Frankenstein e il mostro dell'inferno

film del 1974 diretto da Terence Fisher

Frankenstein e il mostro dell'inferno

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Titolo originale

Frankenstein and the Monster from Hell

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 1974
Genere horror
Regia Terence Fisher
Soggetto Anthony Hinds
Sceneggiatura Anthony Hinds
Produttore Roy Skeggs
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
Casa di produzione: Hammer Film Productions


Frankenstein e il mostro dell'inferno, film del 1974 con Peter Cushing, diretto da Terence Fisher.

  • Malgrado li mandino qui come pazzi criminali, spesso trovo che i loro crimini sono meno evidenti della malattia stessa. (Barone Frankenstein)
  • Lei è in possesso del cervello di un genio, ed ora ha le mani di un artigiano. Che meravigliosa combinazione! Dovrà solo far pratica per coordinarli, un poco ogni giorno. (Barone Frankenstein)
  • Pensavo che il suo corpo stesse rigettando il cervello. Non è così. Sta prendendo il sopravvento sul cervello! (Barone Frankenstein)
  • Quale dottore posso benissimo comprendere i suoi motivi, ma mi è impossibile separare la scienza dall'umanità. (Dott. Simon Helder)

Dialoghi

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  • Sergente: Che intendeva fare con tutti questi... insoliti pezzetti? Allora?
    Dott. Simon Helder: Se proprio ci tiene a saperlo, volevo rimetterli insieme.
    Sergente: Per riunirli?
    Dott. Simon Helder: Esatto. Volevo creare un nuovo essere.
    Sergente: Creare?
    Dott. Simon Helder: Un uomo nuovo.
    Sergente: La dichiaro in arresto per stregoneria.
    Dott. Simon Helder: Per cosa?
    Sergente: Per stregoneria, signore. Lei ha ammesso di voler resuscitare un cadavere.
  • Giudice: Simon Helder, lei è ritenuto colpevole di uno dei più orrendi crimini. Ora mi domando come un giovane della sua nascita e della sua educazione abbia potuto cadere così in basso e compiere questi... questi atti così disgustosi. Scheletri, bulbi oculari!
    Dott. Simon Helder: Sono un medico, Vostro Onore.
    Giudice: Lo ignoravo. Dov'è la sua laurea? Dagli atti non risulta.
    Dott. Simon Helder: Stavo compiendo importanti ricerche, per il bene dell'umanità. E sono qualificato per farlo.
    Giudice: Ciò rende il suo comportamento ancora più deprecabile. Se ora non possiamo più fidarci dei nostri cosiddetti uomini di scienza, che si dilettano con povere membra umane, come potremo mai difenderci dai comuni criminali?
    Dott. Simon Helder: Stavo solo cercando di...
    Giudice: Se parla ancora, le aumenterò la condanna, peraltro già pesante. Abbiamo già dei precedenti del suo caso. Qualche anno fa, un certo barone è stato condannato da questa Corte per un crimine simile.
    Dott. Simon Helder: Un barone? Chi?
    Giudice: Non credo che ciò la riguardi.
    Dott. Simon Helder: Frankenstein.
    Giudice: Vedo che ha sentito parlare di lui. Non ne sono sorpreso.
    Dott. Simon Helder: Ho tutti i suoi libri e le sue dispense dell'Accademia.
  • Dott. Simon Helder: Lei è il Barone Frankenstein, non è vero?
    Barone Frankenstein: Sì, sono io.
    Dott. Simon Helder: Possiedo tutte le sue pubblicazioni. Ho persino ripetuto alcuni suoi esperimenti. Senza successo, purtroppo. Ho sempre desiderato...
    Barone Frankenstein: Prima di continuare questa conversazione, ci sono due punti che voglio chiarirle subito. Il Barone Frankenstein è morto. È stato sepolto laggiù, in quel giardino. Ha capito?
    Dott. Simon Helder: Perfettamente.
    Barone Frankenstein: Bene.
    Dott. Simon Helder: Chi, oltre me, è al corrente di ciò?
    Barone Frankenstein: Il direttore e pochi altri.
    Dott. Simon Helder: Ma questo non la fa sentire insicuro?
    Barone Frankenstein: Prima del suo "decesso", il barone ha scritto una lettera nella quale spiega in che modo il direttore e i suoi accoliti mandano avanti questo posto. Perciò il segreto è al sicuro. Lei capisce cosa intendo, vero?
  • Dott. Simon Helder: Immaginavo avesse un laboratorio qui dentro. Ero certo che non avrebbe abbandonato il suo lavoro. Infatti è così, non è vero?
    Barone Frankenstein: No, non ho smesso, e non lo farò mai. [gli mostra la creatura]
    Dott. Simon Helder: Mio Dio.
    Barone Frankenstein: Spero la sua curiosità sia soddisfatta, giovanotto.
  • Barone Frankenstein: Lui mi ha visto. Può vedere, dunque!
    Dott. Simon Helder: Ma l'ha attaccata. Perché?
    Barone Frankenstein: Perché ha paura di me.
    Dott. Simon Helder: Perché dovrebbe?
    Barone Frankenstein: L'ho tenuto in vita mentre voleva morire.
  • Dott. Simon Helder: Al Barone Frankenstein, creatore di esseri!
    Barone Frankenstein: Creatore?
    Dott. Simon Helder: Cos'altro? Quell'uomo non esisteva finché lei non l'ha creato. La mente di un uomo nel corpo di un altro.
    Barone Frankenstein: Creatore di esseri...
  • Barone Frankenstein: Abbiamo fallito, Simon.
    Dott. Simon Helder: Cosa vuol dire?
    Barone Frankenstein: Anzi, io ho fallito. Il corpo non accetta il nuovo cervello. Sta cercando di rigettarlo, e tra pochi giorni ci riuscirà. Il cervello comincerà a deteriorarsi giorno dopo giorno, e poi più niente. La mia creatura diventerà un vegetale e poi morirà. Un altro fallimento.
  • Barone Frankenstein: Il cervello, anche se a questo stadio, funziona.
    Dott. Simon Helder: Sì.
    Barone Frankenstein: Ed il suo corpo è forte, non ne ho mai visto uno così. Ogni muscolo in perfetta forma.
    Dott. Simon Helder: Sì.
    Barone Frankenstein: Se potessimo catturare l'essenza dell'uomo, ora, prima che sia tardi!
    Dott. Simon Helder: L'essenza?
    Barone Frankenstein: Se tutto potesse rinascere senza alcun difetto, si potrebbe creare una nuova versione del suo essere.
    Dott. Simon Helder: Sì, ma come?
    Barone Frankenstein: Semplicemente facendolo accoppiare.
    Dott. Simon Helder: Non lo dirà sul serio!
    Barone Frankenstein: Ha qualche alternativa da suggerire?

Explicit

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  • Barone Frankenstein: Abbiamo molto lavoro arretrato. Stavo pensando a cosa abbiamo sbagliato. Forse troppa fiducia nella chirurgia e troppo poca nella biochimica. Reinhauser dice delle cose interessanti al riguardo. Ma dov'è... ah, eccolo. Legga quanto scrive.
    Dott. Simon Helder: La sua creatura è morta, distrutta.
    Barone Frankenstein: Oh, non è molto importante. È la cosa migliore per tutti. Non serviva più a noi né a sé stessa. Ma la prossima...
    Dott. Simon Helder: La prossima?!
    Barone Frankenstein: Ma certo! Parleremo dei dettagli più tardi. Per il momento puliamo questo posto, così che possiamo ricominciare tutto da capo. Abbiamo bisogno di nuovo materiale, naturalmente. Che ne dice di herr Adler della 106? No? Oh, beh... non importa, c'è tanto tempo per decidere. Molto tempo.

Citazioni su Frankenstein e il mostro dell'inferno

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  • Ultimo dei cinque film della saga di Frankenstein diretti dal grande regista inglese per la Hammer: Cushing è un mad doctor emblematicamente rifugiatosi in un manicomio, ma l'atmosfera del film limita le invenzioni visive e la fotografia di Brian Probyn fa rimpiangere il sanguinio technicolor di Jack Asher. (Il Mereghetti)
  • Ultimo film di Terence Fisher e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. Peter Cushing, pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (Rudy Salvagnini)
  • Frankenstein e il mostro dell'inferno è un film crepuscolare, un film del tramonto, e in ogni sua inquadratura si percepisce che ogni traccia dell'entusiasmo che ha animato Fisher ai tempi di La maschera di Frankenstein o di Distruggete Frankenstein è ormai svanita. Pur ben diretta, questa è dunque decisamente una pellicola minore, dove lo stesso personaggio di Frankenstein non è più una sorta di anti-eroe acceso dal fuoco del sacro entusiasmo ma soltanto un illuso relegato in un manicomio sporco e miserabile, giusto un altro pazzo tra tutti quegli altri matti sepolti vivi di cui probabilmente il mondo non sentirà mai parlare.
  • Il film mi era piaciuto, ma lo avevo trovato decisamente triste e crepuscolare, dall'effetto sicuramente deprimente sugli spettatori.
  • Non dice nulla di nuovo ed è più che altro una sorta di "remake" o di rifacimento parziale di La vendetta di Frankenstein: gran parte della trama è infatti praticamente identica, almeno sino a metà.

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