Johann Sebastian Bach

musicista tedesco (1685-1750)

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750), compositore e organista tedesco.

Johann Sebastian Bach

Citazioni di Johann Sebastian Bach modifica

  • Ben al di là di tutti gli altri piaceri, più raro di gioielli o tesori, | più dolce del chicco della vite. Sì! Sì! Il più grande | dei piaceri! Caffè, caffè, quanto amo il suo gusto, | e se volete guadagnarvi la mia benevolenza, sì | Sì | Datemi il caffè, datemi il mio caffè forte. (da Cantata del caffè[1])
  • Lavoro incessante, analisi, riflessione, molta scrittura, infinita autocorrezione: questo è il mio segreto.[2]

Citazioni su Johann Sebastian Bach modifica

  • Bach è un instancabile cercatore di Dio, che a lungo persegue con la mente e poi ritrova nel profondo del cuore. (Salvino Chiereghin)
  • Bach, amanuense di Dio, compose la musica delle sfere celesti, matematicamente precisa e ordinata come le maree o il ritorno della cometa di Halley. Se l'emozione era presente, essa era controllata e nella giusta proporzione; cioè, nella misura in cui quell'emozione nelle creature viventi è una parte funzionale, costituente dell'intero ordine creato. (Richard Adams)
  • Bach supera distinzioni di genere creando una musica assoluta. Su di lui circola un altro pregiudizio: lo si considera talmente spirituale da essere inavvicinabile. Ma non si tiene conto della sua immensa umanità. La sua musica riflette canoni inattaccabili da opinioni estetiche soggettive. È perfetta, e quindi ricca di emozioni. Non narra una storia né descrive nulla. Ma può aprirsi a squarci di humour e tuffarci in abissi di tristezza. (Beatrice Rana)
  • Chiede ai cantanti di riuscire a fare con la voce tutto quello che egli suona con la tastiera. (Johann Schiebe[3])
  • Con Bach non si chiude solo il periodo barocco, ma si esaurisce anche la stessa polifonia. Bach infatti raccoglie nella sua opera le esperienze di ben più di due secoli di storia musicale costruendo un monumento polifonico tanto grandioso quanto definitivo. Dopo di lui la musica dovrà percorrere altre vie, e già durante la sua vita comincia a tentarle. (Gianfranco Maselli)
  • Dovremmo vergognarci di piangere sui nostri casi quando questa musica ci invita a pregare per tutti... (Louis Vierne)
  • E che cos'è una fuga bachiana? Un pensiero, che ricorrendo sulla tastiera da voce a voce, via via si sublima e s'innalza fino a Dio, e si appaga. È un pensiero che a poco a poco divien sentimento: sentimento dell'infinito e dell'eterno. È un pensiero che si fa verbo; e un verbo che si fa carne; e una carne che, smateriandosi, si fa spirito. (Salvino Chiereghin)
  • Ecco quello che ho da dire sull'opera di Bach: ascoltatela, suonatela, amatela, riveritela e tenete la bocca chiusa. (Albert Einstein)
  • [Su L'arte della fuga] È la cosa più difficile che abbia mai incontrato. Bisogna non smettere mai, e come si fa?... Non c'è mai stato niente di più bello in tutta la musica. (Glenn Gould)
  • [Sulle Sonate per violoncello solo] Il piacere diretto che ci dispensa questa musica quasi ascetica, pressoché priva di magia, è mediocre; ma oggetto di conoscenza estetica (cioè analizzata alla lettura in tutti i suoi elementi), è una sorgente inesauribile di gioia. (Boris de Schloezer)
  • [Su Erbarme dich, mein Gott] Il più bel brano musicale per violino mai scritto. (Yehudi Menuhin)
  • Le composizioni di Johann Sebastian Bach sono prive di bellezza, di armonia e di chiarezza di melodia. (Johann Adolph Scheibe)
  • Mentre suono Bach, mi sento in accordo con il mondo e lo benedico. (Heinrich Neuhaus)
  • Nella musica e nell'actus tragicus della Passione secondo Matteo di Bach, ritrovo ancor oggi la quintessenza di ogni poesia e di ogni espressione artistica. (Hermann Hesse)
  • Non "ruscello" [Bach in tedesco] ma "mare" dovrebbe essere chiamato, per la sua infinita, inesauribile ricchezza di combinazioni tonali e armonie. (Ludwig van Beethoven)
  • Non si può capire Bach senza una conoscenza profonda del clavicembalo, ma l'evoluzione è nemica della padronanza tecnica. Il pianoforte non è cambiato dal diciannovesimo secolo a oggi, e questo è un bene. (Keith Jarrett)
  • Per me Johann Sebastian Bach è veramente un genio, è il più grande di tutta la storia della musica. [...] è come un attacco di cuore. (Ton Koopman)
  • Quando suono il repertorio solistico, sento che il modo in cui Bach scrive è molto avanzato. Credo che verrebbe considerato piuttosto sperimentale anche per gli standard odierni. Era un compositore tonale anziché atonale o dodecafonico e usava strumenti acustici perché non disponeva di altro; ma quando ascolto l'aspetto avanzato della sua musica, sento che è un maestro del travestimento. Lo segui in una direzione – ci arrivi, ma ti accorgi che non sei dove pensavi di essere. Ti guardi intorno e noti una porta, ma quando arrivi alla porta, è un muro. Ti guardi in giro e noti che il pavimento su quale sei in piedi è una botola. Scendi giù per la botola verso quello che credi sia il piano interrato, ma è l'attico. Bach assomiglia molto a questo – un'interessantissima casa degli specchi. Le dimensioni variano da lontano rispetto a quando ci si avvicina. (Hilary Hahn)
  • Se Dio dovesse qualcosa a qualcuno, quello sarebbe Bach! (La passione di Augustine)
  • Un genio smisurato come quello di Bach, è naturale che imprimesse la sua orma indelebile su tutto quanto andasse accostando. La sua capacità incredibile di pensare in contrappunto, cioè di concepire la musica per linee orizzontali, idonee ciascuna, di esse, a rappresentare per se sola un interesse melodico o ritmico altissimo, e, quindi, a sovrapporsi, per formar splendide e affascinanti armonie: la sua capacità di cantare sempre e dovunque, fosse canto particolarmente adatto alla natura della voce umana o alla natura degli istrumenti; la sua capacità di edificare attraverso il rinascere continuo del flusso sonoro; tutto questo e altro ancora pongono Giovanni Sebastiano Bach sovra un piano del tutto personale. (Giulio Confalonieri)
  • Uno che ha dimenticato del tutto il Cristianesimo, lo ascolta come fosse un gospel. (Friedrich Nietzsche)

Samuel Butler modifica

  • Bach viene considerato un musicista più profondo di Händel in virtù della sua frequente e più involuta complessità di composizione. In realtà Händel era abbastanza profondo da evitare l'uso selvaggio del contrappunto cui ricorreva istintivamente Bach, ma sapeva bene che l'opinione pubblica avrebbe certamente considerato Bach al suo livello, se non addirittura superiore. È probabilmente per questo che Händel era diffidente nei confronti di Bach.
  • Se Bach si contorce, Wagner ha le convulsioni.
  • Se leghi le mani a Händel impedendogli di rendere le emozioni umane, e liberi Bach non dandogli nessuna emozione umana da interpretare – se, di fatto, privi Händel delle sue possibilità mentre togli a Bach le sue difficoltà – i due potranno competere in qualche modo, ma Händel ne uscirà comunque vittorioso. Altrimenti è assurdo concedere a Bach di entrare in lizza.

Bernard Gavoty modifica

  • Bach non è sentimentale e, tuttavia, abbraccia e traduce tutti i nostri sentimenti. Nulla gli è capitato, eppure ha tutto conosciuto, tutto compreso. È intimo senza forzare la nostra intimità. Nessuno meglio di lui ha espresso la gioia che è la grande molla dell'umanità.
  • La leggenda che ci mostra un Bach che lavora tranquillo, come un onesto operaio della musica, e senz'altro pensiero che quello di mettere per bene in ordine delle cadenze armoniche, merita d'andare a raggiungere quella che canzonavo più sopra riguardante gli artisti romantici. Bach era tutto l'opposto di un uomo calmo. Le sue biografie ce lo mostrano di temperamento vivacissimo, ardente e pronto alla commozione.
    Senza ciò, come avrebbe potuto edificare, pietra su pietra, un'opera che è la vita stessa? La vita stessa, espressa in ciò che può dare di meglio e di più alto: la gioia, la forza, sentimenti dinamici che spazzano via come un colpo di vento fresco tutte le nostre piccole nevrastenie religiosamente covate.
  • Le più belle parole che ho inteso dire sui corali di Bach, le raccolsi una sera dalle labbra del mio maestro Luigi Vierne, l'organista cieco di Nôtre-Dame di Parigi. Ero da lui, nel suo piccolo appartamento della Rue Saint-Ferdinand-des-Ternes. Gli avevo suonato un corale di Bach. Si spense l'ultimo accordo. Vierne rimase un istante silenzioso, poi udii la sua voce nell'ombra: – Dovremmo vergognarci di piangere sui nostri casi quando questa musica ci invita a pregare per tutti...
    Bach avrebbe sognato una più alta interpretazione del suo messaggio?

Note modifica

  1. Citato in Andrew Weil e Winifred Rosen, Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente, traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007, p. 54.
  2. Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 110. ISBN 9788858022894
  3. Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 104. ISBN 9788858022894

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