Un americano in vacanza

Un americano in vacanza

Leo Dale e Valentina Cortese nel film


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Un americano in vacanza
Lingua originale	italiano
Paese	Italia
Anno	1946
Genere	commedia, drammatico
Regia	Luigi Zampa
Soggetto	Gino Castrignano
Sceneggiatura	Aldo De Benedetti
Produttore	Carlo Ponti
Valentina Cortese: Maria Leo Dale: Dick Paolo Stoppa: Augusto Andrea Checchi: Roberto Elli Parvo: Elena Arturo Bragaglia: sacrestano Adolfo Celi: Tom Luciano Salce: ufficiale americano Felice Minotti: padre di Roberto Gino Baghetti: monsignor Caligaris
Doppiatori italiani
Giulio Panicali: Dick Emilio Cigoli: Roberto Lydia Simoneschi: Elena

Un americano in vacanza, film italiano del 1946 con Valentina Cortese, regia di Luigi Zampa.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Molti italiani sono emigrati in America. Vi sono delle grandi città la cui popolazione è fatta in prevalenza da italiani, che con il loro lavoro hanno collaborato alla ricchezza e al benessere di questo grande Paese. E quasi tutti questi italiani non hanno dimenticato l'Italia; e quando la loro vecchia patria, disgraziata, infelice, ha bisogno di loro, essi l'aiutano, la sorreggono, e passano i mari per venire a combattere per lei. (Maria)
È il messaggio del generale Clark, comandante delle forze americane in Italia: «Noi non chiederemo all'Italia che un piccolo pezzo di terra, quello necessario per seppellire i nostri morti». (Maria)
È stata così bella quella notte, che non ho voluto sciuparne il ricordo. Vede, per lei è diverso, lei ritornerà a casa con tutti i suoi ricordi: il viaggio, la guerra, le grandi città, ma... ma per me, che vivo qui sola in questo piccolo paese, un ricordo è una cosa importante; si può vivere di un ricordo, non bisogna sciuparlo. (Maria)

Commediola rosa che utilizza i modi dei film dei telefoni bianchi per alzare un inno strapaesano all'amicizia con le truppe americane: [...] il film – neorealisticamente – fa parlare gli americani nella loro lingua [...] e, girato tra le rovine della guerra, conserva ancora oggi un suo valore documentaristico. (Il Mereghetti)
Semplice nella narrazione [....] il film rivela tuttavia nel regista una sincera partecipazione ai fatti narrati e una critica visione della realtà. (Gianni Rondolino)