Dracula: morto e contento

film del 1995 diretto da Mel Brooks
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Dracula: morto e contento

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Titolo originale

Dracula: Dead and Loving It

Lingua originale tedesco e inglese
Paese Usa, Inghilterra
Anno 1995
Genere comico, parodia
Regia Mel Brooks
Sceneggiatura Mel Brooks, Rudy De Luca, Steve Haberman
Produttore Mel Brooks
Interpreti e personaggi

Dracula: morto e contento, film del 1995 con Leslie Nielsen, regia di Mel Brooks.

Frasi modifica

  • Frugoli della notte. Quanto sporco fanno! Io sono il conte Dra... [scivola sull'escremento del pipistrello] ...cula, caro. (Dracula) [presentandosi a Renfield]
  • [Alle spose di Dracula] Mio Dio! Cosa fate con quei montanti del letto? (Renfield)
  • Cosa sta accadendo qui? Credete che per questo sia fiero di voi? Andate, mentre io ne farò il mio schiavo! (Dracula)
  • Un incubo? Ma era così vero, così vivido! Due donne voluttuose, aneliti, palpiti. Come descriverlo? È mai stato a Parigi lei? (Renfield)
  • L'opera è straordinaria. La musica è carica d'amore, di odio, di sensualità e di sfrenata passione! Tutte cose che nella mia vita sono riuscito a reprimere. (Jonathan Harker)
  • L'abbadia mi ricorda sempre quei versi un po' tristi: "Quell'alte navate e nude intorno le pareti ove l'eco di nostre risate ora già morte e sotterrate". (Lucy Westenra)
  • Non sempre c'è iattura in una sepoltura. (Dracula)
  • Io non sconcio! Io acconcio! (Dott. Seward)
  • Mettigli la camicia di forza e fagli un clistere! Aspetta, fagli il clistere prima, che non caghi sulla camicia di forza. (Dott. Seward)
  • Signori, voi vi accinge osservare vostra prima autopsia. Non m'insolito per alcuni allievi di primo corso che sente un poco svenimentevoli durante questa lezione. Così, in questo mentre, noi comincia di separare nostri futuri dottori da quelli che vuole soltanto giocare dottori. (Van Helsing)
  • Perché noi non dà occhiata a cervello eh? Primo noi apre con spacca di cranio, così! Mira lo nudo cerebro umano! (Van Helsing)
  • Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare! (Dracula)
  • Ho avuto... un incubo solare. (Dracula)
  • È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. (Van Helsing)
  • Oh, succhiotti no! (Mina Seward)
  • Renfield, sei uno stronzo! (Dracula) [ultime parole]

Dialoghi modifica

  • Donna: Ti prego forestiero prendi questa croce.
    Renfield: Oh no, grazie.
    Donna: Oh, prendila la croce. Essa è amor sacro, essa è spirito di ogni bontà, ti difenderà dal pericolo in agguaaato.
    Renfield: No no no, davvero no grazie.
    Donna: Cristo! Piglia 'sta croce!
    Renfield: Sì, be'...
    Donna: Fanno quindici copechi!
  • Renfield: È imbarazzante. Io avevo creduto di averla vista attraversare la ragnatela. Ho detto a me stesso che potrei aggirare l'ostacolo, ma no, no, aderiva a tutti i lati, e ho detto a me stesso...
    Dracula: Renfield, non mi tange.
  • Martin: MacMannis, il paziente dell'ala destra...
    Dott. Seward: Ebbene?
    Martin: Ha un altro dei suoi attacchi isterici.
    Dott. Seward: Oh, fategli un clistere.
    Martin: Un clistere?
    Dott. Seward: Sì, gli darà il senso di appagamento.
  • Dott. Seward: Santi numi! Lei sta mangiando insetti raccolti da terra!
    Renfield: Cosa glielo fa pensare?
    Dott. Seward: Ne vedo uno che sta cercando d'uscirle di bocca!
  • Dott. Seward: No, no, no, no, no, è decisamente assurdo!
    Van Helsing: Io dice che noi deve piantare cavicchio attraverso suo cuore. Sennò lei si alza di sua tomba per ciucciare sangue di viventi!
    Dott. Seward: Lucy era la mia pupilla! Io non lascerò che si dissacri il suo corpo in modo così abbietto, s-s-sarebbe sacrilego...
    Jonathan: Ma, Dottor Seward, non dovremmo almeno stare di guardia alla tomba di Lucy? Giusto per cautelarsi?
    Dott. Seward: No! Nutro seri dubbi su questa teoria vampiristica. Per tutti i santi, chi in tutta l'Inghilterra, pur compiendo un titanico sforzo di immaginazione, potrebbe mai sentirsi un vampiro?
    Cameriera [facendolo entrare]: Il conte Dracula!
    Dott. Seward: Beh, forse lui si... [mentre Jonathan fa dei versi per far accorgere della presenza del conte] Cosa? Che cos'hai da fare- Oh, conte Dracula, pa-pa-parlavamo di lei, bene naturalmente!
    Dracula: Perdonate l'interruzione, ma mi si è testé riferito dell'infausto trapasso di Miss Lucy. Io desidero porgere le mie condoglianze.
    Jonathan: Grazie... Siamo tutti molto sconvolti.
    Dott. Seward: Eh si... Oh, conte Dracula, mi permetto di presentarle il professor Abraham Van Helsing dell'Università di Londra, specialista in patologie oscure, docente di filosofia e teologia-
    Van Helsing: Und ginecologia!
    Dott. Seward: Ha le mani in pasta anche in quella?
    Dracula: Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
    Van Helsing: Conte Dracula! Hmm, curioso. Lei discende di Vlad Țepeș, il primo dei Dracula?
    Dott. Seward: Țepeș?
    Van Helsing: Ja, significa Impalatore. Era un macellaio con sete di sangue. Lui infliggeva innominabili torture a zappaterra: taglia mani e piedi, strappa occhi di orbite, e poi pianta grossi pali per strada... anali
    Dracula: ...Se lo erano meritato!
    Jonathan: Oh- Oh! Che mai potevano aver fatto per meritare un trattamento così barbarico e disumano?
    Dott. Seward: Si...
    Dracula: Abbiamo un detto nel nostro paese: "Naștoj viérta, den moi Pușta."
    Van Helsing: Però dice anche: "Stanișa ploftoi, gagbol babufte."
    Dracula: Sono molto colpito Van Helsing, lei parla l'antica lingua moldava.
    Van Helsing: Fatà dadalin ca.
    Dracula: Faiplòi... Bene, signori miei, ora devo chiedervi-
    Van Helsing: Oshhh...
    Dracula: ...venia. Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. Paloștoi!
    Van Helsing: Haha, questo è immateriale per me, chi ha ultima parola... Polotvic!
    Dracula: Signori, si sta facendo tardi. Continueremo questa conversazione in altra congiuntura. Buonanotte.
    Van Helsing: Buonanotte...
    Dracula: [fuori dalla porta] Abalușta...
    Van Helsing: È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocràzia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. [aprendo la porta] Pușta! Signori, lavoro non finito. Vampiro è ancora tra noi. Noi deve ricordare che è astuto, che lui possiede saggezza di secoli e, soprattutto, lui mai non vuole che si arrende.
    Dracula: [passando davanti alla finestra] Cervania!
    Van Helsing: Quell'uomo! Mai che si arrende! [riflettendo] Mai che si arrende...
    Jonathan: Che cosa pensa, professore?
    Van Helsing: Quando che Conte Dracula è arrivato?
    Dott. Seward: Circa un mese fa.
    Van Helsing: E quando che appare primi sintomi a miss Lucy?
    Dott. Seward: È giusto un mese.
    Jonathan: Sta dicendo che il Conte Dracula è il nostro vampiro?
    Van Helsing: Sì! ... e no.
    Jonathan: Allora che dice?
    Van Helsing: Io dice no! Però inclina anche per sì!
    Dott. Seward: Allora dice sì!
    Van Helsing: No!
    Dott. Seward: Allora è no!
    Van Helsing: Non di necessità!
    Jonathan: Lei appare dubbioso.
    Van Helsing: No, io è sicuro!
    Jonathan: Di cosa?
    Van Helsing: Di mia teoria!
    Jonathan: E quale sarebbe?
    Van Helsing: La teoria del sì o no...
  • Lucy: Jonathan, lascia che ti baci, che ti mostri la profonda passione sanguigna di sfrenata carnale frenesia.
    Jonathan: Ma Lucy, io sono inglese!
  • Jonathan [contemplando la salma di Lucy]: Mio Dio! Ora è morta.
    Van Helsing: No, no!
    Jonathan: È ancora viva?
    Van Helsing: Lei è nosferatu!
    Jonathan: Lucy è sarda!?!
    Van Helsing: No, significa "Non-morta", è condannata di passare eternità in triboli, in caccia di vivi, come animale selvaggio.
    Jonathan: E noi che facciamo?
    Van Helsing: Per salvezza di sua anima eterna, noi deve distruggerla! Solo modo è che pianta un cavicchio puntuto dentro di suo cuore.
    Jonathan: Oh, ma è orribile! Non esiste un altro modo?
    Van Helsing: Esiste! Esiste che taglia sua testa, che tappa sua bocca con aglio e che strappa orecchi.
    Jonathan: Mi dia il cavicchio! [improvvisamente timoroso] Oh, no! No, no, non posso farlo! Lo faccia- lo faccia lei!
    Van Helsing: Questo deve essere fatto da uno che ha amato essa in vita!
    Jonathan: Mi è solo piaciuta!
    Van Helsing: Bastante! [riconsegna a Jonathan martello e cavicchio] Ecco, coraggio. Lei può fare. Si, lei può fare! Ecco. Che piazza punta di cavicchio diretta verso di suo cuore.
    Jonathan: Va bene...
    Van Helsing: E picchia con tutta di tua forza! [Jonathan si appresta a colpire ma Van Helsing lo ferma] Alt! [si ripara dietro un muro] Fa ora!
    Jonathan [colpisce la vampirizzata Lucy al cuore ma ne esce uno spruzzo di sangue enorme che lo macchia]: Oh mio Dio! Ma c'è troppo sangue!
    Van Helsing: Ha mangiato ora!
    Jonathan: Ma è ancora viva!
    Van Helsing: Colpisci ancora!
    Jonathan: No, no, non posso!
    Van Helsing: Quanto sangue che può avere ancora? Via! [Jonathan, seppur riluttante, esegue l'ordine e fuoriesce uno spruzzo di sangue ancora più grosso] È quasi che morta!
    Jonathan: È morta abbastanza! [guardando il pietoso spettacolo di sangue] Oh, è una cosa... È disgustosa!
    Van Helsing: Si, vero. Noi doveva mettere giornali per terra...
    Jonathan: Oh, che cosa ho fatto? Che cosa ha fatto alla povera Lucy?!
    Van Helsing: Lei ha liberata, ragazzo. Ora lei dorme in pace, per sempre. [porgendo a Jonathan un fazzoletto] Ecco, ecco... Lei si asciuga.
    Jonathan: Grazie. Oh, povera Lucy! Povera Lucy! [restituisce a Van Helsing il fazzoletto, ora pieno di sangue] Grazie...
    Van Helsing: Regalo!
  • Dott. Seward: Io non capisco. Lui è coperto di sangue e lei neanche una goccia. Perché?
    Van Helsing: Oh, io assistito molti cavicchiamenti. Bisogna che scegli dove stare. Lei sa che cosa cerca tutti nella vita? Buona posizione.

Citazioni su Dracula: morto e contento modifica

  • Mi sono ispirato a molte delle storie di Dracula viste al cinema, ma in particolare ho tenuto come punto di riferimento il classico di Bela Lugosi diretto da Todd Browning nel '31, e, per il finale, i film di Hammer degli Anni 60. Non vedevo l'ora di fare un'altra commedia horror e quando è arrivato il Dracula di Coppola ho capito che era il momento giusto. (Mel Brooks)
  • Non una parodia come ci ha spesso abituato Brooks, ma uno strano pastiche tra scontato citazionismo (di cui fa le spese soprattutto la versione di Coppola) e un'ormai stanca comicità goliardico-caotica. (Il Mereghetti)
  • Per fare funzionare la commedia il pubblico deve credere che Dracula sia un vero vampiro, feroce ma seducente. Leslie oltre alla sua nota abilità di comico, ha anche autorità, fascino. Insomma, è anche molto serio. (Mel Brooks)
  • Poteva essere la versione draculiana di quel capolavoro che fu Frankenstein junior, invece si è risolto in un filmetto leggero e innocuo. Certo, lo spettatore vampirofilo riusciva a scoprire di continui riferimenti a pietre miliari del cinema di vampiri. I nomi dei personaggi, le battute, le situazioni, erano metodiche riscritture in chiave comica della sceneggiatura del Dracula di Tod Browning: un film mitico negli Stati Uniti, quasi ignoto in Italia, e per questo il pubblico (e la stessa critica più disattenta) non hanno colto, da noi, il gioco anche godibile di Mel Brooks. (Fabio Giovannini)
  • Qualche gag divertente, 2 sequenze di ballo, il fascino grifagno di Nielsen non riscattano un film parodistico che gira a vuoto o va sul facile. (il Morandini)
  • Tarda parodia di Mel Brooks, del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (Rudy Salvagnini)

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