Arturo Scotto

politico italiano (1978-)

Arturo Scotto (1978 – vivente), politico italiano.

Arturo Scotto

Citazioni di Arturo Scotto modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • La richiesta della Corte di Milano di trasmettere gli atti alla Procura per falsa testimonianza anche per il viceministro agli Affari Esteri Bruno Archi segna uno spartiacque per la vita stessa dell'esecutivo. La sua credibilità all'estero rischia di essere fortemente condizionata da questo incidente giudiziario. Credo che Archi debba lasciare immediatamente la Farnesina dando le dimissioni da viceministro. [1]
  • Un consiglio non richiesto: non si cambia mai la Costituzione con il 43 per cento dei consensi.[2]
  • [Sul sistema di tassazione ad aliquota unica] Non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra diseguali.[2]
  • La libertà delle donne [...] si difende innanzitutto con la parità salariale.[2]
  • [...] ringrazio il Ministro Speranza e i Governi Conte e Draghi che combattevano la pandemia mentre qualcuno civettava con i no-vax, i no-mask e i no-green pass.[2]
  • [...] noi ci troviamo di fronte a un Ministero gestito da lei [Orazio Schillaci], che viene dalla comunità scientifica, che ha una storia indiscutibile nell'Istituto superiore di sanità, che è stato e che è - lo ha confermato - uno dei sostenitori dell'evidenza scientifica, di un patto tra politica e scienza, che è quello che regge il patto di cittadinanza, e poi c'è un altro signore [Marcello Gemmato], che gestisce il Ministero con lei, che strizza l'occhiolino ai no-vax. Questa contraddizione è irrisolvibile, o se ne va lei o se ne va il suo Sottosegretario.[3]
  • I principi cardine di qualsiasi democrazia sono la trasparenza e l'accessibilità ai dati, le dittature negano la trasparenza e l'accessibilità ai dati.[3]
  • [Sulla maggioranza parlamentare del Governo Meloni] State pagando le vostre cambiali elettorali. Strizzate l'occhiolino a chi non paga le tasse o le evade e vi rifiutate di parlare a chi ha pagato le tasse sempre fino all'ultimo centesimo.[4]
  • Il Presidente Meloni ieri ha dichiarato alla Confindustria che non bisogna disturbare chi produce. Giusto, tra chi produce, tra i produttori c'è innanzitutto chi vive del proprio lavoro e bassi salari e precarietà abbassano il livello di produttività, c'è scritto in tutti i manuali di economia e di diritto del lavoro. Solamente questa maggioranza non se ne è accorta.[4]
  • Ernesto [Abaterusso] era una persona combattiva, che pesava sempre le parole, con un carattere ruvido e allo stesso tempo dolcissimo, capace di sprazzi di ironia tipici di un uomo della terra del profondo Sud e di generosità nello scontro politico, senza mai tirarsi indietro se c'era da affermare un punto di vista critico e autonomo. Ernesto era uno di quelli che non avrebbe mai abbassato il cappello davanti a nessuno; conosceva il significato della parola “ribellione”, ma allo stesso tempo sapeva quanto, del mestiere della politica, faceva parte anche la capacità di ottenere risultati parziali, conquistati nella difficile costruzione quotidiana di obiettivi di miglioramento della condizione sociale di chi lavora.[5]
  • [Su Ernesto Abaterusso] È stato militante e uomo delle istituzioni insieme, costruttore di mille vertenze e allo stesso tempo uomo colto e curioso, profondamente legato alla Puglia, come teatro principale della sua battaglia delle idee.[5]

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