Don Juan DeMarco maestro d'amore

film del 1995 diretto da Jeremy Leven

Don Juan DeMarco maestro d'amore

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Titolo originale

Don Juan DeMarco

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1995
Genere commedia drammatica, romantico
Regia Jeremy Leven
Soggetto Lord Byron (Don Juan), Jeremy Leven
Sceneggiatura Jeremy Leven
Produttore Francis Ford Coppola
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Don Juan DeMarco maestro d'amore, film statunitense del 1995 con Marlon Brando e Johnny Depp, regia di Jeremy Leven.

  • Mi chiamo Don Juan DeMarco; sono il figlio del grande spadaccino Antonio Garibaldi DeMarco, che è stato tragicamente ucciso per difendere l'onore di mia madre, la "muy hermosa" donna di Santiago di San Martino. Io sono il più grande amatore del mondo. Ho fatto l'amore con più di mille donne. Ho compiuto ventun'anni martedì scorso. Nessuna donna ha lasciato le mie braccia insoddisfatta. Solo una mi ha rifiutato e, come vuole la sorte, è l'unica che abbia mai contato per me. (Don Juan)
  • Ci sono alcune donne, dall'aspetto incantevole, con una certa qualità di capelli, la curva delle orecchie che si prolunga come la rotondità di una conchiglia. Queste donne hanno le dita sensibili come le loro gambe, i polpastrelli provano le stesse sensazioni dei loro piedi e quando tocchi le loro nocche è come passare le tue mani sulle loro ginocchia. Toccare questa tenera carnosa parte delle dita, equivale a sfiorare con le mani le loro cosce, e infine... (Don Juan)
  • Ogni donna è un mistero da risolvere, ma una donna non cela nulla ad un vero amante, è il colore della sua pelle a dirci come procedere. Se ha l'incarnato come quello di una rosa, pallido e vermiglio, deve essere persuasa ad aprire i suoi petali, con lo stesso calore del sole. La pelle chiara e screziata di una rossa richiede la lussuria di un onda che si infrange sulla spiaggia, in modo da scuotere ciò che giace nascosto e portare in superficie la spumeggiante delizia dell'amore. Sebbene non esista metafora in grado di descrivere realmente il fare l'amore con una donna, la più appropriata è suonare un raro strumento musicale. Mi chiedo se uno Stradivari provi la stessa estasi del violinista, quando questi gli carpisce dal cuore una singola nota perfetta. (Don Juan)
  • Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio. Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta a ognuna è la stessa: solo l'amore. (Don Juan)
  • Il loro amore era perfetto come una preghiera, neanche Dio poteva negarlo. (Don Juan)
  • La verità è un'abitudine spaventosa. (Don Juan)
  • Eravamo convinti che sotto al cielo non vi fosse vita oltre la nostra... ed eravamo convinti che non saremmo mai morti... (Don Juan)
  • Dono alle donne piacere, se lo desiderano... e va da sé che è il più grande piacere che potranno mai provare. (Don Juan)
  • Ogni donna è un mistero da risolvere. (Don Juan)
  • Mi chiamo Don Octavio de Flores e sono il più grande psichiatra del mondo. Ho curato più di mille pazienti, e i loro volti si trattengono ognuno nella mia memoria, ma mai nessuno più di Don Juan. (Dr. Jack Mickler)
  • Devo riferire con rammarico che l'ultimo paziente che ho trattato, il grande amante Don Juan DeMarco, soffriva solo di un romanticismo che era del tutto incurabile e, peggio ancora, fortemente contagioso. (Dr. Jack Mickler)

Dialoghi

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  • Don Juan: Per i due anni seguenti, i giorni li passavo con la sultana...
    Dr. Jack Mickler: E le notti?
    Don Juan: Quelle le passavo con le millecinquecento giovani dell'harem del sultano!
  • Dr. Jack Mickler: Cosa rispondereste a qualcuno che vi dicesse che questo è un Ospedale Psichiatrico, che voi siete un paziente e che io sono il vostro psichiatra?
    Don Juan: Gli risponderei che il suo è un modo abbastanza limitato e poco creativo di vedere la situazione. Voi volete sapere se capisco che questo è un Ospedale per malati di mente... Sì, lo capisco benissimo; ma allora come faccio a dire che voi siete Don Octavio ed io un ospite della vostra Villa? Guardando al di là di ciò che è visibile all'occhio. Ora, certo, ci sono quelli che non condividono le mie percezioni, è vero. Quando dico che tutte le mie donne sono delle folgoranti bellezze, fanno obiezioni: il naso di una è troppo allungato, i fianchi dell'altra sono troppo larghi, forse il seno della terza è troppo piccolo; ma io vedo queste donne per come sono realmente: radiose, raggianti, spettacolari e perfette, perché... non sono limitato dalla mia vista. Le donne reagiscono con me in quel modo, Don Octavio, perché avvertono che io scovo la bellezza che alberga in loro, fino a quando questa non sommerge ogni altra cosa. E allora non possono evitare il desiderio di liberare questa bellezza e di avvilupparmi in essa. Perciò, per rispondere alla vostra domanda, io vedo chiaro come il sole che questo grande edificio in cui ci troviamo attualmente è la vostra Villa, la vostra dimora; e quanto a voi, Don Octavio de Flores, siete un grande amante come lo sono io, anche se avete smarrito la strada, e lo sapete.
  • Don Juan: Chi sono io?
    Dr. Jack Mickler: Sedetevi. Voi... siete Don Juan DeMarco, il più grande amante mai conosciuto.
    Don Juan: E voi, amico mio, chi siete?
    Dr. Jack Mickler: Io chi sono? Io sono Don Octavio de Flores, sposato con la bellissima Doña Lucita, la luce degli occhi miei. E voi, amico mio, avete visto attraverso tutte le mie maschere.

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