Patrice Evra

opinionista sportivo ed ex calciatore francese (1981-)

Patrice Latyr Evra (1981 – vivente), ex calciatore francese.

Patrice Evra (2012)

Citazioni di Patrice Evra modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Non capisco per quale motivo non si riesca a superare il problema razzismo. Credo sia solo ignoranza.[1]
  • Io non sono nero, bianco, rosso, giallo, sono un uomo.[1]
  • [...] per me la Juventus rappresenta veramente la cultura di vincere tutte le partite.[2]
  • Lo Stadium è incredibile: non è più grande dell'Old Trafford, ma ti senti davvero a casa, come se niente ti potesse toccare.[3]
  • L'obiettivo della Juventus, a inizio stagione, è sempre quello di vincere [...]. La vera Juve è quella che vince i campionati [...]. L'avversario più pericoloso per noi è la Juventus: non è arroganza, lo penso veramente.[4]
  • Io vorrei rispondere alla gente che critica il calcio italiano e spero che questa gente venga a giocare. Ricordo Tevez mi diceva che in Italia per fare un gol dovevi creare 100 occasioni. In Italia sono pronti tatticamente e io a 34 anni sto imparando alla grande.[5]
  • Chi gioca nella Juve lo fa per vincere il campionato. Chi indosserà questa maglia il prossimo anno lo farà per vincere la Champions. Questo è l'obiettivo. Significa guardarsi allo specchio e chiedersi: sei scarso o sei all'altezza? Ora abbiamo fatto solo il nostro lavoro. Non è presunzione, ma vincere lo scudetto qui è una cosa normale.[6]
  • Allegri è un allenatore semplice da capire, non gli piace lavorare con gli stupidi. Lui ti fa vedere la strada, io ho capito veramente con chi avevo a che fare quando abbiamo giocato il ritorno con il Borussia Dortmund [ottavi di finale della UEFA Champions League 2014-2015]. Ci fece vedere una serie di movimenti e tutte le cose che lui ci aveva illustrato le ho riviste sul campo. Per me è stato incredibile, non mi era mai capitato prima con un allenatore.[6]
  • [Alla domanda «Si sente juventino?»] Per questo club ho un rispetto incredibile, mi sto attaccando molto a questa maglia. Chissà, dev'esserci un angelo, perché mi sembra di aver trovato un'altra casa.[7]
  • [Somiglia allo United?] Tanto. Quando arrivi a Manchester ogni sconfitta è un dramma, perché devi rispettare la storia [...] Sono magliette pesanti, c'è grossa pressione. E se prima ancora del talento, hai personalità, è già un passo avanti.[7]
  • [Su Paul Pogba] Quando gioca male la gente lo critica perché pensa di più a quello che fare sui social o ai suoi tagli di capelli, ma non cambierà mai. Pensa a se stesso e fa quello che vuole. Però non vorrei che la sua immagine diventasse più importante del calcio.[8]
  • [Su Massimiliano Allegri] Conosce tantissimo il calcio ed è una splendida persona. Ho un ricordo che serve a spiegare Max. Giocavamo contro il Dortmund, avevamo vinto 2-1 all'andata e avevamo ancora da giocare il ritorno in Germania. Cosa ci disse? "State tranquilli, sarà come un'amichevole". Io rimasi perplesso, poi ci fece vedere un video che ci mostrava le debolezze della difesa tedesca e gli spazi che dovevamo attaccare. Si verificò tutto, fu come muoversi all'interno di un film. Vincemmo per 3-0. Da lì ho sempre avuto un grandissimo rispetto per Allegri e in ogni partita di Champions gli chiedevo: "Mister, cosa abbiamo sul menù?" Aspettavo le sue intuizioni, è una persona davvero intelligente.[9]
  • La mentalità della Juve è molto diversa. Ti controllano tutto, ti costringono a mangiare in un certo modo e devo dire che ho imparato moltissimo, anche tatticamente. [...] È stata una delle sfide più difficili della mia vita ed è per questo che sono così orgoglioso di aver trascorso due anni e mezzo con loro.[10]
  • [Su Giorgio Chiellini] È il cuore della difesa della Juventus. Non ha sempre avuto una buona tecnica ma ha sempre lavorato duramente, di più di Bonucci.[11]
  • Quelli che dicono che è più facile giocare in Italia non sarebbero nemmeno in grado di tenere i ritmi delle rifiniture. È stato come uno shock per me.[10]
  • Quando ero in Inghilterra, hanno portato un esperto a parlare con la squadra dell'omosessualità. Alcuni dei miei colleghi dicevano: "È contro la mia religione, ma se c'è un omosessuale in questo spogliatoio deve andarsene". In quel momento ho detto: "Stai zitto. Ma ti rendi conto?". Ho giocato con giocatori gay. Faccia a faccia, si sono aperti con me perché hanno paura di parlare pubblicamente. Ci sono almeno due giocatori per club che sono gay. Ma nel mondo del calcio, se lo dici, è finita.[12]
  • [Sulla fama] È difficile perché non hai niente e all'improvviso hai tutti quei soldi. Non sono preparati psicologicamente i giovani. Se dici ai club di chiamare uno psichiatra, ti sbattono la porta in faccia. I giocatori non hanno supporto e questo è il problema. È difficile, perché anche quando hai successo, torni nel quartiere e ti vedono come un estraneo. Diventi un nemico.[12]

Monsieur Champions, il lungo viaggio di un finto duro

Intervista di Emanuele Gamba, repubblica.it, 29 settembre 2014.

  • È come un figlio, per me. Ferguson mi mandò a casa sua per convincerlo a restare: pianse, non dormì perché anche lui sapeva che poteva diventare più di Vieira, ma ormai aveva deciso. Ferguson sapeva che Pogba sarebbe diventato fortissimo, ma anche che non poteva forzare i tempi.
  • Ferguson era il cuore di tutto, ha fatto in modo che lo United fosse una famiglia con una cultura, una filosofia: vincevamo per quello, non perché fossimo i più bravi. L'ho detto anche ai Glazer, perché io là sono ascoltato: ci vuole uno di famiglia, uno che rispetti la storia del club, che senta la pressione del passato.
  • Con Domenech, nel 2010, feci quello che il gruppo aveva deciso dovesse fare un vero capitano, che non antepone mai i propri interessi a quelli della squadra. Dissi: andate pure in vacanza tranquilli, le botte le prendo io. Forse dovevo essere egoista, ma si è capitani nello spogliatoio, non nelle foto. Ora comunque penso di poter dare l'esempio anche senza fascia al braccio.
  • Suárez mi chiamò negro per sette volte. Mi hanno tirato le banane, mi hanno ululato dietro, ma non me la sono mai presa: è l'ignoranza di chi ha paura della differenza, posso capirla. Suarez però è un collega e con lui stavo per reagire. Mi chiesi: adesso che faccio, gli do un pugno che farà il giro del mondo, che mi causerà due anni di squalifica, che tutti i bimbi vedranno. L'ho perdonato. L'ho anche votato come il migliore della Premier: al giocatore non porto rancore. E all'uomo? L'uomo non mi interessa, né se sia o meno razzista.

Note modifica

  1. a b Dalla conferenza stampa di presentazione alla Juventus; citato in Evra: Razzismo? È solo ignoranza, ansa.it 31 luglio 2014.
  2. Citato in Evra si presenta: "Juventus la scelta giusta", ilsole24ore.com, 31 luglio 2014.
  3. Da un'intervista a Juventus TV; citato in Evra: «Lo Stadium è incredibile», juventus.com, 18 settembre 2014.
  4. Da un'intervista a Sky Sport; citato in Alberto Mauro, Evra: "La Juve vera è quella che vince. E ha un solo rivale: la Juve", gazzetta.it, 30 dicembre 2015.
  5. Da un'intervista a Sky Sport; citato in La Juventus vince, Evra gonfia il petto: "Chi critica la Serie A, venga a giocarci", goal.com, 6 marzo 2016.
  6. a b Dall'intervista di Fabiana Della Valle, Juventus, Evra: "Vincere la Champions? Siamo pronti, grazie ad Allegri", gazzetta.it, 27 aprile 2016.
  7. a b Dall'intervista di Massimiliano Nerozzi, È come allo United, guardi la storia e non puoi perdere, La Stampa, 27 aprile 2016.
  8. Da un'intervista a FourFoutTwo; citato in Evra: "La gente critica Pogba come faceva con Beckham", Juvenews.eu, 4 aprile 2017.
  9. Da una dichiarazione a Premium Sport; citato in Evra: «Allegri vive le partite di Champions come amichevoli», tuttosport.com, 21 aprile 2017.
  10. a b Da un'intervista a Sky Sports; citato in Evra: «Il Manchester United rispetto alla Juve è stata una vacanza», tuttosport.com, 22 ottobre 2019.
  11. Da un'intervista a Sky Sports; citato in Evra: «Il Manchester United rispetto alla Juve è stata una vacanza», tuttosport.com, 22 ottobre 2019, p. 2.
  12. a b Da un'intervista a Le Parisien; citato in Camilla Prato, Patrice Evra, l'omosessualità nel calcio e gli abusi: "Sono stato stuprato quando avevo 13 anni", luce.lanazione.it, 12 gennaio 2022.

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