria fosca da regina degli zingari, le lunghe occhiate silenziose, scrutatrici, gli scoppi di risa rauche nei momenti più inattesi. Sembrava sempre risentita, annoiata, altera. E invece era una ragazzetta timida dietro quel cipiglio minaccioso, aggressivo nascondeva un'ingenuità, un pudore selvatico, un entusiasmo da monella, e il sentimento caldo, pieno, di una vera donna, come vorresti incontrare più spesso. (Federico Fellini)
  • Nannarella aveva un carattere impossibile, passionale, estremo. (Suso Cecchi D'Amico)
  • Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell'ebano. Aveva sempre le occhiaie, un colorito terreo e i capelli neri come non si può immaginare, della consistenza di una matassa di seta pesante. Le gambe erano magre e leggermente storte, era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi. Dovunque entrasse e in scena, non guardavi altri che lei. Era poi capricciosissima e prepotente. (Suso Cecchi D'Amico)
  • Superba. Quando c'è lei è come se in scena non ci fosse nessun altro. Ha la forza di calamitare immediatamente su di sé l'attenzione del pubblico. (Enrico Maria Salerno)
  • Quando ci si avvicina ai talenti non c’è mai discussione né contraddizioni, ma uno sguardo, una parola dove si accomoda tutto. La Magnani era capace di un carattere terribile, ma sul lavoro era docilissima, suggeriva cose necessarie al personaggio. Ricordo che quando realizzammo Bellissima io non conoscevo il romanesco. Un giorno mi disse, «a Piè, qui ce vorrebbe 'na parannanza». Cos’era mai questa cosa a cui Anna accennava? Poi lo scoprii e mi precipitai a un mercatino ad acquistare un grembiule. (Piero Tosi)

Note modifica

  1. Citato in Oriana Fallaci, Gli Antipatici.
  2. Citato in Oriana Fallaci, Mamma tragica, in Gli Antipatici.
  3. Citato in Giancarlo Governi, Nannarella: il romanzo di Anna Magnani, Minimum Fax, 2008, p. 35.
  4. Citato in Patrizia Carrano, La Magnani, Biblioteca Universale Rizzoli, 1986, p. 239.
  5. Citato in Panorama n.° 2298, 3 giugno 2010, p. 204.
  6. Citato in Patrizia Carrano, Magnani Anna, in AA.VV., Italiane. Dagli anni Cinquanta ad oggi (1951-2011), www.150anni.it
  7. Citato in Stefano Di Michele, La buena educación, Il Foglio, 18 maggio 2013; ora su Cinquantamila.it.

Filmografia modifica

Voci correlate modifica

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