King David
film del 1985 diretto da Bruce Beresford
King David
King David, film statunitense del 1985 con Richard Gere, regia di Bruce Beresford.
Tutta la terra degli Amaleciti sarà data a noi, e migliaia di sicli e capi di bestiame e schiavi. (Israelita)
Frasi
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- Quando le nostre tribù invocarono un re, perché ci rendesse simili alle altre nazioni, risposi loro che noi non siamo come le altre nazioni. Il Dio degli eserciti è insieme nostro Dio e nostro re. Il popolo disse: "Noi vogliamo un re che possiamo vedere, vogliamo un re fatto di sangue e di carne, come noi". (Samuele)
- Davide rimase nel deserto per sei anni, e Saul lo cercava giorno dopo giorno. Chiunque fosse in difficoltà, chiunque fosse indebitato, chiunque fosse infelice si radunava intorno a Davide. (Narratore)
- Il Signore sia con te, Assalonne. Possa la sua luce illuminare il tuo cuore, come tu illuminerai il mio. (Davide)
- Assalonne rimase in esilio tre anni. Chiunque era in disgrazia, chiunque era indebitato e chiunque era infelice, si radunava attorno a lui. (Narratore)
- Quando imparerai, Davide, ad obbedire all'Eterno anziché ai tuoi sentimenti? (Natan)
- Ricorda questo, figlio mio. Fatti guidare dall'istinto del tuo cuore, qualsiasi cosa i profeti ti diranno. Perché è attraverso il cuore, e soltanto il cuore, che Dio parla agli uomini. (Davide)
Dialoghi
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- Samuele: Oggi l'Eterno, Dio di Israele, sceglierà un re, fra i tuoi figli.
Isai: Ma... ma è Saul il nostro re.
Samuele: L'Eterno non è un uomo, e quindi non può ingannarti. - Samuele: Tu sei inginocchiato davanti a me come pastore del gregge di tuo padre, ma l'Eterno ha scelto te come pastore del suo popolo Israele, per unire le sue tribù divise in una unica nazione, e per scacciare i pagani dalla sua terra promessa.
Davide: I miei fratelli sono tutti soldati, perché non scegli uno di loro?
Samuele: Non sono stato io a scegliere te, è stato l'Eterno, Dio di Israele.
Davide: Ma io sono l'ultimo della casa di mio padre.
Samuele: Tu sei il figlio caro al cuore di Dio.
Davide: Se egli mi considera fino a questo punto, che mi comandi faccia a faccia.
Eliab: Nessuno può vedere Dio faccia a faccia e vivere. Dio parla all'uomo per bocca del suo profeta.
Samuele: Amen. Quando lo spirito lascerà la mia carne, sarai condotto davanti al re da uno dei suoi figli. Poi l'Eterno ti sfiderà, come se tu avessi sfidato lui. Difendi il suo nome e il suo onore. Non aver timore, Davide. Il Signore non ti abbandonerà, fintanto che rispetterai le sue leggi e obbedirai ai suoi profeti senza discutere. - Mikal: Il popolo ti venera come un dio, e quanto a Gionata...
Davide: Mi ama come un fratello. Come io amo lui.
Mikal: E me, sua sorella?
Davide: Voi vi rassomigliate, ma credo che il mio amore per te sia superficiale.
Mikal: Allora perché hai voluto sposarmi?
Davide: Tu sei il mio premio per la testa di Golia.
Mikal: E questa è la sola ragione?
Davide: No, non è solo questa.
Mikal: Ma tu mi conosci appena.
Davide: Mi sconvolge la tua aria misteriosa.
Mikal: E la mia bellezza.
Davide: Non meno della tua modestia.
Mikal: Una figlia di re ha motivo di essere orgogliosa.
Davide: Così come l'uomo che l'ha vinta. - Gionata: Io e Davide ci avviammo, ci arrampicammo su per la collina con le mani e coi piedi, e quando arrivammo in cima scoprimmo che gli Hittiti e gli Ammoniti erano davanti a noi dall'altra parte della valle. Io esortai Davide a tornare indietro, ma egli disse: "Dio ce li consegnerà nelle nostre mani".
Saul: Sentitelo come gorgheggia in lode del cuculo.
Gionata: Quale cuculo, padre?
Saul: Lui che ha mangiato alla mia tavola e che ora giace con mia figlia. Mi ha derubato del mio Dio, del mio popolo, persino dei miei figli. Che altro ha da portarmi via, se non il mio regno?
Gionata: Questa è una menzogna.
Saul: Finché Davide vivrà, né io né tu né il trono saremo al sicuro. - Davide: Vieni con me.
Gionata: Non posso.
Davide: Ma abbiamo fatto un patto di amicizia tra noi.
Gionata: Ma c'è un patto d'onore tra padre e figlio. Io darei volentieri la mia vita per te, ma non deluderò la fiducia di mio padre, così come non deluderò la tua.
Davide: Perdonami.
Gionata: Tu sei il prediletto di qualcuno ben più grande di me. Mio padre non ha nessuno.
Davide: Che il Signore sia con te, e la sua luce illumini il tuo cuore, come la tua luce illumina il mio. - Davide: Mosè e Giacobbe furono gli unici a vederlo faccia a faccia?
Achimelech: Persino ad Abramo fu negata la suprema rivelazione.
Davide: Perché allora Dio scelse Giacobbe?
Achimelech: Perché ha scelto te? È vero che Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma ha negato a tutti noi la comprensione dei suoi scopi.
Davide: Un tempo lo riconoscevo. Da bambino sentivo la sua presenza intorno a me. Se solo avessi potuto vederlo! - Natan: L'Eterno non è un uomo, e non si lascia guidare dal lusso e dall'ostentazione della regalità. Se avesse voluto che l'arca fosse custodita in un tempio, invece che in una tenda, non avrebbe comandato a Mosè di fabbricargliene uno?
Davide: Forse non aveva considerato quarant'anni nel deserto, né il tempo e il posto per una simile impresa.
Natan: La tenda era intesa come simbolo di semplicità e umiltà, le due virtù che tu sembri aver dimenticato.
Davide: Sia l'Eterno il mio giudice. Quando mi porterai la sua risposta?
Natan: Appena avrai portato a termine il compito che hai scelto di eseguire.
Davide: Sterminare le nazioni pagane che occupano le nostre terre. Non ho già fatto tutto questo?
Natan: I loro eserciti, non i loro abitanti. Mosè ha comandato che non una sola cosa vivente fosse lasciata viva.
Davide: Non credo che il regno di Dio debba essere costruito sull'uccisione di donne e bambini.
Natan: Chi sei tu per confutare la legge di Mosè?
Davide: Un uomo caro al cuore di Dio.
Natan: Dimentichi che l'Eterno dette la legge a Mosè faccia a faccia. - Salomone: Chi è Assalonne, padre?
Davide: Un ragazzo che un tempo era come te.
Salomone: È un tuo nemico?
Davide: Forse io lo sono per lui, ma lui per me non lo sarà mai.
Ti attendo, Signore. Mostrami il tuo volto. (Davide)
Citazioni su King David
modifica- È vero, è stato un mio insuccesso, ma lo rifarei da capo, perché mi ha fatto scoprire una città straordinaria come Matera, che altrimenti non avrei mai visitato. (Richard Gere)
- L'australiano Beresford tenta di staccarsi dai "colossi" storico-religiosi hollywoodiani, riuscendovi soltanto in parte. Esterni in Sardegna esaltati dalla fotografia di Donald McAlpine, pregevoli i contributi di K. Adam (scene) e J. Mollo (costumi). Più che Gere, attore di medie virtù, spicca E. Woodward, re Saul di epico spessore. (il Morandini)
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