Proverbi ferraresi
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Raccolta di proverbi ferraresi.
- L'è mei un ov in sen che un òch pr'aria.[2]
- È meglio un uovo in seno, in grembo, che un'oca per aria.
- Marz al tenz; abril al spenz; chi è d' bona forma – d' Maz al torna.[3]
- Marzo tinge, Aprile cancella (lavando) – chi è di buona forma – di Maggio ritorna.
- Se la fadiga la valca al gust, mola la figa e dat al lambrusc.[4]
- Se è più la fatica che il gusto, molla la fica e datti al lambrusco.
- Quand al sol la nef indòra, nef e nef e nef ancora.[5]
- Quando il sole la neve indora, neve e neve e neve ancora.
Note
modifica- ↑ Citato in Riccardo Bacchelli, Il mulino del Po.
- ↑ Citato in Luigi Ferri, Vocabolario ferrarese-italiano: compilato da Luigi Ferri sullo studio accurato del dizionario ferrarese di Carlo Aizzi e di quelli italiani del Fanfani, Rigutini, Trinchera, Tommaseo, Longhi, Melzi, Carena e Rambelli, Nella premiata tipografia sociale, Ferrara, 1889, p. 266.
- ↑ Citato, con traduzione, in G. Ferraro, Feste sarde sacre e profane, in Archivio per lo studio delle tradizioni popolari, a cura di Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone-Marino, Carlo Clausen, Torino-Palermo, 1894, vol. XIII, p. 401, nota 3.
- ↑ Citato in Enrico Dal Buono, 10 cose da sapere prima di uscire con un ferrarese. cosmopolitan.com, 6 maggio 2016.
- ↑ Citato in Franco Brevini, Il libro della neve: avventure, storie, immaginario, il Mulino, Bologna, 2019, p. 67. ISBN 978-88-15-28506-5; citato in Gilberto Scuderi, Anche i proverbi mantovani nel libro sulla neve di Brevini, gazzettadimantova.gelocal.it, 14 febbraio 2020.