Miele

alimento prodotto dalle api

Citazioni sul miele.

Filtraggio del miele

Citazioni modifica

  • Colui il quale si nutre di miele, che viene prodotto con l'annientamento di decine di migliaia di minuscole creature, è peggiore di un macellaio, che si limita a uccidere un animale per volta. (Hemacandra)
  • Come le api raccolgono il miele, così noi estraiamo da tutto la linfa più dolce per edificare Lui. (Rainer Maria Rilke)
  • Dal corpo delle api esce una bevanda di colori svariati, che contiene guarigione per gli uomini; in questo è sicuramente un Segno per gente che riflette. (Corano)
  • I vegani non lo mangiano perché è un prodotto animale. Il motivo (con il quale io concordo) è che le api fanno il miele per sé e non per noi; quindi quando lo prendiamo dai loro alveari commettiamo un furto. (Jeffrey Moussaieff Masson)
  • L'amore è fecondo di molto miele e di molto fiele. (Tito Maccio Plauto)
  • La poesia è un miele che il poeta, | in casta cera e cella di rinuncia, | per sé si fa e pei fratelli in via; | e senza tregua l'armonia annuncia. (Clemente Rebora)
  • Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l'amore che dura fa così. (William Shakespeare)
  • Le metafore che si ispirano al miele sono fra le più antiche della nostra lingua e di altre che l'hanno preceduta nel tempo. Gli inni vedici associano spesso il latte e il miele che, secondo la Bibbia, scorreranno nella Terra Promessa. «Più dolci del miele» sono le parole del Signore. I babilonesi facevano del miele l'offerta agli dei per eccellenza, giacché questi dei esigevano un cibo che non fosse toccato dal fuoco. Nell'Iliade alcune giare di miele servono da offerta ai morti. Altrove essere furono utilizzate per raccogliere le loro spoglie. (Claude Lévi-Strauss)
  • Ma, indegno obbrobrio, v'è gente che mangia carne di pecora eppure indossa una tunica di lana! In quanto alle api, io le considero delle bestie divine, perché vomitano miele, seppure si voglia dire che lo ricevano da Giove. E se è vero che esse pungono, gli è perché là dove è dolcezza, vi troverai unita amarezza. (Petronio Arbitro)
  • Perché civile, esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele. (Luigi Pirandello)
  • Questa pianta è nata dal miele: con il miele noi ti sradichiamo; dal miele tu sei generata; rendi noi ricchi di miele. | Miele sulla punta della mia lingua, dolcezza alla radice della mia lingua: sii tu in mio potere, stai sotto la mia volontà. | Dolce è il mio procedere, dolce la mia andatura. Con la formula io dico ciò che è dolce: possa io essere dolce di aspetto. | Io sono più dolce del miele, io sono più dolce della pianta del miele. Tu certamente amerai me come un ramo ricco di miele. (Atharvaveda Saṃhitā)
  • Un bacio. Ma cos'è, così d'un tratto? Un giuramento reso tra sé e sé, un patto più stretto... È come un traguardo che insieme è un avvio, un punto rosa acceso sulla "i" di "amore mio", un bisbiglìo alle labbra perché l'orecchio intenda, il brivido del miele di un'ape che sfaccenda, una comunione presa al petalo di un fiore, un modo lungo e lieve di respirarsi il cuore e di gustarsi in bocca l'anima poco a poco. (Cyrano de Bergerac, film)

Antico Testamento modifica

  • Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. | Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. (Libro di Isaia)
  • Il Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo [...]. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele". (Libro dell'Esodo)
  • Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa, | c'è miele e latte sotto la tua lingua. (Cantico dei cantici)
  • Sansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furono giunti alle vigne di Timna, ecco un leone venirgli incontro ruggendo. Lo spirito del Signore lo investì e, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto. [...] Dopo qualche tempo [...] uscì dalla strada per vedere la carcassa del leone: ecco nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e il miele. [...] Sansone disse loro [ai Filistei]: "Voglio proporvi un indovinello [...]. Dal divoratore è uscito il cibo | e dal forte è uscito il dolce". [...] Gli uomini della città, il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone: "Che c'è di più dolce del miele? | Che c'è di più forte del leone?". (Libro dei Giudici)
  • Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, | per non esserne nauseato e poi vomitarlo. (Libro dei Proverbi)
  • Tutta la gente passò per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo. Il popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento. Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. Uno del gruppo s'affrettò a dire: "Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi! [...]". Rispose Giònata: "Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perché ho gustato un poco di questo miele". (Libri di Samuele)

Proverbi modifica

Italiani modifica

  • A bocca ammalata anche il miele è amaro.
  • Anche il miglior miele si guasta in vaso sporco.
  • Ape morta non dà miele.
  • Chi ha assaggiato il miele d'ape non può dimenticare il lecco.
  • Chi ha in bocca il fiele, non può sputar miele.
  • Chi ha timore delle api, non leccherà miele.
  • Chi maneggia il miele delle api poi si leccherà le dita.
  • Chi non ha un soldo in tasca, deve avere il miele in bocca.
  • Dove l'ape sugge il miele, il ragno sugge il veleno.
  • I parenti della moglie, sono dolci come il miele.
  • Il gentiluomo chiede solo il miele, ma la gentildonna vuol anche la cera.
  • Il miele d'ape si fa leccare, il fiele si fa sputare.
  • L'adulatore ha il miele in bocca e il fiele in cuore.
  • L'ape fa il miele con le pecchie.
  • L'ape industre nell'estate, mangia miele tutto l'inverno.
  • Le parole mielate sono veleno.
  • Non è col dir "miele miele", che la dolcezza viene in bocca.
  • Poco fiele fa amaro molto miele.
  • Quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto.
  • Troppo amore e troppo miele guastano lo stomaco.
  • Troppo caro è quel miele che si lecca dalle spine.
  • Ungiti di miele e sarai coperto di mosche.

Toscani modifica

  • Allo svogliato il mèle pare amaro.
  • Chi divide il miel con l'orso n'ha sempre men che parte.
  • Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.
  • Chi maneggia il mèle si lecca le dita.
  • Il mèle si fa leccare perché è dolce.
  • Una goccila di mèle concia un mar di fiele.

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