Razzismo nel calcio
Citazioni sul razzismo nel calcio.
- C'è un razzismo schifoso, ed è basato sul colore della pelle. C'è un razzismo stupido, basato sul colore delle maglie. Per cui l'altro (o uno dei tuoi, giudicato indegno) è un bersaglio da irridere, un nemico da abbattere, uno di un'altra fede, quindi un infedele. (Gianni Mura)
- Il calcio è un gioco che deve far felici tutti e non possiamo accettare nessuna forma di discriminazione che lo possa far vergognare. (Romelu Lukaku)
- Il razzismo è una questione più grande dei giocatori. Oggi le amministrazioni, le federazioni, i club devono essere più aggressivi. Non tocca a chi sta in campo, tocca a chi ormai ha tutti i mezzi tecnologici per controllare il pubblico, si può trovare e punire il responsabile di ogni atto incivile. (Marcel Desailly)
- Il razzismo va combattuto, ma oggi il calcio è un mix di razze, religioni, colori. Credo che gli episodi che si vedono dipendono più dalla situazione politica ed economica. È un problema sociale, una protesta contro gli amministratori politici che poi si scatena in aggressività. (Pelé)
- Lo stadio non può essere uno spazio di anarchia [...]. Non ci può essere una zona franca priva di legge. Purtroppo oggi, nei nostri stadi, questo succede. Non solo con episodi di razzismo, ma anche striscioni, coreografie [...]. Poi c'è un aspetto molto più profondo: spesso quando si usa la parola "culturale" sembra una parola vuota, invece è fondamentale. Queste persone che fanno gli ululati sono veramente fuori dal tempo, anacronistici. È gente che è spaventata da quello che è il mondo attuale. Chi ha la possibilità di viaggiare e visitare le grandi città sa cosa siano integrazione, multietnicità, multiculturalismo. Ormai sono cose del quotidiano. Oggi chi risponde "ululando" in uno stadio vuol dire che è una persona ignorante, che non ha studiato, ferma a categorie vecchie e datate. Quando vedo atti di razzismo mi vengono in mente il colonialismo, il nazionalismo: categorie dell'Ottocento. Mi spiace dirlo, ma vedo gradi sociali e culturali bassi che rispondono con un'arma che loro ritengono molto oltraggiosa, non capendo che si tratta di un autogol. (Matteo Marani)
- Non credo che quello italiano sia un popolo razzista [...]. Credo però che sia un popolo ignorante, nel senso che ignora. Purtroppo il mondo del calcio è spesso specchio della società. (Sara Gama)
- Non mi pare un tema legato al tifo: conosco supporter sfegatati, eppure correttissimi, in Italia, e ancora di più in Inghilterra. Il razzismo nasce dall'ignoranza più bassa. (Mario Balotelli)
- Ogni volta tutti dicono che la prossima volta la partita sarà sospesa, ma non succede mai. Constato che le istanze del calcio se ne fregano. Se fosse davvero stato un problema, la gara sarebbe stata fermata. La squadra avrebbe dovuto lasciare il campo e una soluzione si sarebbe trovata. I giocatori che non subiscono razzismo devono essere totalmente solidali con i loro compagni presi di mira. Bisogna capire che quando un giocatore subisce tale violenza, quest'ultima si ripercuote su milioni di persone. Bisogna chiarire che non si può andare avanti così, che la partita non la si gioca. Ma il calcio è un business, dunque nulla sarà fatto dalle istituzioni che non hanno mai colto l'occasione per intervenire. (Lilian Thuram)
- [Nel 2001] Rimedi? Cominciamo dai presidenti [...]. Il giocattolo è – soprattutto – nelle loro mani? Ebbene, lo difendano da [...] uomini [...], non da pataccari arricchiti e codardi. Alla prima occasione in cui [...] una curva [...] si macchiasse delle consuete e vigliacche volgarità verso gli avversari di colore, afferrino quei microfoni con cui tanto si gingillano quando vogliono fare i pavoni e intimino ai "loro" tifosi di tacere [...]. Passerebbero alla storia per maturità e civiltà: e soprattutto "scavalcherebbero" con l'esempio l'incapacità di chi dovrebbe governare questa piaga sia a livello politico che [...] sportivo. E non si fermino qui. Come? Smettendo [...] di accettare il ricatto di quei quattro [...] trogloditi che pretenderebbero di [...] pilotare le scelte dei club affermando la loro insofferenza verso i giocatori di colore. I tifosi della Lazio fischiano gli avversari neri? Ebbene, Cragnotti comperi due-tre bei talenti color ebano e kriptonizzi così nella maniera più pratica e spiazzante quei selvaggi [...]. E lo stesso faccia Pastorello [...]. Alcuni suoi supporters straccioni non gradiscono gli uomini neri? Ebbene, lui che ha scoperto gli Asprilla e valorizzato i Thuram, faccia appello alla sua competenza calcistica e... cromatica e rimpolpi il suo [...] Verona di qualche talento così colorato da far scappare (e magari anche vergognare) i contestatori. [...] La multirazzialità non è solo un dato di fatto, ma un motivo di orgoglio su cui fondare – perché no – anche la nostra crescita sportiva. [...] Sbrighiamoci ad accettarla e ad amarla: intanto perché lo sport deve essere un volano di civiltà. E poi perché fra poco più di una generazione, i "buuu" degli stadi italiani potrebbero... toccare ai bianchi. Tanto vale cominciare ad andare d'accordo fin da adesso, no? (Marino Bartoletti)
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