Steins;Gate: The Movie - Load Region of Déjà Vu
Steins;Gate: The Movie - Load Region of Déjà Vu
Titolo originale |
劇場版 シュタインズ・ゲート 負荷領域のデジャヴ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2013 |
Genere | animazione, fantascienza |
Regia | Kanji Wakabayashi |
Soggetto | Chiyomaru Shikura (IMAGES) |
Sceneggiatura | Jukki Hanada |
Produttore | Kenjirou Gomi |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Steins;Gate: The Movie - Load Region of Déjà Vu, anche noto come Steins;Gate - Il film, film d'animazione giapponese del 2013, regia di Kanji Wakabayashi.
Si tratta di ricordi che vanno susseguendosi da trenta milioni di anni. In questo fluire che non conosce soste né inversioni di rotta o cambiamenti, i sentimenti dell'uomo sono ricordi che valicano i tempi. I pensieri dell'umanità sono ricordi giunti ai cancelli del destino. [apre gli occhi] Stavo sognando...? (Kurisu)
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Non vi posso perdonare, per aver spinto papà alla morte. Non vi perdono. (Nae) [nel flashback di un'altra linea di universo]
- Kurisu Makise... Non c'è tempo, perciò ti dirò solo questo. [...] Telefono cellulare. Forno a microonde. SERN. Non dimenticare. Se non dimenticherai, qualcosa riuscirai a fare, se osserverai con attenzione... ci riuscirai. (Suzuha)
- Senza dubbio, in virtù del potere del Reading Steiner, continuo a osservare e a conservare memoria di tutte le altre linee di universo che ho visto. Io sono andato alla deriva tra tutte queste linee di universo esistenti: seguitano a convergere e a propagarsi senza sosta, e miracolosamente ora sono giunto nell'unica linea che desiderassi davvero. Ed è in questa linea di universo che tu stai seduta di fronte a me e Mayuri lavora part-time al Maid Queen. Questo mi basta, non desidero nient'altro. [...] Volevo che tu mi conoscessi anche in questa linea di universo, che conoscessi il vero me intendo, forse ho esagerato a dirti troppe cose, e di questo mi scuso. (Okarin) [a Kurisu]
- I ricordi non si possono controllare, che seccatura. Non è possibile dimenticare dei ricordi solo perché lo si desidera, restano indelebili comunque nella mente. A dispetto della propria volontà, in particolare per te, Okabe, dove nelle altre linee di universo ti sei imbattuto molte volte in situazioni spaventose e sconvolgenti, e il rimorso causato ti è rimasto impresso nella memoria. E per di più ritrovi ovunque le stesse identiche persone, le stesse stanze, le stesse città e le stesse parole. Il che ti rende impossibile dimenticare. Ricordi di altre linee di universo simili a un sogno che però non sono un sogno, sono realtà ma sono anche ricordi che non sono realtà. È naturale che questa tragica ambiguità metta sempre più in pericolo la tua coscienza. (Kurisu)
- Nessuno conosce il futuro, ed è per questo che per l'uomo è possibile accettare tutte le sventure, tutte le infelicità, tutti gli incidenti più ingiusti e andare avanti. (Okarin)
- Ogni persona fissa qualcosa di importante, che è al di fuori di se stessa. Proprio come hai fatto tu osservando noi. Anche se sei svanito da questo universo, anche se qui non hai lasciato tracce, i sentimenti di ogni persona valicano le linee di universo. (Kurisu) [a Okarin]
- La me stessa di un tempo non riusciva ad ammettere né la macchina del tempo né il cambiamento del passato. Questo perché non avevo nulla da voler proteggere. Ma forse ho trovato qualcosa, finalmente. Non gli ho ancora confidato nulla [a Okarin] dei miei sentimenti. Tutte le volte che ci siamo incontrati, non ho fatto altro che mostrarmi altezzosa, litigare per stupidaggini, senza mai comunicare ciò che avrei voluto dirgli. Sono sempre stata così fin da piccola, ho sempre pensato che sarei riuscita a fare tutto da sola, costruendomi così un muro tutt'intorno, ripetendo di non aver bisogno di aiuto da nessuno. Che bambina antipatica... ci credo che mio padre non mi sopporta. Ma in realtà avrei desiderato che qualcuno mi rivolgesse la parola, che qualcuno mi dicesse: "Ho continuato a fissare soltanto te come se non esistesse nessun altro". (Kurisu)
- Kyōma Hōōin... lo conosci? [...] È uno scienziato, ma non è un semplice scienziato. È uno scienziato pazzo, e alla massima potenza anche. In effetti si comporta in maniera assurda, e tutti gli altri lo hanno sempre trattato da stupido. Nessuno aveva mai creduto alle sue parole o alle sue ricerche o in quello che aveva inventato, ma lui riusciva ad osservare cose che nessun altro era in grado di vedere, era l'unico a vederle. Poi si è accorto che questo faceva soffrire le persone, che poteva arrivare persino a distruggere l'universo, perciò ha deciso di impegnarsi per proteggere tutti. Ha continuato a combattere per difendere l'universo ad ogni costo, e poi, alla fine, ha salvato tutte le persone a cui lui teneva. Però, non c'è nessuno che sia a conoscenza di questo. Per tutti è sempre rimasto lo scienziato pazzo, quindi il mondo intero ha continuato a trattarlo da stupido. (Kurisu)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Mayushii: Daru è riuscito a trovarsi una nuova amicizia: una ragazza!
Kurisu: Non ci credo!
Mayushii: È una cosplayer che si chiama... Amane... Yuki, mi sembra. È questo il nome?
Ruka: Sì, a quanto pare si sono conosciuti in rete. È una persona molto carina.
Kurisu: Molto... carina?!
Mayushii [mostra una foto di Yuki]: Ecco, è lei.
Kurisu: Ma Ashida è ricco di famiglia?
Mayushii: Non credo che lo sia...
Kurisu: Allora ha vinto alla lotteria, per caso? - Daru: A me hai portato qualche rivista porno senza censure dall'America del Nord?
Kurisu: Con quella roba ti arrestano alla dogana! - Kurisu: [...] tu indossi sempre quel camice bianco sdrucito!
Okarin: Ma è proprio perché il camice bianco è messo male che possiede una propria estetica. - Okarin: Ovunque tu possa andare, di certo non cambierai mai, ragazza innamorata degli esperimenti.
Kurisu: Bene, grazie, lo prendo come un complimento. Perciò se dovesse verificarsi qualcosa di strano consultati pure con me, è la scelta migliore. - Okarin: È impossibile crederci, ma... se sei tu a dirlo, soldato part-time, allora dev'essere vero.
Suzuha: "Soldato part-time"? Che significa?
Okarin: No, niente. In questa linea d'universo tu non sei né una lavoratrice part-time né un soldato, quindi... - Okarin: Né la macchina del tempo né la macchina per il salto temporale devono essere costruite! Anche se riesci a idearne la teoria, anche se riesci a capire come fare, non devi assolutamente costruirle!
Kurisu: Okabe [...]. Ma tu svanirai se non faccio qualcosa, lo capisci? Sarà come se tu non ci fossi mai stato fin dall'inizio. E per evitarlo non posso... che modificare il passato!
Okarin: E se tu non ci riuscissi? Che faresti se non riuscissi a modificare il passato? La risposta è semplice: lo faresti un'altra volta, torneresti nel passato a tentare altre volte finché non andasse bene. Se c'è la possibilità di andare indietro nel tempo, è così che si comportano le persone, è logico, succede sempre così, ma questo non fa altro che aumentare il dolore. Un singolo cambiamento nel passato si ripercuote anche su qualcos'altro. Non è possibile effettuare un cambiamento come si vorrebbe. Mai avvenuto. Se riesci a salvare qualcuno, finisci per perdere qualcun altro, non ottieni mai che il tuo desiderio alla fine si realizzi, e non fai altro che modificare tutto quello che hai sempre desiderato. - Suzuha: Come pensavo, è così che andrà a finire. Tu in futuro costruirai di nuovo la macchina del tempo, lo so. [...] A inventare la macchina del tempo sei stata tu, Kurisu. Ma non ne hai mai permesso l'uso. E hai chiesto a papà di sigillarla, dicendo che era questa la volontà di Rintarō Okabe. Non hai fatto che continuare a essere in contraddizione. Per il desiderio di salvare Rintarō Okabe, hai escogitato il modo per tornare nel passato. E sei riuscita a costruire la macchina del tempo, ma alla fine hai smesso di riconoscere i tuoi veri sentimenti. Tutto in una continua ripetizione.
Kurisu: Ed è per questo che tu...
Suzuha: Avevo pensato che la te stessa del passato avrebbe agito onestamente, rispettando i propri sentimenti, ma... come temevo sei una zuccona!
Kurisu: Come sarebbe? Che modo di esprimersi è?
Suzuha: È la verità.
Kurisu: Io sono una scienziata. Agisco sulla base delle mie teorie e delle mie convinzioni, non devo farmi trasportare dai sentimenti!
Suzuha [dà uno schiaffo a Kurisu]: Ed è in questo modo che hai sempre finto autocontrollo, mi vengono certi nervi a stare con te, non ti sopporto!
Okarin: Ma tu come mai ti trovi qui?
Kurisu: Non sono stata io a venire, sei tu che stai cercando di fare ritorno, da questo universo verso la linea di universo Steins;Gate. Cerca di ricordare che quando eri a vagabondare per le linee di universo io ero sempre insieme a te, né Mayuri o Hashida o Faris o Urushibara o Kiryū o Amane, nessuno ti ha dimenticato, come non hanno dimenticato la tua presunzione di difendere l'universo da solo. Non dimenticare che in qualsiasi linea di universo non sarai mai solo, ovunque tu possa trovarti io ti scoverò e continuerò a osservarti, proprio come tu hai continuato sempre e soltanto a osservare me.
Okarin: Se mi viene riferito che questa è la scelta di Steins;Gate... Forza, Christina. Che ne diresti di restituirmelo? Il mio primo bacio.
Kurisu: Ah no.
Frasi promozionali
modificaNote
modifica- ↑ Da Steins;Gate - il film, vvvvid.it.
- ↑ Da Steins Gate: Fuka Ryoiki No Deja vu, netflixlovers.it.
- ↑ Dalla copertina dell'home video, dynit.it.
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