Pornografia

raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali
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Citazioni sulla pornografia.

Affresco pornografico nella Casa del Centenario a Pompei, I secolo a.C.

Citazioni

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  • Che senso avrebbero la volgarità e la pornografia se non fossero "sbagliate"? Ci attraggono perché sono "sbagliate". Ci eccitano perché dobbiamo nasconderle. Splendono perché sono malvagie. Ci conquistano perché sono degeneri. (Shimoneta)
  • Devono vietare [ai minori] il porno e TikTok: i ragazzini credono a quello che vedono ma nell'hard non è affatto come sembra: siamo attori, adulti e consenzienti, recitiamo una parte per lavoro, siamo pagati e diamo il consenso a girare solo alcune scene. Possiamo fermare le riprese in qualsiasi momento. Nessuno soffre o gode: è un film, è finzione. (Eveline Dellai)
  • Dopo un po' ci si rende conto che gli interpreti del porno, anche se recitano da cani, sono attori eccellenti in un unico dettaglio: riescono a restare seri. Del resto la mancanza di senso dell'umorismo, universale e istituzionalizzata, è la linfa vitale del porno. (Martin Amis)
  • E perché solo la menzogna e l'errore, la degradazione e la pornografia avrebbero il diritto di essere proposti e spesso, purtroppo, imposti dalla propaganda distruttiva dei mass media, dalla tolleranza delle leggi, dalla timidezza dei buoni e dalla temerità dei cattivi? (Papa Paolo VI)
  • È una pornografia violenta! | Ragazze strangolate e sodomia! | La merda che vedi in televisione! (System of a Down)
  • Il cristianesimo tenne le fila della sessualità in Occidente, dove il cielo era separato dalla terra e lo spirito dalla carne. Se un bel giorno si smettesse di esecrare la pornografia, che poi altro non è se non la carne nella sua solitudine, e si incominciasse a esecrare chi ha ridotto la carne in solitudine, separandola dal cielo per farne l'anticamera dell'inferno, il primo girone della Commedia. (Umberto Galimberti)
  • I Vangeli e il Manifesto del partito comunista sbiadiscono; il futuro del mondo appartiene alla Coca-Cola e alla pornografia. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Il mio desiderio è di essere contemporaneo, aderente al nostro presente, realista. E i ragazzi di oggi sono circondati dalla pornografia, fin da piccoli possono vedere e sapere tutto. (Larry Clark)
  • Il porno è al servizio del "perverso polimorfo": il caos pressoché infinito del desiderio umano. Se nascondete una qualche perversità, allora prima o poi il porno riuscirà a individuarla. (Martin Amis)
  • Io sono una fan della pornografia, non di certo dell'erotismo. Lo trovo subdolo, falso, pudico. La pornografia è invece l'arte vera e sincera per eccellenza, che mostra tutto senza vergogna, senza sovrastrutture. [...] La pornografia non contempla l'etica, solo l'estetica. E mi piace per questo: il sesso è un fatto di corpo, non di mente. La mente viene prima, con la conoscenza della persona, con lo scambio degli sguardi. Ma a letto si è pelle e sudore, non sinapsi e neuroni. (Melissa Panarello)
  • L'affermazione della carne si dissipa nella pornografia, ovvero nell'odio dell'atto carnale e delle sue proprie conseguenze naturali, a favore di un piacere virtuale che decade spesso in disperazione. (Fabrice Hadjadj)
  • La pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono intimo e reciproco degli sposi. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici. (Catechismo della Chiesa Cattolica)
  • La pornografia è la scuola elementare del sesso, l'erotismo l'università. (Leone Cimpellin)
  • La pornografia è una negazione diretta del potere dell'erotismo, poiché rappresenta la soppressione del vero sentimento. La pornografia enfatizza la sensazione senza sentimento. (Audre Lorde)
  • La pornografia è noiosa perché fa del pettegolezzo su un mistero. (Ennio Flaiano)
  • La pornografia non è e non dev'essere etica: rappresenta le più varie fantasie sessuali che, in quanto tali, non possono essere represse o educate al politicamente corretto. (Angela White)
  • La pornografia provoca pensieri sessuali. Nessuno si pone queste quattro domande: "Si?", "E?", "Con?", "Ciò?". Quando il sesso è diventato una cosa sgradevole? Mi sono perso un'assemblea? "Bill, c'è stata un'importante votazione, scopare è vietato. Tu dormivi..." Posso ancora votare? (Bill Hicks)
  • La pornografia si regge su una serie di suggestioni simboliche, e dura finché si riesce a pensarle come se fossero delle verità. L'arte talvolta può rappresentare la verità, mentre la verità è solo la verità, spesso la negazione della pornografia e perfino dell'arte. Se la gente pensasse alla verità dell'esistenza non riuscirebbe a vedere la pornografia, né a fare arte, e tantomeno sesso, perché vedrebbe solo il disgusto dei corpi. (Massimiliano Parente)
  • La pornografia stabilisce un rapporto di desiderio tra un puro soggetto e un puro oggetto. Il mio desiderio che si accende in me per un iPad, una velina, una Smart è il desiderio per qualcosa che non mi desidera. (Vittorio Sermonti)
  • La vita non è mai schematica, le cose non sono mai racchiudibili in categorie. Estasiarsi spiritualmente soltanto davanti a un'opera d'arte ed eccitarsi o scandalizzarsi soltanto davanti a una foto porno? No. Le parti possono, devono essere scambiate. Il piccolo Mishima (grande revisionista inconscio) non si eccitava di fronte a una riproduzione del San Sebastiano di Guido Reni? Così io raggiungo l'estasi sciamanica davanti a una pagina di Caballero del 1977. (Tommaso Labranca)
  • L'erotismo è l'elaborazione culturale del sesso, mentre la pornografia è esposizione del sesso, anzi ormai l'esposizione di performance. Che raramente, nonostante l'impegno di attori e attrici fanno scoccare davvero la scintilla dell'erotismo. (Milo Manara)
  • Nell'era dello streaming, la quantità e la varietà di porno che guardiamo superano in modo esponenziale quelle del sesso che facciamo. Il porno è più grande dell'omologo sesso reale, e la differenza non è solo nell'estensione: il porno che guardiamo è più strano, più selvaggio e più particolare di quello che la maggior parte di noi farà mai – o vorrà fare – nelle nostre vite. [...] È inoltre diventato un laboratorio dell'immaginazione sessuale e, in quanto tale, offre una visione della coscienza sessuale collettiva che si trova in uno stato di evoluzione ad alta velocità. (Maureen O'Connor)
  • Nei video a luci rosse il ruolo della donna è estremamente codificato. La donna è là per incarnare alla lettera l'Afrodite volgare di cui parlavano gli antichi greci, cioè una specie di icona della femminilità animale, la donna corrotta e corruttrice di cui l'uomo sembrerebbe aver bisogno per soddisfare le proprie voglie sessuali. A differenza dell'Afrodite celeste, la moglie o la compagna degna di diventare madre dei suoi figli, l'Afrodite volgare può essere trattata come un semplice gingillo. (Michela Marzano)
  • Oggi il nostro immaginario collettivo è costruito nelle fondamenta, giorno dopo giorno, dalla pornografia. E stiamo pornificizzando tutto, dalla politica all'informazione. Lo vedi anche nei dettagli, nell'attacco dei primi piani schiacciati, feticisti. E questo immaginario diventa una forma mentis. Soprattutto se siamo sul web dobbiamo farci i conti. Perché la pornografia è stato il motore della rete, della stessa libertà della rete, e di Twitter e Facebook, alla fine. E se la pornografia è così forte, ovviamente, è perché c'è qualcosa di pornografico già dentro di noi. (Saverio Raimondo)
  • Penso che il porno sia una vergogna. Guardavo un sacco di pornografia, se devo essere sincera. Ho iniziato quando avevo, tipo, 11 anni [...]. Penso però che mi abbia davvero distrutto il cervello: mi fa stare malissimo il fatto di essere stata esposta a così tanta pornografia quand'ero così piccola. (Billie Eilish)
  • Per prima cosa: sono un Revisionista Estetico e non Etico. Non mi interessa il giudizio morale che si può dare sulla pornografia. Con la mia azione non voglio scandalizzare, non voglio pubblicizzare la pornografia. Anzi, preferirei non rompere mai l'aura di intimità, segretezza, riservatezza che circonda la visione e il godimento di materiali X-rated. Svelare a tutti il mistero racchiuso nella protezione in cellofan significherebbe distruggere il 90 per cento della potenzialità estetica di un prodotto porno. (Tommaso Labranca)
  • Perché la pornografia non è sesso, non gli somiglia neanche. È acrobazia di corpi inverosimili, un montaggio di situazioni spesso ridicole che coinvolgono soprattutto gli organi genitali. Per alcuni è eccitante, per altri no, c’è chi si diverte e la trova buffa, chi si infuria e la trova umiliante. Ma in ogni caso si tratta di spettacolo. Non è un tutorial, non si impara a fare sesso guardando pornografia. Al contrario, nell'eventualità che qualcuno dovesse prenderla sul serio, trattarla come un manuale, incorrerebbe in enormi delusioni al contatto con la realtà oltre a mettere a dura prova muscoli e giunture. La pornografia ha uno scopo ricreativo e non fa male, ma per qualche ragione ogni volta che se ne parla tocca assumere una postura seria, contrita. Bisogna prenderne le distanze, esecrarla. Come se non fosse lo spettacolo più antico e più diffuso al mondo, come se ognuno di noi non ci avesse avuto a che fare in qualche modo. (Elena Stancanelli)
  • Porn shui: l'arte di posizionarsi nel proprio ufficio o cubicolo in modo da navigare in siti porno senza farsi beccare. (Diablo Cody)
  • Prima si giravano film più costosi ed impegnativi, con trama e recitazione che gratificavano di più le attrici. Ma il grosso del guadagno era delle case di produzione da cui si dipendeva, internet è diventato l’unico canale distributivo e ha dato la possibilità a tutti/tutte di autoprodursi e non dipendere più da nessuno. [...] Il problema è con i siti "free" come youporn e simili, rovinano il mercato oltre a rendere accessibile il porno ai minorenni… cosa orrenda. (Sofia Cucci)
  • Quando il Ministro Roccella ha citato l'età in cui si stima oggi il primo accesso ai siti pornografici, tra i 6 e i 7 anni, ho visto qui la faccia di qualche mamma terrorizzata: è più o meno la faccia che ho fatto io quando ho scoperto questo dato. E il Ministro Roccella citava oggi in Consiglio dei Ministri anche dei casi nei quali, nei processi per stupro a danni di minori, i giudici si ponessero anche il tema del rapporto con la pornografia, cioè del rapporto con una lettura del sesso raccontata dalle piattaforme della pornografia che costruisce un immaginario nel quale, per esempio, la donna è sempre consenziente, nella quale alcune pratiche che sono estreme vengono vendute come pratiche diffuse. E quindi alcuni giudici, per esempio, si sono posti il problema di dire se: i ragazzi che hanno questo rapporto con la pornografia, sono carnefici o non sono carnefici nel momento in cui replicano lo stesso modello? (Giorgia Meloni)
  • Quando non si è nel mondo del porno non si sa davvero cosa sia. Direi che è come descrivere un colore a una persona cieca: non lo capirà mai. (Alexa Grace)
  • Sì, voglio essere sincero: questo suono [di accensione del PC] me lo fa diventare duro proprio come un sasso! Ma non mi piace fare tutto di fretta, andare dritto al dunque. No, preferisco godermela un po' prima. Piano, con calma. Così per cominciare guardo qualche foto. Poi quando la cosa inizia a piacermi, mi metto alla ricerca di un video e non mi viene mai voglia di toccarmi il cazzo se prima non trovo il filmato giusto. Poi quando l'ho trovato, addio! Per i pochi minuti che seguono mi dimentico di tutte le stronzate e le uniche cose che esistono al mondo per me sono quelle tette, quel culo, quel pompino, quello smorzacandela, quella pecorina, quella sborrata e nient'altro. Non c'è niente che devo dire, non c'è niente che devo fare: mi perdo e tutto il resto può andare a farsi fottere! Ci sono poche cose nella vita che mi interessano veramente: il mio corpo, la mia tana, il mio bolide, la mia famiglia, la mia chiesa, i miei amici, le mie ragazze e il mio porno. Lo so che questo può sembrare strano ma voglio essere onesto non c'è niente di meglio del porno per me, neanche una fica vera! (Don Jon)
  • Sono sempre stato ostile alla tecnologia, ma qualche anno fa decisi di comprare un pc. Quindi scoprii la pornografia web. Diventò un'ossessione che non mi faceva più uscire di casa. A un certo punto mi sono trovato a dipenderne come quando avevo problemi di droga. Anche il sesso infatti può avere il suo lato oscuro. Finalmente ho reagito e ho promesso a me stesso di non girare più per la rete alla ricerca di quei filmati. (Anthony Kiedis)
  • Un uso blando e insidioso dell'appello al sesso è molto più «pornografico» del franco parlare, come riconobbe il Lawrence: «Boccaccio nei passi più salaci mi sembra meno pornografico di Pamela, di Clarissa, e perfino di Jane Eyre, o di una quantità di libri o film moderni approvati dalla censura. Al tempo stesso il Tristano di Wagner mi sembra molto vicino alla pornografia e così proprio, perfino, certi popolari inni cristiani». (Mario Praz)
  • Una delle future e più paradossali frontiere del politically correct è probabilmente la piena liberazione e legittimazione della cosiddetta pornografia, di quello che abbreviando viene chiamato il porno: sempre più frequenti sono gli studi su di esso, le riflessioni non moralistiche, ma tecnologico-estetizzanti sulla sua organizzazione, sulla sua diffusione, sulla sua economia, sulle sue tecniche, sui diversi aspetti della vita di chi esercita il porno. Molti sono coloro che considerano, più o meno ammirati, la sua diffusione, la progressiva conquista di nuovi adepti e di nuovi mercati, la mutazione sessuologica ed antropologica che esso rappresenta, ecc. Si fanno film sugli ambienti del porno, con una pornografia di secondo grado, che pretende di indagare sul mondo della pornografia: film che presentano il farsi di film porno, e che, magari con l'intento di fornire uno sguardo "critico", riproducono "incorniciate" tutte le pornoscene più audaci. (Giulio Ferroni)
  • Una volta leggevamo pornografia, ora siamo passati ad arredomania. (Fight Club)
  • Vorrei andare oltre le femministe che dicono che la pornografia è la teoria, e lo stupro la pratica, e dire che la pornografia è già la pratica. La pornografia, a mio parere, è espressione di abusi sessuali. Essa non è una fantasia più di quanto lo siano gli abusi sessuali. [...] Tollerare la pornografia con il pretesto di proteggere la libertà di espressione, o la libertà di pensiero, o la libertà di fantasia, significa approvare una visione fantasiosa che non ha fondamento nella realtà, e che è semplicemente servita come ennesimo strumento di sottomissione delle donne. (Jeffrey Moussaieff Masson)
  • La pornografia è una figura dell'immaginario maschile. È la soddisfazione allucinatoria di desideri, bisogni, aspirazioni, paure proprie di questo sesso. Esigenze e paure storiche, antiche, ma che esistono ancora oggi e che sono ancora attive.
  • La pornografia immagina le donne come dotate degli stessi impulsi degli uomini, attribuisce loro gli stessi desideri e le stesse fantasie. Immagina, inoltre, che i due desideri si incontrino sempre. Due persone qualsiasi, in qualsiasi momento, vogliono l'una dall'altra la stessa cosa. Non c'è una domanda e una offerta. Non c'è scambio. Tutti danno tutto e ricevono tutto. Il desiderio è sempre vivo e sempre soddisfatto.
  • La pornografia maschile elimina la resistenza femminile, la necessità del corteggiamento, la domanda femminile d'amore.
  • Nella pornografia (maschile) le donne sono immaginate come esseri assatanati di sesso, trascinate da un impulso irresistibile a gettarsi sul pene maschile. Cioè nello stesso modo con cui gli uomini fantasticano di comportarsi nei loro riguardi.
  • [«Cosa dici a quelli che pensano che il porno oggettivizza le donne e che non porta a nulla di buono se non dare potere alla supremazia maschile?»] Dico che io sono un esempio del perché questa cosa non è vera. Sono d'accordo con loro sul fatto che il prodotto finale che io stessa produco spesso sembra fare di me un oggetto. Ma la realtà è che io ho acconsentito a ogni cosa. Sono oggettivata solo quando voglio io.
  • Ho guadagnato due cose importanti dal porno. Una è il fatto che mi permette di esplorare la mia sessualità e provare cose nuove in un modo che la vita normale non ti permette. Seconda cosa, mi ha dato la libertà economica di vivere la mia vita come voglio.
  • Il porno mi ha dato qualcosa che nient'altro potrebbe darmi – il controllo della mia sessualità. Le donne lottano con la loro sessualità per tutta la vita – accettandola, esplorandola, usandola. Ma non io. La sessualità occupa una grande parte della vita di un essere umano, e la mia è controllata da me. Non molte persone possono dire la stessa cosa. Il porno mi ha emancipata, ed emancipa molte altre donne che lo vivono nella stessa maniera.
  • Adesso con internet, dicono alle ragazze: ‘se non giri questa scena, spediamo il tuo porno ai membri della tua famiglia. Roviniamo la tua reputazione; non lavorerai mai più; ti porteremo via le tue finanze; ti picchieremo’; oppure minacciano di far causa. Questo è il traffico sessuale.
  • Molte di queste ragazze che entrano nel porno non hanno una formazione. Potrebbero essercene forse un paio che dicono di averne, anche se non ne ho ancora vista una; ma la maggior parte delle ragazze non provengono da famiglie sane, dove hanno una sana autostima.
  • Non vuoi che la gente pensi che sei debole quando sei nel porno. Si vuole agire come se lo si ama e ami le maniere forti, e ami essere violata, e chiamata con nomi degradanti. È tutto solo un mucchio di bugie. La gente fa porno perché ha bisogno di soldi, e molti di loro non hanno altre opzioni o educazione.
  • Quando la gente clicca sul porno, contribuisce al traffico sessuale, contribuisce alle malattie sessualmente trasmissibili, contribuisce alla tossicodipendenza e alla dipendenza da droghe alla quale le persone ricorrono. Sto parlando della maggior parte. Non tutte le pornostar sono dipendenti da droghe, ma la maggior parte lo sono.
  • Del porno femminista penso tutto il male possibile.
  • Il porno d'autore è quello radicale. Se in architettura bisognerebbe radere al suolo Parigi e costruire una città futurista con abitazioni-capsule e animali geneticamente modificati in libera circolazione, nel porno bisognerebbe fare cose di pari radicalità. [...] Il porno cosiddetto di qualità è stato finora sempre lezioso, stupidotto, romanticoide.
  • Io non voglio rappresentare punti di vista "altri", io voglio portare il porno nelle sale cinematografiche normali, con la gente che si masturba e magari fa orge durante o dopo la visione dei film.
  • La pornografia oggi viene usata spesso per colmare un vuoto, una mancanza di rapporti sessuali, ma in realtà sarebbe molto meglio se la si guardasse come mezzo per fare nuove esperienze. Io voglio lo sdoganamento della pornografia. Voglio che venga liberata dai pregiudizi. Voglio una società in cui ci sia parità dei sessi e quindi pari opportunità sessuali.
  • Il porno non è così affascinante, non è nemmeno ben pagato.
  • [Ripensando alla sua carriera nel porno] Penso che alcune volte era davvero bello, ma col senno di poi penso che il più delle volte facevo delle cose per rendere felici gli altri e l'ho fatto più spesso di quanto mi piacerebbe ammettere. Sai, non posso biasimare nessuno perché io stessa dissi al mio agente o ai registi: "Sì, voglio farlo. Facciamo questa roba folle!". Ma penso che era soprattutto per fare felici gli altri, perché poi magari mi ritrovavo a casa e pensavo: "Oddio, devo fare un doppio anale" e finivo con l'avere degli attacchi di panico a riguardo.
  • [Sull'avere rimpianti circa la sua ex attività di pornostar] Sì. Onestamente dico alla gente, se potessi tornare indietro, cederei tutto per avere indietro la mia dignità e il mio rispetto e perché le persone non siano in grado di vedermi in quel modo.

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