Rivoluzioni colorate
ondata rivoluzionaria
Citazioni sulle rivoluzioni colorate.
Citazioni
modifica- Cè stata una serie di rivoluzioni «colorate» controllate. I popoli delle nazioni in cui questi eventi avevano luogo erano chiaramente stanchi della tirannia, della povertà e della mancanza di prospettive; ma questi impulsi sono stati cinicamente sfruttati. A queste nazioni sono stati imposti standard che non corrispondevano in alcun modo al loro stile di vita, alle loro tradizioni, alle culture di quei popoli. I risultati, invece della democrazia e della libertà, sono stati il caos, le esplosioni di violenza e diverse insurrezioni. (Vladimir Putin)
- Cosa considero assolutamente inaccettabile per noi? Risolvere questioni, comprese questioni controverse, questioni politiche interne nelle repubbliche dell'ex Unione Sovietica con l'aiuto delle cosiddette rivoluzioni "colorate", con l'aiuto di colpi di stato e modi incostituzionali per spostare l'attuale governo - questo è assolutamente inaccettabile. (Vladimir Putin)
- I nostri servizi hanno scoperto che gli avvenimenti in Georgia, Ucraina e Kirghistan sono stati pilotati e finanziati da organizzazioni occidentali, a dimostrazione che gli Usa e altri gruppi di interesse usano con la Russia un doppio standard. (Nikolaj Patrušev)
- In Russia pensano che le rivoluzioni in Georgia e Ucraina siano state pilotate dalla Cia o stipendiate da George Soros. È la vecchia teoria del complotto che riemerge. Ma è una visione semplicistica e anche un po' stupida. La realtà è che la gente a reagito a delle ingiustizie. Dicevano che in Georgia non sarebbe mai potuto accadere... e lo dicevano anche dell'Ucraina. (Mikheil Saak'ashvili)
- L'esperienza dei fallimenti russi negli anni 2003-2004 in Georgia, Adjarija, Abcasia, Ucraina, Moldavia è stata la prosecuzione di errori già commessi tanto tempo addietro, ma la coscienza post-imperiale difficilmente è in grado di comprenderlo. È più facile credere che siamo stati battuti non dai georgiani o dagli ucraini, ma dal "complotto mondiale" che sta dietro di loro. Se le decisioni vengono prese (oppure se le soluzioni si attuano) nell'ambito di questo paradigma è possibile, serbando rancore contro tutti, continuare a commettere un errore dopo l'altro. (Egor Timurovič Gajdar)
- La rivoluzione delle Rose a Tbilisi e quella Arancione a Kiev, ebbero infatti esiti trionfali. Imposero, contro il volere del Cremlino e le trame dei suoi servizi segreti, due governi pro-occidentali. Vale a dire anti-russi. Lo fecero pacificamente, senza morti e feriti, ma con manifestazioni enormi, di massa, che duravano giorno e notte e andarono avanti per settimane. Dunque, niente di paragonabile con le striminzite manifestazioni che si stanno succedendo dai primi di aprile in Russia. (Sandro Viola)
- Le "rivoluzioni colorate" hanno terrorizzato gli autocrati di tutto il mondo spingendoli a consolidare la propria autorità a ogni costo. Nel 2012, Vladimir Putin è tornato al Cremlino, Erdogan ha trasformato la Turchia in una repubblica presidenziale e qualche tempo dopo Xi Jinping ha annullato ogni limitazione al suo esercizio del potere in Cina. Così il fronte dei dittatori si è consolidato e la pressione da loro esercitata sulle società è cresciuta. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. (Vladislav Inozemcev)
- Penso che se in Russia si arriverà a una rivoluzione, non sarà come quella delle rose in Georgia, o come quella dei tulipani in Kirghizistan o come quella arancione in Ucraina: da noi ci sarà una rivoluzione sanguinosa. (Anna Stepanovna Politkovskaja)
- Se mai faremo la rivoluzione [in Russia], sarà una rivoluzione rossa. Perché i comunisti sono i più «democratici» del paese. E perché il rosso è il colore del sangue. (Anna Stepanovna Politkovskaja)
- Si tratta della seconda ondata di liberazione in Europa, dopo le rivoluzioni del 1989. (Mikheil Saak'ashvili)
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