Hazbin Hotel

serie animata statunitense del 2024

Hazbin Hotel

Serie TV

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Titolo originale

Hazbin Hotel

Lingua originale Inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

2024

Genere animazione, commedia, drammatico, musicale
Stagioni 1
Episodi 8
Ideatore Vivienne Medrano
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Hazbin Hotel, serie televisiva statunitense del 2024.

Incipit modifica

[Storia dell'Inferno narrata da Charlie Stella del Mattino]
C'era una volta una città radiosa, protetta da cancelli dorati, conosciuta come Paradiso, governata da esseri di pura luce: angeli che adoravano il bene e lo difendevano in ogni modo dal male. Tra questi angeli c'era Lucifero, un sognatore con luminose idee per il creato. Ma dai vecchi saggi del Paradiso era visto come un provocatore, e consideravano il suo modo di pensare pericoloso per l'ordine paradisiaco. Lucifero restava a guardare mentre gli altri espandevano l'universo a loro piacimento. Dalla polvere della Terra crearono Adamo e Lilith, pari in tutto in quanto primi del genere umano. Ma Adamo pretendeva il comando. Lilith rifiutava di sottomettersi, fuggì dall'Eden. Lucifero, attratto dalla fiera indipendenza di lei, la trovò e i due sognatori ribelli si innamorarono perdutamente. Insieme bramavano di condividere la magia del libero arbitrio con l'umanità, e offrirono il frutto della conoscenza alla nuova di Adamo, Eva, che lo accettò con gioia. Ma il dono celava una maledizione: con quell'atto di disobbedienza, il male riuscì a insinuarsi sulla Terra. Con esso, arrivò un regno di oscurità e peccato. L'ordine che il Paradiso aveva difeso fu per sempre infranto. Come punizione per il gesto sconsiderato, il Paradiso gettò Lucifero e la sua amata nella fossa oscura creata dal male. A Lucifero non fu più permesso di vedere il buono nell'umana gente, ma solo la sua crudeltà e malvagità. Confuso, Lucifero perse la sua capacità di sognare. Invece Lilith prosperava, dando forza al genere demoniaco con la sua voce e i suoi canti. E mentre i numeri dell'Inferno crescevano, ne cresceva anche il potere. Il Paradiso considerò questo una minaccia, e prese una decisione spietata: ogni anno avrebbe mandato negli Inferi un esercito per lo sterminio, così l'Inferno e i suoi peccatori non avrebbe mai avuto i numeri e la forza per ribellarsi. Ma la speranza di Lilith non si spense, il suo sogno fu tramandato alla sua preziosa figlia, la principessa dell'Inferno.

Episodio 1, Ouverture modifica

  • [spot pubblicitario dell'Hazbin Hotel] Ciao a te, peccatore perduto. Ti piace il sangue, la violenza e la depravazione di natura sessuale? Ma è ovvio, per questo sei all'Inferno! Ma che ne diresti se io ti dicessi che c'è un posto dove alloggiare che non ha nulla di perverso? Benvenuto all'Hazbin Hotel, una deviata via per la redenzione! Inaugurato cinque giorni fa dalla delirante figlia di Lucifero, Charlie Stella del Mattino! Deponi il tuo destino nelle sue mani inesperte mentre lei cerca di risolvere i suoi irrisolti con papino redimendo te! Qui offriamo giochi giocosi, [inquadratura su Husk che sviene ubriaco sul bancone] un personale attento, solerte e tonico! [Niffty arriva e cerca di pugnalare uno scarafaggio con uno spillone] E disinfestazione cimici H24! Camere con cessi personali e una hall oltremodo trasandata! [inquadratura su Angel Dust, che fa il dito medio alla telecamera] Goditi una conversazione brillante con il nostro ospite, wow! Tutto questo e tanto, dico tanto di più, all'Hazbin Hotel, il tuo ultimo disperato tentativo di redenzione inizia qui. (Alastor)
  • Angel Dust: Se volete girare uno spot, vi consiglio di sfruttare il sensuale talento e celebrità che avete proprio qui.
    Vaggie: Angel, tu sei una pornostar.
    Angel Dust: Star, star del porno. I peccatori più arrapati butteranno giù i muri a randellate per entrare.
    Vaggie: Noi un porno come spot non lo giriamo.
    Angel Dust: Perché no? Il sesso vende, tira. Filmate me che ci do dentro con il signor "belle parole con la voce radio da paura" e sarete subito inondati da dannati desiderosi di alloggiare in questo strampalato hotel.
    Alastor: Ah-ah! Ti piacerebbe, scordatelo!
    Charlie: Angel, apprezzo che tu voglia usare le tue... speciali abilità per, uhm, attrarre gente qui, ma... sul serio, io non voglio sfruttarti... abusare di te.
    Angel Dust: Oh, ti prego, baby, questo corpo è fatto per essere sfruttato. Ho le braccia, la resistenza, ho le gambe, ho la capacità polmonare, ho le gambe! I conati di vomito, i buchi, le imbottiture che tutti credono tette...
  • Angel Dust: Ehi, ho una domanda: se faccia radio sclerata è così potente, allora perché non costringe le anime a rimanere qui?
    Alastor: Oh, fidati di me, le costringo!
    Husk: Perché credete che io resti qui? Pensate che me ne starei a pulire bottiglie e ad ascoltare voi coglioni che rompete e frignate in eterno se non mi costringesse lui?
    Niffty: Io adoro essere costretta!
    Husk: Tienilo per te, Niff.
    Angel Dust: Micio, non ti piace stare qui con me, baffi miao miao?
    Husk: Chiamami ancora "baffi miao miao" e ti ficco la bottiglia in fondo alla gola.
    Angel Dust: Erotico! Gola profonda, continua a parlare zozzo!
  • Husk [recitando con Angel Dust uno spot per l'hotel]: "Benvenuto all'Hazbin Hotel. Come posso esserle d'aiuto?"
    Angel Dust: Sono stato un po' troppo monello, e mi serve un paparino grande e forte per rimettermi al mio posto... sul cammino verso la redenzione.
    Husk: "Coraggio, vieni..."
    Angel Dust [simulando un orgasmo]: Oh, sì! Oh!
    Husk: "...nel posto giusto".
    Vaggie: Stop. Okay, Angel, serve che tu sia meno arrapante. E Husk, non tenere il copione davanti alla faccia.
    Husk: Sono quasi gatto, ma come attore sono un cane totale!
    Angel Dust: Potremmo buttarla sull'improvvisazione, gattone. Roar! [Husk lo spinge giù dal bancone]
    Husk: Ups.
  • Adamo: Quindi stavo suonando in questo concerto e per una cazzo di ragione questa gallinella virtuosa aveva una cotta per il batterista. E, insomma, tu lo sai chi sono io? Io sono Adamo, merda, sono il cazzo originale! Tutti i cazzi discendono da me! Pensi di preferire il cazzo del batterista? Nemmeno per sogno! Io sono il cazzuto capo dei cazzi! Comunque, poi me l'ha data, che bella scopata. Tu? Che fai nel weekend?
    Charlie: Aspetta, tu ti chiami Adamo? Come il primo uomo Adamo? Ciò significa che tu... ohhh! Questo spiega molte cose.
    Adamo: Lo so, cazzo rock'n roll!
    Charlie: Beh, Adamo, signore, signor Adamo, signore...
    Adamo: Chiamami "Capo dei cazzi".
    Charlie: ... Adamo.
  • Katie Killjoy: Ultima notizia: l'ambasciata del Paradiso ci ha appena comunicato che il prossimo sterminio sarà notevolmente anticipato. Sai che significa, Tom?
    Tom Trench: No, che significa, Katie?
    Katie Killjoy: Che ce l'hanno messo nel culo con classe!

Episodio 2, La radio ha ucciso la televisione modifica

  • Sir Pentious: Fatti vedere, Alastor! Vieni ad affrontare... [lo vede sul balcone dell'hotel] ah, eccoti qua. Affrontare la mia ira!
    Alastor: Chi sei tu?
    Sir Pentious: Chi sono io? Chi sono io?! Sono il grande Sir Pentious! Inventore, architetto della distruzione, malvagiamente extraordinaire!
    Uovino: Ohh, capo, rompigli il guscio!
    Niffty: Uhhh, è un monellaccio!
    Alastor: Se fosse vero, avrei sentito parlare di te.
    Sir Pentious: Ho già scatenato la mia ira sulla tua anima. Ci siamo battuti almeno... sessantasei volte.
    Alastor: Forse la tua ira non era ira, era iruccia.
    Sir Pentious: Ora taci! Se vuoi scappa! Dopo che ti avrò ridotto a pezzi, le caleidoscopiche Tre V finalmente riconosceranno che c'è un loro pari quaggiù!
    Niffty: Uhhh... oh, chi sono le Tre V?
    Alastor: Oh, nessuno di importante.
  • L'episodio di questa settimana di "Sì, mi sono scopato tua sorella, che c'è?", vi è offerto dalla VoxTek. (Spot pubblicitario)
  • Vox: Questa sì che è buona televisione! [risponde alla videochiamata di Velvette] Ehi Velvette, Vulvetta, come vai in questa mattinata infernale?
    Velvette: Basta con le stronzate, Vox, mi servi quassù, adesso.
    Vox: Quale potrà mai essere il tuo problema, Vulvina?
    Velvette: Il tuo piccolo toyboy sta distruggendo il mio dipartimento, io sto cercando di mettere su uno show, e...
    Valentino [di sottofondo] Fottuto stronzo!
    Velvette: Porta il tuo culo qui, adesso! Dannazione, Valentino! [chiude la chiamata]
    Vox: Ah, mannaggia, ci risiamo, Valentino, un altro fottuto giorno con Val. Ehi, ehi, ehi, che vita del cazzo.
  • [Esaminando dei vestiti presentati da alcune sottoposte] No. Inconcepibile. Sparisci. E questi? Polsi con le balze? È il 1750? Dovevano bruciare con le streghe che li indossavano. (Velvette)
  • Valentino: Riesci a credere che cosa ha fatto quella cacchetta? Quella troietta ingrata!
    Vox: Di che troia stiamo parlando, di grazia?
    Valentino: Quello stronzo di Angel Dust, di chi altri sto parlando, cazzo?! [Vox indica sé stesso con aria contrariata] Quella zoccoletta di merda mi ha piantato in asso. A me. L'ho creato io. Senza di me sarebbe un sacco di carne con qualche buco mediamente piacevole.
    Vox: Si è licenziato?
    Valentino: No, non si è licenziato, è peggio! Ha traslocato! [afferra il cellulare di Vox e lo lancia contro il muro] Crede di poter venire qui, lavorare, e andarsene via a suo piacimento! Riesci a crederci, cazzo?! Se n'è andato a vivere con quell'oca giuliva della figlia di Lucifero.
    Vox: Angel vive con la figlia di Lucifero, adesso?
    Valentino: Sì! Quella stronza, Chalkie, o Chandler, o, non lo so, un nome da maschio. Ha questo hotel, e... [mettendosi in posa con due pistole] quale di queste mi fa più sexy?
    Vox: Che stai facendo, Val? Tu lì non ci vai.
    Valentino: Quell'alido frocetto capirà chi è il suo padrone. Mi fotterò tutti in quel merdoso merdaio, lo giuro sul cielo...
    Vox [con voce distorta]: Val! [la voce torna normale] Riflettici bene, il nostro marchio è la classe. Cosa credi farà alla nostra immagine inseguire puttanelle per tutto l'Inferno?
    Valentino: Eh... la rovinerà?
    Vox: Giusto! Vuoi che la gente dica che non sai controllare i tuoi dipendenti?
    Valentino: No.
    Vox: Esatto. E ehi, lui è ancora sotto contratto con te, dove cazzo può andare? Perciò, tu dovresti...?
    Valentino: ... Non fare un cazzo?
    Vox: Grande idea! È per questo che ti pagano un sacco di soldi.
  • Valentino: Sai, Angel non è l'unico che si intrattiene in quel pulcioso hotel con la princessa di Satanasso.
    Vox: Oh, chi altro c'è lì? Qualcuno che ti deve dei soldi?
    Valentino: Qualcuno che ci deve qualcosa di più dei soldi. Il demone della radio è lì. [Vox affonda gli artigli nel tavolo]
    Vox: Che cosa hai detto?
    Valentino: Quello che ho detto.
    Vox: Alastor è tornato... ed è con la figlia di Lucifero... e questa non è la prima cazzo di cosa che mi dici?!
    Valentino: Ehi, ammazzare Alastor è la tua fissazione.
  • Alastor [dopo lo scontro con Sir Pentious]: Ohibò, necessito dei servigi del mio sarto. Buona fortuna, amici.
    Vaggie: Fermo, te ne vai così? Alastor, ci serve il tuo aiuto. Serve che tu finisca il lavoro.
    Angel Dust [alludendo alla parete sfondata da Pentious]: Ehm, ci serve un muro.
  • Vox [riferito ad Alastor]: Lo stronzo è tornato!
    Valentino: Sì... anch'io lo pensavo andato per sempre.
    Vox: Sono passati sette anni!
    Valentino: Sei ancora incazzato perché quella volta ti ha quasi battuto?
    Vox: Gah, fanculo!
    Valentino: Era per dire.
    Vox: Ormai tutto è cambiato da quando se n'è andato.
    Valentino: Questo è certo.
    Vox: Gli darò il bentornato spiegandogli chi comanda su questo creato.
  • Angel Dust [recitando controvoglia con Sir Pentious un copione scritto da Charlie]: "Oh, sono un losco figuro che vaga per le strade, manchevole degli abbracci della mamma. Ora, dove posso trovare un ragazzino innocente a cui vendere del crack?". Wow. Chi l'ha scritto?
    Charlie: Grande teatro, eh? Continua.
    Angel Dust: "Ehi, tu".
    Sir Pentious: Uh, ce l'hai con me?
    Angel Dust: "Ehi, sembri un ragazzino a cui serve un po' di... forfora del diavolo"? Ma che cazzo?!
    Sir Pentious: No, giammai. Io devo andare a fare i compiti, scienze.
    Angel Dust: "Dai, ragazzino, la polvere ti farà diventare figo come me... il fattone!".
    Sir Pentious: La cosa figa è non considerare la droga una cosa figa. Ora, se vuoi scusarmi, devo andare a non fare sesso prima del matrimonio!
  • Sir Pentious [dopo essere stato scoperto da Charlie, Angel e Vaggie]: Agente Pentious richiede un'immediata estrazione!
    Vox: Pentious. Complimenti, ti sei fatto beccare... dopo nemmeno un giorno.
    Sir Pentious: Ti prego, devi tirarmi fuori da qui!
    Vox: Come abbiamo potuto pensare che saresti riuscito in una missione così cretina? Fammi un favore, se non ti ammazzano loro ammazzati da solo, squamato verme imbranato!

Episodio 3, Uova strapazzate modifica

  • Vaggie: E quel marchingegno?
    Sir Pentious: Oh, ehilà, livida femmina, la mia ultima invenzione, cioè una "Scorticatrice 11 000"! Bramo scatenarla sugli altri ospiti dell'Hotel.
    Charlie: Cosa? Perché?
    Sir Pentious: Tutti sono troppo carini e buoni, un'evidente menzogna per avere l'occasione di uccidermi. Ma quando? Come? Devo essere preparato.
  • Vaggie: Questi ovetti rotolano ovunque, servi tu per sbarazzarcene.
    Alastor: Oh, beh, lo farò con immenso gaudio.
    Vaggie: Con umanità.
    Alastor: Mh. Beh, gaudiderò comunque.
  • Husk: Non partecipo a un merdoso spettacolo per questi fessi del cazzo.
    Angel Dust: Oh, io sì. Ma con pagamento anticipato. Ahimè, qui qualcuno non può permettersi me.
    Sir Pentious: Illuso! Scordatelo, sciocca calì del sesso!
  • Charlie[durante l'esercizio di fiducia]: Angel, vuoi essere tu il prossimo?
    Angel Dust: Vaaado...
    Vaggie: Però stavolta dovete afferrarlo tutti, chi non lo afferra lo afferro io per le palle.
    Angel Dust: Beh, allora mi confesso, eh? Andiamo al sodo, al duro. Io adoro succhiare...
    Husk: Mi gioco il cazzo che dici "uccelli"!
    Angel Dust: Ghiaccioli! Pervertito! Frena la tua felina fantasia provinciale! [si lascia cadere tra le braccia di Husk] Ma in fondo, anche gli uccelli. [Husk lo lascia cadere]
  • A volte sevizio le mamme cimici davanti ai piccoli come monito per tutti. (Niffty)
  • Carmilla: Alastor?
    Alastor: Sì, lo so, mi sono fatto molto desiderare, so che voi tutti vi chiedete il perché.
    Carmilla: Neanche un po'. Comunque, bentornato.

Episodio 4, Messinscena modifica

  • [Estratto da un film porno di Angel Dust]
    Attore: Finalmente sveglio, Angel Dust?
    Angel Dust: Sì... vuoi portarmi il caffè?
    Attore: Devi subito dirmi dove il tuo capo nasconde la cassaforte.
    Angel Dust: Sei un illuso se speri di ottenere da me qualcosa.
    Attore: Illuso?! Allora dovrò scoparti a sangue fino a quando non mi dirai dov'è la cassaforte!
    Angel Dust: Fai del tuo peggio... paparino.
  • Angel Dust: Non è la giornata del "mostra e racconta"? Io vi mostro il mio film migliore, e vi racconto di come ho vinto su quella cagnetta stronzetta cozzetta di Tiffany Tuttatette!
    Husk: A dire il vero, secondo me la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti.
    Angel Dust: Esimia testina di cazzo, chi ti dà il diritto di insultare il mio fottuto, nobile e antico lavoro?
    Husk: Ci vuoi far credere che non sai di aver recitato in una mega troiata?
    Angel Dust: Vaffanculo. [riferendosi al suo film] Questa è arte pura!
    Husk: Sei ipocrita, ti ubriachi e te ne lamenti ogni infernale giorno. A tutti piace confessarsi col barista. Ormai io so tutto di te e di questi poveri figli di troia. [riferito a Sir Pentious] Quello lì è un buffone insicuro che si sente solo e vi striscia vicino al letto per guardarvi dormire. La principessa, una buonista che vuole risolvere i problemi altrui non potendo risolvere i suoi.
    Charlie: Cosa? No! Io- cosa? No!
    Husk [riferito a Vaggie]: Occhio di lice, qui? Giudica tutti perché odia sé stessa. Niffty? Eh... non conviene a nessuno sapere che problemi ha.
    Angel Dust [ridendo]: Sei proprio arruffato! [con fare sensuale] Wow. Il gattino ha gli artigli. Miao.
    Husk: Taci tu! Non farmi parlare. So benissimo chi sei e, nonostante le tue stronze manfrine, so quanto sei falso.
    Angel Dust: Io, falso? Wow. No, caro, io non sono falso. Recito il copione della vita, come un vero attore.
  • Angel Dust: Sembra che Valentino pretenda la mia presenza per una ripresa d'emergenza.
    Husk: Uh-uh. Come no.
    Angel Dust: Ad ogni modo, vaffanculo. Me ne sbatto il cazzo di quello che un peloso barista ubriacone pensa di me. Quindi torna nella lettiera di merda da cui provieni, critico del porno.
  • Valentino [riferendosi alle riprese di un film porno]: Angel, perché cazzo vi siete fermati?
    Angel Dust: Io... vengo.
    Valentino: Non fuori campo, no!
  • Valentino: Vostra maestà, benvenuta nella mia umile dimora del sesso estremo. Posso salutarvi umidamente? [lecca il braccio di Charlie]
    Charlie: Uh.. no, grazie, no.
    Valentino: Ma che gran pezzo di... posso offrirvi una porca parte? Potrei fare di voi una pornostar. Così diverremmo più ricchi di, beh... del vostro papito-
    Charlie: Cazzo, no!
  • Valentino: Angel, vorrei verbalizzare con te nel tuo camerino. [lui e Angel entrano nel camerino]
    Angel Dust: Io non sapevo nulla... [Valentino lo schiaffeggia] Val, io-
    Valentino [afferrando aggressivamente Angel]: Tu credi davvero di poter far venire qui come avvocato la mocciosa di Lucifero?
    Angel Dust: No, Val, ti prego! Mi dispiace che lei...
    Valentino: L'hai portata qui per proteggerti? Per farmi fottere? [usa il fumo per immobilizzare Angel e lo sbatte sul divano]
    Angel Dust: Val, fermo!
    Valentino: Credi che lei possa sollevarti dal lavoro?
    Angel Dust: No! No, non è quello che sto cercando di fare, no! No... [Valentino lo scaraventa dall'altra parte della stanza]
    Valentino: Sai che non può fare nulla. [con il fumo crea un guinzaglio al collo di Angel e manifesta il suo contratto dell'anima] Io ti possiedo, o l'hai dimenticato?
    Angel Dust: No.
    Valentino: Quando ti dico "vieni" tu dici?
    Angel Dust: Sì, Valentino.
    Valentino: Quando ti dico di scoparti venti stalloni prima di pranzo, tu dici?
    Angel Dust: Sì, Valentino.
    Valentino: Quando ti dico che devi far sparire quella fottuta troietta giuliva dal mio cazzo di set, tu dici?
    Angel Dust: Ah, io-
    Valentino: Tu dici?
    Angel Dust: Senti, Val, è solo che lei trova entusiasmante ogni cosa. Io le dirò di andarsene. Ma non farle del male...
    Valentino: Ho sventrato delle puttanelle per molto meno senza pensarci un attimo, sei fortunato che mi fai fare soldi. Ora ti sbarazzerai di lei e poi ti farai sbattere per tutta la notte, chiaro?
    Angel Dust: Sì, Val.
    Valentino: Bravo.
  • Husk: Non sapevo fosse una serata "bevo per dimenticare".
    Angel Dust: Oh, mi ero dimenticato che sei il barista filosofo, il saggio che conosce ogni cosa. Scendi dalla cattedra del cazzo e versa un vero drink.
    Husk: Senti, se hai un problema non troverai la risposta sul fondo di una bottiglia. Io lo so, l'ho cercata lì a lungo.
  • Husk [dopo aver respinto le aggressive avances sessuali di Angel]: Finiscila con la recita, con me non attacca. Riesci solo a fare la figura dello stronzo con queste puttanate da falso.
    Angel Dust: Chiamami falso un'altra volta, stronzetto! Ti sfido.
    Husk: Falso.
    Angel Dust: Sei un vero stronzo- [cerca di alzarsi, ma sbatte la testa e cade a terra]
    Husk: Sei caduto?
    Angel Dust: Sappi una cosa: tu saresti fottutamente fortunato a scoparti una star come me! Ma lo sai quanto costo? Sai quanti ucciderebbero per avere Angel Dust che gli viene addosso? Fanculo! Continua a fare il gatto solitario del cazzo.
  • Vaggie: Accipicchia, sembra che qualcuno debba seguirlo. Qualcuno di nome Husk!
    Husk: Oh, mi prendi per il culo? Perché non lo fai tu, visto che sei così preoccupata?
    Vaggie: Perché non sono io quella che l'ha fatto uscire isterico da qui. Tu lo hai provocato e tu lo riporti.
    Charlie: No! No. Non costringerlo a tornare. Solo, assicurati che non si metta nei guai. Oggi ho provato a insistere, ma purtroppo ho peggiorato le cose. Tornerà quando sarà pronto, facciamo solo in modo che nel frattempo non gli capiti qualcosa di brutto.
  • [dopo che Husk ha salvato Angel da un gruppo di malavitosi che hanno cercato di drogarlo]
    Husk: Lo stronzo dentato ti ha drogato il drink.
    Angel Dust: E secondo te non avevo capito che quel drink era drogato? Mi succede ogni cazzo di volta.
    Husk:Lasci che ti droghino ogni cazzo di volta?!
    Angel Dust: Credi che lo abbia chiesto io? Io non ho chiesto questa cazzo di dannazione! Non ho chiesto nulla, non ho chiesto che Charlie mi salvasse, non ho chiesto che tu mi salvassi. Posso badare a me stesso.
    Husk: Sicuro? Perché ti ho visto letteralmente autodistruggerti. Io dico che forse... ecco non so... ti può essere utile un barista con cui parlare.
    Angel Dust: Oh, quindi adesso mi vuoi far credere che ti importa qualcosa di me? Dopo che mi hai trattato di merda, pensi che mi aprirò con te? Ti prego. [inizia ad andarsene]
    Husk: Magari ti tratterei meglio se non recitassi, se ti facessi vedere come sei davvero, non soltanto con quella falsa maschera. Ascolta, a nessuno in quell'hotel importa della tua fama. Se sei un divo, una pornostar. Quindi tanto vale che la smetti con la recita.
    Angel Dust [si gira in lacrime, sconvolgendo Husk]: Non è una recita! Non ho altra scelta. E questo... questo è il mio modo per evadere! Dove posso dimenticare tutto, quanto odio... me stesso. Un posto in cui posso strafarmi e non dover pensare a quanto faccia male. E magari... se riesco a rovinarmi abbastanza nel frattempo... se finirò per annullarmi... non sarò più il suo giocattolo preferito [di Valentino]. E magari mi lascerà libero.
    Husk [dispiaciuto, si siede accanto ad Angel]: Ero un Signore Supremo un tempo. Sì. E... era bello avere quel potere. [dei flashback mostrano come è arrivato a vendere la sua anima ad Alastor] Ma quando sei un trafficante d'anime e sei anche un giocatore d'azzardo, la posta diventa troppo alta. E perdere una mano di troppo diventa davvero pericoloso. Così, quando la fortuna ti volta le spalle, ti aggrappi a tutto pur di restare a galla, arrivi a stringere patti, svendendoti. Quindi so cosa si prova a pentirsi delle scelte fatte e... sapere che non si può tornare indietro.

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