Codice: Swordfish
Codice: Swordfish
Titolo originale |
Swordfish |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti |
Anno | 2001 |
Genere | azione |
Regia | Dominic Sena |
Sceneggiatura | Skip Woods |
Produttore | Joel Silver |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Codice: Swordfish, film statunitense del 2001 con John Travolta, Halle Berry e Hugh Jackman, regia di Dominic Sena.
Gabriel Shear: Il guaio di Hollywood è che produce merda. Inaccettabile, inarrivabile merda. Io non sono un rozzo aspirante cineasta in cerca dell'esistenzialismo dentro una pipa carica di marijuana. È facile infierire sulla cattiva recitazione, sulle scelte di regia, sui minestroni di parole che tante produzioni oggi definiscono sceneggiature. No! Io denuncio la mancanza di realismo, il realismo... un elemento che non permea la moderna cinematografia americana... Quel pomeriggio di un giorno da cani, forse il miglior film di Al Pacino, escludendo Scarface e Il padrino – parte prima... magistralmente diretto, il capolavoro di Sidney Lumet... La fotografia, la recitazione, la sceneggiatura, tutto perfetto ma... ancora non hanno varcato il limite... e se per esempio... per esempio in quel film Sonny avesse potuto farla franca, ma veramente farla franca... e se – ecco la cosa intrigante – se avesse ucciso gli ostaggi subito, senza pietà, né quartiere: «Esaudite le richieste o questa bella biondina si becca una pallottola alla nuca.» Bang, sangue. Ancora niente autobus? E quando mai! Quante vittime innocenti in bella mostra ci sarebbero volute per convincere le autorità a cambiare la strategia nelle crisi con ostaggi? Siamo nel'76, non c'è la CNN o la CNBC, non c'è neanche internet. Porta tutto ai giorni nostri, adesso, identica situazione: quanto impiegherebbero i media a scatenare la frenesia collettiva? Questione di poche ore e diventerebbe la notizia del giorno da Boston a Budapest. Dieci ostaggi giustiziati... venti... trenta... senza sosta, Bang! Bang! Uno dietro l'altro! Tutto ripreso in alta definizione col computer che esalta i colori. Quasi la tocchi la materia grigia... per cosa? Un autobus? Un aereo? Qualche milione di dollari, per altro assicurato? Io non credo che... però è un'idea... certo non è... non rientra nei canoni tradizionali del cinema ma... ma metti che...
J.T. Roberts: Non sarebbe stato giusto per quel film.
Gabriel Shear: Davvero?
J.T. Roberts: Non avrebbe avuto successo.
Gabriel Shear: E come mai?
J.T. Roberts: Il pubblico ama il lieto fine.
Gabriel Shear: Pacino scappa con tutti i soldi, il suo amante fa il cambio di sesso. E vissero felici... No?
Stanley Jobson: No.
Gabriel Shear: Ah... Omofobia.
Stanley Jobson: Il cattivo non può vincere, il finale deve essere edificante... in un modo o nell'altro il cattivo deve morire.
Gabriel Shear: Uhm... be' la vita è più fantasiosa della fiction a volte... Bene ragazzi. Devo andare. Il tempo vola. Grazie del caffè.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Mi hanno spiegato che ai migliori hackers del mondo occorrono sessanta minuti, sfortunatamente, mi serve uno che ci riesca in sessanta secondi. (Gabriel)
- Si può tirare fuori una donna dal fango, ma non tirarle fuori il fango che ha dentro. (Stanley)
- Quello che l'occhio vede e l'orecchio sente, la mente crede! (Gabriel)
- Pensa che posso comprare una testata nucleare con quaranta milioni di dollari e se ne compro una dozzina mi fanno anche lo sconto. (Gabriel)
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