Scienziato

persona che è esperta in un campo della scienza
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Citazioni sugli scienziati.

Scienziati in laboratorio nel 1959

Citazioni

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  • Alcuni scienziati, diventati vecchi, forse si chiedono come siano capitati in questa società di cannibali. Essi accuseranno ogni cosa – il destino, la società –, e per niente la stupidità della loro intelligenza. Alla fine giungeranno, forse, alla conclusione che Picasso ha avuto ragione: non si cerca, se si vuol trovare; e che il febbrile cercare rende impossibile un felice trovare. (Erwin Chargaff)
  • Agli scienziati piace sempre moltissimo inventare nuove teorie, nuove spiegazioni e, soprattutto, nuovi nomi possibilmente astrusi. È così, oltretutto (ma questa senza dubbio è una malignità), che si raggiunge la gloria. Se non altro una bella visibilità. (Danilo Mainardi)
  • Be', voi mi avete preso per uno scienziato, magari potrei impegnarmi per diventarlo sul serio! Dunque, devo riempire un modulo o basta che mi compri un camice? No, zitti: sono uno scienziato, quindi devo scoprirlo da solo! (DuckTales)
  • Certamente lo scienziato, come ogni altro uomo, può usare in molti modi la sua libertà, può aprire il suo cuore alla speranza o chiuderlo allo scetticismo. (Ennio De Giorgi)
  • Definizione di uno scienziato: un uomo che non ha capito niente finché non c'è rimasto niente da capire. (1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra)
  • Ecco spiegato perché nessuno ama gli scienziati: quando abbiamo una malattia da curare, dove sono? In laboratorio e sui libri, e intanto la nonna muore. Ma se non c’è un problema sono dovunque a spargere paure. (Chernobyl)
  • – Finora gli scienziati hanno partecipato attivamente alle guerre. Tu cosa ne pensi?
    – Non c'è dubbio che le guerre siano un'occasione ideale per favorire i progressi in campo scientifico. Ma lì sta l'inghippo... Noi scienziati dobbiamo creare una qualche forma di etica professionale. [...] Noi scienziati conosciamo i pericoli della minaccia nucleare. Sta a noi proteggere la gente. Non possiamo permettere che nazioni o politici ci sfruttino... (Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty)
  • Gli scienziati dovrebbero avere il culto della ragione; eppure, di norma trincerandosi dietro l'adusata argomentazione delle aree di competenza, trovano anche loro uno spazio per credere. (Danilo Mainardi)
  • Gli scienziati [...] hanno molto meno spesso degli artisti un temperamento infelice, e nel complesso gli uomini che svolgono un importante lavoro scientifico sono uomini felici, la cui felicità deriva principalmente dal loro lavoro. (Bertrand Russell)
  • Gli scienziati sono forse le persone più facilmente ingannabili, perché le osservazioni scientifiche sono sempre oneste, perché con la natura – si tratti di un astro o di una molecola – non c'è da stare in guardia, e perché gli scienziati sono abituati a constatare semplicemente i fatti che si presentano. (Camille Flammarion)
  • Gli scienziati sono per lo più cosmopoliti, perché le loro dottrine si esprimono per cifre e per segni d'alfabeto universale, e in guisa che sono intesi dagli scienziati di tutto il mondo, e si servono più di aritmetica che di eloquenza. (Ugo Foscolo)
  • Gli scienziati sono scientifici solo dal punto di vista professionale, ma non necessariamente nelle comuni vicende umane. (Carlo Bernardini)
  • Il fatto che la maggioranza degli scienziati di professione sia intollerante perfino nei confronti delle opinioni discordanti, rende necessario un cambiamento. (Halton Arp)
  • Io ho una teoria, secondo la quale scienziati e filosofi non sono che dei romantici idealisti che hanno incanalato le loro passioni in un'altra direzione. Questa teoria si adattava benissimo alla personalità di Einstein. (Charlie Chaplin)
  • L'incapacità della scienza moderna di produrre benefici per i poveri negli ultimi decenni è dovuta a due fattori che operano nella stessa direzione: gli scienziati puri sono diventati meno sensibili ai bisogni mondani dell'umanità, e gli scienziati applicati sono diventati più attenti alle prospettive di profitti immediati. (Freeman Dyson)
  • L'ingegnere si ferma a quello che è possibile; lo scienziato, lo scienziato nell'animo anche se laureato in ingegneria, sposta il limite un po' più in là, a quello che è capace di immaginare. (Marco Malvaldi)
  • La critica scientifica di quest'ultimo mezzo secolo ha alquanto modificata la concezione dei rapporti fra scienza e realtà, e sopratutto del modo in cui la scienza si sforza di adeguare la realtà. Mentre il processo scientifico si considerava un tempo come categoricamente, ferreamente imposto dall'esperienza, e tale da dare l'assoluta certezza, oggi ne appare elemento essenziale anche lo spirito costruttore dello scienziato. (Gino Fano)
  • La limitatezza che, secondo qualche filosofo, sarebbe propria degli scienziati non esiste; e nemmeno ci sembra ammissibile l'idea, sostenuta da qualche altro, che lo scienziato sappia senza capire e che invece il filosofo capisca. [...].
    La limitatezza che qualche volta si deve rimproverare allo scienziato non riguarda propriamente lo scienziato, ma il filosofo o meglio il dogmatico che sonnecchia in fondo alla sua mente (e in fondo alla mente d'ogni uomo). Ma come è limitato, superficiale, falso lo scienziato in quanto cattivo filosofo, non meno falso, superficiale e limitato è il filosofo in quanto cattivo scienziato. (Sebastiano Timpanaro senior)
  • La scienza è sempre stata legata alla guerra. Le più potenti armi sono state create da scienziati a caccia di gloria. (Metal Gear Solid)
  • Lo scienziato deve fare ordine: la scienza si fa con i fatti così come una casa si fa con i mattoni, ma l'accumulazione dei fatti non è scienza più di quanto un mucchio di mattoni non sia una casa. (Henri Poincaré)
  • Lo scienziato è, per me, l'uomo che vuole leggere il libro della Natura, che lo appassiona come e più di un romanzo e ha tra l'altro una grande caratteristica, quella di non esaurirsi mai. (Carlo Rubbia)
  • Lo scienziato non è l'uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande. (Claude Lévi-Strauss)
  • Lo scienziato non studia la Natura perché è utile farlo; la studia perché ne trae diletto. (Henri Poincaré)
  • Lo stesso si può dire degli scienziati in generale. Con qualche rara eccezione le loro ragioni non sono né la curiosità né il desiderio di benessere l'umanità bensì il bisogno di passare attraverso il processo del potere: avere un obiettivo (un problema scientifico da risolvere), fare uno sforzo (ricerca) e raggiungere un obiettivo (soluzione del problema). La scienza è una attività sostitutiva perché gli scienziati lavorano soprattutto per la soddisfazione che ne ricavano. (Theodore Kaczynski)
  • Ma il mondo è preparato per le rivelazioni fatte dagli scienziati? Esiste una enorme differenza tra conoscere un dato fenomeno e conoscere come sfruttare tale fenomeno per il bene dell'umanità. Il difetto di noi scienziati è che ci stanchiamo presto delle nostre scoperte, e le rendiamo note ad un pubblico che non è pronto per esse. Poi, noi ci rituffiamo di nuovo nell'oscurità dell'ignoranza ricercando altre verità che saranno male utilizzate proprio nello stesso modo, al momento opportuno. (La maschera di Frankenstein)
  • Mai mettere gli scienziati sotto pressione. (Dark Crystal: La resistenza)
  • Non il possesso della verità, ma la lotta vittoriosa per conquistarla fa la felicità dello scienziato. (Max Planck)
  • Per anni si era affermato che gli uomini avevano nelle cellule quarantotto cromosomi: per dimostrarlo c'erano fotografie, e un numero incalcolabile di studi accuratissimi. Nel 1953 un gruppo di ricercatori americani annunciò al mondo che i cromosomi umani erano quarantasei. Ancora una volta c'erano le foto per dimostrarlo e gli studi per confermarlo. Ma questi ricercatori decisero anche di riesaminare le vecchie fotografie e i vecchi studi: e vi trovarono non quarantotto ma solo quarantasei cromosomi.
    La Regola del 48, formulata da Leavitt, diceva soltanto così: «Tutti gli scienziati sono ciechi.» (Michael Crichton)
  • Per gli scienziati la fortuna non ha alcuna influenza. (NCIS - Unità anticrimine)
  • Prendere coscienza della nostra piccolezza può aiutarci a riscattarci dall'arroganza, che è il peccato in cui cade più spesso lo scienziato. (Freeman Dyson)
  • Quello che interessa veramente agli scienziati sono i risultati. E si concentrano sul problema se possono o meno ottenere qualcosa. Non si fermano mai a chiedersi se devono fare qualcosa. Opportunamente definiscono tali considerazioni superflue. Se non fossero loro a farlo, sarebbe qualcun altro. La scoperta, credono, è inevitabile. Così cercano semplicemente di essere loro a farla. Ecco il gioco della scienza. Anche la pura scoperta scientifica è un atto aggressivo, penetrante. Richiede grandi attrezzature e cambia letteralmente il mondo. Gli acceleratori di particelle feriscono la terra e lasciano scorie radioattive. Gli astronauti lasciano rifiuti sulla Luna. C'è sempre qualche prova che gli scienziati erano là, a fare le loro scoperte. La scoperta è sempre uno stupro del mondo naturale. Sempre. (Michael Crichton)
  • Secondo Dyson, benché esplorino tutti il medesimo terreno, gli scienziati si dividono in due categorie: gli uccelli e i ranocchi. Gli uccelli veleggiano alti sopra il loro campo, abili a cogliere le grandiose connessioni che attraversano il paesaggio: i ranocchi passano il tempo a sguazzare nel fango e a nuotare in un piccolo stagno con cui acquistano una grande familiarità. (Marcus du Sautoy)
  • – Scienziati... ripongono sempre eccessiva fiducia nelle proprie idee.
    – Una forma di egocentrismo?
    – Sono uomini troppo rigidi nelle loro convinzioni, e pertanto incapaci di comprendere appieno la realtà.
    – Eppure proprio quegli stessi uomini vanno all ricerca della verità... che ironia.
    – Loro non sono tanto nobili. Le scoperte sono fonte di gioia. La comprensione sfocia nel dominio. Ciò che in effetti cercano, è soltanto il proprio piacere. (Neon Genesis Evangelion)
  • – So che gli scienziati e gli inventori hanno le loro eccentricità: Einstein odiava i barbieri, Leonardo amava dipingere, Newton...
    – Amava le mele sulla testa, se non sbaglio. (Le folli notti del dottor Jerryll)
  • Tra le altre manie, si proclamava "ignorante sublime" come Shakespeare e professava il più gran disprezzo per gli scienziati: "gente", diceva, "che si limita a segnare i punti quando noi giochiamo la partita". (Jules Verne)
  • Uno scienziato inconsiderato è come un cieco che regge una lampada. Guida gli altri con la lampada, ed egli rimane senza guida. (Saˁdi)
  • Lo scienziato teorico non è da invidiare. Perché la Natura, o più esattamente l'esperimento, è un giudice inesorabile e poco benevolo del suo lavoro. Non dice mai «Sì» a una teoria: nei casi più favorevoli risponde: «Forse»; nella stragrande maggioranza dei casi, dice semplicemente: «No». Quando un esperimento concorda con una teoria, per la Natura significa «Forse»; se non concorda, significa «No». Probabilmente ogni teoria un giorno o l'altro subirà il suo «No»; per quasi tutte ciò avviene subito dopo la formulazione.
  • Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincaré chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte.
  • Ma lo scienziato è posseduto dal senso di causalità cosmica. [...] Il suo sentimento religioso prende la forma di uno stupore rapito davanti all'armonia della legge naturale, che rivela un'intelligenza di tale superiorità che, al confronto, tutto il pensiero e l'agire sistematici degli esseri umani sono un riflesso assolutamente insignificante. [...] Questo sentimento è indubbiamente molto vicino a quello che ha posseduto gli spiriti religiosi di tutti i tempi.
  • Noi scienziati crediamo che quello che noi e i nostri simili faremo o mancheremo di fare nel giro dei prossimi anni determinerà il destino della nostra civiltà. E consideriamo nostro dovere divulgare incessantemente questa verità, aiutando la gente a rendersi conto della posta in gioco e adoperandoci non per una tregua, ma per un'intesa e un definitivo accordo tra popoli e nazioni di differenti vedute.
  • Ascoltami Jean, tu sei uno scienziato, giusto? In quanto tale devi imparare a non tollerare il benché minimo errore.
  • Qual è la dote più importante per uno scienziato oltre una logica ferrea? Il sesto senso!
  • Qual è la qualità più importante per uno scienziato? [...] Il sesto senso, l'intuizione. Ci sono molte cose su questa Terra che gli esseri umani non sono ancora riusciti a spiegare ed è preciso compito degli scienziati scoprirle e svelarne il mistero.
  • Un bravo scienziato è sempre in grado di partire da zero.

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