Stefano Gobbi

sacerdote italiano (1930-2011)

Stefano Gobbi (1930 – 2011), presbitero e mistico cattolico italiano.

Citazioni di Stefano Gobbi modifica

  • La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica, apostolica, una, fondata su Pietro. Come Gesù, anche la Chiesa da Lui fondata, che forma il suo corpo mistico, è Verità, vita e via.
- La Chiesa è verità, perché ad essa sola Gesù ha affidato da custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede. Lo ha affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa ed ai Vescovi uniti con Lui.
- La Chiesa è vita perché dona la Grazia ed essa sola possiede i mezzi efficaci di Grazia, che sono i sette Sacramenti. Specialmente è vita perché ad Essa sola è stato dato il potere di generare l'Eucarestia, per mezzo del Sacerdozio ministeriale e gerarchico. Nella Eucaristia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo glorioso e la sua divinità.
- La Chiesa è via perché conduce al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità. Come il Padre e il Figlio sono Uno, così dovete essere una sola cosa fra voi. Gesù ha voluto che la sua Chiesa sia segno e strumento dell'unità di tutto il genere umano. (13 giugno 1989, messaggio della Madonna)[1]
  • La mia anima è trafitta nel vedere la mia Chiesa prostrata sotto il peso di una dolorosissima agonia. In essa si diffondono sempre più gli errori che portano alla perdita della fede; il peccato seduce le menti ed i cuori di tanti miei figli. (15 settembre 1994)
  • Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un agnello, la massoneria infiltrata all'interno della vita ecclesiale per distruggere Cristo e la sua Chiesa. Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa. (17 giugno 1989)[1]
  • Il compito delle Logge massoniche è quello di operare oggi, con grande astuzia, per portare ovunque l'umanità a disprezzare la santa Legge di Dio, ad operare in aperta opposizione ai Dieci Comandamenti, a sottrarre il culto dovuto al solo Dio, per darlo a dei falsi idoli, che vengono esaltati ed adorati da un numero sempre più grande di uomini. (3 giugno 1989)[1]
  • Gesù è Via, che conduce al Padre, per mezzo del Vangelo. La massoneria ecclesiastica favorisce le esegesi, che danno di esso interpretazioni razionalistiche e naturali, per mezzo dell'applicazione dei vari generi letterari, così che esso viene dilaniato in ogni sua parte. Alla fine si giunge a negare la realtà storica dei miracoli e della sua Resurrezione e si mette in dubbio la divinità stessa di Gesù e la sua missione salvifica.
Dopo di avere distrutto il Cristo storico, la Bestia con due corna simili a un agnello cerca di distruggere il Cristo mistico che è la Chiesa. La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica, apostolica, una, fondata su Pietro...
La massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà con un falso ecumenismo, che porta all'accettazione di tutte le Chiese cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della verità. Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica universale, formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la Chiesa cattolica.[...]
La massoneria ecclesiastica, in tante e subdole maniere, cerca di attaccare la pietà ecclesiale verso il Sacramento della Eucarestia. Di essa valorizza solo l'aspetto della Cena, tende a minimizzare il suo valore sacrificale, cerca di negare la reale e personale presenza di Gesù nelle Ostie consacrate. Per questo si sono gradualmente soppressi tutti i segni esterni, che sono indicativi della fede nella presenza reale di Gesù nella Eucarestia, come le genuflessioni, le ore di adorazione pubbliche, la consuetudine santa di circondare il Tabernacolo di luci e di fiori.[...]
In questa maniera si demolisce il fondamento stesso della sua unità e così la Chiesa viene sempre più lacerata e divisa.[1]
  • Non perdete tempo davanti alla televisione, che è lo strumento più forte in mano al mio Avversario, per diffondere ovunque la tenebra del peccato e della impurità. La televisione è l'idolo, di cui si parla nell'Apocalisse, costruito per essere adorato da tutte le nazioni della terra, e a cui il Maligno dona forma e movimento, perché diventi, nelle sue mani, un terribile mezzo di seduzione e di perversione.
Se fate quanto oggi vi domando, deponete nelle mie mani una potente forza di intercessione e di riparazione. (17 febbraio 1988)
  • Sono dieci anni decisivi. Vi domando di passarli con me, perché entrate nel periodo finale del secondo avvento, che vi conduce al trionfo del mio Cuore Immacolato nella gloriosa venuta di mio figlio Gesù. In questo periodo di dieci anni si compirà la pienezza del tempo, che vi è stato da Me indicato, a cominciare da La Salette fino alle mie ultime e attuali apparizioni. In questo periodo di dieci avrà il suo culmine la purificazione, che voi da anni state vivendo e perciò per tutti si faranno più grandi le sofferenze. In questo periodo di dieci anni si manifesterà il mistero di iniquità, preparato dalla diffusione sempre più della apostasia. In questo periodo di dieci anni si realizzeranno tutti i segreti che Io ho rivelato ad alcuni miei figlie e si compiranno tutti gli avvenimenti che vi sono stati da Me predetti. Perciò vi domando oggi di consacrarmi tutto questo periodo di tempo, quasi fosse un più esteso e continuo anno mariano. (Messaggio di Maria a don Gobbi, Lourdes, 18 settembre 1989)[2][3]
  • La divina Scrittura vi ha ammonito che chi pecca per mezzo della carne, nella stessa carne trova la sua giusta punizione. È così giunto il tempo in cui l'angelo del primo flagello passa sul mondo, perché sia castigato secondo il volere di Dio.
L'Angelo del primo flagello incide nella carne di coloro che si sono lasciati segnare dal marchio del mostro sulla fronte e sulla mano ed hanno adorato la sua immagine, una piaga dolorosa e maligna, che fa gridare di disperazione coloro che ne sono colpiti. Questa piaga rappresenta i dolori fisici che colpiscono il corpo a causa di malattie gravi ed inguaribili. La piaga dolorosa e maligna è un flagello per tutta l'umanità, oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea, materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del vivere umano. Alcuni miei figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del male che hanno compiuto.[...] (Verbo di Maria a don Stefano Gobbi, Dongo (CM), 13 ottobre 1989)[4][5][6]
  • Ti ho scelto, figlio, per questa semplice ragione: perché sei il più povero, il più piccolo, il più limitato. Umanamente sei il più sprovveduto. / Ti ho scelto perché nella tua vita il mio Avversario era ormai riuscito a cantare vittoria. Nella tua esistenza ti ho fatto vivere come in anticipo quanto Io stessa farò nel momento del mio più grande trionfo. / Il mio Avversario crederà un giorno di cantare completa vittoria: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime. / Sarà soltanto allora che Io interverrò - terribile e vittoriosa- perché la sua sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua certezza di aver vinto per sempre. (18 ottobre 1975)[7]

Note modifica

  1. a b c d Citato in Profezie del Terzo Millennio, Messaggi di carattere spirituale e profetico/escatologico della B.V: Maria don Stefano Gobbi, su profezie3m.altervista.org., su profezie3m.altervista.org. URL archiviato l'8 agosto 2019. Il sito è rilasciato con licenza Creative Commons.
  2. Estratto da libro di Paolo Portone, L'ultimo sigillo: l'Apocalisse nel XXI secolo, Milano anno = 1999, Terziaria, ASEFI., Collana "Il periplo" (n. 2), ISBN 9788886818421, OCLC 43508665. Snippet archiviato l'8 agosto 2019.
  3. Citato in Walter Sulla, Ancora 10 anni, su dottabbate.it, Lourdes, 17 settembre 1989., su dottabbate.it. URL archiviato l'8 agosto 2019
  4. Estratto dal libro di don Stefano Gobbi, Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna (PDF), Milano, Movimento sacerdotale Mariano, 8 dicembre 2007, 644., su devozioni.altervista.org, 26ª edizione, p. 392. URL archiviato il 14 luglio 2018). Si segnalano edizioni precedenti, con imprimatur del Card. Ignace Moussa Daoud (1930-2012), Patriarca emerito di Antiochia dei Siri, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali.
  5. Citato in Madonna a Don Stefano Gobbi tratto dal libro: "Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna", su gloria.tv, 132 ottobre 2017., su gloria.tv'. URL archiviato l'8 agosto 2019.
  6. Citato in Walter Sulla, I flagelli, su dottabbate.it., su dottabbate.it. URL archiviato l'8 agosto 2019.
  7. Citato in don Joseph Dwigh, L'incontro di don Stefano Gobbi con i sacerdoti due settimane prima di morire, raccomandazioni., glori.tv, 2011., su gloria.tv. URL archiviato l'8 agosto 2019.

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