Chad Smith
batterista statunitense
Chadwick Gaylord Smith (1961- vivente), batterista statunitense, membro dei Red Hot Chili Peppers.
Citazioni di Chad Smith
modifica- Avere successo facendo musica onesta: questa è la fortuna che abbiamo e che ogni giorno apprezzo di più. Lo facciamo per noi e so che questo può sembrare egoista, ma la verità è che il giorno in cui non ci sentiremo più così smetteremo. Non continueremo a suonare soltanto perché la gente compra i nostri dischi, questo è sicuro...[1]
- By the Way è stato il video più facile da girare, ci sono voluti circa 20 minuti.[2]
- Californication era fantastico su molti livelli e per molte ragioni. Avere di nuovo John era una cosa grossa per noi. Ci sentivamo come se fossimo una nuova band [...]. Non c'era alcuna atmosfera alla "Woo-hoo! John Frusciante è tornato, le vendite andranno di nuovo alle stelle!", nessuna pressione - questa volta più che mai, non stavamo inseguendo nessun grande disco [...]. Di nuovo, si trattava semplicemente di scrivere canzoni, come per Blood Sugar. Noi 4 in una stanza a fare un mucchio di canzoni veloci e semplici. È così che nascono i buoni album. La canzone più ostica fu Californication. Anthony aveva scritto il testo da tempo. Di solito noi scriviamo la musica e le melodie e lui ci scrive su, ma al tempo aveva viaggiato tanto e vide che il mondo si era "californizzato" - vide l'influenza globale che Hollywood ha sul mondo. Provammo a ricamarci sopra la musica, ma semplicemente non funzionava - niente funzionava finché non andammo in studio e un giorno John ne creò una parte. Le altre parti si incastrarono molto rapidamente dopo di essa - e il resto erano tutte queste altre canzoni che avevamo realizzato [...]. Ma eravamo preparati, davvero preparati, e terminammo tutto molto velocemente. L'album fu ultimato in sei settimane, o forse due mesi, qualcosa del genere. Fu un periodo divertente e fresco, avevamo tutti le batterie ricaricate ed eravamo eccitati dalla musica.
- Californication was amazing on many different levels for many different reasons. Having John back was a huge thing for us. It felt like a new band [...]. There was no real "Woo-hoo! John Frusciante is back - record sales are gonna be huge again!" No pressure - this time more than ever, we weren't trying to follow up some big record [...]. It was back to just writing songs like fo "Blood Sugar". The four of us in a room just making a bunch of songs quick and easy. That's how good records are made. Toughest song was "Californication". Anthony had written those words long before. Usually we write music and melodies and he writes with that, but he had been traveling and seeing how the world was "Californication" - what a global influence Hollywood has on the world. We tried to come up with music for that. It just wasn't working until we got into the studio and one day John had part. It fell together really quick after that - but the rest was all these songs we had [...]. We were prepared though, very prepared and did it really quick. The album was done in maybe six weeks or two months or something. It was just a fun time and felt new again. Everybody's batteries were recharged, and we were excited about the music.[3]
- Ci si può provare finché si vuole, ma se le cose non funzionano, non c'è niente da fare. È già successo con John. Credo che [Dave Navarro] abbia capito che sia necessario un certo feeling! E nella nostra band è fondamentale![4]
- Crescendo e invecchiando, siamo diventati persone diverse e la musica che facciamo è inevitabilmente ispirata dalla nostra vita. Credo che l'onestà dei Peppers stia proprio in questo: non pretendiamo di fare le stesse cose di dieci o venti anni fa. Sarebbe patetico...[1]
- Ho lasciato il liceo, che è la scuola che finisci più o meno a diciott'anni, e ho iniziato a suonare per professione, perché ho una grande passione per la musica, è ciò che ho sempre fatto e che ho amato fare, sono stato molto fortunato ad aver potuto suonare per professione e fare musica.[5]
- [Dopo aver appreso che la musica dei Red Hot Chili Peppers sarebbe stata usata come forma di tortura dalle autorità statunitensi a Guantanamo] In passato avevo letto che di solito usano pezzi hard rock e metal per questo scopo, ma non canzoni dei Red Hot Chili Peppers. La nostra è una musica positiva, pensata per fare star bene le persone e non per torturare. Si tratta di una notizia sconvolgente per me ed è una cosa che non mi piace affatto. Alcune persone pensano che la nostra musica sia noiosa o fastidiosa ed è una cosa che davvero non mi importa, ma non dovrebbero usarla per una cosa del genere. Anzi a dire il vero non dovrebbero proprio torturare le persone.[6]
- [Parlando dell'album The Getaway] In tante canzoni si riflette sulla vita personale di Anthony, in altre, invece, su noi come band, tipo in The Longest Wave: surfare le onde diventa una metafora di vita, dove i fallimenti sono momenti temporanei che ti permettono di migliorare e raggiungere gli obiettivi che ti eri prefisso.[7]
- La gente è legata alla nostra musica perché è vera e onesta, è emozionante ed abbiamo scritto pezzi rock, pezzi più lenti, pezzi più ritmati, copriamo una gamma piuttosto vasta. Mi capita di vedere intere famiglie ai concerti ed è una ficata, è una cosa bellissima.[8]
- La situazione attuale dell'industria discografica è critica, manca la forza e la voglia di investire a lunga scadenza. In giro ci sono molti nuovi artisti interessanti, ma non hanno più il tempo di maturare e migliorare, come invece accadde a noi. Adesso, se non vendi così tanto con il primo album rischi di essere "tagliato" e avanti un altro, alla ricerca dei prossimi Linkin Park... All'inizio i Peppers non vendevano molto, ma ebbero il tempo di crescere e diventare quello che sono adesso. Oggi ci farebbero fuori all'istante...[1]
- Le persone vedono la band come un gruppo di persone estroverse, ma questo non vuol dire che si è cosi tutto il tempo, e vale anche per me. Hendrix sul palco era un uragano, ma quando smetteva di suonare era molto timido. Naturalmente questo è quello che mi rende autentico come persona. Voglio dire, tutt'oggi fare qualcosa in televisione mi innervosisce.[9]
- Mi piace fare tutta la nostra musica, anche se il modo in cui suono adesso la batteria è più aggressivo, ma solo perché ai tempi non sapevo bene come fare, quindi quando suoniamo canzoni più delicate, anch'io mi do una calmata.[2]
- Non sono un'immagine, sono solo il ragazzo di un gruppo rock che fa musica, sperando che ciò che facciamo renda felici le persone. Cosicché dimentichino la me..a di tutti i giorni e si vengano a divertire insieme a noi per un'ora e mezza.[8]
- Quando suoniamo, in realtà, siamo degli attori, vogliamo che le persone che vengono a vederci si divertano. Ci divertiamo molto anche noi e continuerà ad essere così. Anche se questo [One Hot Minute] è un disco più scuro, o quello che vuoi, quando siamo sul palco facciamo più rock di chiunque altro da queste parti. C'è un trasporto totale su palco.[10]
- Siamo identificati come una californian band, ma questo è semplicemente il posto dove siamo cresciuti e viviamo. Se sei un musicista sincero, però, il luogo in cui vivi ti influenza e condiziona la tua musica.[1]
- Siamo molto onesti con la nostra musica, con quello che facciamo e quindi è naturale che parliamo della California, di Los Angeles, dei nostri amici, delle nostre vite, di ciò che facciamo, è una descrizione onesta di chi siamo, e di ciò che facciamo.[2]
- [Su Los Angeles] Una città che vive dei suoi opposti: schifezze e cose belle, felicità e tragedie, c'è tutto qui...[1]
Red Hot Chili Peppers Live
modifica- Nel terzo millennio un fenomeno come quello dei Chili Peppers è impensabile: se anche nascesse una band di quel genere, la caccerebbero via a calci nel culo dopo il primo disco... Cazzo, che tristezza!
- Quando sono arrivato a Los Angeles, nell'88, mi sono messo subito a battere i santuari del metal, a partire dai martedì della Cathouse: ci trovavi tutti, dai Poison, ai Mötley Crüe, ai Guns N' Roses; ci potevi scambiare quattro chiacchiere con Slash, o con quel tipo dei Cult; al bar bevevi una cosa con Tommy Lee, e poi c'era un mare delle più belle ragazze che avessi mai visto: porca miseria, era il fottuto paradiso del rock!
- Al nord non avevo grandi chance, così mi ero trasferito a L.A. col sogno di entrare nel mondo del cinema; di giorno suonavo la batteria con un paio di ragazzi della scuola di musica, e di notte dormivo sul divano di un amico arrivato anche lui fresco fresco dal Michigan. Il tipo si chiamava Newt Cole e la sua ragazza Denise Zoom. Be, prima che con lui, Denise aveva avuto una storia con John Frusciante, e i due erano rimasti in contatto. Un giorno Frusciante ha detto a Denise che stavano cercando un batterista, lei l'ha detto a Newt, e lui a me. "Ma almeno ce l'hanno un contratto discografico?" gli ho chiesto, e lui: "Ma sei scemo? Cazzo, se ce l'hanno!". "Bene, allora dì a Denise di chiamarli, se mi vogliono sentire, vado... Però, senti un po Newt, che genere di musica fanno?"... Giuro che non lo sapevo.
- Quando gli abbiamo chiesto di uscire dalla band, la reazione di Dave ci ha sorpreso. Si è limitato a dirci: "Mi sembra la cosa migliore per tutti. L'unica persona adatta a voi è John Frusciante"... Personalmente credevo che il capitolo Frusciante fosse chiuso da un bel pezzo, ma non sapevo che Anthony si era tenuto in contatto con lui, e che ormai era verso la fine del percorso di disintossicazione.
- Per la band avere di nuovo John Frusciante è stata una gran cosa. Lui è un musicista eccezionale e averlo a fianco è uno stimolo straordinario.
- [Il giorno della sua audizione per entrare nei Red Hot Chili Peppers] Abbiamo cominciato a suonare e facevano del funk piuttosto veloce; bene, era un po' come sentire James Brown dopo essersi fatto un acido, ma se era tutta lì, la difficoltà, per me non c'erano problemi. Poi Flea ha cominciato a tirare come un matto, e mi guardava dritto negli occhi; allora mi ha fatto incazzare sul serio, mi sono trasformato in una specie di gorilla scatenato, mentre pensavo: "Ah, vuoi giocare a chi spacca tutto, stronzetto? Puoi anche succhiarmelo: adesso ti faccio vedere io!!"
- Con Josh già ci si conosceva, lui aveva suonato con noi durante il tour di Stadium Arcadium, e questo fatto ha reso tutto più facile... Josh è una persona complessa, ha vari strati come una cipolla e musicalmente ha una visione architettonica del suono. È un chitarrista che se la cava anche con tastiere e batteria.
- Noi non siamo i fottuti Eagles, che nella vita neanche si rivolgono la parola; noi siamo una banda, una tribù, una grande famiglia, un circolo esclusivo. Siamo diversi e facciamo cose diverse, a volte ci diamo sui nervi, e magari litighiamo, ma prima di tutto tra noi c'è sempre stato un fondo di rispetto.
- L'album By the Way è musica sincera, rozza, viscerale. È un disco dinamico, ricco e sfarzoso. Probabilmente è la migliore raccolta di canzoni dei Chili Peppers.
- Sono originario del Midwest. Sono cresciuto con valori forti. Ero un cazzone da burro e marmellata e facevo un sacco di sport. Insomma, ero un tipo un po più normale di come sono oggi. (dall'intervista a Spin, dicembre 1991)
- Vedi, io vengo dal Minnesota, e non avevo nessuna esperienza di droghe. I miei amici non le avevano mai prese. Si usciva a bersi una birra, punto e basta. Quando sono arrivato in questa band ho dovuto per la prima volta confrontarmi con qualcosa di simile. Però tutti insieme abbiamo dato una mano a Anthony, a John e a Dave per superarlo. (dall'intervista a Kerrang!, maggio 1999)
- La mia vita è molto diversa. Una ventina di anni fa vivevo per l'evasione: avrei fatto qualunque cosa per sfuggire alla realtà, correvo in moto, bevevo, donne, droghe... Oggi non sono più la stessa persona: sono un padre, un marito... Sia chiaro, non sono affatto una persona perfetta, ma sono migliorato molto. (dall'intervista a Q, settembre 2011)
Citazioni su Chad Smith
modifica- Chad Smith è un ragazzone, è alto 1. 92 metri. Mi piace riferirmi a lui come il nostro mandriano selvaggio e psichedelico che rulla di brutto sulla batteria. (Anthony Kiedis).
- Chad Smith rimane una delle mie persone preferite di tutti i tempi, è nella mia top ten degli esseri umani preferiti. (Dave Navarro)
- Flea, John e Chad sono il mio ponte verso Dio e non cambierei con nulla al mondo le esperienze che ho vissuto con loro. Ognuno di loro mi ha dato amore, musica e i momenti migliori che avrei mai potuto sperare di vivere. (Anthony Kiedis)
- John ha organizzato l'audizione e Chad si è presentato con una fascia tra i capelli lunghi, un gilè di pelle e un'aria da vecchio rockettaro da far venire il vomito. Ma cazzo, sembrava che stesse in un decennio diverso dal nostro... "Non ce la può fare", mi sono detto, ma poi ha cominciato a suonare, e ha scatenato il finimondo. Ricordo che sono scoppiato a ridere travolto da come suonava, e poi strillava, ruggiva, e ha pestato su quei tamburi finché li ha distrutti! (Flea)
- Mi chiama la mia amica Denise e mi fa: "Ciao John, guarda che ho conosciuto un tipo di Chicago che mangia batteria a colazione". Non ho resistito alla curiosità e le ho risposto: "Allora digli di chiamarci, e vediamo cosa sa fare"... Era Chad Smith. (John Frusciante)
Note
modifica- ↑ a b c d e Dall'intervista di Marco Mathieu, citato in Anche i belli piangono, Tutto Musica, luglio 2002, p. 27, 28, 29, 30 e 32.
- ↑ a b c Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; video disponibile su YouTube.com.
- ↑ (EN) Da Brendan Mullen, An Oral/Visual History by the Red Hot Chili Peppers, ItBooks, 2010, ISBN 9780061351914, p. 205.
- ↑ Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; video disponibile su YouTube.com.
- ↑ Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; video disponibile su YouTube.com.
- ↑ Citato in Red Hot Chili Peppers, Chad Smith torna sull'argomento torture, Liberoquotidiano.it, 14 aprile 2014.
- ↑ Dall'intervista di Roberto Croci, Quegli amorevoli stronzi dei Red Hot Chili Peppers, RollingStone.it, 10 agosto 2016.
- ↑ a b Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; video disponibile su YouTube.com.
- ↑ Dall'intervista rilasciata al sito Tredrummerjournal.com; citato in Chad Smith: «una mia autobiografia? Per adesso no. Forse tra 10/15 anni...», Venicequeen.it, 8 settembre 2015.
- ↑ Dall'intervista di Martin Carlsson, Waterworld, Rockstar, ottobre 1995, p. 40.
Bibliografia
modifica- Brendan Mullen, An Oral/Visual History by the Red Hot Chili Peppers, ItBooks, 2010. ISBN 9780061351914
- Red Hot Chili Peppers Live, a cura di Alex Romeo, BluesBrothers, 2012. ISBN 9788880740940
Altri progetti
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