Serbia

Stato dell'Europa sud-orientale

Citazioni sulla Serbia e i serbi.

Bandiera della Serbia

Citazioni

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  • Capita ai serbi di confondere storia e leggenda e di vivere la storia come se fosse attualità. (Bernardo Valli)
  • Ci rendiamo noi esatto conto di qual cumulo ereditario di istinti sanguinari, scatenati da rapine, arsioni, stupri, eccidi, saccheggi secolari gravi sulle spalle del ragazzetto [balcanico], serbo o bulgaro che sia? (Heindrik Willem van Loon)
  • È difficile pensare che da noi qualcuno oggi ricordi il sacco di Costantinopoli. Invece è facile che un contadino serbo sappia ciò che avvenne nel 1204, durante la quarta calata dei crociati. Glielo ricordano i canti epici. L'apparizione di un cantastorie con la sua gusla, strumento monocorde, fino a qualche decennio fa raccoglieva in una piazza serba più spettatori che un incontro di calcio in Tv. (Demetrio Volcic)
  • È un peccato, in retrospettiva, che ci sia voluto tanto tempo per diagnosticare questa patologia tipicamente serba, un connubio tra arroganza e vittimismo, grazie alla quale tutto quello che appartiene a loro è di loro esclusivo possesso, mentre quello che appartiene agli altri rimane sempre negoziabile. (Christopher Hitchens)
  • Il compito dell'Ue ora è di assistere la Serbia nel raggiungere tutti gli standard di accesso. Certo, in questo momento l'Ue non sta facendo abbastanza per convincere l'opinione pubblica serba. Inoltre c'è il capitolo Russia: non mi riferisco solo al legame tradizionale fra serbi e russi. Intendo concreti trattati di collaborazione che rappresentano ovviamente un dilemma per la Serbia. (Milan Kučan)
  • Il nazionalismo serbo assume a tratti una colorazione religiosa e messianica, ereditata dal ruolo nazionale che la Chiesa ortodossa ha avuto nei secoli. Nell'Europa occidentale il territorio della nazione si è sostanzialmente delineato prima che si creassero una lingua e una cultura comune. Al contrario la nazione serba non ha un quadro territoriale di riferimento. Le comunità, non sempre maggioritarie tra cattolici, ebrei e musulmani, si identificavano in rapporto alla Chiesa serba. Era serbo chi era ortodosso. Si sono così creati spazi mistici. Sono nate rivendicazioni territoriali stravaganti, dettate dagli avvenimenti politici del momento e dalle leggende. I poemi nazionali hanno cantato per secoli il Kosovo come "culla del popolo serbo", e così lo è diventato di fatto, e tale è rimasto benché abitato al novanta per cento da albanesi. Crollato il comunismo, Milosevic ha sfruttato quel sentimento, attorno al quale, nei momenti di tensione, si raccolgono anche tanti serbi di solito estranei ad ogni tipo di estremismo. La letteratura serba è generosa in opere in cui si piangono le terre perdute e in cui la nostalgia diventa passione violenta. (Bernardo Valli)
  • Immaginate gli Stati Uniti privati di uno stato che è stato la culla della loro storia. Ecco, questo è il Kosovo per la Serbia. Purtroppo ci sono poteri che non si possono combattere, ma io so da dove vengo e so cosa sta succedendo in quella regione da cui proviene la mia famiglia. (Novak Đoković)
  • In Serbia molta gente mi odia perché vuole occidentalizzarsi, non capendo che il mondo occidentale è bipolare, con cose molto buone e cose molto cattive. Dal momento che non hanno esperienza dell'occidente, credono perfino che un'occidentale ammasso di merda sia realmente una torta. (Emir Kusturica)
  • Io sono convinto che sarebbero potuti essere quelli che fermavano l'avanzata islamica in Europa, e non li hanno lasciati fare. (Mario Borghezio)
  • La decisione finale è stata mia, non ho mai pensato di cambiare paese. La Serbia fa parte di me. Siamo un popolo molto orgoglioso, e l'aver vissuto momenti difficili ci rende ancora più fieri di quello che siamo. (Novak Đoković)
  • [Il giorno precedente l'inizio della prima guerra mondiale] La Serbia ha sacrificato i suoi interessi per non compromettere la pace europea. Essa è ancora disposta, per consentire di salvaguardare l'equilibrio europeo, a concessioni che non siano incompatibili con la sua dignità nazionale. Si spera ancora che possa essere evitato uno spargimento di sangue. (Sergej Dmitrievič Sazonov)
  • Mio padre era un ateo e descriveva sempre sé stesso come un Serbo. Ok, possiamo essere stati Musulmani per 250 anni, ma eravamo ortodossi prima di quello e nel profondo siamo sempre stati Serbi, la religione non può cambiare questo fatto. Siamo diventati Musulmani solo per sopravvivere ai Turchi. (Emir Kusturica)
  • Nessuna donna serba ha dato alla luce un traditore. (Radovan Karadžić)
  • Non tutti nel mondo vogliono una Serbia forte e stabile. (Aleksandar Vučić)
  • Per tanto tempo, soprattutto quando c'erano le guerre, la gente ci vedeva come persone cattive. Era difficile far sentire un bambino orgoglioso di essere serbo. Adesso Novak ha dato al nostro popolo quello di cui aveva bisogno: essere fiero di sé. (Vlade Divac)
  • Purtroppo la politica è così nei Balcani; gli inglesi votano mentre i serbi uccidono. (Nicola e Alessandra)
  • Siamo un popolo che non si arrende: la storia del nostro Paese ci ha obbligati a imparare a non mollare. (Aleksandar Atanasijević)
  • Siamo un popolo orgoglioso. Certo tra noi abbiamo sempre litigato, ma siamo tutti serbi. E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno. (Siniša Mihajlović)
  • I serbi non hanno mai fatto guerra di conquista o sfruttato altri nel corso della loro storia. Il loro essere nazionale e storico è stato di carattere liberatorio durante tutti i secoli e nel corso di entrambe le guerre mondiali, ed ancora oggi. I serbi hanno liberato se' stessi e quando hanno potuto hanno anche aiutato altri a liberarsi.
  • In Serbia non hanno mai vissuto solamente i serbi. Oggi, più che nel passato, pure componenti di altri popoli e nazionalità ci vivono. Questo non è uno svantaggio per la Serbia. Io sono assolutamente convinto che questo è un vantaggio.
  • Sei secoli fa, la Serbia si è eroicamente difesa sul campo del Kosovo, ma ha anche difeso l'Europa. A quel tempo la Serbia era il bastione a difesa della cultura, della religione, e della società europea in generale. Perciò oggi ci sembra non solo ingiusto, ma persino antistorico e del tutto assurdo parlare della appartenenza della Serbia all'Europa. La Serbia è stata una parte dell'Europa incessantemente, ed ora tanto quanto nel passato, ovviamente nella sua maniera specifica, ma in una maniera che non l'ha mai privata di dignità in senso storico.
  • All'inizio di questo secolo la Serbia ha già resistito all'Austria-Ungheria, che per anni, prima della guerra mondiale, le mossero una guerra doganale. L'occidente? Durante la seconda guerra mondiale Churchill tradì i cetnici e re Pietro scegliendo di appoggiare Tito. Per mezzo secolo l'occidente ha aiutato Tito, e nessuno si era chiesto se noi volessimo libertà e democrazia e perché fossimo incarcerati. Oggi che siamo più liberi ci accusano di bolscevismo.
  • È una questione di sopravvivenza. Vogliamo basi russe in Serbia, perché siamo circondati da minacce.
  • Entrare in Europa sarebbe un suicidio per i serbi, inoltre, i legami culturali e economici che ci uniscono al popolo russo sono troppo forti e non sarebbe possibile immaginare il nostro Paese dalla parte di chi impone le sanzioni alla Russia.

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