Torino Football Club

club calcistico italiano di Torino
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Citazioni sul Torino Football Club.

Stemma del Torino usato dal 1990 al 2005

Citazioni

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  • Che la gente ci creda o no, questa squadra "dà" qualcosa di diverso, di più. Il Torino è, più che una società, una specie di filosofia che ti prende sotto tutti i punti di vista, riuscendo a trarre il meglio dalle tue possibilità. [...] sono gli uomini a creare questa affascinante particolarità che è l'essere granata: uomini autentici, stimolati da una tradizione incomparabile e tragica. (Renato Zaccarelli)
  • Continuerò ad essere un grande tifoso del Toro, non solo per gratitudine ma perché è vero che questa maglia ti entra dentro, e ogni volta che potrò verrò al "Grande Torino" per tifare per i miei compagni e per i ragazzi che verranno dopo di me. Quando tornerò andrò ancora a Superga per dire una preghiera: devo dire anche grazie al Toro se al 4 maggio, leggendo quei 31 nomi, ho provato, come uomo, un'emozione che non si può descrivere. Con il mio forte abbraccio a ciascuno di voi, ai veri tifosi del Toro vorrei infine dire un'ultima cosa: restate sempre vicini alla squadra, quando si vince ma anche quando si perde. Essere granata è anche questo. (Kamil Glik)
  • Cosa sia non lo so, ma solo chi è passato al Filadelfia sa cosa vuol dire essere granata![1] (Dino Baggio)
  • Da Superga a Meroni a Ferrini, la storia del Toro obbedisce a un copione drammatico. Di rappresentazione in rappresentazione, società tifosi, giocatori si sono cuciti addosso una divisa mentale ormai indelebile come la maglia granata: è più importante soffrire che non vincere (Giovanni Arpino)
  • Dal giorno di Superga uno strano tifo ha accompagnato il Torino: tutti tifosi del Toro, pochi veri tifosi del Toro. (Domenico Morace)
  • Il Toro, invece, era l'"istinto", il "revanscismo", e cioè la smania costante del riscatto, per qualcuno di insostituibile che il "fato" ti aveva portato via per sempre. E tutte le volte in cui anch'io mi sentivo privato, ingiustamente, di qualcosa, mi coloravo di granata. (Carlo Nesti)
  • Il Toro è stata la squadra della mia vita, ci sono arrivato ragazzino e ne sono uscito uomo. [...] Mi sarebbe piaciuto avere una sola maglia nella vita. Quando Pianelli mi cedette all'Inter, era convinto di avermi fatto un regalo. Invece mi misi a piangere e spaccai a pugni la porta dello spogliatoio. [...] All'Inter con Invernizzi vincemmo uno scudetto in rimonta ma mi sentivo in esilio. (Lido Vieri)
  • Il Toro è storia. Il Toro è Superga, il Toro è Valentino Mazzola, il Toro è Gigi Meroni, il Toro è Giorgio Ferrini: se la mettiamo su questo piano è difficile trovare squadre che lo battano; se invece la mettiamo sui risultati, allora è diverso. (Eraldo Pecci)
  • Indossare quella maglia è qualcosa di indescrivibile e non credo di esagerare se dico che indossi la storia prima di quella maglia. (Patrizio Sala)
  • La Juventus è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di Charles, di Sivori, Platini, Baggio, Zidane. Il Torino invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: Superga. Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. (Roberto Beccantini)
  • La Juventus è universale, il Torino è un dialetto. La Madama è un "esperanto" anche calcistico, il Toro è gergo. (Giovanni Arpino)
  • La prima squadra è come il primo amore, non si scorda mai. E la mia prima squadra è stata il Torino. Ma col Milan ho vinto tanto, uno scudetto e un' altra dozzina di trofei, tutti successi indimenticabili. (Roberto Rosato)
  • Mi dicevano che il Torino era diverso da qualsiasi altra squadra, si respirano pagine di storia, belle, drammatiche e intense. Anima, cuore, orgoglio, lacrime e sudore come piace a me, non vedevo l'ora di tornare a lavorare in una società che mi somigliasse. Il Toro è abituato a stare nell'arena, a combattere e lottare. (Siniša Mihajlović)
  • Oh granata topo di fogna, | di Torino sei la vergogna | la tua massima aspirazione, | festeggiare la promozione | noi in Europa giochiam lontano, | voi al massimo ad Orbassano | da troppi anni cercate gloria, | solo Superga vi ha fatto storia | quando torni dal purgatorio, | sogni sempre acquisti d'oro | ma alla fine la storia vera, | che Turin al'è bianca e neira![2] (coro)
  • Per me che ho il Toro dentro, questo club resta unico nel suo genere. Non deve lottare per vincere, ma per difendere in eterno le sue meravigliose e uniche peculiarità. (Eraldo Pecci)
  • Poter lavorare in una Società dalla storia gloriosa e prestigiosa come il Toro è per me motivo di grandissimo orgoglio. Questa è una piazza unica, il pubblico granata è conosciuto in tutta Italia per la sua passione, per il suo grande attaccamento alla squadra, per quel suo forte senso di appartenenza alla maglia: sono valori importanti, in cui mi riconosco. (Siniša Mihajlović)
  • Prima di Superga eravamo tutti granata. Ricordo la notizia alla radio, mio fratello e le altre voci che si rincorrono: "È morto il Toro, è morto il Toro…".  Poi diventammo juventini. (Paolo Conte)
  • Sono del Toro [...] e mi sono innamorato in modo viscerale di questa maglia. Un marchio indelebile che mi porterò addosso per sempre. (Patrizio Sala)
  • Torino è anche, anzi soprattutto la città del Toro. (Urbano Cairo)
  • Un tifoso del Toro sa bene che se vuole la vittoria deve tifare qualche altra squadra. (Mauro Berruto)
  • [Sull'acquisizione del Torino da parte della Cairo Communication] Vado a memoria e posso sbagliare, ma secondo me il Toro non ha più avuto imprenditori così credibili dai tempi di Sergio Rossi. Mi sembra che le loro intenzioni siano chiarissime. (Sergio Chiamparino)
  • A voi il nome, a noi la storia.[3]
  • Agguati, infamate, il derby disertate... ma quando ci affrontate?[4]
  • Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto.[5]
  • Abbiamo anima e passione, qualità sempre più rare nel calcio odierno.
  • Il Torino è un club piccolo. Hanno una dimensione sociale, che combacia con la mia filosofia di calcio. Non contano solo i soldi, le vittorie; è molto di più. Le grandi società possono comprare il successo ma non possono comprare quello che ha il Torino, ovvero lo spirito e la passione che viene dalla persone. [...] Ogni volta che vado a vedere il Torino e parlo con i tifosi, capiscono che questa non è una semplice squadra di calcio.
  • Nulla si avvicina ai granata. È un club speciale, differente da qualsiasi altro, e a renderlo unico sono innanzitutto i tifosi. In mezzo a loro mi sento a mio agio, circondato da persone vere e genuine: portano avanti una filosofia di vita che combacia perfettamente con la mia.
  1. Al momento del passaggio alla Juventus Gianni Agnelli gli chiese cosa fosse il "quarto d'ora granata" visto che Dino aveva giocato nel Torino.
  2. Coro intonato dalla tifoseria della Juventus in ogni derby disputato contro il Torino.
  3. Striscione esposto dalla Curva Sud (settore d'occupazione della tifoseria organizzata della Juventus) e rivolto ai rivali del Torino, prima del derby del 6 maggio 2017.
  4. Striscione della tifoseria organizzata della Juventus contro quella del Torino, prima del derby del 28 febbraio 2023.
  5. Striscione esposto da una frangia della tifoseria della Juventus in occasione del derby del 24 febbraio 2014, facente riferimento alla strage di Superga del 4 maggio 1949, in cui l'intera squadra granata perse la vita in un incidente aereo.

Voci correlate

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