John Ford

regista statunitense (1894-1973)

John Ford, nato John Martin Feeney (1894 – 1973), regista e produttore cinematografico statunitense.

John Ford nel 1943

Il traditore

  • Miglior regista (1936)

Furore

  • Miglior regista (1941)

Com'era verde la mia valle

  • Miglior regista (1942)

Un uomo tranquillo

  • Miglior regista (1953)

Attribuite

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  • Mi chiamo John Ford e faccio western.
My name is John Ford: I make Westerns. (titolo di un'intervista televisiva condotta da Philip Jenkinson, BBC, giugno 1968 [trasmessa nell'agosto 1968][1])

Citazioni su John Ford

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  • Credo che in lui, in quei western, ci sia l’epicità che ritroviamo soltanto nella commedia italiana. (Gastone Moschin)
  • Penso che in Sentieri selvaggi Ford abbia tentato in modo imperfetto, persino nervoso, di descrivere il razzismo che giustificava il genocidio. (Roger Ebert)
  • Quando una certa critica ha tacciato, durante la sua lunga e articolata attività, il regista di faziosità, manicheismo, persino fascismo, sarebbe bastato ricordare Furore, grandissimo manifesto populista. Ford non era fascista e non era comunista, stava dalla parte di quella che riteneva la giustizia, si fidava del proprio buon senso e giudizio. La sua apparente semplicità era ricchezza. Anche adesso il suo mondo è condivisibile e non è mai lontano. Quanto manca Ford. (il Farinotti)

Filmografia

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  1. (EN) Bill Levy, John Ford: A Bio-bibliography, Greenwood Publishing Group, 1998, p. 204. ISBN 9780313275142.

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