Perestrojka
complesso di riforme dell'Unione Sovietica
Citazioni sulla perestrojka.
Citazioni
modifica- La delusione scaturita da quella rivoluzione mancata ha generato un sentimento di impotenza sul quale la propaganda ufficiale ha facile presa. L'interesse russo è sempre al primo posto, il contesto generale non è tenuto in alcuna considerazione. (Svjatlana Aleksievič)
- La glasnost e la perestrojka potrebbero cancellare lo stalinismo... (Ronald Reagan)
- La perestrojka di Gorbačëv fu attuata e compresa solo da lui e dal suo quadro dirigenziale: l'intera nazione non stava affatto capendo cosa stesse succedendo. (Svjatlana Aleksievič)
- La perestrojka era un'idea apparentemente irrealizzabile. Il Partito intendeva servirsi della propria struttura verticistica per rendere il paese, e se stesso, meno governato dal vertice. Un sistema le cui piaghe primarie erano la stagnazione e la rigidità intendeva modificare se stesso. Il risvolto peggiore, probabilmente insormontabile, era che coloro i quali, fino a quel momento, avevano avuto come unico interesse quello di restare attaccati al potere e assicurarsi tornaconti personali, erano gli stessi che avrebbero dovuto concepire un cambiamento tale da smantellare le gerarchie di comando ed eventualmente estromettersi. Il sistema resisteva istintivamente al cambiamento e un gran numero di individui tramavano scientemente per sabotarlo. (Maša Gessen)
- La sensazione angosciante che qualcosa si fosse rotto non se ne andò nemmeno quando tornai a casa. Al contrario, è peggiorato. Coloro che avevano accettato con entusiasmo la perestrojka, dopo cinque anni di infruttuosi tentativi di ristrutturazione erano diventati moralmente stanchi e profondamente delusi sia dall'idea stessa che da coloro che l'avevano realizzata. Tutti erano stufi della stupidità della nomenklatura e dell'arroganza del partito, intrecciata con impotenza e debolezza organizzativa. Tutti sapevano che da questo mostro chiamato "perestrojka" non sarebbe venuto fuori nulla, ma nessuno aveva idea di cosa fare dopo.
Questa mancanza di chiarezza, di definizione, questa disperazione e malinconia rendevano le persone meschine, e di conseguenza si è verificata un'ondata di crimini e suicidi. Su scala più ampia, ciò ha portato a conflitti interetnici. Il prezzo della vita umana scese precipitosamente, fino ad attestarsi al livello di un cane bastardo. Se ne uccidi uno - vabbè, scusa e tutto il resto - soffri per qualche minuto e poi vai avanti con la tua vita.
La vita, se così si può chiamare, andava avanti. I bambini si erano abituati a passare tra i cadaveri mentre andavano a scuola. E questo tornerà a tormentarci. Siamo stati noi a mettere queste "mine ad azione ritardata" nell'anima dei nostri figli, ed esse esploderanno, ancora e ancora, per molto tempo a venire. (Aleksandr Ivanovič Lebed') - Non vediamo giungere alcun risultato materiale della perestrojka. (Andrej Dmitrievič Sacharov)
- Seguivamo la perestrojka, ma le informazioni su tutto quello che stava succedendo tra il 1986 e il 1988 le avevamo solo attraverso la televisione. Gli amici ci raccontavano del clima vivace di quegli anni.
Ma quando tornammo a casa non vidi cambiamenti, c'erano sempre quelle insopportabili file, le tessere di razionamento, i tagliandi, gli scaffali vuoti. Nel primo periodo dopo il ritorno avevo addirittura paura di andare a fare la spesa. Non ero in grado, come gli altri, di prendere al volo un'occasione o di fare tutte le file. Mi infilavo soltanto nel negozio più vicino, compravo solo il necessario, e tornavo a casa. Era orribile. (Ljudmila Putina) - Si parla molto di rinnovamento, ma le difficoltà da superare sono enormi. Bisogna avviare un processo di ristrutturazione morale di tutto un popolo, e questo richiede molto tempo. Si sono create abitudini, privilegi. Ci vorranno cinquant'anni per estirpare le radici del male. Ma il buon senso finirà col prevalere, se no la vita sarebbe assurda, non varrebbe la pena vivere. (Tengiz Evgen'evič Abuladze)
- Sono molto legata all'Italia. [...] Sa perché? Il primo viaggio fuori dall'Urss, io e Mikhail lo abbiamo fatto qui da voi. Era il '71, e noi due turisti qualunque. Roma, Napoli, la Sicilia. Quel viaggio ci aprì gli occhi. Facevamo centinaia di domande a tutti quelli che incontravamo. Assaporavamo per la prima volta il gusto della libertà. Allora Mikhail e io capimmo che qualcosa da noi non funzionava, che si doveva pensare una grande riforma. I germi della perestrojka sono nati in Italia. (Raisa Maksimovna Gorbačëva)
- Gli ambienti di destra non cercano di nascondere il loro atteggiamento ostile verso la perestrojka, perché essa dimostrerebbe l'infondatezza della loro opinione, secondo la quale il socialismo non ha nulla di attraente da presentare al mondo libero. Per costoro, l'abbandono del vecchio dogma dell'immobilismo sociale sovietico equivale a una catastrofe ideologica, perché dovrebbero rivedere l'intera dottrina dell'antisovietismo e le direttive politiche che ne derivano. Svanirebbe così la mitica minaccia sovietica, derivante secondo queste tesi dal fatto che l'Unione Sovietica, incapace di risolvere le proprie difficoltà interne, intraprenderebbe iniziative espansionistiche.
- Io sono convinto che l'esperienza della perestrojka e del nuovo modo di pensare è attuale anche oggi, nel momento in cui l'umanità si trova di fronte alle sfide della sicurezza, della povertà, della crisi del suo rapporto con la natura. La comunità mondiale può vincere queste sfide solo con un'azione comune e solidale.
- L'essenza della perestrojka sta nel fatto che unisce il socialismo con la democrazia e fa rivivere il concetto leninista della costruzione del socialismo, sia in teoria sia in pratica.
- Perestrojka è una parola dai molti significati. Ma se dobbiamo scegliere tra i suoi molti sinonimi quello che esprime nel modo più esatto la sua essenza, possiamo dire che la perestrojka è una rivoluzione. Un'accelerazione decisiva dello sviluppo socio-economico e culturale della società sovietica, che comporta cambiamenti radicali lungo la strada verso uno stato qualitativamente nuovo, è senza dubbio un compito rivoluzionario.
- Perestrojka significa vincere il processo di stagnazione, spezzare il meccanismo frenante, creare al suo posto un meccanismo affidabile ed efficiente per accelerare il progresso sociale ed economico e per conferirgli un maggiore dinamismo.
- Se dovessi riassumere in poche parole il senso della perestrojka, direi che coloro che la promossero si proponevano di umanizzare e rinnovare il Paese: gradualmente, attraverso la democrazia, nell'ambito di una scelta socialista.
- Dopo settantatré anni di bolscevismo la gente non sa più cosa sia la libertà di pensiero e la sostituisce con la liberta d'azione. E qui libertà d'azione significa libertà di uccidere. Ecco, in due parole, tutta la perestrojka, tutto il nuovo pensiero.
- In un certo senso perestrojka e glasnost' sono dei polmoni artificiali innestati nell'organismo sempre più sofferente, anzi morente, dell'Urss, che le permettono di andare avanti per altri sei anni e mezzo.
- La perestrojka ha coinciso con lo sviluppo della televisione nel paese. La televisione ha conferito alla perestrojka una risonanza finora mai goduta da nessun evento nella storia dell'Impero.
- Secondo me la perestrojka emerge dalla concomitanza di due grandi processi cui è stata sottoposta la società dell'Impero:
- la massiccia cura di disintossicazione dal terrore;
- il viaggio collettivo del mondo dell'informazione.
Chiunque non sia stato educato in un'atmosfera di bestiale terrore generalizzato e in un mondo di disinformazione avrà difficoltà a rendersi conto del problema.
- La gente, il popolo non lasceranno morire la perestrojka, poiché essa esprime le loro aspirazioni più recondite.
- La perestrojka è stata una rivoluzione. Dall'alto, certamente. Si è conclusa, però, nel modo del tutto legittimo.
- Se di qualcosa è «colpevole» la perestrojka, lo è di aver liquidato l'isolamento del Paese dal resto del mondo, di aver dato la possibilità ai nostri concittadini di vedere che il mondo è migliore, è più umano e tollerante di come lo descrivevano i cavalieri del messianesimo ideologico. Ha liberato la nostra gente da una xenofobia connaturata e instillata, come ha liberato la società dall'immagine del nemico esterno, trasformando il «nemico» in «partner» e mostrando che là dove «homo homini lupus», come si asseriva, la gente vuole vivere e vive secondo le normali leggi umane. Che il benessere materiale e gli agi della vita - ottenuti grazie a un intelligente spirito imprenditoriale e alla capacità di lavorare produttivamente - non priva la gente di umanità e di solidarietà con il prossimo in disgrazia.
- Si accusa la perestrojka di aver acceso le passioni nazionalistiche e interetniche. Non è vero. La gente ha sempre reagito con indignazione alle deviazioni nella politica delle nazionalità, alla tesi semplicistica dell'avvicinamento e della fusione delle nazioni, rozzamente applicata alla realtà concreta. Le scintille hanno continuato a bruciare sotto la cenere degli antichi soprusi. Lo stivale delle accuse di nazionalismo avrebbe potuto schiacciarle tutte le volte che avesse voluto. Ma ora la perestrojka ha buttato via lo stivale, e le scintille riprendono ad ardere, anche se demonizzate dalle etichette del separatismo e dell'estremismo. Ma cosa dovremmo fare: rimpiangere lo stivale e rimetterlo in funzione? Se c'è qualcosa da rimpiangere è che la perestrojka non abbia messo a punto sin dai suoi albori una visione della politica nazionale conforme ai suoi compiti e ai suoi obiettivi.
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