I cavalieri del Nord Ovest

film del 1949 diretto da John Ford

I cavalieri del Nord Ovest

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

John Wayne in una scena del film

Titolo originale

She Wore a Yellow Ribbon

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1949
Genere western
Regia John Ford
Soggetto James Warner Bellah
Sceneggiatura Frank S. Nugent, Laurence Stallings
Produttore Merian C. Cooper, John Ford
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

I cavalieri del Nord Ovest, film statunitense del 1949 con John Wayne, regia di John Ford.

Il generale Custer è caduto, e con lui, intorno all'insanguinato stendardo dell'eroico 7º Reggimento di cavalleria, giacciono 212 valorosi. Gli indiani Sioux e Cheyenne sono sul sentiero di guerra. Il telegrafo militare trasmette la notizia del massacro di Custer e dei suoi prodi soldati alle lontane terre del Sud. I cavalli vengono frustati a sangue affinché l'allarme giunga in tempo alle fattorie minacciate dagli insorti. I pionieri sanno che se non si uniscono tutti in uno sforzo comune, ci vorranno anni ed anni prima che un altro uomo bianco possa tornare a vivere in queste terre ribelli. E dalla frontiera del Canadà fino al Rio Bravo, diecimila indiani, Kiowa, Comanche, Arapaho, Sioux e Apache, al comando di Toro Seduto, di Cavallo Selvaggio, di Aquila Temeraria e di Corvo Reale, si sono alleati e sono scesi in campo contro le forze degli Stati Uniti. (Voce narrante)

  Citazioni in ordine temporale.

  • Non scusatevi mai: è segno di debolezza. (Brittles)
  • Il Padreterno t'ha regalato degli occhi acuti. Peccato non abbia fatto così col cervello. (Brittles)
  • È brutta la vecchiaia. Un giorno capirete cosa significhi per un soldato: oggi capitano di uno squadrone e tutti i suoi uomini dipendono da lui, i tenenti tremano quando sbraita, e domani invece sarà felice se il maniscalco si offrirà di ferrargli un cavallo. (Brittles)
  • Ti ordino di offrirti come volontario! (Brittles)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Quincannon: Lo squadrone non sarà più lo stesso quando saremo in pensione.
    Brittles: Sarà sempre lo stesso: il sole sorge e tramonta, ma l'esercito non muta mai.
    Quincannon: Adesso che siamo sul più bello ci mandano a casa. Questo è un sopruso per un cittadino che paga le tasse, ecco.
    Brittles: Tu hai pagato soltanto le tasse per gli alcolici.
  • Brittles: Arrivederci Mac. Dai il mio addio a Emma!
    Emma: Ecco una cosa che lui non farà, Nathan. "Addio" è una parola che non si usa in cavalleria. Arrivederci presto, caro.
  • Pelle di Volpe: Noi troppo vecchi per guerra.
    Brittles: Sì, siamo troppo vecchi per la guerra. Ma i vecchi devono impedire le guerre.

Ed eccoli qua, i volontari e i regolari, uomini con la paga di 50 centesimi al giorno che difendevano le frontiere della nazione. Da Forte Reno a Forte Apache, da Sheridan a Stockton sono tutti uguali: uomini dalla logora giubba azzurra, soltanto una laconica pagina nel libro di storia registra le loro imprese. Ma dovunque hanno cavalcato, dovunque hanno combattuto, quel luogo è diventato terra degli Stati Uniti. (Voce narrante)

Citazioni su I cavalieri del Nord Ovest

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  • Difetti? Parecchi, compresi i troppi falsi finali e il triangolo amoroso Agar-Dru-Carey, ma sono i peccati minori di un film delizioso, amabile, ricco di annotazioni, fordiano a 18 carati che invecchia benissimo. L'asso nella manica è la fotografia a colori di Winton C. Hock, premiata con l'Oscar, che nello stile di Frederic Remington cattura le bellezze della Monument Valley. (il Morandini)
  • Il film venne maltrattato alla prima uscita dalla critica, che lo considerò troppo sentimentale, troppo inferiore al precedente Massacro di Fort Apache. Oggi ci appare come uno splendido racconto d'avventure con un John Wayne quarantenne che fa ottimamente il sessantenne. (il Farinotti)
  • Un altro celebre western dedicato da Ford alla cavalleria in giacca blu, girato, benissimo (Oscar alla fotografia), tra Il massacro di Fort Apache e Rio Bravo: estenuanti cavalcate, amori di una castità irreale, un commosso e nemmeno troppo retorico omaggio all'esercito. Il quarantaduenne John Wayne, invecchiato a fatica dal truccatore, è una quercia con improvvisi lampi di umanità. (Massimo Bertarelli)
  • Western antimilitarista dove Ford inizia a riflettere sulla vecchiaia [...]: non a caso la sceneggiatura [...] si «inventa» due colpi di scena finali – la memorabile carica nella tempesta contro il campo indiano e il richiamo di Brittles come responsabile delle guide – per permettere al suo eroe di chiudere il film (e la carriera) in bellezza. Indimenticabile Wayne mentre monologa sulla tomba della moglie con un cielo da delirio sullo sfondo. (Il Mereghetti)

Altri progetti

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