Russofobia

sentimento anti-russo, pregiudizi contro la cultura russa

Citazioni sulla russofobia.

Iscrizione anti-russa durante la rivoluzione ungherese del 1956

Citazioni

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  • A occhio nudo, possiamo vedere che c'è una guerra di aggressione [da parte dei russi], ci sono crimini contro l'umanità e c'è un genocidio. L'applicazione del termine "russofobia" in questo contesto [...] è retorica coloniale. Fa parte di una pratica più ampia di incitamento all'odio. (Timothy Snyder)
  • C'è una cosa che voglio assolutamente dire: i russi sono i russi, non sono il governo russo. Sto vedendo purtroppo questa assimilazione errata, in Francia, in Georgia... si sta sviluppando una russofobia per la quale persino i bambini russi nelle scuole vengono isolati. Noi russi che non siamo d'accordo con il governo siamo forse, in qualche modo, responsabili di qualcosa, però non siamo responsabili di quello che fa il potere che ci governa. (Zoja Svetova)
  • È straordinario come, anche adesso che il problema della «russofobia» e la violazione dei diritti dei russi sono diventati in pratica la massima priorità nell'agenda del Cremlino, tutto resti a livello di una demagogia spudorata e ipocrita dietro alla quale manca qualsiasi provvedimento costruttivo. [...] L'attuale regime preferisce parlare senza sosta di russi oppressi senza far nulla per aiutarli. (Aleksej Naval'nyj)
  • Il termine "russofobia" [...] è stato sfruttato durante questa guerra come una forma di propaganda imperiale in cui l'aggressore sostiene di essere la vittima. In quest'ultimo anno è servito a giustificare i crimini di guerra russi in Ucraina. (Timothy Snyder)
  • [L'ambasciatore russo Vasilij Nebenzja] ci ha accusato di esserci lasciati contagiare dalla russofobia. «Fobia» sta a indicare una paura irrazionale. In realtà, ogni giorno noi siamo minacciati di sterminio nucleare sia dall'ex presidente russo che dalla propaganda di Putin. Mi sento di affermare che tali dichiarazioni non sono irrazionali. E difatti, noi prendiamo molto sul serio le minacce russe. (Radosław Sikorski)
  • Ogni giudizio critico [nella Russia sotto Vladimir Putin] viene trattato come "russofobo" e censurato. (Ol'ga Aleksandrovna Sedakova)
  • Tra gli effetti collaterali [dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022] è uscito fuori anche la russofobia. E questo è degno di nazisti. Perché la grande cultura russa non ha nulla a che vedere con Putin e la sua politica aggressiva. (Moni Ovadia)
  • Chi sostiene il nazismo, come alcuni giornalisti o il PD, foraggiandolo in Ucraina, poi diffonde russofobia.
  • La politica dell'Occidente, che con tutte le forze cercava di frantumare il multiculturalismo ereditato dal regime sovietico per poter manovrare meglio le piccole regioni staccate dal grande polo legato al Cremlino, da subito ha sfruttato la propaganda russofoba come l'elemento principale su cui poter costruire i nazionalismi locali.
  • Per me è sempre doloroso leggere notizie in cui i russi escono dipinti come il male [...]: prima lo eravamo perché comunisti, oggi perché competitor nello scenario geopolitico: c'è una russofobia in atto. Viviamo come gli ebrei nella Germania nazista prima che scoppiasse un vero e proprio odio razziale. Viviamo l'inizio di questo odio. Ed è veramente triste.
  • La russofobia, come altre ideologie di razzismo, superiorità nazionale ed eccezionalismo, acceca e priva della ragione.
  • Le autorità ucraine [...] hanno cominciato a costruire la loro statualità sulla negazione di tutto ciò che ci unisce, hanno cercato di distorcere la coscienza e la memoria storica di milioni di persone, intere generazioni che vivono in Ucraina. Non sorprende che la società ucraina abbia affrontato l'ascesa di un nazionalismo estremo, che ha rapidamente preso la forma di una russofobia aggressiva e del neonazismo.
  • Sottolineo che uno dei motivi della secolare russofobia, della malcelata rabbia di queste élite occidentali nei confronti della Russia è proprio che non ci siamo lasciati derubare durante il periodo delle conquiste coloniali e abbiamo costretto gli europei a commerciare con reciproco vantaggio. Ciò è stato possibile grazie alla creazione di un forte Stato centralizzato in Russia, che si è sviluppato ed è stato rafforzato dai grandi valori morali dell’Ortodossia, dell’Islam, dell’Ebraismo e del Buddismo, nonché dalla cultura e dalla lingua russa, aperte a tutti.

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