Extraterrestre

provenienza esterna al pianeta Terra

Citazioni sugli extraterrestri e sugli alieni.

Rappresentazione artistica di un "grigio"

Citazioni

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  • Certi dicono che ti portano nella loro astronave e ti sondano in posti che non vuoi nominare. Io penso che i loro propositi siano più benevoli. Come il guardiano dello zoo. Quando avviene un fatto strano loro sono vicini. (Fargo)
  • Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (Rudolf Steiner)
  • Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l'intelligenza una conseguenza inevitabile dell'evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da Star Trek, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza e una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica. (Stephen Hawking)
  • – Cossì dunque gli altri mondi sono abitati come questo?
    – Se non cossì e se non megliori, niente meno e niente peggio. (Giordano Bruno)
  • E se oggi questa mitologia del diverso come opposto appare infine debellata, ciò non si deve tanto alla rinuncia al mito in sé, quanto piuttosto al suo dislocarsi altrove, magari nell'extra-terrestre e nel futuro che hanno preso il posto dell'Orientale e dell'Antico ormai abbastanza noti da precludere la collocazione in essi dell'utopia e dell'anti-modello. (Mario Liverani)
  • Fermi era alquanto scettico sulla possibilità di una civiltà extraterrestre così tecnologicamente avanzata da potersi liberamente spostare tra le stelle. Uno degli argomenti da lui preferiti era che una civiltà del genere sarebbe stata in condizioni di colonizzare l'intera Galassia in meno di 300 milioni di anni, un tempo breve se confrontato con l'età di questa, pari a circa 15 miliardi di anni. Quella civiltà avrebbe già dovuto raggiungere la Terra, lasciando tracce apprezzabili. Ma poiché queste tracce non sono state trovate, Fermi giungeva alla conclusione che l'ipotetica civiltà non esiste. (Tullio Regge)
  • Io non penso che quegli esseri abbiano viaggiato migliaia e migliaia di anni luce solo per venire qui e iniziare una guerra interstellare! (Independence Day)
  • In una tipica galassia, un ammasso di cento miliardi di stelle, ci potrebbero essere moltitudini di pianeti gemelli della Terra, con esseri viventi come noi. Se, come io credo, essi esistono, possono essere considerati fratelli della creazione. Io penso che negli altri pianeti del sistema solare esistono solo forme molto primitive, come batteri o virus. Le civiltà evolute sono lontane, per ora invisibili e irraggiungibili, come gli angeli, anche essi fratelli della creazione. (José Gabriel Funes)
  • La Bibbia parla della infinita grandezza di Dio, anche della sua incommensurabilità, del fatto che Dio è immensamente più grande del nostro cuore, del nostro essere, del nostro spirito. E quindi non ci sarebbe alcuna sorpresa se venissero fuori dei dati di abitazione di altri pianeti da parte di altre persone, cioè non toccherebbe per nulla il messaggio biblico [...]. (Carlo Maria Martini)
  • Ma quello è un alieno!
    Vincent Distephano sobbalzò senza volerlo quando se ne rese conto. Come diavolo ha fatto a scendere fin qui a poppa, nella cabina di comando? Si costrinse a star fermo mentre esaminava sorpreso le fattezze grottesche della creatura.
    Gli occhi dell'alieno apparivano enormi, del tutto sproporzionati rispetto al resto della testa allungata e deforme. Le sottili iridi a forma di ellissi sembravano incurvarsi attorno agli occhi, e ciò lo rendeva ancor meno umano, ancor meno terrestre. Sbatté le palpebre trasparenti con tale rapidità che Vinnie non avrebbe potuto dire se il movimento fosse cominciato dall'alto, dal basso o addirittura dai lati. In realtà, quando non si muovevano, le palpebre non erano affatto visibili. Le sbatté di nuovo, rapidamente, due, tre volte, poi voltò la testa.
    Era consapevole della sua presenza?
    Oh, merda! (Ann C. Crispin)
  • – Ma scusa, perché non dei fiori spaziali? Perché dobbiamo solo aspettarci dei dischi volanti?
    – I dischi volanti io non li ho mai aspettati davvero!
    – Ma forse hanno altri mezzi per entrare nel nostro sistema.
    – È giusto! Potrebbero entrare in noi solo toccandoli o sentendone il profumo.
    – Non ce ne accorgeremmo mai. Già siamo saturi di sostanze velenose: mangiamo delle porcherie e le respiriamo! (Terrore dallo spazio profondo)
  • – Ma tu sei un alieno!
    – No, ti sbagli, sei tu l'alieno!
    – Non è vero, sei tu che sei sul mio pianeta!
    – E con questo? Rimane comunque che sei tu l'alieno e non io. (Planet 51)
  • Non dico gli ufo con le antenne, ma statisticamente esistono altre forme di vita. Faccia conto dei miliardi di galassie che ci sono nell'universo, dei miliardi di stelle, dei miliardi di pianeti... Vuole che non ci sia un altro tipo di vita? Il problema è un altro: con le conoscenze che abbiamo, soprattutto di fisica, che ci mette il vincolo della velocità della luce, non riusciremo mai a contattare una di queste civiltà perché sono troppo distanti. (Amalia Ercoli-Finzi)
  • Non ho assolutamente prove, ma credo all'esistenza della vita extraterrestre in qualche parte del cosmo. Penso che sarebbe uno spreco ingiustificabile la creazione di un universo sterminato e vario come il nostro che avesse come unico risultato finale la vita terrestre. (Tullio Regge)
  • Ora affrontiamo un nuovo mondo e un nuovo cambiamento. Parliamo in termini inediti, di sfruttare l'energia cosmica e dell'ultimo conflitto fra la razza umana e le forze sinistre di qualche altra galassia. Le nazioni del mondo dovranno unirsi, dato che la prossima guerra sarà interplanetaria. Le nazioni della Terra un giorno o l'altro dovranno fare uno sforzo comune contro l'attacco di popoli provenienti da altri pianeti. (Douglas MacArthur)
  • Osiamo sperare che verrà il giorno in cui mezzi sconosciuti alla nostra scienza attuale ci daranno testimonianze dirette circa l'esistenza di abitanti di altri mondi. (Camille Flammarion)
  • Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con esseri di altri pianeti, ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (Rudolf Steiner)
  • Se fossimo più progrediti sul piano scientifico – o più progrediti su quello spirituale, forse è questo che ci vuole per andare a zonzo nel grande ignoto che ci circonda – vedremmo che c'è vita dappertutto. Tanti mondi abitati e tante forme di vita intelligenti quanti formicai ci sono in questa città. (Stephen King)
  • Forse la forma di vita più intelligente su un pianeta lontanissimo non era più grande di una pulce. Forse non era più grande di un batterio. In tal caso il Progetto Wildfire avrebbe potuto mettersi a distruggere una forma id vita altamente sviluppata, senza mai rendersi conto di quello che faceva.
    [...] Chalmers, dotato di un profondo senso dell'humor, aveva usato l'esempio dell'uomo che guarda al vetrino al microscopio e vede che i batteri si sono disposti in modo da formare le parole: «Portaci dal tuo capo».
  • Il primo contatto con la vita extraterrestre sarà determinato dalle note probabilità della speciazione. [...] Vi sono milioni di specie di batteri e migliaia di specie d'insetti. Vi sono alcuen specie di primati e solo quattro di antropomorfi. Mentre non vi è che una specie umana.
    A questa frequenza di speciazione si accompagna una corrispondente frequenza numerica. Le creature semplici sono assai più comuni degli organismi complesso. Sulla terra vi sono tre miliardi di uomini, e sembrano moltissimi solo fino a quando si consideri che dieci volte o persino cento volte tanti batteri possono essere contenuti in un fiasco.
    Tutte le testimonianze disponibili sull'origine della vita indicano una progressione evolutiva da forme di vita semplici a complesse. Questo è vero sulla terra. È probabilmente vero in tutto l'universo.
  • Proviamo a creare un sistema di comunicazioni che non diminuisce con la distanza ma che, anche a milioni di chilometri, conserva la stessa potenza che aveva all'origine. [...] In breve, cerchiamo un organismo che possa portare il nostro messaggio. L'organismo si riprodurrà da solo, costerà poco e potrà essere ottenuto in un numero pressoché infinito di esemplari. [...] Ogni singolo organismo avrebbe il potenziale per svilupparsi in un organo completo, o in un completo organismo. [...] Sarebbe come sparpagliare nello spazio un miliardo di cellule cerebrali, ciascuna delle quali capace di trasformarsi, nelle giuste circostanze, in un cervello completo. Allora il cervello appena cresciuto si rivolgerebbe alla cultura nuova, informandola della presenza dell'altra e spiegando in qual modo si potrebbe venire a contatto.

Voci correlate

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