Fabrizio Ravanelli
allenatore di calcio ed ex calciatore italiano
Fabrizio Ravanelli (1968 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Citazioni di Fabrizio RavanelliModifica
- [«Ha qualche rimpianto?»] Il momento che cancellerei della mia carriera calcistica è la polmonite che mi è costata il Mondiale in Francia nel 1998. Alla vigilia della partita con il Cile sono dovuto tornare a casa. È il più grande rimpianto della mia carriera. Ero il capocannoniere della nazionale, la sentivo mia dopo lo spareggio con la Russia. È un qualcosa che mi manca: potessi riavvolgere il nastro, sceglierei quel momento.[1]
- La Juve ti resta dentro. Lo stile Juve lo vedi invece nel parlare, nel vestire, nel comportarti. È una scuola di vita. Scherzando, posso dire che è come un servizio militare. Non si può sgarrare.[2]
- [Su Ilario Castagner] Per me è stato un'istituzione, il simbolo di Perugia e di quel Perugia dei record che non verrà mai dimenticato. E poi è stato un allenatore e un uomo di cultura, valori, eleganza e educazione incredibili. Personalmente, un amico di tante serate.[3]
- Trapattoni [...] ci dice sempre che c'è chi nasce per fare l'architetto, chi per fare il geometra, chi per fare il muratore. Ecco, io appartengo alla terza categoria e ne sono orgoglioso.[4]
- Vierchowod, in assoluto, il peggiore difensore da affrontare. Fisico e veloce. Non lo sovrastavi. Non lo dribblavi, mi metteva sempre in grande difficoltà.[1]
«Vi racconto il Nantes e...»
juventus.com, 15 febbraio 2023.
- Gianluca [Vialli] era il nostro riferimento, il nostro trascinatore [...] È sempre stato una fonte di ispirazione. Un punto di partenza e un punto di arrivo. Il giorno in cui lo conobbi si avverò un sogno perché lui era da sempre il mio idolo. Ricordo come se fosse ieri la prima volta in cui lo incontrai: io avevo diciassette anni e giocavo a Perugia, in Serie C2, e Gianluca venne al "Renato Curi" con la Nazionale. Nel momento in cui ci incrociammo, gli dissi che era il mio idolo e lui, per ringraziarmi della stima nei suoi confronti, mi regalò il suo paio di scarpe. Ovviamente ancora oggi le custodisco gelosamente a casa. Questo per rafforzare il concetto che è stato parte integrante della mia vita e del mio periodo più bello, che indubbiamente è stato quello trascorso alla Juventus. Ricordo ancora quanto ero felice quando appresi che Gianluca sarebbe venuto a giocare a Torino. Fu bellissimo perchè riuscimmo a condividere tanti momenti speciali anche fuori dal campo. Non dimenticherò mai i ritiri a Villar Perosa, condivisi come compagni di stanza. È stato un esempio, nel vero senso della parola. Gianluca mi ha spinto a diventare quel modello di giocatore che in quel momento volevo essere. Io sono fiero di dire che ho sempre cercato di essere un "secondo Vialli" in campo e fuori. Di lui osservavo il suo modo di allenarsi, la sua alimentazione e anche il suo modo, sempre elegante, di vestirsi. Sono stato un po' la sua ombra e per me è motivo di orgoglio. Vivevamo in simbiosi e ricordo che quando si ruppe il piede a Roma calciando quel rigore, per due mesi sono stato il suo autista cercando di non fargli mancare nulla. È stato un grande uomo e il vuoto che ha lasciato continuerà a essere enorme, ma lo ricorderò per sempre con un sorriso perché lui è sempre stato un uomo positivo, anche nei momenti più bui e difficili. La sua educazione, la sua eleganza e la sua umiltà lo hanno reso unico.
- [Sulla responsabilità dei giocatori della Juventus verso il club] Quando s'indossa questa maglia bisogna avere ben chiara la gloriosa storia del club, che viene prima di ogni singolo.
- La Juventus è uno stile di vita che ha attraversato, attraversa e continuerà ad attraversare i confini non solo di Torino, ma dell'Italia e dell'Europa, per emozionare i cuori di milioni di persone, anche nei momenti più difficili perchè è proprio in questi casi che si vede chi è davvero bianconero. Chi gioca per questa maglia deve amare questi colori, lottare per loro, essere pronto, se serve, a soffrire, puntando a una sola cosa. Sempre. La vittoria.
NoteModifica
- ↑ a b Citato in Luigi Pellicone, Ravanelli: "Il mio rimpianto? Il Mondiale del '98. Con queste difese segnerei a raffica. Baggio il più grande con cui ho giocato", ilposticipo.it, 16 novembre 2018.
- ↑ Citato in Attilio De Col, Bomber Ravanelli infiamma i tifosi dello Juve Club, corrierealpi.gelocal.it, 29 febbraio 2016.
- ↑ Citato in Daniele Bovi, Da Cosmi a Ravanelli, a San Sisto in tanti rendono omaggio a Castagner: «Il più grande di tutti», umbria24.it, 20 febbraio 2023.
- ↑ Citato in Vanni Spinella, Lipp-ip hurrà! Storia di idee tattiche nate da un sigaro, sport.sky.it, 12 aprile 2018.
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