Captain America - Il primo Vendicatore

film del 2011 diretto da Joe Johnston

Captain America
Il primo Vendicatore

Immagine Captain America The First Avenger 2011 Movie Logo.svg.
Titolo originale

Captain America: The First Avenger

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2011
Genere azione, guerra, fantascienza, supereroi
Regia Joe Johnston
Soggetto Joe Simon, Jack Kirby (fumetto)
Sceneggiatura Christopher Markus, Stephen McFeely, David Self, Joss Whedon
Produttore Kevin Feige
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Captain America – Il primo Vendicatore, film statunitense del 2011 con Chris Evans e Hugo Weaving, regia di Joe Johnston.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Benvenuti al padiglione delle meraviglie moderne e nel Mondo di Domani! Un mondo più grande, un mondo migliore! (Annunciatore della fiera)
  • Signore e signori! Che ne pensate se nel giro di pochissimi anni, la vostra automobile possa essere in grado di non toccare il suolo? Con la tecnologia di reversione gravitazionale Stark, voi sarete in grado di farlo! [attiva l'auto volante, che poi si guasta e si schianta a terra] Ho detto fra qualche anno, giusto? (Howard Stark)
  • Il generale Patton ha detto che le guerre si combattono con le armi ma sono vinte dagli uomini, noi vinceremo questa guerra perché abbiamo gli uomini migliori [fissando sconcertato il rachitico Steve Rogers], e perché miglioreranno ancora. Miglioreranno molto! La Riserva Scientifica Strategica è un'iniziativa degli Alleati prodotta dalle migliori menti del mondo libero, il nostro scopo è creare il più grande esercito della storia, ma ogni esercito inizia da un solo uomo! Alla fine della settimana, sceglieremo quell'uomo, lui sarà il primo di una nuova specie di super-soldati... e loro scorteranno personalmente Adolf Hitler ai cancelli dell'Inferno! (Col. Chester Phillips)
  • Più veloci, signorine! Mia nonna ha più vitalità di voi, riposi in pace, muoversi! (Peggy Carter)
  • [Vede Steve prima del procedimento] Accidenti, date a quel ragazzo qualcosa da mangiare! (Senatore Brandt)
  • Non tutti possiamo attaccare una spiaggia o guidare un carro armato, ma c'è un modo in cui tutti possiamo combattere! Titoli per la Difesa, Serie E: ogni titolo acquistato sarà un proiettile in più nel fucile dei vostri uomini! (Capitan America)
  • Sappiamo che la posta in palio è vincere la guerra, per farlo servono proiettili, bendaggi, carri armati e tende. Qui intervenite voi: ogni titolo che comprerete proteggerà un vostro caro e terrà i nostri uomini armati e pronti, così i tedeschi prima di aggredirci, ci penseranno due volte! (Capitan America)
  • Agente Carter? Se non abbiamo fretta pensavo che potremmo fermarci a Lucerna per una bella fondue di mezzanotte! (Howard Stark)
  • Quando pensi di sapere cosa frulla nella testa di una donna, è il momento che sei bello fritto e cucinato. (Howard Stark)
  • [Rivolto ad Arnim Zola] Sta vanificando tutto! Siamo prossimi a un'offensiva che scuoterà il pianeta, e siamo in continuo ritardo perché lei è meno scaltro di un idiota con uno scudo! (Teschio Rosso)
  • [Al suo esercito] Domani l'HYDRA si innalzerà a padrone del mondo, portata alla vittoria sulle ali delle valchirie. Le armi dei nostri nemici saranno impotenti contro di noi. Se un nostro aereo verrà abbattuto, il fuoco di altre centinaia pioverà su di loro! Se taglieranno una testa, altre due spunteranno al suo posto. Hail HYDRA! (Teschio Rosso)
  • Johann Schmidt dovrebbe essere rinchiuso in un manicomio, si crede un dio ed è disposto a far saltare in aria mezzo mondo, a cominciare dagli Stati Uniti. (Col. Chester Phillips)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Johann Schmidt: Ho impiegato molto tempo per trovare questo posto... Dovresti essere encomiato! Tiratelo su. [un soldato fa alzare il custode in piedi] Ritengo che tu sia un uomo di grande lungimiranza e in questo direi che ci rassomigliamo...
    Custode della torre: Io non sono affatto come te!
    Johann Schmidt: No, certo, ma... quello che per gli altri è superstizione, tu e io sappiamo che è scienza.
    Custode della torre: Quello che cerchi è solo una leggenda.
    Johann Schmidt: Allora perché fare tanti sforzi per nasconderlo? [prende il cubo dallo scheletro del guerriero vichingo] Il Tesseract era il gioiello della collezione di Odino, la sua primizia... [frantuma il cubo per terra, rivelando che è falso] Non è una cosa che viene sepolta! Ma credo che sia vicino... Sì...
    Custode della torre: Non posso aiutarti!
    Johann Schmidt: No. Ma forse puoi aiutare il tuo villaggio... Devi pure avere degli amici lì fuori, o... nipotini magari, chissà! Non ho necessità che muoiano. [il carro armato punta al villaggio, il custode si arrende e accenna al rilievo sul muro] Yggdrasil, albero del mondo! Guardiano della saggezza... e del fato, anche. [dal murale tira fuori una scatola che contiene il vero Cubo Cosmico, la apre per guardarlo] E il Führer cerca cianfrusaglie nel deserto...! Questo tu non lo hai mai visto, non è vero?
    Custode della torre: Non è per gli occhi degli uomini comuni.
    Johann Schmidt: Esatto. [chiude la scatola, poi si rivolge a un luogotenente] Ordina di aprire il fuoco.
    Luogotenente HYDRA: Jawohl!
    Custode della torre: Folle!! Non puoi controllare il potere che possiedi, brucerai!
    Johann Schmidt: È già avvenuto. [gli spara]
  • Dottore A4: Rogers... Di cosa è morto tuo padre?
    Steve Rogers: Gas mostarda. Era nel centosettesimo fanteria, io speravo di essere assegnato lì.
    Dottore A4: Tua madre?
    Steve Rogers: Infermiera al reparto tubercolosi. L'ha presa anche lei. Non ce l'ha fatta.
    Dottore A4 [dopo aver visto il lungo elenco di problemi fisici che ha]: Spiacente, figliolo.
    Steve Rogers: Senta, mi dia un'occasione!
    Dottore A4: Sei già non idoneo per la tua asma!
    Steve Rogers: Non può fare niente?
    Dottore A4: Lo sto facendo. Ti salvo la vita. [timbra l'uscita A4 per non arruolarlo] Il prossimo!
  • Cinegiornale: La guerra sta mettendo a sacco l'Europa! Ma gli aiuti sono in arrivo! Molti giovani in buona forma fisica si mettono in fila per servire il Paese! Anche il piccolo Timmy sta facendo la sua parte: raccoglie pezzi di metallo! Ottimo lavoro, Timmy!
    Bullo: Chi se ne frega, vogliamo vedere il film!
    Steve Rogers: Ehi, puoi avere un po' di rispetto?
    Cinegiornale: Oltreoceano, i nostri giovani valorosi mostrano alle potenze dell'Asse che il prezzo della libertà non è mai troppo alto!
    Bullo: Allora? E fatela finita! Ehi, voglio vedere il cartone animato!
    Steve Rogers: Vuoi chiudere la bocca?!? [il bullo si alza in piedi minaccioso]
    Cinegiornale: Insieme alle forze Alleate, affronteremo ogni minaccia di qualunque portata!
    Bullo [porta Steve fuori per picchiarlo in un vicolo, ogni volta che lo colpisce Steve si rialza]: Tu non ti arrendi mai, non è vero?
    Steve Rogers: Ho tutto il giorno libero! [tenta di colpirlo ma il bullo gli sferra un altro pugno]
    Bucky Barnes: Ehi! Prenditela con uno della tua taglia! [scaccia il bullo, poi si rivolge a Steve] A volte penso che ti piaccia essere preso a pugni.
    Steve Rogers: L'avevo messo alle corde...
  • Steve Rogers: Senti, so che tu pensi che io non sia all'altezza...
    Bucky Barnes: Questo non è un vicolo, è una guerra!
    Steve Rogers: Lo so che è una guerra!
    Bucky Barnes: Ma perché devi venire a combattere, puoi fare tanti lavori!
    Steve Rogers: Cosa, che raccatti pezzi di metallo con il carrettino rosso?
    Bucky Barnes: Sì! Perché no?
    Steve Rogers: Non me ne starò seduto in una fabbrica, Bucky! Bucky, andiamo! Ci sono uomini che sacrificano le loro vite! Io non ho nessun diritto di fare meno di quegli uomini, è questo che non vuoi capire! Non si tratta di me.
    Bucky Barnes: Appunto. Tu non devi dimostrare niente.
  • Abraham Erskine: Allora, vuole andare oltreoceano? A uccidere i nazisti?
    Steve Rogers: Come, scusi?
    Abraham Erskine: Sono il dottor Abraham Erskine, rappresento la Riserva Scientifica Strategica.
    Steve Rogers: Steve Rogers. [si stringono la mano] Lei di dov'è?
    Abraham Erskine: Queens, 73esima strada e Utopia Parkway... Prima di lì, Germania. La turba?
    Steve Rogers: No.
    Abraham Erskine [guardando i suoi dati]: E lei da dove viene, Signor Rogers? Da New Haven o Paramus? Cinque visite, in cinque città diverse.
    Steve Rogers: Deve avere sbagliato fascicolo...
    Abraham Erskine: Non sono le cinque visite che mi interessano, sono i cinque tentativi. Ma non ha risposto alla mia domanda: lei vuole uccidere i nazisti?
    Steve Rogers: È un test?
    Abraham Erskine: Sì...?
    Steve Rogers: Io non voglio uccidere nessuno. Odio gli spacconi, da ovunque provengano.
    Abraham Erskine: Be', abbiamo molti uomini grossi e aitanti che combattono questa guerra, forse ora ci occorre un uomo piccolo, hm? Posso offrirle un'occasione. Solo un'occasione...
    Steve Rogers: Accetto.
    Abraham Erskine: Bene. Allora, da dove viene il piccolo uomo, veramente?
    Steve Rogers: Brooklyn. [Erskine timbra il suo arruolamento]
    Abraham Erskine: Congratulazioni... soldato!
  • Peggy Carter: Reclute attenti! Signori, io sono l'Agente Carter, supervisiono le operazioni di questa divisione.
    Gilmore Hodge: Che ci fa qui una principessina? Pensavo che fossimo nell'esercito degli Stati Uniti!
    Peggy Carter: Come ti chiami, soldato?
    Gilmore Hodge: Gilmore Hodge, vostra maestà!
    Peggy Carter: Un passo avanti, Hodge... Metti il piede destro avanti.
    Gilmore Hodge: Facciamo la lotta? Conosco un paio di mosse che ti piacerebbero tanto... [fa l'occhiolino e Carter lo stende a terra con un destro]
    Chester Phillips: Agente Carter!
    Peggy Carter: Colonnello Phillips.
    Chester Phillips: Vedo che sta addestrando i candidati, molto bene! [si rivolge a Hodge] Alza il culo da terra e rimettiti in fila sull'attenti finché qualcuno non ti dirà che cosa fare!
    Gilmore Hodge [rialzandosi con il naso sanguinante]: Sissignore...
  • Steve Rogers: Posso farle una domanda?
    Abraham Erskine: Solo una?
    Steve Rogers: Perché io?
    Abraham Erskine: Immagino che questa sia l'unica domanda che conta... [mostra la bottiglia di schnapps] Questo viene da Augsburg, la mia città. Molti hanno dimenticato che il primo Paese che i nazisti hanno invaso era il proprio. Dopo l'ultima guerra il... il mio popolo ha faticato, si sentiva indebolito, piccolo, e poi è arrivato Hitler con le marce e il grande spettacolo e le bandiere... e lui viene a sapere di me, del mio lavoro, e mi trova, e dice: "Tu... Tu ci renderai forti!" Be', io non sono interessato. Allora manda il capo dell'HYDRA, la sua divisione di ricerca, un brillante scienziato di nome Johann Schmidt. Ora, Schmidt è un membro del circolo ristretto, ed è ambizioso... lui e Hitler condividono la passione per l'occulto e il mito Teutonico. Hitler usa queste fantasie per ispirare i suoi seguaci, ma per Schmidt non si tratta di fantasia, per lui è realtà: si è convinto che esista un grande potere nascosto nella Terra, lasciato qui dagli dèi, in attesa di essere catturato da un uomo superiore. Quando viene a sapere della mia formula e di cosa è in grado di fare... non può resistere: Schmidt deve diventare quell'uomo superiore...
    Steve Rogers: L'ha reso più forte?
    Abraham Erskine: Sì. Ma... c'erano altri effetti. Il siero non era pronto. Ma, cosa più importante... l'uomo. Il siero amplifica tutto quello che c'è all'interno, perciò buono diventa migliore... cattivo diventa peggiore. Per questo sei stato scelto. Perché un uomo forte, che ha conosciuto il potere per tutta la sua vita può perdere il rispetto per quel potere, ma un uomo debole conosce il valore della forza e conosce la compassione.
    Steve Rogers: Grazie... credo.
    Abraham Erskine: Prendi i bicchieri. [versa lo schnapps] Qualunque cosa succeda domani, promettimi una cosa: devi rimanere chi sei. Non un soldato perfetto... ma un uomo giusto.
    Steve Rogers [brinda]: Agli uomini piccoli!
    Abraham Erskine [fanno per bere finché non ferma Steve]: No, no, no, no, che sto facendo? Devi sottoporti al procedimento domani, niente liquidi!
    Steve Rogers: Oh... va bene, brinderemo dopo.
    Abraham Erskine: No, io non ho procedimenti domani! Bere dopo? Bevo ora!
  • Steve Rogers: Conosco questo quartiere, in quel vicolo mi hanno pestato. Anche in quel parcheggio... e dietro alla tavola calda.
    Peggy Carter: Non hai mai pensato di scappare via?
    Steve Rogers: Se cominci a scappare non ti fermi più. Li affronti, ti ribelli. Devi andare avanti lo stesso, no?
    Peggy Carter: Io so bene come ci si sente, quando ti chiudono tutte le porte in faccia.
    Steve Rogers: Non capisco perché ci si voglia arruolare nell'esercito quando si è una bella pupa... o-o una bella... donna, un'agente, non una pupa! Lei è bellissima, ma...
    Peggy Carter: Non sai proprio come si parla a una donna, vero?
    Steve Rogers: È la mia conversazione più lunga con una donna. Non c'è la fila per ballare con un uomo a cui pesterebbero i piedi.
    Peggy Carter: Avrai pur ballato.
    Steve Rogers: Chiedere a qualcuno di ballare era sempre tremendo... e negli ultimi anni, be'... mi sembrava poco importante. Era meglio aspettare.
    Peggy Carter: Aspettare cosa?
    Steve Rogers: La compagna giusta.
  • Abraham Erskine: Signore e signori, oggi non faremo un ulteriore passo verso l'annichilimento, ma il primo passo sulla via della pace. Cominceremo con una serie di microiniezioni nei principali gruppi muscolari del soggetto, la somministrazione del siero causerà un immediato mutamento cellulare. E poi, per stimolare la crescita, il soggetto verrà saturato con i Vita-Rays.
    Steve Rogers [un'infermiera gli inietta la spalla]: Non è stato doloroso...
    Abraham Erskine: Quella era la penicillina... Somministrazione siero, pronti ad iniziare!
  • Steve Rogers [dopo il procedimento]: È andata...?
    Abraham Erskine: Sì, sì, penso di sì!
    Howard Stark: C'è veramente riuscito!
    Peggy Carter: Come ti senti?
    Steve Rogers: Più alto...!
    Peggy Carter: Ora, ehm... sei più alto!
    Chester Phillips: Che mi dice di Brooklyn, senatore?
    Senatore Brandt: Dico che alcune persone a Berlino si innervosiranno parecchio!
  • Steve Rogers: Chi diavolo sei?
    Heinz Kruger [ultime parole]: Il primo di tanti... Taglia una testa... e altre due spuntano fuori! Hail... HYDRA! [si avvelena col cianuro]
  • Johann Schmidt: Hitler parla di un Reich di mille anni ma non riesce a sfamare i suoi eserciti per un mese, le sue truppe versano sangue su tutti i campi d'Europa ma lui è ancora lontano dal raggiungimento del suo scopo.
    Roeder: Immagino che lei intenda ancora vincere questa guerra con la magia?
    Johann Schmidt: "Scienza". Ma comprendo la vostra confusione: il grande potere ha sempre sbigottito gli uomini primitivi! L'HYDRA sta assemblando un arsenale per eliminare i miei nemici in un colpo solo, ovunque siano, a dispetto di quante forze possiedono, tutto in pochissime ore!
    Roeder: I suoi nemici?
    Johann Schmidt: Le mie armi contengono sufficiente potenza distruttiva da decimare qualsiasi capitale ostile sulla Terra. Signori, in poche parole, ho imbrigliato il potere degli dèi!
    Schneider: Grazie, Schmidt.
    Johann Schmidt: Per cosa?
    Schneider: Per aver chiarito che lei è senza dubbio un pazzo!
    Hutter [osserva la mappa dei luoghi che l'HYDRA vuole conquistare]: C'è Berlino su questa mappa!!
    Johann Schmidt: Sì, è così...
    Hutter: Sarà punito per la sua insolenza! Sarà portato davanti al Führer in persona! [Schmidt uccide lui e Schneider con un'arma caricata con l'energia del Cubo Cosmico, Roeder è l'ultimo]
    Roeder: Schmiiiiidt!!! [viene annientato]
    Johann Schmidt: Le mie scuse, dottore. Ma sapevamo entrambi che l'HYDRA non poteva più crescere all'ombra di Hitler... Hail HYDRA!
    Scienziati HYDRA: Hail HYDRA!
    Arnim Zola [Schmidt lo guarda]: H-Hail HYDRA!
  • Senatore Brandt: Con il dovuto rispetto per il colonnello, qui tralasciamo un concetto importante: io ti ho visto in azione, Steve... e ciò che più conta, è che il Paese ti ha visto. Il giornale! [un assistente mostra un giornale dal titolo "Nazisti a New York, uomo misterioso salva bambino" con la foto di Steve] La fila per arruolarsi gira intorno all'isolato, la tua foto è in tutte le edicole. Non si prende un soldato, un simbolo come quello, e lo si nasconde in laboratorio! Figliolo... vorresti servire il tuo Paese sul campo di battaglia più importante di questa guerra?
    Steve Rogers: Signore, non desidero altro.
    Senatore Brandt: Allora congratulazioni, sei appena stato promosso!
  • Peggy Carter: Carina, l'esibizione.
    Steve Rogers: Sì, ehm... Ho dovuto improvvisare un po', sono abituato a un pubblico più... adolescente.
    Peggy Carter: Ho saputo che sei la "Nuova speranza dell'America".
    Steve Rogers: La vendita dei titoli ha un incremento del 10% negli Stati che visito.
    Peggy Carter: È il senatore Brandt a dirlo?
    Steve Rogers: Almeno mi fa fare qualcosa... Phillips mi avrebbe rinchiuso in un laboratorio!
    Peggy Carter: Hai solamente queste uniche due opzioni? Cavia da laboratorio o scimmia danzante? Eri destinato a molto di più, lo sai? [Steve si guarda intorno pensieroso] Che c'è?
    Steve Rogers: Ho sognato per tanto tempo di andare oltreoceano, essere in prima linea, servire il mio Paese... finalmente sono riuscito a realizzarlo... con una calzamaglia. [vede un furgone che porta soldati feriti] Devono essere passati per l'Inferno.
    Peggy Carter: Loro molto più di altri... Schmidt ha inviato un corpo militare ad Azzano, duecento uomini hanno combattuto, meno di cinquanta sono tornati. Il tuo pubblico ora è ciò che rimane del centosettesimo, gli altri sono stati uccisi o catturati.
    Steve Rogers: Il centosettesimo?! [era il gruppo in cui era andato Bucky]
    Peggy Carter: Cosa c'è?
    Steve Rogers: Venga! [raggiungono la tenda di Phillips] Colonnello Phillips!
    Chester Phillips: Guarda chi si vede, l'uomo a stelle e strisce con un piano, qual è il tuo piano, oggi?
    Steve Rogers: Mi serve l'elenco delle vittime di Azzano!
    Chester Phillips: Non sei tu a dare ordini.
    Steve Rogers: Mi serve solo un nome, il sergente James Barnes del centosettesimo!
    Chester Phillips [rivolto a Carter]: Più tardi lei e io faremo una chiaccheratina che non gradirà!
    Steve Rogers: La prego, mi dica se è vivo, signore! B-A-R...
    Chester Phillips: So scrivere! ...Oggi ho firmato talmente tante lettere di condoglianze che ho dovuto smettere di contarle. Ma... quel nome mi sembra familiare. Mi dispiace.
    Steve Rogers: E che farete con gli altri? Ci sarà una missione di salvataggio?
    Chester Phillips: Sì, si chiama "vincere la guerra"!
    Steve Rogers: Ma se sa dove si trovano, perché non...?
    Chester Philips [interrompendolo]: Sono a trenta miglia dietro le linee, in uno dei territori più blindati d'Europa. Perderemmo più uomini di quanti ne salveremmo, ma non mi aspetto che questo lo capisca una ballerina di fila!
  • Peggy Carter: Questo è il tuo transponder, attivalo quando sei pronto e il segnale ci condurrà da te direttamente.
    Capitan America: È sicuro che funzioni?
    Howard Stark: È stato testato più di te, amico! [l'aereo viene attaccato da terra, Steve si alza per saltare fuori]
    Peggy Carter: Dove vai?! Fermo! Dobbiamo portarti a destinazione!
    Capitan America: Almeno sarò al sicuro! Girate questo affare e sparite da qui!
    Peggy Carter: Tu non puoi darmi ordini!
    Capitan America: Altroché se posso: sono un capitano!
  • Gabe Jones: Tu chi diavolo saresti?
    Capitan America: Sono... Captain America.
    Falsworth: Uhhh... come, prego? [Steve li libera dalla cella]
    Dum Dum Dugan [va incontro al giapponese Jim Morita]: Arruoliamo cani e porci, eh?
    Jim Morita [mostra le targhe]: Sono di Fresno, campione!
    Capitan America: Ce ne sono altri? Cerco il sergente James Barnes.
    Falsworth: C'è una zona di isolamento nella fabbrica, ma non torna nessuno da lì.
    Capitan America: Okay. Il bosco si trova a nord-ovest, poco dopo il cancello, svelti e dategli filo da torcere! Io vi raggiungerò nella radura con gli altri che troverò.
    Gabe Jones: Aspetta, te la senti?
    Capitan America: Sì... Sì, avrò steso Hitler almeno duecento volte!
  • Capitan America [mentre libera Bucky]: Credevo fossi morto!
    Bucky Barnes: Credevo fossi più piccolo...
  • Johann Schmidt: Captain America! Che emozione! Io sono un grande ammiratore dei tuoi film! Allora il dottor Erskine è riuscito a farcela, alla fine! Non è un grande miglioramento, tuttavia, direi... sbalorditivo! [Steve gli tira un pugno]
    Capitan America: Non ne hai idea!
    Johann Schmidt: Non ne ho idea? [dopo un breve scontro, Zola attiva la passerella che lo separa da Steve] Qualunque cosa ti abbia raccontato Erskine, sono stato io il suo più grande successo! [si strappa la maschera rivelando il suo vero volto da Teschio Rosso]
    Bucky Barnes [rivolto a Steve]: Tu non hai una di quelle, vero?
    Teschio Rosso: Tu sei un illuso, Capitano! Fai finta di essere un semplice soldato, ma nella realtà hai solo timore di ammettere che abbiamo lasciato l'umanità alle nostre spalle! E a differenza di te, io l'accetto con orgoglio! Senza paura!
    Capitan America: Allora come mai scappi?
  • Senatore Brandt: Sono onorato a conferire questa medaglia al valore a un mio carissimo amico... Captain America! [nessuno esce dalla tenda] Captain America? Capitano, tocca a te! [un passacarte esce per informarlo che Steve è assente]
    Generale [interpretato da Stan Lee]: Lo immaginavo più alto!
  • Bucky Barnes: Visto? Te l'ho detto, sono degli idioti!
    Steve Rogers: E tu, invece? Tu sei pronto a seguire Captain America nelle fauci della morte?
    Bucky Barnes: Ah, no... il piccoletto di Brooklyn che era tanto scemo, sempre a caccia di risse... io seguirò lui! Ma porterai il costume, vero?
    Steve Rogers: Sai una cosa? Mi ci sto affezionando!
  • Peggy Carter: Howard ha delle attrezzature da provare. Domattina?
    Steve Rogers: Va benissimo.
    Peggy Carter: Vedo che la tua super squadra si prepara per la missione.
    Bucky Barnes: Non le piace la musica?
    Peggy Carter: A dire il vero sì... È probabile che quando tutto sarà finito, andrò a ballare.
    Bucky Barnes: E che cosa stiamo aspettando?
    Peggy Carter [guarda Steve]: Il compagno giusto. 8:00, Capitano.
    Steve Rogers: Sissignora, ci sarò.
    Bucky Barnes: Sono invisibile. Mi sono trasformato in te, è come un incubo!
  • Teschio Rosso: L'arroganza non si può definire una caratteristica tipica americana, ma devo dire che tu l'incarni meglio di chiunque altro! Ma... esistono limiti addirittura per te, Capitano. Oppure Erskine ti ha detto diversamente?
    Capitan America: Mi ha detto che tu sei pazzo.
    Teschio Rosso: Ahhh... Provava risentimento per il mio genio e ha tentato di negare ciò che era legittimamente mio, ma a te ha dato tutto. Allora... Tu cosa avevi di così speciale?
    Captain America: Niente... sono un ragazzo di Brooklyn. [Teschio Rosso lo prende a pugni] Ho tutto il giorno libero!
    Teschio Rosso: Oh, ne sono convinto, sì, ma sfortunatamente la mia agenda è piena di impegni! [gli punta la pistola in testa, ma sente i rinforzi di Steve arrivare]
    Capitan America: Anche la mia! [si libera mente gli Howling Commandos irrompono nella base e aprono fuoco]
  • Soldato HYDRA: Taglia una testa e altre due... [Phillips gli fucila addosso]
    Chester Phillips: Troviamo le altre due!
  • Capitan America [sta per salire sul bombardiere]: La tenga ferma!
    Peggy Carter: Aspetta! [si scambiano un bacio] Fallo fuori!
    Chester Phillips [Steve lo guarda]: Io non ti bacio!
  • Teschio Rosso: Tu non ti arrendi mai, non è vero?
    Capitan America: No! [iniziano a combattersi]
    Teschio Rosso: Avresti potuto avere il potere degli dèi! Porti una bandiera sul petto e pensi di combattere una battaglia di nazioni! Io ho visto il futuro, Capitano! Non esistono bandiere!
    Capitan America: Non il mio futuro! [gli tira addosso lo scudo, facendogli danneggiare il contenitore del Cubo Cosmico che alimenta l'aereo]
    Teschio Rosso: Che cosa hai fatto?! [prende in mano il Cubo, che apre un portale galattico e lo scaglia dolorosamente in un punto nell'altro universo, poi il Cubo cade, sfonda lo scafo del bombardiere e precipita in mare]
  • Peggy Carter: Steve, sei tu, stai bene?
    Capitan America: Peggy, Schmidt è morto!
    Peggy Carter: E l'aereo?
    Capitan America: Questo... è un po' più difficile da spiegare!
    Peggy Carter: Dammi le tue coordinate, ti troverò un luogo dove atterrare!
    Capitan America: Non posso atterrare in sicurezza, ma posso provare un atterraggio forzato.
    Peggy Carter: Ah, okay, metto Howard in linea, ti dirà cosa fare...
    Capitan America: Non c'è tempo! Va troppo veloce ed è diretto verso New York... Devo farlo esplodere in acqua.
    Peggy Carter: Ti prego, non lo fare! A-Abbiamo tempo, troveremo un'altra soluzione!
    Capitan America: Al momento sono in mezzo al nulla, se aspetto, molte persone rischiano di morire! Peggy... questa è la mia scelta. [fa impennare il bombardiere verso i ghiacci] Peggy?
    Peggy Carter: Sono qui...
    Capitan America: Ti devo chiedere di rimandare quel ballo.
    Peggy Carter [iniziando a piangere]: Va bene... Fra una settimana, sabato prossimo, allo Stork Club.
    Capitan America: Va bene...
    Peggy Carter: Alle venti in punto, non osare fare tardi, chiaro?
    Capitan America: Ancora non ho imparato a ballare.
    Peggy Carter: Ti insegnerò io! Però devi venire.
    Capitan America: Chiederemo all'orchestra di suonare un lento! [poco prima di schiantarsi, si stacca su Peggy mentre lo ascolta] Mi dispiacerebbe pestar... [la trasmissione si interrompe]
    Peggy Carter: Steve? ...Steve? [piangendo] Steve?!?
  • [Dopo la fuga di Steve che termina quando si ritrova nella Times Square odierna]
    Nick Fury: Riposo, soldato! Senti, mi dispiace per la messa in scena di poco fa, ma... pensavamo che fosse meglio arrivarci con cautela.
    Steve Rogers: Arrivare dove?
    Nick Fury: Hai dormito, Capitano. Per quasi settant'anni. [Steve si guarda intorno incredulo e rattristato] Sei sicuro di stare bene?
    Steve Rogers: Sì, sì, è solo che... avevo un appuntamento.

[Scena dopo i titoli di coda, Nick Fury visita Steve mentre si allena in palestra]
Nick Fury: Problemi col sonno?
Steve Rogers: Ha una missione, signore?
Nick Fury: Esatto.
Steve Rogers: Per reintegrarmi nel mondo?
Nick Fury: Per salvarlo.

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