Mychajlo Mychajlovyč Podoljak (1972 – vivente), politico e giornalista ucraino.

Podoljak nel 2021

Citazioni di Mychajlo Podoljak modifica

  Citazioni in ordine temporale.

2022 modifica

  • Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di Medvedev. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev.[1]
  • [Su Dmitrij Medvedev] L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà.[2]
  • Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del Mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale. Non una base militare per terroristi.[3]
  • L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin. [...] Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista.[4]
  • [Sulla controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022 e i sui referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022] I russi hanno deciso di rispondere in modo asimmetrico alla controffensiva ucraina pensando che i referendum illegali fermeranno gli Himars e le forze armate dal distruggere gli occupanti sulla nostra terra. Vuoi davvero spendere il tempo necessario per scappare per un nuovo show? Prova, sarà interessante.[5]
  • È il giorno numero 210 della "guerra dei tre giorni". I russi che chiedevano la distruzione dell'Ucraina hanno finito per ottenere: mobilitazione, confini chiusi, blocco dei conti bancari, carcere per diserzione. Va sempre tutto secondo i piani, giusto? La vita ha un grande senso dell'umorismo.[6]
  • La coscrizione di massa forzata dei tartari di Crimea in Crimea - un vero genocidio etnico e un'enorme tragedia per l'intera nazione. Costringere i cittadini a una guerra nelle regioni occupate non è altro che il tentativo di Mosca di ripulire il territorio da una popolazione sleale.
Forced mass conscription of Crimean Tatars in Crimea — a real ethnic genocide and an enormous tragedy for the entire nation. Forcing citizens to a war in the occupied regions is nothing more than Moscow’s attempt to cleanse the territory of a disloyal population.[7]
  • [Sull'esplosione del ponte di Crimea del 2022] Crimea, il ponte, l'inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve tornare all'Ucraina.[8]
  • Mentre il signor Berlusconi è sotto l’effetto della vodka russa in compagnia di "cinque amici di Putin" in Europa, Giorgia Meloni dimostra quali sono i veri principi e la comprensione delle sfide globali. Ognuno sceglie la propria strada.[9]
  • La Russia deve perdere, essere punita per aver violato il diritto internazionale e subire una trasformazione politica. Prima lo capiscono tutti, meno vittime ci saranno.[10]
  • È la Federazione Russa quella che ha invaso. La Federazione Russa bombarda le nostre città. La Federazione Russa commette genocidio distruggendo l'infrastruttura energetica. E sarebbe l'Ucraina a trascinare il conflitto? [...] La guerra continua ancora solo per la manipolazione pubblica di Lavrov e la sua mancanza di volontà di smettere di uccidere.[11]
  • [Sull'esplosione missilistica in Polonia del 2022] Gli attacchi sul territorio della Polonia non sono un incidente, ma un "hello" deliberatamente pianificato dalla Russia, camuffato da "errore". Ciò accade quando il male rimane impunito e quando i politici si impegnano nella "pacificazione" dell'aggressore. Il regime ru-terrorista deve essere fermato.[12]

Da "La Svizzera ha fatto bene a schierarsi"

Intervista di Marco Lupis sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, rsi.ch, 11 aprile 2022.

  • Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe.
  • Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud.
  • Il mondo e l’Europa devono capire che se non porremo fine a questa guerra nel modo giusto, se permetteremo alla Russia di mantenere il suo potenziale di aggressione militare, questa guerra riesploderà nel giro di due tre anni al massimo.

Da «I russi non negoziano. Cedere il Donbass non fermerebbe Putin»

Intervista di Andrea Nicastro sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, corriere.it, 27 giugno 2022.

  • La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione.
  • L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum.
  • [La Russia] non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà.
  • [Cedere il Donbas] non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura.
  • Tutti gli oligarchi sono dei semplici portafogli per la verticale del potere russa. Possono acquistare cose di lusso per se stessi e per i gerarchi, ma non decidono nulla.

Da Abbiamo informazioni sui partiti italiani pagati dal Cremlino, dice il consigliere di Zelensky

Da un'intervista a la Repubblica; citato in linkiesta.it, 30 settembre 2022.

  • È ormai noto che la Federazione ha speso 300 milioni di euro negli ultimi anni per finanziare alcuni movimenti politici nell’Unione europea e, così facendo, ha cercato di influenzare sia le politiche nazionali sia quelle dell’Unione... a noi non sfugge il comportamento di certi partiti, a volte proprio quelli italiani, che prendono posizioni apertamente filo-Putin, sostenendo per esempio che, per un motivo o per un altro, la Russia aveva il diritto di attaccare l’Ucraina... Cerchi di capirmi, non possiamo interferire negli affari interni dell’Italia e non possiamo parlare pubblicamente di chi ha ricevuto soldi russi a scopo di lobbying. Certamente, a livello di intelligence, i nostri due Paesi cooperano. Ho motivo di ritenere che i dati fondamentali ci siano tutti: chi ha preso e quanto.
  • I referendum non hanno valore legale, per il diritto internazionale le regioni sono e rimangono territori dell’Ucraina. E l’Ucraina è pronta a tutto per riprenderle. Il nostro popolo ce lo chiede. Sono stati voti farsa, a cui hanno partecipato poche persone. A chi andava a votare puntavano il fucile in faccia ordinando: “Vota!”. Le nostre controffensive, quindi, vanno avanti.
  • Gazprom sta facendo di tutto perché l’Europa non riceva il gas residuo necessario per la stagione invernale. E c’è la Russia dietro gli incidenti ai gasdotti North Stream: molto probabilmente un’azione pianificata ... Ci sono dati di intelligence e ci sono alcune analisi, in termini di cosa è stato fatto e chi è il beneficiario. Non ha senso discuterne qui, ci sono indagini in corso. Ma la chiusura dei rubinetti di Gazprom e gli attentati nel Baltico fanno parte della stessa strategia.

Da «La firma è russa: è un conflitto fra Difesa e servizi segreti»

Intervista di Marta Serafini sull'esplosione del ponte di Crimea del 2022, corriere.it, 22 ottobre 2022.

  • L’esplosione del cosiddetto ponte di Putin, a nostro avviso, è un’operazione interna di uno dei servizi speciali russi. [...] Nelle ultime settimane il conflitto tra le due torri del Cremlino, il ministero della Difesa russo e l’Fsb, si è intensificato. L’Fsb — attraverso la sua rete di personaggi pubblici, compreso il leader ceceno Kadyrov — sta tentando di far cadere il ministro Sergei Shoigu, così come i generali dell’esercito più importanti. Il controllo del ponte è sotto la giurisdizione dell’Fsb. Ecco perché i servizi del ministero della Difesa lo hanno colpito. Per far ricadere la colpa sui servizi segreti speciali.
  • L’Ucraina è estremamente scrupolosa nell’aderire sia alle regole di guerra che nel consultarsi coi suoi alleati. Questo non significa che il ponte non possa essere considerato un target "legittimo". Ma non abbiamo assolutamente bisogno di eccessi che non diano un risultato diretto nella liberazione dei territori. Tutte le operazioni di questo tipo — dall’omicidio della figlia di Dugin, passando per le esplosioni dei gasdotti Nord Stream e l’esplosione sul ponte di Kerch — hanno la stessa firma. Ed è russa.

Da «Non crediamo alla ritirata russa da Kherson. Noi andiamo avanti, Putin perderà»

Intervista di Lorenzo Cremonesi sul ritiro russo da Cherson durante la controffensiva nell'Ucraina meridionale del 2022, corriere.it, 10 novembre 2022.

  • Va compreso che la sconfitta russa a Kherson è inevitabile e il ritiro non sarebbe affatto un gesto di buona volontà, bensì una disfatta militare molto grave.
  • In Europa e anche da voi in Italia impera l’idea per cui Putin intenda negoziare, ma è una pura illusione. Stiamo giocando sulla pelle della nostra gente: in Italia c’è la pace, ma noi siamo stati aggrediti da una potenza che intende cancellare il nostro Stato. La Russia impone che noi si riconosca il loro diritto sulle regioni conquistate con la forza, nonostante stiano perdendo la guerra, e soprattutto i russi intendono guadagnare tempo per organizzare il loro esercito e quindi attaccare più forti di prima.
  • Putin alla fine dovrà capire che sta perdendo questa guerra, perché sino ad oggi crede ancora alle chimere che motivarono l’invasione del 24 febbraio per la conquista di tutta l’Ucraina. Le nostre vittorie potrebbero causare un collasso interno al regime russo e comunque quando si saranno ritirati avremo di che parlare.
  • Quello che conta sono le precondizioni, non la persona che le accetta. Putin non credo possa accettarle, verrebbe eliminato come attore politico e comunque sarà Zelensky a decidere con chi parlare.
  • Gli americani non esercitano pressioni su di noi. Quanto ai contatti bilaterali tra Washington e Mosca, non sta a me commentare.
  • [«Non temete un’eventuale vittoria di Donald Trump, l’amico di Putin, tra due anni?»] Mi pare che oggi Putin non abbia amici: non ha senso investire in un personaggio sconfitto dalla storia. E non credo proprio che Trump sia amico di Putin.

2023 modifica

  • La Russia deve ritirarsi dai territori occupati, solo allora avrà una "tregua temporanea". Tenetevi la vostra ipocrisia.[13]
  • L’Ucraina non attacca territori stranieri e non uccide civili. Come fa la Federazione russa. L’Ucraina distrugge solo appartenenti alle forze di occupazione sul proprio territorio.[13]
  • Confermo ufficialmente che un'escalation interna della guerra in Russia è inevitabile. E saranno effettuati attacchi diversi contro obiettivi diversi. Perché, da chi e per quale scopo è un'altra questione, e non ne possiamo discutere oggi... città degradate e pigre come Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg che pensano di vivere in una realtà diversa, lo vedranno.[14]
  • Perché la Federazione Russa è il modello perfetto dell'inferno?... Maria Lvova-Belova, ricercata dalla CPI per crimini di guerra (genocidio), rilascia una tranquilla intervista ai giornalisti americani, dove parla del suo "straordinario cuore di madre" ed è sinceramente sorpresa dalle accuse:
    - Siamo appena arrivati nelle loro città, abbiamo distrutto le loro case, ucciso e mutilato i loro genitori di fronte a loro, li abbiamo mandati in campi di filtraggio in regioni remote dove li maltrattiamo gravemente e li costringiamo ad ascoltare lezioni di propaganda, e abbiamo integrato questo con... un secondo passaporto. Non è questa salvezza? Non si tratta di "misericordia russa"? Non si tratta di giustizia? Non abbiamo il diritto di privarli della loro falsa identità? È impossibile pensare a un'illustrazione più grande della parola "cannibale"...
Why is RF the perfect model of hell?... Maria Lvova-Belova, wanted by the ICC for war (genocidal) crimes, gives a laid-back interview to American journalists, where she talks about her "extraordinary mother's heart" and is sincerely surprised by the accusations:
- We just came to their cities, destroyed their houses, killed and maimed their parents in front of them, sent them to filtration camps in remote regions where we severely abuse them and force them to listen to propaganda lectures, and supplemented this with... a second passport. Isn't this salvation? Isn't this about "Russian mercy"? Isn't this about justice? Don't we have the right to deprive them of their false identity? It is impossible to think of a greater illustration of the word "cannibal"...
[15]
  • [Sulla distruzione della centrale idroelettrica di Kachovka] Ottobre 2022. L'Ucraina avverte il mondo che la Russia sta preparando un disastro causato dall'uomo. Le paratie della diga sono minate. In risposta... il silenzio, Nessuna preoccupazione, nessun avvertimento. Giugno 2023. La Russia fa esplodere l'impianto idroelettrico di Kakhovka. È tempo di trarre le conclusioni? E forse è tempo di capire da chi, quando e come è stata pianificata l'esplosione dell'impianto idroelettrico di Kakhovka?
October, 2022. Ukraine warns the world that #Russia is preparing a man-made disaster. The dam floodgates are mined. In response... silence. No concern, no warnings. June, 2023. Russia blows up the Kakhovka hydroelectric power plant. Is it time to start drawing conclusions? And maybe it's time to realize who, when, why and how planned the "HPP blasting"?[16]
  • [Sulla ribellione del Gruppo Wagner] Quanto sta accadendo è solo l’inizio e le prossime 48 ore definiranno lo status della nuova Russia. [...] La divisione fra le élite è troppo evidente. Accettare e fingere che tutto si sistemerà, non funziona più. Che sia una vera e propria guerra civile o una transizione di potere negoziata o una tregua temporanea, prima della prossima fase della caduta del regime di Putin, tutti i potenziali giocatori stanno ora scegliendo da che parte stare. Fino ad ora c'è un assordante silenzio dell'élite in Russia.[17]
  • [Sulla ribellione del Gruppo Wagner] La tragicommedia degli ultimi giorni spiega in modo eloquente ai leader di altri Paesi perché l'Ucraina non vede come sia possibile negoziare oggi con la Russia di Putin. [...] Con chi possiamo parlare di qualsiasi cosa se l'interlocutore principale ha il potere che gli scivola via dalle mani come sabbia e tutti si stanno pulendo le scarpe col suo comando strategico? I giorni per questa gang sono ormai contati e in casa non c'è un padrone.[18]
  • È anche ovvio che Prigozhin abbia firmato una speciale condanna a morte per se stesso nel momento in cui ha creduto alle bizzarre "garanzie" di Lukashenko e all'altrettanto assurda "parola d'onore" di Putin. L'eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di colpo di stato è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. "Attenzione! La slealtà equivale alla morte". Ma è anche un segnale all'esercito russo: non ci saranno "eroi dell'operazione militare speciale". Se non sarà un tribunale ucraino, sarà un proiettile del Servizio di sicurezza federale (Fsb).[19]

Da «Non cederemo nessun territorio: così non può esserci pace»

Intervista di Marta Serafini, corriere.it, 27 maggio 2023.

  • È ovvio che non sosterremo alcuna opzione che comporti concessioni territoriali. I cosiddetti scenari di "compromesso" non porterebbero alla pace ma alla prosecuzione della guerra e ad un aumento significativo della pressione terroristica sull’Ucraina.
  • Se il Vaticano promuoverà il ritiro delle truppe russe dal territorio dell’Ucraina, chiederà l’accesso e il ritorno di prigionieri militari e civili ucraini e dei bambini rapiti, allora accoglieremo con favore tale iniziativa. Se invece la Santa Sede ha una visione diversa, purtroppo, non farà che approfondire la crisi e provocare ulteriori azioni aggressive da parte della Russia.
  • La difesa di Bakhmut, durata più di 10 mesi, ha dimostrato la capacità dell’esercito ucraino. Inoltre, vediamo un cambiamento nella retorica dei leader mondiali. Se prima si parlava di concessioni territoriali, della necessità di arrendersi a Bakhmut, ora si parla di vittoria dell’Ucraina con mezzi militari, come unica opzione possibile per garantire stabilità e pace globali.

Da «Putin un leader debole, ha perso il controllo. Il suo è un sistema di potere fragile»

Intervista di Lorenzo Cremonesi sulle conseguenze della ribellione del Gruppo Wagner, corriere.it, 29 giugno 2023.

  • L’Ucraina non ha bisogno di essere persuasa a porre fine alla guerra, non l’abbiamo iniziata noi, le chiavi si trovano al Cremlino e le mediazioni devono partire da lì: occorre che i russi abbandonino le terre occupate.
  • Emerge un leader debole a capo di un sistema di potere fragile e questo stravolge la tesi di chi pensava che la guerra dovesse finire con la sconfitta ucraina. [...] Ormai è iniziato il caos interno. Putin ha perso il controllo, il re è nudo. Dunque, il mondo democratico dovrebbe comprendere che non è più lui il partner con cui negoziare.
  • Sappiamo che ci sono gruppi cospirativi. I dirigenti dello Stato sono screditati, ma non vogliono affatto mutare il modello totalitario. Potrebbero farsi valere figure politiche non sistemiche legate alle realtà regionali e affiancate ai responsabili della polizia o dei servizi. Anche le opposizioni perseguitate potrebbero trovare spazio.
  • [Sulla controffensiva ucraina del 2023] Abbiamo carenze di proiettili di grosso calibro e di missili, anche la nostra aviazione è ancora limitata, ciò non aiuta a colpire le vie di rifornimento russe. Però continuiamo e libereremo i nostri territori.
  • [«Cosa sarà della Wagner?»] Non esisterà più nella forma attuale. Mosca smetterà di pagare un miliardo di dollari all’anno e la Wagner si scioglierà. Una parte dei suoi soldati firmerà nuovi contratti col ministero della Difesa a Mosca per combattere in Ucraina. Altri andranno con Prigozhin in Africa. A Minsk verrà invece creata una piccola sede: Lukashenko potrebbe usarla con il suo capo come consigliere delle sue guardie del corpo.
  • Prigozhin resta un criminale di guerra e la sua sfida a Putin non lo rende certo un alleato di Kiev.

Da «L’ingresso dell’Ucraina nella Nato sarebbe una garanzia contro l’atomica di Putin»

Intervista di Lorenzo Cremonesi, corriere.it, 15 luglio 2023.

  • [I russi] sono spaventati dalla prospettiva dell’Ucraina nella Nato, perché ciò demolirà i miti fondamentali della Russia per come loro la intendono al fine di controllare la popolazione.
  • Non è del tutto realistico sperare di entrare nella Nato mentre ancora si spara. Però poi la nostra adesione al fronte atlantico non sarà merce di scambio con la Russia.
  • La natura emotiva delle reazioni ucraine esprime ai nostri partner la nostra tragedia nazionale. Con spiegazioni razionali e trasmettendo l’emotività del nostro dramma possiamo abbattere i residui di fatali simpatie filorusse che ancora albergano in alcuni settori delle élite occidentali.
  • Va detto apertamente che la Russia perderà questa guerra. Non possono esserci dubbi, altrimenti sarebbe la sconfitta del diritto internazionale. Purtroppo, notiamo che in certa misura si è ceduto ancora il passo ai cavilli burocratici e alla mancanza di volontà nell’assumersi responsabilità fondamentali.
  • [«E le minacce atomiche di Putin?»] Del tutto irrealistiche, sono ripetizioni primitive della vecchia propaganda di Mosca. Putin continuerà a minacciare sino a quando noi non saremo finalmente nella Nato.
  • Non dovremmo avere paura della Russia. Mosca potrebbe presto venire travolta da una grande guerra civile interna, chi considerava quello russo come il secondo esercito del mondo deve ammettere di essersi sbagliato. Dopo la guerra occorrerà rivedere il controllo delle armi nucleari, uno Stato terrorista come la Federazione Russa non può mantenere una potenza atomica tanto grande.
  • [Sulla controffensiva ucraina del 2023] Le nostre operazioni stanno andando avanti in tutte le direzioni con un accumulo graduale di azioni efficaci. La logistica e le riserve russe vengono distrutte.

2024 modifica

  • Ci aspettavamo la versione dei funzionari russi sulla "traccia ucraina" nell'attacco terroristico al Crocus City Hall. Primitivismo e prevedibilità sono le caratteristiche dei servizi di sicurezza russi: qualsiasi tentativo di collegare l'Ucraina all'attacco terroristico è assolutamente insostenibile. L'Ucraina non ha il minimo legame con questo attacco. La versione dei servizi russi è assurda.[20]

Da Due anni di guerra in Ucraina, Podolyak: "Russia può perdere, servono armi"

Intervista di Mattia Mallucci, lapresse.it, 22 febbraio 2024.

  • Due anni di resistenza effettiva da parte dell’Ucraina sono sufficienti per rendersi conto di tre punti fondamentali. Primo: è possibile combattere e vincere contro la Russia. Certo, la Russia è un grande Paese in termini di risorse. Ma questo Paese combatte solo con i numeri. Il numero di persone mobilitate e di vecchi equipaggiamenti. Tutto questo può essere efficacemente distrutto da buone soluzioni militari ad alta tecnologia.
    In secondo luogo, la Russia non vuole e non può tornare ai formati di vita moderni e preferisce l’escalation, la guerra e la pressione a qualsiasi altra forma di politica estera.
    [In terzo luogo,] per ottenere risultati vincenti sul campo di battaglia, abbiamo bisogno di risorse militari pari a quelle della Russia. Vale a dire un numero comparabile di missili, munizioni, droni e aerei.
  • La Russia ha completamente abbandonato le norme del diritto internazionale. La Russia ha ricostruito il suo Paese in un campo militarizzato in cui le persone non hanno diritti e libertà. Ma ci sarà un gran numero di persone che hanno vissuto la guerra, gli omicidi di massa e che vorranno continuare a uccidere.
  • La Russia preferirà sempre la guerra ad altri modi di risolvere i problemi. Ecco perché oggi è necessario rendersi finalmente conto dell’impossibilità di qualsiasi forma di relazione con la Russia. Soprattutto di quella negoziale. La Russia non vuole i negoziati, ma la capitolazione dell’Ucraina, e non solo, e un dominio schiacciante in Europa.

Da Podolyak: «Il Papa rifletta. Non si lasci fuorviare da parole-trappola come cessate il fuoco»

Intervista di Lorenzo Cremonesi, corriere.it, 13 marzo 2024.

  • Qualsiasi concessione da parte nostra e la Russia sarà ben contenta di avviare falsi negoziati per sfruttare le nostre debolezze e per poi espandere la sua aggressione. Se vincesse Putin, il futuro del mondo sarebbe dominato dalle regole della violenza, ecco perché tutti dovremmo essere contrari al compromesso. L’unica via sta nella formula di pace avanzata dal presidente Zelensky.
  • La guerra finirà solo quando l’aggressore sarà battuto e costretto al ritiro dall’Ucraina. Il mondo democratico e il Papa non si lascino fuorviare da parole-trappola come cessate il fuoco e negoziati.
  • Il male impunito è destinato a crescere, non si ferma. [...] Questa è la classica guerra, direi biblica, del bene contro il male. E, se lasciamo che la Russia non venga sconfitta, allora la sua opera distruttrice aumenterà, seminerà nel mondo sofferenza e sangue.
  • La Russia in questi ormai quasi 25 mesi dall’invasione ha dilapidato le risorse di altri Paesi, ha distrutto, inquinato, ucciso: l’anticamera dell’inferno. Ma, niente, ancora non riesce ad andare da nessuna parte. Sì, uccide. Sì, distrugge. Sì, cerca di mettere tutti in ginocchio. Ma niente: né ieri, né oggi, né domani: la Russia non ci riuscirà.

Note modifica

  1. Citato in Medvedev: "Chi ha detto che Ucraina tra due anni esisterà ancora?", adnkronos.com, 15 giugno 2022.
  2. Citato in "Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev, ilgiornale.it, 17 luglio 2022.
  3. Citato in Kiev rivendica raid su base Crimea: «È solo l’inizio», ilsole24ore.com, 9 agosto 2022.
  4. Citato in Kiev, "noi nulla a che fare con morte figlia Dugin", ansa.it, 21 agosto 2022.
  5. Citato in Ucraina, filorussi annunciano referendum nei territori occupati. Il discorso di Putin diventa un caso: prima annunciato, poi rinviato, ilfattoquotidiano.it, 20 settembre 2022.
  6. Citato in Podolyak, consigliere della presidenza ucraina a Putin: "Va tutto secondo i piani?", repubblica.it, 21 settembre 2022.
  7. Da un post sul profilo ufficiale twitter.com, 25 settembre 2022.
  8. Citato in Esplosione sul ponte di Kerch che collega Russia e Crimea. Kiev: "È solo l'inizio", huffingtonpost.it, 8 ottobre 2022.
  9. Citato in Podolyak twitta in italiano: "Berlusconi sotto effetto della vodka russa, Meloni difende i principi", rainews.it, 20 ottobre 2022.
  10. Citato in Kiev: "Russia non può continuare a esistere in questa forma", rainews.it, 15 novembre 2022.
  11. Citato in Serghei Lavrov: "Il mondo sa che la guerra in Ucraina è stata provocata dagli Stati Uniti", rainews.it, 15 novembre 2022.
  12. Citato in Zelensky: "Missili Russia hanno colpito Polonia, territorio Nato", adnkronos.com, 15 novembre 2022.
  13. a b Citato in Mykhailo Podolyak: "La tregua è un’ipocrisia", laregione.ch, 5 gennaio 2023
  14. Citato in Cadono i tabù della Nato. Kiev minaccia il Cremlino, ilmanifesto.it, 26 gennaio 2023.
  15. Da un post sul profilo ufficiale twitter.com, 2 maggio 2023.
  16. Da un post sul profilo ufficiale twitter.com, 7 giugno 2023.
  17. Citato in La rivolta di Prigozhin vista da Kiev, Zelensky osserva e raccomanda cautela, Corriere.it, 24 giugno 2023.
  18. Citato in Kiev spinge a Est, Podolyak: «La Russia non ha più un padrone», Bluewin.ch, 25 giugno 2023.
  19. Citato in Il consigliere presidenziale ucraino Podolyak: "La morte di Prigozhin conferma che Putin non perdona", Agenzianova.com, 24 agosto 2023.
  20. Da Kiev ribadisce: «Ucraina non c'entra con l'attacco a Mosca», corriere.it, 23 marzo 2024.

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