Referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022

referendum del 2022

Citazioni sui referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022.

Citazioni

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  • Finora, la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto: i referendum per l’indipendenza nel Donbass sono un’ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza. (Mario Draghi)
  • I russi hanno deciso di rispondere in modo asimmetrico alla controffensiva ucraina pensando che i referendum illegali fermeranno gli Himars e le forze armate dal distruggere gli occupanti sulla nostra terra. Vuoi davvero spendere il tempo necessario per scappare per un nuovo show? Prova, sarà interessante. (Mychajlo Podoljak)
  • La Svizzera non riconoscerà i risultati di tali referendum poiché violano l'integrità territoriale di un Paese, il che è parte integrante della Carta dell'ONU (Ignazio Cassis)
  • Non c’è nessun referendum. C’è un fake, uno show per tentare di legittimare la follia di Putin, lo scenario di un’occupazione. Quel che accade oggi va chiamato col suo nome: una farsa. Nessun ucraino andrà a votare, il 90% degli ucraini odia Putin perché ha visto i crimini dell’invasione russa. Se vuol sapere come la pensano davvero, da queste parti, la porto a Bucha, a Izyum o a Mariupol... (Petro Oleksijovyč Porošenko)
  • Non ci importa nulla. Continueremo a combattere. Qualsiasi cosa [Putin] dica, qualsiasi cosa lui faccia, può organizzare questi referendum fasulli, può dire che quelle terre sono parte del luna, qualsiasi cosa, questa è la nostra terra, questo è il nostro popolo, riprenderemo ogni metro quadrato che ci appartiene. E libereremo la nostra gente. (Dmytro Kuleba)
  • Non ha effetti giuridici. Oggi [Putin] va alla Duma a rivenderselo come un risultato, per uso interno. Ma sa bene che, nella guerra, è solo una piccola pausa. Il regalino di compleanno che s’è fatto per i 70 anni. (Viktor Juščenko)
  • Consentitemi di sottolineare che faremo di tutto per garantire condizioni sicure per lo svolgimento del referendum, in modo che le persone possano esprimere la propria volontà. E sosterremo la decisione sul loro futuro, che sarà presa dalla maggioranza dei residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson.
  • Non possiamo, non abbiamo il diritto morale di consegnare le persone a noi vicine perché vengano fatte a pezzi dai carnefici, non possiamo che rispondere al loro sincero desiderio di determinare la propria sorte. I parlamenti delle repubbliche popolari del Donbass, così come le amministrazioni militare-civili delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, hanno deciso di indire referendum sul futuro di questi territori e si sono rivolti a noi, la Russia, con la richiesta di sostenere tale passo.
  • Ieri sono cominciate le operazioni di voto per i falsi referendum di annessione alla Russia in una porzione di territorio ucraino grande quanto un terzo dell’Italia da dove è già scappata la maggior parte degli abitanti (nel caso del Donbas, il 90 per cento di chi viveva nelle zone controllate da Kyiv). I soldati russi sapevano che sarebbero stati pochissimi i cittadini ucraini a presentarsi spontaneamente ai seggi, così sono andati a estorcere il loro voto armati, suonando al citofono di ogni appartamento.
  • La strategia di Putin sui referendum ha l'ambizione di ridefinire la cornice della guerra agli occhi dei russi: da offensiva – in un territorio straniero e ostile – a difensiva, a tutela della sicurezza e della sovranità della Federazione russa. [...] Il presidente russo promuove l'escalation e contemporaneamente fa la vittima, in termini di comunicazione non sta funzionando e lo si capisce dal fatto che, oggi, il numero di cittadini maschi scappati dal paese è quasi lo stesso dei mobilitati. Ma aver spostato il conflitto in una nuova categoria permette a Putin di usare metodi più pericolosi (in teoria, "quasi illimitati") e Kyiv deve decidere come comportarsi.
  • Secondo i servizi segreti di Kyiv, i russi stanno facendo votare anche gli adolescenti minorenni nelle zone occupate e si tratta sempre di un artificio per aumentare i dati dell’affluenza: su cosa voteranno i russi non hanno dubbi visto che il voto non è segreto e nelle foto diffuse dagli stessi media russi si vedono uomini della compagnia Wagner con il fucile accanto agli scatoloni dove vanno infilate le schede. Si è votato per il referendum di annessione anche in Yakutia, in Russia, a dieci fusi orari e più di cinquemila chilometri dal Donbas: perché è lì che molti abitanti del sud e dell’est dell’Ucraina sono stati portati fin dai primi giorni dell’invasione.

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