Professione assassino (film 2011)
film del 2011 diretto da Simon West
Professione assassino
Titolo originale |
The Mechanic |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2011 |
Genere | azione, thriller |
Regia | Simon West |
Soggetto | Karl Gajdusek |
Sceneggiatura | Richard Wenk, Lewis John Carlino |
Produttore | Irwin Winkler, Robert Chartoff |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Professione assassino, film statunitense del 2011 con Jason Statham, regia di Simon West.
È il remake dell'omonimo film del 1972 con Charles Bronson.
Un killer estremamente metodico.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Per fare bene quello che faccio, c'è bisogno di una particolare impostazione mentale. Io ho dei mandati, degli obbiettivi prescelti. Certi lavori devono sembrare incidenti. Altri devono far ricadere il sospetto su qualcuno in particolare. Altri ancora devono mandare un messaggio chiaro. La cosa più facile è premere il grilletto. I lavori perfetti sono quelli in cui nessuno si accorge di te. (Arthur)
- Neanche i Blues Brothers si vestono più come quei due. (Arthur, riferito alle guardie del corpo di Harry McKenne)
- Sa come funziona questa compagnia Bishop? Soltanto due soci conoscono i dettagli della missione. (Dean Sanderson)
- Tesoro, hai mani sentito dire: "ritirati fino a quando sei in vantaggio?" (Dean Sanderson parlando al telefono con la figlia sedicenne)
- Amat Victoria Curam. La vittoria ama la preparazione. (Harry McKenne)
- Solo uno stupido uccide con un movente. Facevi prima a scrivere "sono stato io" sulla schiena... (Arthur, rivolto a Steve)
- Il letto è sotto gli scatoloni: sistemati lì. (Arthur)
- Quello che faccio esige una certa impostazione mentale. Il desiderio di vendetta può costarti la vita, quindi niente più cazzate come quella dell'altra sera. (Arthur, rivolto a Steve)
- Ascoltami attentamente adesso: io mi diverto a fare del male o ad uccidere, capito? (Arthur, rivolto a Finch)
- Ho sempre avuto dentro di me... tanta rabbia. E ora che avevo finalmente trovato un lavoro dove poterla utilizzare, mi dispiacerebbe tanto doverci rinunciare. È anche vero che potrei cercare lavoretti da solo. Il mondo è pieno di persone che mi pagherebbero. Però io non sono come te: io ucciderei solo per vendetta. (Steve, rivolto ad Arthur)
- Steve, se stai leggendo questo biglietto, allora sei morto! (Scritta da Arthur su un biglietto)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Harry McKenne: È inutile, sei il migliore. Ti affidano i lavori più delicati perché in caso di "complicazioni" tu sistemeresti le cose. A loro interessa solo il servizio completo, senza questioni in sospeso: il fatto compiuto. Cazzo Arthur, sei una macchina! Tu vedi le cose, vedi le persone in maniera diversa da me, in maniera diversa da chiunque altro. Però hai un problema Arthur: hai bisogno di un po' di compagnia.
Arthur: Io ho te Harry.
Harry McKenne: Allora sei nella merda più di quanto pensassi.
- Sarah: Mi dirai mai come ti chiami?
Arthur: Arthur.
Sarah: [Ride] No, non ci casco. Tu non ti chiami Arthur. No. Tu hai la faccia da... David, o Brad, mhh... già! A presto Brad.
- Harry McKenne: Almeno fammi morire come voglio io. Ho quella pistola da 33 anni. Un regalo dell'ammiragio Beasle, sesta flotta. Questa è la prima volta che la uso.
Arthur: Perché non mi hai sparato?
Harry McKenne: Naa... Manderebbero di sicuro qualcun altro. Preferisco che lo faccia tu Arthur. Avanti, coraggio...
- Steve: Ho pensato a cosa mi hai detto l'altra sera e... voglio fare il tuo lavoro.
Arthur: Cerca on-line. Si trova tutto su Internet.
Steve: Non mi interessa sapere cosa devo fare. Io voglio farlo.
Arthur: Che cosa vuoi esattamente?
Steve: Bishop, andiamo non prendermi per il culo. So cosa fai. E so cosa faceva mio padre. Lui è stato il tuo mentore e ha scelto te al posto mio: gli devi un favore. E visto che è morto e non mi ha lasciato un cazzo, il favore lo devi a me.
Arthur: Vai a casa Steven.
- Arthur: Sai che cos'è un meccanico oltre al suo significato più ovvio?
Steve: Uno che sistema le cose. Sistema i problemi su commissione. Un assassino.
Arthur: Io ho dei mandati, degli obbiettivi prescelti.
Steve: Posso farcela. Di merda ne ho vista tanta.
Arthur: Mai abbastanza.
Steve: Non sai un cazzo di me Bishop.
Arthur: Steve Jackson McKenne. Nato a Baltimora nel Maryland. A 12 anni tua madre è morta per cocktail di anestetici e vodka. Hai frequentato 3 licei: il grand, il Link Park e il Morroe. eri un bravo sportivo, hai vinto una borsa di studio a Miami che ti è stata tolta dopo una condanna per detenzione a fini di spaccio. Sei stato condannato 4 volte per assalto aggravato e minaccia a ben due fidanzate. Ti sei rotto la rotula in una rissa, non volevi farlo sapere così non ti sei fatto operare e quando piove zoppichi. Se vuoi ti faccio vedere le radiografie.
- Arthur: Le compagnie assicurative sanno tutto su come muore la gente: hanno persino dei libri con liste di ogni causa di morte possibile e immaginabile.
Steve: Senti, per me sono tutte stronzate.
Arthur: Il buon senso viene dall'esperienza, anche se l'esperienza la fai quando non hai buon senso ...
- Sebastian: Che cosa ti serve?
Arthur: Sapere perché sei ancora vivo. Credevo ti avessero sparato al cervello. E che cosa è davvero successo in Sud Africa. Dov'è il resto della tua squadra?
Sebastian: Tutti morti.
Arthur: È stato Dean a pagarti?
Sebastian: Dean mi ha dato un sacco di soldi per uccidere tutti gli altri. Mi ha detto di fingere la mia morte e sparire. E vuoi sapere che altro mi ha detto? Che Harry cominciava ad avere dei sospetti su una missione saltata e avrebbe rovinato tutto. Quindi andava messo a tacere.
Arthur: E loro avevano il killer perfetto, una persona molto fidata...
Sebastian: Non sei dispiaciuto tanto per averlo ucciso, vero? Ti dispiace perché ti hanno preso in giro troppo facilmente: è questo che ti fa rabbia. O mi sbaglio?
- Arthur: Quanto ti hanno dato per la vita di Harry?
Dean: 50 milioni. Va bene, facciamo un accordo. 10 milioni direttamente sul conto che preferisci entro 24 ore. È un ottimo affare, accetta.
Arthur: Non è una questione di soldi...
Dean: Un assassino che fa questioni di coscienza... Sei in piena violazione dell'etica professionale caro Bishop... La morte di Harry era un affare, punto e basta.
Arthur: Be', non sarà tanto basta adesso.
Dean: Senti che bella idea: metterò una taglia sulla tua testa talmente grossa che se ti guardi allo specchio vedrai il tuo riflesso che cerca di spararti in faccia...
Arthur: Non vivrai così a lungo...
Dean: Sei uno stupido. Pensi di trovarmi prima che io trovi te?
Arthur: Si... l'ho già fatto...
- Arthur: Steven! Mi dispiace per quello che è successo...
Steve: Ah, mi conosci Bishop... me ne frega un cazzo...
Note
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