Luigi Comencini
regista italiano (1916-2007)
Luigi Comencini (1916 – 2007), regista e sceneggiatore italiano.
Il più comprensibile incompreso
Intervista di Franco Nebbia, Intrepido n. 39, settembre 1974.
- Non vorrei mai lamentarmi del pubblico, anche se qualche volta non ci troviamo perfettamente d'accordo.
- Quando capita un insuccesso, evito sempre di dire «il pubblico è cretino», perché sarei un bimbo che picchia la testa contro il tavolo e dice «è cattivo il tavolo».
- Rifiuto i film per la gioventù. «Incompreso» era un film per i grandi. Poi il produttore ha pensato bene di farlo uscire sotto Natale, etichettato «per ragazzi»; ma io l'ho fatto perché a me interessava il rapporto tra un bambino piccolo, uno più grande e il padre.
- [Le avventure di Pinocchio] Il libro di Carlo Collodi, si può leggere in tanti modi. Intanto, è un libro pedagogico che segue la moda dei tempi, che voleva per i bambini «favole morali»; però vi spira un'aria strana un po' anarchica, un po' arrabbiata, che non consente anche il ribaltamento. Secondo me è un capolavoro.
- Il cinema deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il regista deve dare la sua lettura interpretativa.
- Quanto più un regista ammira e stima un libro, tanto più trova difficile mettervi del suo.
- Manfredi mi piace perché lo trovo giusto per una certa mia tematica che è quella dell'uomo modesto travolto da ingranaggi più grandi di lui.
- Credo nell'importanza di suscitare dei sentimenti che poi risveglino delle reazioni che possono diventare idee.
- La vita è poliedrica, ha tante facce e ci sono mille modi di raccontare un fatto. Per esempio, in «Incompreso», per la morte del bambino potevo tirarla per le lunghe e renderla più commovente, invece ho cercato addirittura di sottrarre il pubblico alla dura commozione.
Citazioni su Luigi Comencini
modifica- Da un racconto per i figli [Incompreso], Comencini ha saputo trarre, sapientemente, un film destinato ai padri. Un film che non è un insegnamento, ma soltanto un invito a meditare, a tentare di essere noi migliori oggi perché i nostri figli possano esserlo domani. (Onorato Orsini)
- [«Com'era suo padre, Luigi Comencini?»] Era nato a Salò, figlio di un ingegnere bresciano e di una svizzera di religione valdese. Papà era moralista, severo, taciturno, ma dolce con i bambini. (Cristina Comencini)
- L'operazione era delicata, arrischiata, non priva di trappole seppure ricca di suggestioni. Si trattava, per Comencini, di mettere mano a un famoso romanzo inglese dell'Ottocento, quel monumento di calcolata malizia narrativa, quel capolavoro di lacrimevole effettismo che è Incompreso di Florence Montgomery. Un romanzo che ha fatto singhiozzare almeno tre generazioni di adolescenti (britannici e no) col suo ridondante carico di patetismo, esasperato. E di tradurlo per noi sullo schermo in forma diversa, superando anche nel linguaggio la sua arcaica struttura e il suo insegnamento, per trarne un'opera moderna soprattutto sotto il profilo didattico. (Onorato Orsini)
- Luigi Comencini è stato un ulteriore grande incontro della mia vita di attrice: è un altro di quelli che mi ha capita subito, senza parole.
Luigi è un uomo chiuso: mi ha scelto per il suo film senza che ci fossimo parlati. Ci siamo parlati poco anche mentre giravano insieme: a me non servono le parole del regista, mi serve sentirmi capita, amata da lui. E lui mi ha sempre amata e capita. (Claudia Cardinale) - Mio padre era un po' anomalo... [«Cioè?»] Al tempo era considerato normale che il regista andasse a letto con l'attrice, come il pittore con la modella. Ma papà era troppo innamorato di mamma. Credo che trovasse meravigliosa Claudia Cardinale; ma lui non era quel tipo d'uomo. Anche se mi accorsi che sul set si trasformava. [«In che modo?»] Era rispettosissimo dei tecnici, degli elettricisti. Ma con gli attori manteneva un certo distacco, una sua durezza. Aveva un rapporto speciale solo con i piccoli. Era convinto che l'infanzia fosse l'unico momento della vita davvero libero. (Cristina Comencini)
Filmografia
modifica- L'imperatore di Capri (1949)
- Il museo dei sogni (1950) - cortometraggio
- Il segno di Venere (1955) – soggetto
- Tutti a casa (1960)
- Il compagno don Camillo (1965)
- Le avventure di Pinocchio (1972)
- Lo scopone scientifico (1972)
- La donna della domenica (1975)
- Signore e signori, buonanotte (1976)
- Cercasi Gesù (1982)
Voci correlate
modifica- Cristina Comencini – figlia
Altri progetti
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