Josh Klinghoffer

chitarrista, polistrumentista e produttore discografico statunitense

Josh Adam Klinghoffer (1979 – vivente), cantante, polistrumentista e produttore discografico statunitense, ex membro dei Red Hot Chili Peppers.

Josh Klinghoffer, giugno 2016

Citazioni di Josh Klinghoffer

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  • Ai RHCP non manca materiale, perché scriviamo tutti tantissimo. Il compito di ogni album è creare sempre qualcosa di nuovo, quel qualcosa che mantiene un gruppo attuale, fresh, ma senza comprometterne lo stile, rimanendo coerenti con un suono stabilito da decenni. È stato difficile far nascere questo album, [The Getaway] perché eravamo alla costante ricerca delle canzoni giuste. Alcuni pezzi sono stati scritti due anni fa qua a Malibu, altri sono più recenti come Dark Necessities e The Getaway. Io ho scritto almeno 10 canzoni che non sono entrate in questo lavoro, perché non adatte allo stile Chili Peppers.[1]
  • Amo lo stile di Flea. Amo il suo approccio, la sua abilità nel passare dal ruolo di bassista principale ad uno più sottomesso, e così avanti e indietro nella stessa canzone, nello spazio di 30 secondi. Io preferisco meno essere un chitarrista con il ruolo di primo piano, insomma non essere in prima linea. Così penso che il mio stile e le mie prerogative si adattino al modo di lavorare di Flea.[2]
  • Come paragonare il mio modo di suonare a quello di John? Penso che lui sia molto più e prima di tutto un chitarrista di quanto non lo sia io. Ha iniziato a suonare la chitarra quand'era ragazzino e si è votato a questo strumento. Fin dagli inizi si è familiarizzato con il comporre canzoni, con la cultura musicale e con la teoria attraverso la chitarra. Io no. All'inizio ero un batterista. Quando sono passato alla chitarra, non ero affatto interessato ad avere il ruolo leader. Quindi John è più immerso in quella tradizione e più a suo agio nel metterla in pratica. Io non mi ero mai interessato ad essere la prima chitarra o ad eseguire gli assoli e cose del genere. Devo farlo in questo gruppo, e non è qualcosa che mi diverte realmente fare![2]
  • È bizzarro entrare a far parte di una formazione di cui sei stato fan per moltissimi anni. Io mi ricordo chiaramente quando ho acquistato One Hot Minute e quanto mi piacesse quell'album. Peccato che John non abbia mai voluto avere a che fare con il materiale scritto con Dave Navarro, ma lo capisco.[3]
  • Ho conosciuto Flea e John Frusciante nel gennaio del 1997, in quel periodo loro suonavano con i Thelonious Monster, la band di Bob Forrest. E io ero un fan dei Red Hot Chili Peppers, li apprezzavo molto. (Da Red Hot Chili Peppers Live)
  • Ho lasciato la scuola a 15 anni e praticamente mi sono votato a diventare un chitarrista. Non avevo alcun piano su cosa avrei fatto della mia vita. Sapevo solo di voler fare musica... allora ho iniziato a suonare la chitarra, principalmente immaginandomi la musica altrui. Cosa in cui ero abbastanza bravo. Così nella mia mente sono diventato un chitarrista in tempi brevi, anche se allora e ancora oggi mi mancano i dettagli di un'appropriata educazione musicale. Mi sembra come se da sempre stessi suonando aggiornandomi continuamente.[2]
  • Non mi sarei mai nemmeno azzardato a pensare di potermi mettere nei panni di uno come Frusciante. Per me, l'unica strada era quella di fare qualcosa di nuovo con queste persone. (Da Red Hot Chili Peppers Live)
  • Non penso assolutamente che il fatto di essere il chitarrista di una rock band famosa possa cambiare il modo in cui sono e in cui mi comporto. Sono cosciente della fama che hanno i Red Hot, ma non mi faccio spaventare facilmente. Poi magari finirò per distruggere stanze di alberghi, corrompere giovani ragazze, farmi tutti i tipi di droghe e spaccare chitarre sul palco.[3]
  • Quando i Chili Peppers sono diventati famosi non facevo parte della band e, se devo essere sincero, non so ancora quando un pezzo potrebbe funzionare. Per me l'importante è avere abbastanza materiale per iniziare una discussione, poi alcune canzoni restano, altre vanno.[1]
  • Solo il fatto di essere in una stanza con questi ragazzi è un onore, per non parlare del poter creare musica con loro. Ciascuno di loro ha una storia personale ed un legame con l'altro. Non avrei potuto chiedere un gruppo più accogliente di persone o una migliore situazione. Queste sono tre persone che meritano di fare musica e di crearla con gente che ama farlo come loro.[4]
  • Sono sempre stato il più giovane nella maggior parte delle volte in cui mi esibivo. La cosa divertente è che probabilmente ho la peggior forma fisica di tutti i componenti dei Red Hot Chili Peppers. Ma essere in questa band non mi fa sentire troppo diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai fatto. Sto solo facendo musica con le persone con cui ho piacere di farlo e questo è quello che sono solito fare. Non ho mai fatto qualcosa che non amassi.[4]

Dall'intervista di Jason Newman, rollingstone.it, 3 febbraio 2020.

  • [Parlando del suo allontanamento dai Red Hot Chili Peppers e del conseguente rientro di John Frusciante] Avevo ricevuto il messaggio di Flea il giorno precedente, avevamo messo in pausa la fase di scrittura e pensavo che saremmo tornati al lavoro. Avevamo finalmente deciso di fare un disco, e pensavo che avremmo parlato soprattutto di quello. Sono arrivato per ultimo, gli altri erano seduti in giardino, ma quando mi ha aperto la porta Flea sembrava cupo. È andato subito al dunque: "Abbiamo chiesto a John di tornare nel gruppo". Mi sono seduto, sono rimasto in silenzio per un attimo, e ho detto: "Non sono sorpreso. Vorrei aver fatto qualcosa che renda tutto questo impossibile. Ma sono felice per voi, ragazzi". Sono felice per John. Volevo che il sentimento che provavo, cioè l'amore per quei ragazzi, restasse intatto. Provo per loro un affetto profondo. Non ho mai pensato di meritare quel posto più di John. Ho fatto un viaggio straordinario con quei ragazzi ed era arrivato il momento del finale. Sono riuscito ad aggrapparmi a quel sentimento, al grande amore e rispetto e gratitudine per tutto quello che mi hanno fatto vivere. Quando me l'hanno detto sono riuscito a congelare quell'emozione e proteggere quel sentimento, così tra un anno, quando avrò qualche problema finanziario, non me la prenderò con loro.
  • Il punto è che John e Flea hanno creato un linguaggio musicale e un rapporto che dura da quando erano teenager. La band non era ancora famosa. Hillel era appena morto. Erano in un momento molto diverso delle loro vite, volevano e sono riusciti a creare un linguaggio musicale che per loro è profondo e importante. È come una relazione, c'è un amore che resta dentro di te per sempre.
  • [...] io non posso, neanche per un secondo, pensare che possano preferire me a quella relazione musicale. Ero un fan di quella musica, ho suonato quelle canzoni per anni e ho sempre adorato lo stile di John. Vorrei aver scritto qualcosa con la band che rendesse tutto questo impossibile, avrei voluto creare un linguaggio musicale con Flea simile a quello che aveva con John. Se ci fossimo separati cinque anni fa, mi avrebbe distrutto. [«Perché»?] Perché avrebbe confermato tutte le mie ansie, tutte le volte in cui ho pensato di fare schifo e di essere una persona inutile. Avrei ceduto ai pensieri negativi. Ma ora, dopo aver suonato per 10 anni e dopo aver scritto tre album con loro, avevo un po' di spazio di manovra per accettare la cosa. Non potevo fare molto di più, l'unica soluzione sarebbe stata diventare John. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto musicalmente e personalmente negli anni passati insieme. Ne vado davvero fiero, cinque anni fa sarei saltato giù da un ponte.
  • Quando sono entrato nel gruppo ero a malapena un chitarrista. Non avevo i social, ma so che internet ama paragonare me e John, dire quanto non fossi all'altezza. Ho sempre pensato: "Voi non capite". Suonavo a malapena la chitarra, e riuscire ad aver fatto questa cosa è uno dei traguardi più grandi della mia vita, perché non mi sono mai considerato un chitarrista. Il fatto che parlassero male di me e facessero tutti quei paragoni era davvero divertente.
  • [...] vorrei che capissero che ho portato nella band altre cose oltre alle parti di chitarra. Per esempio, sono riuscito a entrare nei Chili Peppers e tutti si sentivano come se non fosse successo niente di brutto. Sono anche riuscito a creare un linguaggio musicale – non lo stesso di John – e a legare con tutti. Gli altri sono stati una band per molto tempo; c’erano questioni personali, tante emozioni, e io sono riuscito ad alleggerire tutto e a far sì che la band continuasse a vivere.
  • Sono consapevole che il nucleo della band è rappresentato dalla relazione musicale tra la chitarra e il basso di John e Flea. Credo di aver legato con tutti in maniera fantastica, profonda, una cosa speciale per persone con 18 anni di differenza. E credo che sappiano quanto gli voglio bene. Anche loro ne vogliono a me, e abbiamo creato qualcosa di speciale. John e Flea, a prescindere da quanto vadano d'accordo, hanno una cosa che hanno creato in un momento diverso delle loro vite, ed è impossibile che io riesca a fare lo stesso. Io sono arrivato nel 2009. Erano persone diverse. Con figli. Sono molto famosi. Il tempo che puoi investire in questa cosa è diverso.
  • So che mi vogliono bene e so che gli piacevo anche come persona. Se avessero detto: "Grazie, Josh, siamo felici di aver suonato con te, ma ora assumeremo questa persona" sarebbe stato completamente diverso. Ma qui si tratta di John. È un musicista che ho venerato, cazzo. Abbiamo avuto una fantastica amicizia, per un po', facevamo dischi insieme e suonavamo le canzoni dei Beatles. Non c'è un momento che mi faccia pensare che è stata una brutta esperienza. L'unica cosa, l'unica cosa assurda, è l'idea di rimuovere qualcuno da un momento all'altro: "Oh, avevi questa cosa e ora non c'è più".
  • Sono zen perché, alla fine, rispetto tutte le loro decisioni, sono felice per loro e mi fa piacere che suonino ancora tutti insieme. Sono triste per le canzoni che ho scritto e che non sono finite in I'm With You. Con Brian funziona così: avevamo 40 o 50 canzoni, ma il suo modo di produrre è diverso, gli piace costruire le cose da zero. Io ho detto: "Ma abbiamo tutti questi pezzi". Ne ha scelti alcuni che gli piacevano, poi ne abbiamo scritti altri da zero in studio ed è stato fico, divertente. Ma la magia dei Chili Peppers è che si tratta di quattro tizi in una stanza, una rarità di questi tempi, che suonano e vengono registrati praticamente live. E questo è quello che volevo fare io. Non volevo farlo con Rick Rubin, perché mi faceva sentire un outsider, e lui non è il tipo di persona che si impegna a nutrire un nuovo rapporto.
  • Per i Red Hot la nostra separazione era una novità, non hanno mai lasciato andare un membro del gruppo in circostanze così definite, è sempre stato dopo un trauma o una tragedia. Non dev'essere stato facile cacciare una persona a cui vogliono bene, con cui si trovavano bene nella band. Forse sarebbe stato più semplice se avessi reagito alla notizia strillando e cercando la rissa. Tutta questa storia è molto triste, e il tono sobrio del post di Instagram ha due facce. Da una parte erano felici di ritrovare John. Dall'altra… sono stati con l'altro tizio per 10 anni. È una storia triste, e questa tristezza rende tutto ancora più strano.
  • La cosa più bella di suonare in una band così è proprio questa: potevo ignorare il pubblico, una cosa che generalmente mi viene spontanea, e interessarmi solo a quello che succedeva sul palco. La band aveva già moltissimi fan, non dovevo preoccuparmi di conquistarli più di tanto. Potevo limitarmi a suonare. Quindi… il fatto che io abbia dei fan, o che qualcuno abbia apprezzato quello che ho portato nel gruppo, è una cosa fantastica, non esiste un modo giusto per esprimere quanto gli sono grato.

Citazioni su Josh Klinghoffer

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  • Con Josh già ci si conosceva, lui aveva suonato con noi durante il tour di Stadium Arcadium, e questo fatto ha reso tutto più facile... Josh è una persona complessa, ha vari strati come una cipolla e musicalmente ha una visione architettonica del suono. È un chitarrista che se la cava anche con tastiere e batteria. (Chad Smith)
  • Josh è un musicista delicato, sublime e poetico.Non è un chitarrista virtuoso/un guitar hero. È un musicista a tutto tondo. Suona batteria e tastiere bene come la chitarra, così coglie un quadro reale della grande musica e ha un grande senso intuitivo su ciò che può essere utile o no ad una canzone. Egli colloca insieme gli accordi in un modo meraviglioso, unico, in un modo proprio di Josh. Allo stesso tempo è molto radicato in lui il songwriting tradizionale e il modo tradizionale di spostare gli accordi. Ha realmente un modo suo di utilizzarli e di immetterli nel sistema. La sua chitarra ha un suono molto caldo, veramente bello. (Flea)
  • Josh è un musicista diverso da John. Il suo approccio è completamente diverso. Ma questo è stato anche un po' impegnativo all'inizio. John e io avevamo sviluppato un linguaggio musicale così approfondito che solo noi potevamo conoscere. Con Josh questo non c'è stato immediatamente. Dovevo imparare a lasciarmi andare e lasciare che Josh facesse altrettanto. E non appena mi fossi lasciato andare e avessi lasciato che Josh fosse Josh qualcosa di veramente bello sarebbe accaduto e avremmo avuto una grande canzone o un gran pezzo musicale. (Flea)
  1. a b Dall'intervista di Roberto Croci, Quegli amorevoli stronzi dei Red Hot Chili Peppers, RollingStone.it, 10 agosto 2016.
  2. a b c Dall'intervista a Total Guitar Magazine, citato in Total Guitar Magazine: tradotta integralmente l'intervista a Josh Klinghoffer. Venicequeen.it, 25 giugno 2012.
  3. a b Citato in Marcello Marabotti, Red Hot Chili Peppers Intervista, Onstageweb.com, 6 dicembre 2011
  4. a b Dall'intervista rilasciata a Guitar World, settembre 2011; citato in Guitar Worl Magazine: tradotto in italiano l'articolo sui RHCP (Parte Prima), Venicequeen.it, 12 settembre 2011.

Bibliografia

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Altri progetti

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Red Hot Chili Peppers
Membri attuali: Anthony Kiedis · Flea · John Frusciante · Chad Smith
Ex-membri: Hillel Slovak · Josh Klinghoffer · Dave Navarro