Batman Begins

film del 2005 diretto da Christopher Nolan

Batman Begins

Immagine Batman Begins logo.png.
Titolo originale

Batman Begins

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Regno Unito
Anno 2005
Genere azione, supereroi
Regia Christopher Nolan
Soggetto David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura David S. Goyer, Christopher Nolan
Produttore Charles Roven, Emma Thomas, Larry J. Franco
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Batman Begins, film statunitense del 2005 con Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman, Katie Holmes, Liam Neeson e Cillian Murphy, regia di Christopher Nolan.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare. (Bruce Wayne)
  • Sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi. (Thomas Wayne)
  • È bella l'opera, però meglio se a piccole dosi, vero Bruce? (Thomas Wayne)
  • Bruce, non piangere. Non avere paura. (Thomas Wayne) [ultime parole]
  • Bruce, lei è in ottime mani. Noi gestiremo il suo impero e alla sua maggiore età ne assumerà la guida. (Bill Earle)
  • Hai imparato a seppellire il rimorso sotto la collera. Ti insegnerò ad affrontarlo e ad accettare la verità. Sai combattere contro sei uomini. Noi ti insegneremo a fronteggiarne seicento. Tu sai come sparire. Noi ti insegneremo come si fa a diventare invisibile. (Ra's al Ghul/Henri Ducard)
  • Il ninja sa che l'invisibilità è una questione di pazienza e di agilità. (Ra's al Ghul/Henri Ducard)
  • Studia sempre il terreno di scontro. (Ra's al Ghul/Henri Ducard)
  • Vostro onore, non c'è giorno in cui non desideri di poter tornare indietro. È vero, ero disperato come tanti altri a quell'epoca, ma questo non mi giustifica. (Joe Chill) [ultime parole]
  • Il mio parere che il signor Zsasz sia un pericolo per se stesso e per gli altri e che la prigione non sia l'ambiente migliore per la sua riabilitazione. (Jonathan Crane)
  • Nella guerra civile il suo trisavolo partecipò alla ferrovia sotterranea, che trasportava segretamente al nord gli schiavi liberati, e io sospetto che queste caverne gli tornassero utili... (Alfred)
  • Io non faccio spiate. E poi con tanta corruzione non saprei neanche a chi farle. (James Gordon)
  • Signor Wayne, se non mi dice come utilizza questi oggetti, se interrogato, non dovrò mentire... Ma non mi prenda per un idiota... (Lucius Fox)
  • Nera si può avere? (Bruce Wayne) [dopo aver guidato il Tumbler, la futura Batmobile]
  • Mai sottovalutare Gotham City. La gente viene uccisa tornando a casa ogni giorno. Eheh, a volte, a volte le cose vanno male. (Carmine Falcone)
  • Be', uno che gira vestito da pipistrello non deve starci tanto con la testa. (Bruce Wayne)
  • Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica. (Rachel Dawes)
  • Non finge, non sarebbe così bravo. Chiedilo al giudice al suo trasferimento nell'ala di massima sicurezza di Arkham. Qua non posso aiutarlo. (Jonathan Crane)
  • Adesso la musica è cambiata: andiamo, apra! Wayne... Enterprises... Che diavolo...? (Carl Finch) [ultime parole]
  • Oh! Non stai bene? Siediti, bevi qualcosa. Sembri un uomo che si prende troppo su serio. Vuoi un consiglio? Accenditi un sorriso. (Spaventapasseri)
  • Il mio capo è scomparso da due giorni. In questa città significa che forse dovrei iniziare a cercarlo in fondo al fiume. (Rachel Dawes)
  • Goditi la festa, Bruce. C'è chi deve lavorare. (Rachel Dawes)
  • Chi altri sa che sei qui? Chi lo sa?! (Spaventapasseri) [rivolto a Rachel, dopo averla avvelenata]
  • Quel Batman ha talento nel creare scompiglio. Se lo costringiamo ad uscire, se la vedrà con la polizia. (Jonathan Crane)
  • Vivrà per poco, le ho dato una dosa ad alta concentrazione. La mente non resiste oltre un certo punto. (Jonathan Crane)
  • Allora, è nero, e... è un tank! (Poliziotto) [descrivendo la Batmobile]
  • Capo, (non ha imboccato) nessuna strada. Vola letteralmente da un tetto all'altro! (Poliziotto) [parlando della Batmobile]
  • Non mi è concesso il lusso di avere amici. (Bruce Wayne/Batman)
  • Assisterò alla totale autodistruzione di Gotham innescata dalla paura! (Ra's al Ghul/Henri Ducard)
  • Cosa le fa a fare tutte quelle flessioni se poi non solleva una trave?! (Alfred)
  • Signori, è il momento di diffondere un messaggio. E il messaggio è... panico! (Ra's al Ghul/Henri Ducard)
  • Siete in trappola! Non c'è niente di cui avere paura... tranne la paura stessa! Voglio aiutarvi! (Spaventapasseri) [rivolto a Rachel e un bambino]
  • Batman avrà avuto la prima pagina, ma Bruce Wayne occupa pagina 8... (Alfred)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Detenuto: Hai fatto... un sogno?
    Bruce Wayne: Un incubo.
    Detenuto: Peggio di questo posto?
  • Detenuto 1: Ti vogliono sfidare.
    Bruce Wayne: Ancora?
    Detenuto 1: Finché non ti uccideranno.
    Bruce Wayne: Non possono farlo prima di colazione? [un detenuto imponente gli fa cadere a terra la colazione]
    Detenuto 2: Tu sei all'inferno, uomo piccolo! E io sono il diavolo!
    Bruce Wayne: Tu non sei il diavolo... sei allenamento!
  • Guardia [dopo che Bruce Wayne ha pestato sei prigionieri]: Isolamento!
    Bruce Wayne: Perché?!
    Guardia: Per protezione!
    Bruce Wayne: Io non voglio protezione!
    Guardia: Protezione per loro!
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Hai così tanta voglia di combattere i criminali che ti fai rinchiudere per affrontarli uno alla volta?
    Bruce Wayne: A dire la verità quelli... erano in sette.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Io ne ho contati sei, signor Wayne.
    Bruce Wayne: Come sa il mio nome?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Il mondo è troppo piccolo perché uno come Bruce Wayne possa sparire, per quanto in basso decida di scendere.
    Bruce Wayne: Lei chi è?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Io mi chiamo Ducard, ma sono qui per parlare a nome di Ra's al Ghul, un uomo estremamente temuto dai criminali. Un uomo che vuole offrirti una via.
    Bruce Wayne: E chi le dice che ne cerchi una?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Uno come te è qui solo per scelta. Hai voluto curiosare all'interno del mondo criminale, ma quale che fossero le tue intenzioni iniziali, ora sei palesemente sbandato.
    Bruce Wayne: E quale sarebbe la via che Ra's al Ghul mi può offrire?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: La via di un uomo che condivide il tuo odio per il male e che desidera servire la vera giustizia: la via della Setta delle Ombre.
    Bruce Wayne [ride]: Siete dei vigilantes.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: No no no, un vigilante è un uomo sbandato, che si getta nella mischia per la propria gratificazione e che può essere annientato o chiuso in prigione. Invece, se ti tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti, allora diventerai tutta un'altra cosa.
    Bruce Wayne: Che cosa?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Una leggenda, signor Wayne. Domani verrai rilasciato. Se sei stanco di misurarti con dei ladruncoli e vuoi conseguire un risultato, c'è un raro fiore azzurro che cresce sul versante orientale. Cogli uno di quei fiori. Se riuscirai a portarlo in cima alla montagna, forse troverai quello che hai tanto a lungo cercato.
    Bruce Wayne: Sì... e che cosa avrei cercato?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Questo solo tu puoi saperlo.
  • [Bruce entra nel monastero del falso Ra's al Ghul, e viene circondato dai ninja]
    Bruce Wayne: Ra's al Ghul?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Aspettate. Che cosa cerchi?
    Bruce Wayne: Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare.
    [Bruce mostra il fiore blu che Ducard gli aveva detto di raccogliere]
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Per instillare la paura negli altri, devi prima imparare a dominare la tua. Sei pronto a cominciare?
    Bruce Wayne: Sono... Sono sfinito.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard [tirandogli un calcio a Bruce]: La morte non aspetterà che tu sia pronto! La morte non ha riguardi, non è leale! E a scanso di equivoci qui vedrai in faccia la morte! [combattendo] La tigre! Jujitsu! La pantera! [Ducard blocca il colpo di Bruce] Sei bravo, ma non è un balletto! [lo tramortisce con una testata] E hai anche paura. Ma non di me... Ora puoi dircelo signor Wayne: di che cosa hai paura?
  • Thomas Wayne: Di nuovo i pipistrelli? Ma lo sai perché ti hanno attaccato, vero? Avevano paura di te.
    Giovane Bruce: Avevano paura di me?
    Thomas Wayne: Tutte le creature hanno paura.
    Giovane Bruce [sorridendo]: Anche quelle che mettono paura?
    Thomas Wayne: Certamente, soprattutto quelle.
  • Giovane Bruce: L'hai fatto tu, questo treno?
    Thomas Wayne: Gotham ha arricchito la nostra famiglia, ma la città adesso soffre. Persone più sfortunate di noi stanno attraversando un momento molto difficile, per questo ho costruito un sistema di trasporto pubblico a basso costo per viaggiare in città, al cui centro c'è la Wayne Tower.
    Giovane Bruce: È lì che lavori?
    Thomas Wayne: No, io lavoro all'ospedale. Ho lasciato la direzione della nostra società a uomini... migliori.
    Giovane Bruce: Migliori?
    Thomas Wayne: Be', più interessati al profitto.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Ti senti ancora responsabile della morte di tuo padre?
    Bruce Wayne: La mia rabbia supera il rimorso.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Il ninjitsu prevede l'impiego di polveri esplosive.
    Bruce Wayne: Come armi?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: O come diversivo. La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti. Devi diventare più che un uomo agli occhi del tuo avversario.
  • Bruce Wayne: Chi è?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Era un contadino, finché non ha rubato la terra ad un suo confinante diventando un assassino. Ora è un prigioniero.
    Bruce Wayne: E quindi cosa lo aspetta?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Giustizia. Il crimine non può essere tollerato. I delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: La morte dei tuoi genitori non fu colpa tua... fu colpa di tuo padre. La tua collera non cambia il fatto che rinunciò ad agire.
    Bruce Wayne: Quell'uomo era armato!
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Avrebbe fermato te?
    Bruce Wayne: Io sono addestrato.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: L'addestramento è niente, la volontà è tutto! La volontà di agire!
  • Bruce Wayne: Arrenditi!
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Non mi hai ancora battuto. Hai sacrificato un sicuro appoggio per un colpo vincente.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Frizionati il petto. Le braccia si scalderanno da sole. Tu sei più forte di tuo padre.
    Bruce Wayne: Non hai conosciuto mio padre.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Ma conosco l'ira che ti spinge, irrefrenabile, strangola il dolore al punto che la memoria dei tuoi cari non è che veleno nelle tue vene, finché un giorno desideri che quelle persone tanto amate non siano mai esistite, per poter smettere di soffrire. Non sono sempre stato tra questi monti. Avevo anche una moglie, il mio grande amore. Un giorno me la portarono via, e come te ho dovuto imparare che esiste gente incivile che va combattuta senza esitazione, senza pietà. La collera ti dà tanta forza, ma se le dai corda ti può distruggere. Stava per accadere a me.
    Bruce Wayne: E cosa ti ha placato?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: La vendetta.
    Bruce Wayne: Non mi sarebbe di nessun aiuto.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Perché, Bruce? Perché non puoi vendicare i tuoi genitori?
  • Alfred: Tornerà subito a Princeton, dopo l'udienza, o riuscirò a convincerla a rimanere un giorno o due?
    Bruce Wayne: No, non torno più a Princeton.
    Alfred: Non ci si trova bene?
    Bruce Wayne: Io sì! Sono loro che non si trovano bene con me.
    Alfred: Ho preparato la stanza dei suoi genitori.
    Bruce Wayne: No, la mia stanza andrà bene.
    Alfred: Col dovuto rispetto, signore, questa è casa sua.
    Bruce Wayne: No, Alfred, è la casa di mio padre!
    Alfred: Suo padre è morto, signor Wayne!
    Bruce Wayne: Questo posto è un mausoleo, se potessi lo demolirei fino all'ultimo mattone.
    Alfred: Questa casa protegge e accoglie la sua famiglia da sei generazioni.
    Bruce Wayne: Che cosa te ne importa, Alfred? Non è la tua famiglia.
    Alfred: A me importa, perché un giorno un brav'uomo mi rese responsabile di quello che egli aveva di più prezioso a questo mondo. La signorina Dawes si è offerta di accompagnarla all'udienza. Spera forse di convincerla a non andare.
    Bruce Wayne: Dovrei seppellire il passato insieme con i miei genitori, Alfred?
    Alfred: Signore, non posso dirle cosa fare del suo passato, ma so che alcuni di noi hanno a cuore cosa farà del suo futuro.
    Bruce Wayne: Non ti arrendi mai con me, vero?
    Alfred: No, mai.
  • Bruce Wayne: Alfred tiene ancora il latte condensato sull'ultimo ripiano.
    Rachel: Non si è accorto che sei cresciuto e ci arrivi?
    Bruce Wayne: Le vecchie abitudini sono dure a morire.
    Rachel: E comunque non ci hanno mai fermato.
    Bruce Wayne: Direi di no. Come sta tua madre?
    Rachel: Le manca questa casa. Non è la sola.
    Bruce Wayne: Già. Ma è niente, senza le persone che l'hanno resa quella che era. Ora c'è solo Alfred.
    Rachel: E te...
    Bruce Wayne: Non mi fermerò, Rachel.
    Rachel: Sei qui soltanto per l'udienza... Bruce, immagino che niente ti possa convincere a non venire in aula, oggi...
    Bruce Wayne: Qualcuno in questo "procedimento" deve rappresentare i miei genitori.
    Rachel: Tutti volevamo bene ai tuoi genitori. Quello che ha fatto Chill è imperdonabile.
    Bruce Wayne: E allora perché il tuo capo lo vuole libero?
    Rachel: In prigione divideva la cella con Carmine Falcone. Ha saputo delle cose e testimonierà in cambio della libertà sulla parola.
    Bruce Wayne: Rachel, quell'uomo ha ucciso i miei genitori... io non riesco a dimenticarlo. Quindi ti prego, per favore, cerca di capire.
    Rachel: Va bene...
  • Rachel: Il procuratore non capiva l'insistenza del giudice Faden per un'udienza pubblica. Falcone lo ha pagato per portare Chill allo scoperto!
    Bruce Wayne: Forse li dovrei ringraziare.
    Rachel: Smettila, non scherzare.
    Bruce Wayne: E se dicessi sul serio? I miei genitori meritavano giustizia.
    Rachel: Quella di cui stiamo parlando non è giustizia, stiamo parlando di vendetta.
    Bruce Wayne: Molto spesso coincidono.
    Rachel: No, non sono mai la stessa cosa. La giustizia è armonia. La vendetta serve solo a farti stare meglio. Per questo abbiamo un sistema imparziale.
    Bruce Wayne: No, è un sistema che non funziona.
    Rachel: Ti sta a cuore la giustizia? Guarda oltre il tuo dolore, Bruce. Questa città marcisce. Parlano di crisi economica inevitabile, ma è voluta e va sempre peggio. Falcone inonda le strade di crimini e droga, sfrutta i disperati, crea nuovi Joe Chill ogni giorno. Forse Falcone non avrà ucciso i tuoi genitori, Bruce, ma distrugge tutto quello per cui si sono battuti. Se lo vuoi ringraziare, è lì dentro. Sappiamo dove trovarlo, ma finché arricchirà i balordi e spaventerà gli onesti, nessuno lo toccherà. Di brave persone che come i tuoi si oppongono alle ingiustizie non ce ne sono. Che speranze può avere Gotham se i buoni non fanno niente?
    Bruce Wayne: Io non sono tra i buoni, Rachel.
    Rachel: Come sarebbe?
    Bruce Wayne [tirando fuori la pistola con cui avrebbe voluto uccidere Joe Chill, l'assassino dei suoi genitori]: Era da anni che desideravo ucciderlo... e ora non posso più farlo.
    Rachel [dandogli due schiaffi]: Tuo padre si vergognerebbe di te.
  • Carmine Falcone: Dai giornali la facevo molto più basso, signor Wayne. Niente armi? Mi insulta. Bastava un biglietto per ringraziare.
    Bruce Wayne: Io non sono qui per ringraziarla. Sono qui per dimostrarle che non tutti a Gotham la temono.
    Carmine Falcone: Soltanto chi mi conosce bene. Guardati intorno; ci sono due assessori, un sindacalista, un paio di sbirri fuori servizio e un giudice, [puntandogli la sua pistola addosso] ma io non esiterei un solo istante a farti esplodere la testa qui, ora, davanti a loro. E questo potere non si compra. È il potere della paura.
    Bruce Wayne: Non ho paura di te.
    Carmine Falcone: Perché pensi di non avere niente da perdere, ma hai fatto male i conti. Non hai pensato alla tua amica della procura distrettuale, non hai pensato al tuo vecchio maggiordomo. Bang! [facendo cilecca la sua pistola, e gliela metta a posto] Tutti quelli come te hanno tantissimo da perdere. Tu ora credi, siccome tua madre e tuo padre sono stati uccisi, di conoscere il lato brutto della vita, ma non è così. Tu non hai mai provato la disperazione. Tu sei... sei Bruce Wayne, il Principe di Gotham! Devi fare mille miglia per trovare uno che non ti conosca, perciò non... non mi portare qui la tua collera per dimostrare qualcosa a te stesso! Questo mondo qui tu non lo capirai mai, e avrai sempre paura... di quello che non conosci. [a un suo tirapiedi] Dai. [i tirapiedi di Falcone prendono Wayne a pugni, ma lui sta ancora in piedi] Sì, hai del fegato, ragazzo, te lo concedo. Più di tuo padre sicuramente. In galera Chill mi raccontò della sera in cui uccise i tuoi genitori. Disse che tuo padre implorava pietà. Implorava. Come un cane. [i tirapiedi di Falcone sbattono Wayne fuori dal locale]
  • Vecchio mendicante: Dovevi lasciare più mancia. [Bruce Wayne gli dà dei soldi] Per cosa?
    Bruce Wayne: La giacca.
    Vecchio mendicante [scambiandosi le giacche]: Ok. Ehi, ehi, me lo prendo io, è un bel cappotto.
    Bruce Wayne: Sta' attento a non fartelo vedere. Presto verranno a cercarmi.
    Vecchio mendicante: Chi?
    Bruce Wayne: Tutti. [si allontana]
    Vecchio medicante: È così un bel cappotto...
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Quando vivevi in mezzo ai criminali avevi pietà di loro?
    Bruce Wayne: La prima volta che ho rubato, per non morire di fame, sì. Ho perso molta della supponenza legata al semplicistico concetto di giusto o sbagliato. E viaggiando, ho imparato a conoscere la paura, prima di un colpo. Il brivido del successo. Ma non sono mai diventato uno di loro.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Hai girato il mondo per capire la mentalità criminale e vincere le tue paure. Ma un criminale non è complicato. E quello che veramente temi è dentro di te. Tu temi il tuo stesso potere, la tua collera, l'impulso di fare cose grandi o terribili. Ora devi viaggiare dentro di te. Sei pronto? Respira. [fa respirare a Bruce un gas ricavato dal fiore blu che ha raccolto] Respira... Respira le tue angosce. [Bruce inizia ad avere allucinazioni, e la sua vista si distorce] Affrontale! Per vincere la paura devi diventare paura. Devi bearti delle paure degli altri! E gli uomini temono soprattutto quello che non vedono! [si mette una maschera nera e si nasconde in mezzo a un plotone di uomini mascherati come lui, mentre Bruce inizia a cercarlo] Devi diventare un pensiero orribile! Uno spettro. Diventare un'idea!!! [attacca Bruce, che blocca il colpo. Poi si nasconde in mezzo agli altri ninja] Senti come il terrore annebbia i tuoi sensi. Apprezza il suo potere di distorcere e di tenere a freno! E convinciti che questo potere può essere tuo. [attacca di nuovo Bruce che, di nuovo, resiste. Si nasconde di nuovo in mezzo ai ninja, che rivelano una scatola, alla fine della stanza] Abbraccia la tua peggiore paura. Diventa una cosa sola con l'oscurità! [Bruce apre la scatola, dalla quale fuoriesce uno sciame di pipistrelli, e cade all'indietro, terrorizzato] Focalizza! Concentrati! Domina i sensi! [riesce a ferire Bruce alla spalla. Mentre si nasconde di nuovo, Bruce copre le sue tracce, ferendo alcuni ninja. In seguito Ducard punta la sua spada alla gola di un uomo ferito alla spalla, che crede essere Bruce] Non devi lasciare in giro alcun segno.
    Bruce Wayne [appare alle spalle di Ducard e gli punta la spada alla nuca]: Non ne ho lasciati. [si toglie la maschera]
    Falso Ra's al Ghul [applaudendo]: Impressionante.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Ti abbiamo liberato dalle tue paure. Ora puoi guidare questi uomini. E puoi diventare un membro della Setta delle Ombre. Prima però devi manifestare la tua sottomissione alla giustizia. [gli chiedono di uccidere un uomo con una spada]
    Bruce Wayne: No. Io non sono un carnefice.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: La tua compassione è una debolezza che i tuoi nemici non ricambieranno.
    Bruce Wayne: È per questa ragione che è importante. Perché ci distinguerà sempre da loro.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Hai detto che vuoi combattere il crimine, quest'uomo è un assassino.
    Bruce Wayne: Deve essere processato.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Da chi?! Da corrotti burocrati? Il criminale si fa beffe delle leggi. Tu dovresti saperlo più di tutti.
    Falso Ra's al Ghul: Non potrai mai guidare questi uomini se non sei disposto a fare tutto il necessario per sconfiggere il male.
    Bruce Wayne: E dove vorreste che li guidassi, ditemi?
    Falso Ra's al Ghul: A Gotham. Come figlio privilegiato di Gotham, sarai al posto giusto per colpire duro e al cuore la criminalità.
    Bruce Wayne: Come?
    Falso Ra's al Ghul [ultime parole]: Gotham ha fatto il suo tempo. Come Costantinopoli e Roma prima ancora, la città è diventata terreno fertile per sofferenze e ingiustizie. Impossibile salvarla, ora bisogna aiutarla a cadere. È questa la funzione, la missione più importante della Setta delle Ombre, quella che svolgiamo ormai da secoli: Gotham deve essere distrutta.
    Bruce Wayne: Tu non puoi credere in questo.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Ra's al Ghul ci ha fatto uscire dagli angoli tenebrosi dei nostri cuori. In cambio ci chiede solo il coraggio di fare ciò che è necessario.
    Bruce Wayne: Io voglio tornare a Gotham e voglio lottare contro uomini così, ma non diventerò mai un carnefice.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Bruce, ti prego. Per il tuo stesso bene. Non esiste altra via d'uscita. [Bruce punta la spada al collo del prigioniero, ma invece di decapitarlo, fa cadere un pezzo di ferro arroventato e incendia la polvere da sparo presente nel palazzo] Cosa fai?!
    Bruce Wayne: Ciò che è necessario, amico mio.
  • Alfred: Signor Wayne, ne è passato di tempo.
    Bruce Wayne: Sì, Alfred.
    Alfred: La vedo molto alla moda... a parte il fango.
  • Alfred: Si fermerà a Gotham a lungo, signore?
    Bruce Wayne: Il necessario. Voglio dimostrare agli abitanti di Gotham che la città non appartiene ai corrotti e ai criminali.
    Alfred: Negli anni di crisi suo padre rischiò la bancarotta del suo impero per combattere la povertà. Credeva che il suo esempio avrebbe spinto l'alta borghesia a salvare la città.
    Bruce Wayne: Ci riuscì?
    Alfred: Indirettamente... fu l'omicidio dei suoi genitori a provocare una reazione.
    Bruce Wayne: Servono eventi drammatici per scuotere la gente dall'apatia, ma io non posso farlo come Bruce Wayne, come uomo di carne e ossa mi possono ignorare o schiacciare, ma come simbolo... come simbolo potrei essere incorruttibile. Potrei essere immortale.
    Alfred: Quale simbolo?
    Bruce Wayne: Qualcosa di... elementare... e insieme, di terrificante.
    Alfred: Immagino che volendo lei sfidare il crimine, questo simbolo sarà un personaggio che protegge le persone a lei care dalle rappresaglie.
    Bruce Wayne: Stai pensando a Rachel?
    Alfred: Signore, in verità pensavo a me stesso!
    Bruce Wayne: Hai informato qualcuno del mio ritorno?
    Alfred: No, e non oso pensare alle conseguenze legali del suo ritorno dall'aldilà!
    Bruce Wayne: Aldilà?
    Alfred: Lei manca da 7 anni.
    Bruce Wayne: E tu mi hai dato per morto?
    Alfred: Non io, il signor Earle, nel passaggio a Public Company. Vuole liquidare la sua quota di maggioranza. Quelle azioni valgono molto.
    Bruce Wayne: Ah, bene che abbia lasciato tutto a te, allora.
    Alfred: Direi di sì, signore. Può usare la Rolls se vuole. Però me la riporti col pieno.
  • Bill Earle [chiamando la sua segretaria]: Jessica. Jessica, può rispondere? [va nella stanza di Jessica dove c'è anche Bruce Wayne che è tornato in città]
    Bruce Wayne [insegnando a Jessica come giocare a mini-golf]: Occhio sulla pallina, e...
    Bill Earle [entra nella stanza]: Perché non risponde al telefono?!
    Bruce Wayne [girandosi]: È la Wayne Enterprises, signor Earle. Sono certo che la richiameranno.
    Bill Earle: Bruce? La davo per morto.
    Bruce Wayne: Mi dispiace averla delusa.
  • Lucius Fox: Corazza di sopravvivenza per la fanteria d'assalto, doppio strato in kevlar, giunture rinforzate...
    Bruce Wayne: Antistrappo?
    Lucius Fox: Neanche un coltello la buca.
    Bruce Wayne: E i proiettili?
    Lucius Fox: Giusto un colpo a bruciapelo.
    Bruce Wayne: Perché non la mettono in produzione?
    Lucius Fox: Non avevano pensato che la vita di un soldato non vale 300.000 dollari... allora, perché le interessa tanto, signor Wayne?
    Bruce Wayne: La vorrei in prestito. Per... speleologia.
    Lucius Fox: Speleologia?
    Bruce Wayne: Sì, immersioni in grotta.
    Lucius Fox: E teme di affrontare molte sparatorie in queste grotte?
  • Alfred: Dovranno essere ordini consistenti per evitare sospetti.
    Bruce Wayne: Quantifica.
    Alfred: Direi sui 10.000 pezzi.
    Bruce Wayne: ...Eh, così almeno avrò i ricambi.
  • [Nell'ufficio di Gordon]
    Batman [puntando una cucitrice alla nuca di Gordon]: Non ti voltare. Sei un buon poliziotto; uno dei pochi.
    Gordon: Che cosa vuoi?
    Batman: Carmine Falcone riceve partite di droga ogni settimana. Nessuno lo arresta. Perché?
    Gordon: Paga bene quelli che lo coprono.
    Batman: Che cosa serve per farlo cadere?
    Gordon: Pressioni sul giudice Faden, e un procuratore che abbia il coraggio di accusarlo.
    Batman: Rachel Dawes.
    Gordon: Tu chi sei?
    Batman: Cerca il mio segno. [toglie la cucitrice dalla nuca di Gordon e si allontana]
    Gordon: Sei da solo, vero?
    Batman: Ora noi siamo in due.
    Gordon [confuso]: Noi?
  • Alfred: Perché i pipistrelli, signor Wayne?
    Bruce Wayne: Perché mi fanno paura. Che li temano anche i miei avversari.
  • Flass: Tutto regolare, direi. Gli orsetti giocattolo vanno agli spacciatori?
    Carmine Falcone: Sì. I conigli, invece, all'uomo dell'isola Narrows.
    Flass: Qual è la differenza?
    Carmine Falcone: L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile...
  • Scagnozzo di Falcone: Dove diavolo sei?!
    Batman: Qui.
  • Carmine Falcone: Chi sei, chi diavolo sei tu?!
    Batman [lo prende fuori dalla macchina]: Sono Batman! [gli dà la testata, mettendolo a tappeto, e vede lo stesso medicante anziano] Bel cappotto! [vola via]
    Vecchio medicante: Grazie!
  • Loeb: È inaccettabile. Non mi interessa se era la gang rivale, i Guardian Angels o l'Esercito della Salvezza, capite? Non li voglio per le strade e sulle prime pagine.
    Poliziotto: Sembra che fosse un solo uomo, o una creatura...
    Loeb: Era un cretino in costume, va bene? Sì?
    Gordon: Il cretino in costume ci ha consegnato uno dei signori del crimine della città...
    Loeb: Nessuno si fa giustizia a modo suo nella mia città. È chiaro, Gordon?
  • Bruce Wayne: I pipistrelli sono notturni...
    Alfred: Forse, ma anche per i miliardari playboy è tardi alzarsi alle 3... Condurre una doppia vita ha il suo prezzo, temo... Teatrale, ma ha fatto impressione.
    Bruce Wayne: Teatralità e inganno sono armi potenti, Alfred... È un buon inizio.
    Alfred: Se quella è la prima di una lunga serie di lesioni, sarebbe saggio trovare una scusa convincente. Il polo, io suggerisco.
    Bruce Wayne: Non voglio giocare a polo, Alfred.
    Alfred: Strane ferite, vita sociale pressoché inesistente... dettagli che porteranno la gente a chiedersi cosa faccia Bruce Wayne dei suoi soldi e del tempo libero.
    Bruce Wayne: E che cosa si aspettano che faccia?
    Alfred: Umh... che guidi auto di lusso, che frequenti belle attrici, che spenda denaro senza ritegno, e chissà, signor Wayne. Lei inizi fingendo di divertirsi, potrebbe anche prenderci gusto...
  • Anonimo: Bella macchina!
    Bruce Wayne: Dovresti vedere l'altra...
  • Cameriere: Signore, la nostra vasca è solo decorativa, e poi le sue amiche non indossano il costume.
    Bruce Wayne: Ma che vuole... sono europee.
    Cameriere: Sono costretto a chiederle di lasciare il locale. Non è questione di soldi.
    Bruce Wayne: No, l'assegno... è per comprare questo hotel, e aver modo di... dettare delle nuove regole per la... zona piscina. [entra in vasca con le altre due ragazze]
  • Bruce Wayne: Non puoi pensare di cambiare il mondo da sola.
    Rachel: Ho forse altra scelta? Tu sei troppo impegnato a nuotare...
    Bruce Wayne: Rachel, tutto... tutto questo, non c'entra con me... io dentro ho qualcosa... qualcosa di più... [le ragazze lo chiamano in macchina]
    Rachel: Bruce... Sì, forse dentro di te sei rimasto lo stesso ragazzo di una volta, ma non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica.
  • Carmine Falcone: Ah, dottor Crane, io non ce la faccio più, sto male, le pareti si stringono intorno, bla bla bla... Se mangio qui altri due giorni impazzisco sul serio.
    Jonathan Crane/Spaventapasseri: Che cosa vuole?
    Carmine Falcone: Voglio sapere come faccio a convincermi a tenere la bocca chiusa?
    Jonathan Crane/Spaventapasseri: E che ha proposito?! Lei non sa niente!
    Carmine Falcone: So che non vuole che la polizia si analizzi la droga che hanno sequestrato. E so dei suoi esperimenti con i pazienti nel suo manicomio. Non mi metto mai in affari con qualcuno di cui non conosca i peccatucci. Guarda i suoi scagnozzi... Uso io i muscoli in questa città. Ora sono mesi che contrabbando la sua roba, quindi, quale sia del progetto è grosso e ci voglio entrare.
    Jonathan Crane/Spaventapasseri: Be', so già quello che lui dirà: che bisognerà ucciderla.
    Carmine Falcone: Lui qui dentro non può arrivare, è la mia città.
    Jonathan Crane/Spaventapasseri: Vuole vedere la mia maschera? La uso nei miei esperimenti. Probabilmente non... non metterà paura a uno come lei. I matti invece... li terrorizza!
    Carmine Falcone: E da quand'è che i matti dirigono il manicomio!? [Crane spruzza la tossina allucinogena, e Falcone inizia a gridare in preda al panico]
    Jonathan Crane/Spaventapasseri: Urlano e piangono, come fa lei adesso!
  • Batman: La tempesta è in arrivo.
    Gordon: La feccia si è innervosita perché hai sfidato Falcone.
    Batman: È solo l'inizio. Il tuo collega [Flass] era con lui al porto.
    Gordon: Arrotonda lo stipendio facendogli qualche piacere.
    Batman: La merce in arrivo era divisa in due. Solo la metà andava agli spacciatori.
    Gordon: E chi? E che fine faceva il resto?
    Batman: Flass lo sa.
    Gordon: Non ce lo dirà.
    Batman: Lo dirà a me.
    Gordon: Loeb ha creato un'unità speciale per catturarti. Dice che sei pericoloso.
    Batman: Tu cosa pensi?
    Gordon: Penso che tu voglia aiutarci... [girandosi vede che Batman se n'è andato]...Ma potrei anche sbagliare.
  • Batman: A chi andava il resto della droga?
    Flass: Mai saputo! Non lo so! Giuro su Dio, giuro!
    Batman: Giura su di me!!! [comincia a strisciare minacciosamente in testa in giù e lo riporta in su]
    Flass: No, non lo so, non me lo diceva! Mai detto! Ma però me la detta una per qualche giorno prima di darla ai spacciatori!
    Batman: Perché?!?
    Flass: C'era... c'era qualcosa... c'era qualcosa nascosto... in mezza alla droga.
    Batman: Cosa?!?
    Flass: So solo il punto di consegni! Era sull'isola Narrows, e li la polizia c'entra solo in forze!
    Batman: Secondo te io sono un poliziotto?!
    Flass: No! [lo lascia andare lentamente per terra, e se ne va]
  • Lucius Fox: Ho esaminato il suo sangue, isolando i recettori e le molecole catalizzatrici a base proteica.
    Bruce Wayne: Dovrei capire di che si tratta?
    Lucius Fox: Niente affatto. Era solo per dirle quanto è stato difficile. Praticamente ho sintetizzato un antidoto.
    Bruce Wayne: Lo può rifare?
    Lucius Fox: Vuol farsi gasare di nuovo, signor Wayne?
    Bruce Wayne: Be', sa com'è signor Fox, uno esce per divertirsi, può capitare che gli spruzzino addosso un allucinogeno...
  • Jonathan Crane: Signorina Dawes, una prassi irregolare, io non ho niente da aggiungere al rapporto consegnato al giudice.
    Rachel: Ho qualche dubbio su quel rapporto.
    Jonathan Crane: Vale a dire?
    Rachel: Non è provvidenziale che un cinquantaduenne senza precedenti disturbi mentali accusi un totale, improvviso crollo psicotico alla vigilia di un'incriminazione?
    Jonathan Crane: Come può vedere da sé, non c'è niente di provvidenziale nei suoi sintomi.
    Rachel [ascoltando Falcone che ripete, delirante, la parola "Spaventapasseri"]: "Spaventapasseri"?
    Jonathan Crane: I pazienti affetti da delirio paranoide spesso concentrano la paranoia su una causa esterna di tormento, conforme ad un archetipo junghiano, di solito. In questo caso, uno spaventapasseri.
    Rachel: È sedato?
    Jonathan Crane: La psicofarmacologia è la mia specialità... E ne sono un convinto fautore. Fuori da qui era un gigante. Qui solo la mente conferisce potere.
    Rachel: Lei gode del suo tracollo?
    Jonathan Crane: Io rispetto il dominio della mente sul corpo... e agisco di conseguenza.
    Rachel: Io oggi sto per tenere quello come Falcone dietro alle sbarre, non intervia. Voglio che il mio consulente psichiatrico possa visitare Falcone, a fargli un esame del sangue, per capire cosa gli ha somministrato.
    Jonathan Crane: Che venga domani, allora.
    Rachel: Stanotte! Ho avvertito il dottor Lehman al County General.
    Jonathan Crane [conducendo subdolamente invece nel suo nascondiglio segreto al piano di sopra]: Mmm-hm, come preferisci. Di qua prego, c'è una cosa che voglio farle vedere. Qui è dove produciamo la medicina. [Rachel rimane inorridita] Dovrebbe prenderla anche lei. [Rachel, terrorizzata, tenta scappare fino all'ascensore] Ti svuota la testa.
  • Batman: Assaggia la tua medicina, dottore! [gli spruzza a Crane la sua stessa tossina allucinogena, e gli prende sul viso] Cosa stai facendo qui? [Crane lo guarda impaurito da una versione mostruosa che sbava il nero, che gli aveva causato dalla sua stessa tossina allucinogena] Dimmi per chi lavori?
    Spaventapasseri: Ra's... Ra's al Ghul...
    Batman: Ra's al Ghul è morto, dimmi per chi lavori?! Crane!
    Spaventapasseri: Il dottor Crane non riceve oggi, signore,... ma se vuole prendere un appuntamento... [Batman sente le sirene della polizia là fuori, e lascia via Crane, sbattendolo per terra]
  • Gordon [sentendo il suono dei pipistrelli in lontananza]: Ma che cos'è?
    Batman: Sono i rinforzi.
  • Gordon: Bisogna far presto. Prendo la macchina.
    Batman [in lontananza]: Ho portato la mia!
    Gordon: La tua? [la Batmobile si avvia e sfreccia accanto a Gordon] Voglio farmela anch'io una come quella...!
  • Gordon: Qual era il piano, Crane? Come avresti diffuso la tossina nell'aria?
    Spaventapasseri [ignorato]: Spaventapasseri... Spaventapasseri...
    Gordon: Chi ti paga, per chi lavori, Crane?!
    Spaventapasseri: Adesso è tardi. Non potevi più fermarlo.
  • [Durante la festa di compleanno di Bruce Wayne]
    Ospite 1: Bruce, c'è una persona che lei deve assolutamente conoscere: allora, spero stavolta di dirlo bene, signor "Ra's Al Ghul"?
    Bruce Wayne: Tu non sei Ra's Al Ghul. Io l'ho visto morire.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: E se Ra's Al Ghul fosse immortale? E i suoi metodi fossero soprannaturali?
    Bruce Wayne: O trucchi banali da salotto per nascondere la tua vera identità, Ra's.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Un uomo che passa le proprie serate a volteggiare e correre sui tetti di Gotham ha da obiettare sulla mia duplice identità?
    Bruce Wayne: Io ti ho salvato la vita.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Ti avevo istruito sulla compassione, Bruce?
    Bruce Wayne: È una cosa fra te e me. Mandiamo via queste persone.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Sei sempre libero di spiegar loro la situazione, se vuoi.
    Bruce Wayne [fingendosi ubriaco]: Signori! Ascoltate. Io... vi ringrazio per essere venuti qui a gozzovigliare a spese mie. [alcuni ospiti ridono] Eheh, no, sul serio. Un vantaggio dell'essere un Wayne è che non mancano mai i parassiti e gli scrocconi come voi. Bene o male hai sempre la casa piena perciò brindo a voi, grazie.
    Ospite 2: Bruce, ora basta.
    Bruce Wayne: Uhm, non ho finito. A tutti voi, a voi ipocriti, a voi... a voi falsi amici, a voi servili, ruffiani, leccapiedi, che perfino ora mi sorridete a denti stretti: fuori. Lasciatemi in pace. Per favore, andatevene! Basta coi sorrisi, non è uno scherzo, per favore, uscite! La festa è finita! A casa!
    Ospite 2 [offeso]: La mela è rotolata molto lontano dall'albero, signor Wayne. [gli invitati se ne vanno, solo alcuni di loro restano, rivelandosi scagnozzi di Ra's al Ghul in incognito]
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Astuto, ma inutile: nessuno di costoro vivrà a lungo. Il tuo raid all'istituto Arkham mi costringe ad agire.
  • Bruce Wayne: Cancellerai milioni di vite.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Solo un ipocrita chiamerebbe vita ciò che questa gente ha. Criminali, disperati, non è tra loro che un uomo dovrebbe vivere. La Setta delle Ombre è un baluardo contro l'umana corruzione da migliaia di anni: abbiamo saccheggiato Roma, usato i topi per diffondere la peste, ridotto Londra in cenere. Ogni volta che una civiltà tocca l'apice della sua decadenza noi torniamo per ridare l'equilibrio!
    Bruce Wayne: Gotham non è impossibile da redimere. Dammi più tempo. C'è molta brava gente.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Difendi una città talmente corrotta che ormai ci siamo infiltrati ad ogni livello nelle sue infrastrutture. Quando eri in carcere eri allo sbando, ma io ho creduto in te, ho scacciato le tue paure, ti ho indicato la giusta via. Eri il mio allievo migliore. Ora dovresti essere qui al mio fianco a salvare il mondo.
    Bruce Wayne: Mi schiererò al mio posto. Che è fra te e la gente di Gotham.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Nessuno può salvare Gotham. [alcuni scagnozzi iniziano a dare fuoco alla villa] Quando una foresta decade, un incendio purificatore è inevitabile e naturale. Domani il mondo osserverà inorridito la sua più grande città autodistruggersi, il moto verso l'armonia sarà inarrestabile, stavolta!
    Bruce Wayne: Avete già attaccato Gotham?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Naturalmente. Con gli anni le nostre armi diventano più sofisticate, a Gotham ne testammo una nuova: l'economia. Ma a quell'epoca sottovalutammo le iniziative di alcuni stimati cittadini, tra i quali i tuoi genitori. Abbattuti da uno di quei diseredati che aiutavano. Crea la fame e chiunque diventerà un criminale. La loro fine galvanizzò Gotham, che riuscì a salvarsi ma vive sul filo del rasoio da allora. Siamo qui per finire il lavoro. Stavolta nessun incauto idealista ci ostacolerà. Come tuo padre, anche tu non hai il coraggio di fare quanto si rende necessario. Se qualcuno ostacola il cammino della vera giustizia, bisogna scivolargli dietro le spalle... e pugnalarlo al cuore! [Bruce blocca uno scagnozzo che stava per pugnalarlo alle spalle, poi attacca Ducard]
    Bruce Wayne: Io ti fermerò!
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Non hai mai imparato a studiare il terreno di scontro? [una trave cade addosso a Bruce] La giustizia è equilibrio. Mi hai bruciato la casa e lasciato svenuto: ora siamo pari!
  • Bruce Wayne: Che cosa ho fatto, Alfred? Quello che la mia famiglia, che mio padre, aveva costruito...
    Alfred Pennyworth: Suo padre, signore, non gli ha lasciato solo mattoni e malta.
    Bruce Wayne: Io volevo salvare Gotham... ma ho fallito.
    Alfred Pennyworth [Ricorda a Bruce le parole di Thomas Wayne]: Perché cadiamo, signore? Per imparare a rimetterci in piedi.
    Bruce Wayne: Tu non ti arrendi mai con me...
    Alfred Pennyworth: No, mai.
  • Flass: Vuoi assistere ad un grave abuso di potere? [puntandogli la pistola contro]
    Criminale: Le armi ai matti...
  • Rachel [tenendo un bambino nelle sue braccia]: Stai tranquillo, calmati, nessuno ti farà del male!
    Spaventapasseri [sghignazza diabolicamente]: A quello provvedo io!
    Rachel: Crane?!
    Spaventapasseri: No, Spaventapasseri!
  • Rachel: Aspetta. Ci hai salvato la vita. Dimmi almeno il tuo nome.
    Bruce Wayne/Batman: Rachel, non è tanto chi sono, quanto quello che faccio che mi qualifica.
    Rachel: Bruce?
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Bene bene, hai seguito il mio consiglio sulla teatralità alla lettera.
    Bruce Wayne/Batman: Questa è la fine!
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Per te e la polizia, forse. Io devo ancora occuparmi del resto di Gotham. Ora sei vuoi scusarmi: ho una città da distruggere.
    Bruce Wayne/Batman: Mi mandi contro solo due pedine.
    Ra's al Ghul/Henri Ducard: Come desideri.
  • Ra's al Ghul/Henri Ducard: Non devi avere paura, Bruce. Sei solo un uomo normale con un mantello, per questo non hai cancellato le ingiustizie e non riuscirai a fermare questo treno!
    Bruce Wayne/Batman: E chi ha detto che lo voglio fermare? [le rotaie crollano, e il treno si dirige verso un precipizio] Imparerai mai a studiare il terreno di scontro?
    Ra's al Ghul/Henri Ducard [ultime parole]: Ce l'hai ora il coraggio di fare ciò che è necessario?
    Bruce Wayne/Batman: Io non ti ucciderò. Ma non sono tenuto a salvarti.
  • Bill Earle: Fox! Mi sembrava di averla licenziata.
    Lucius Fox: Infatti. Ora ho un altro lavoro: il suo.
  • Bruce Wayne: Scusa se non te l'ho detto, Rachel.
    Rachel: No, no Bruce, scusa tu. Il giorno in cui uccisero Chill io... ti dissi delle cose terribili.
    Bruce Wayne: Ma erano vere. Ero un vigliacco con la pistola, e la giustizia non è paragonabile alla vendetta, perciò grazie.
    Rachel: Sai, non ho mai smesso di pensare a te. A noi. E quando ho saputo che eri tornato, ho iniziato a sperare. [si baciano] Ma poi ho scoperto che portavi una maschera.
    Bruce Wayne: Batman è solo un simbolo, Rachel.
    Rachel: No, questa. Questa è la tua maschera. Il tuo vero volto è quello che adesso tutti i criminali temono. L'uomo che amavo, l'uomo che era scomparso, non è mai più tornato. Ma forse è ancora lì, da qualche parte. E forse un giorno, quando Gotham non avrà più bisogno di Batman, lo rivedrò. Mi hai smentito, lo sai?
    Bruce Wayne: Su cosa?
    Rachel: Tuo padre sarebbe orgoglioso di te. Come me.

Batman [guardando il suo bat-segnale]: Buona idea.
Gordon: Non avevo un boss da legare lì sopra.
Batman: Allora, sergente?
Gordon: Sono tenente, adesso: tu hai dato il via a qualcosa, le mele marce se la fanno sotto, c'è speranza nelle strade...
Batman: Però?
Gordon: L'isola Narrows è perduta ora... e non abbiamo ancora preso Crane e metà dei criminali tornati in libertà.
Batman: Lo faremo... e a Gotham tornerà l'ordine.
Gordon: E fermeremo l'escalation?
Batman: Quale escalation?
Gordon: Se avremo pistole semi-automatiche, loro compreranno le automatiche... noi avremo giubbotti in kevlar, loro proiettili che li forano.
Batman: Continua.
Gordon: Poi ci sei tu, con la maschera, e il vizio di salire e scendere dai tetti... e ora guarda questo: rapina a mano armata, duplice omicidio, e ha il gusto per la teatralità, come te... lascia il biglietto da visita. [dà a Batman un Jolly]
Batman: Joker: lo andrò a cercare.
Gordon [mentre Batman fa per andarsene]: Non ti ho mai detto grazie...
Batman [si volta]: E non dovrai mai farlo. [vola via]

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