Nemico pubblico (film 1931)

film del 1931 diretto da William A. Wellman

Nemico pubblico

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

James Cagney, al centro, in una scena nel film

Titolo originale

The Public Enemy

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1931
Genere drammatico, gangster
Regia William A. Wellman
Soggetto John Bright, Kubec Glasmon
Sceneggiatura Harvey F. Thew
Produttore Darryl F. Zanuck
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nemico pubblico, film statunitense del 1931 con James Cagney, regia di William A. Wellman.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Per quanto mi riguarda ci sono solo due tipi di persone: dritte e storte. Secondo me voi siete dritti. E lo sarò anch'io, purché non mi freghiate. (Paddy)
  • Rieccoci con la storia di quel che vuoi. Io vorrei essere il pozzo dei desideri, così ti legherei a un secchio e ti affogherei. (Tom)
  • Ti prego, rimani qui, caro, non vorrei perderti. Oh, il mio ragazzo timido: tu sei diverso dagli altri, molto diverso. E ho scoperto che non si tratta solo di modi diversi, di apparenze esteriori: è una differenza essenziale del carattere. Gli uomini che conosco – e ne ho conosciuti a dozzine, lo sai – sono così gentili, così raffinati, pieni di attenzioni. A molte piace quel tipo, forse hanno paura del tipo diverso: credevo di averne anch'io. Ma tu sei così forte. Tu non sai dare: tu prendi. Oh, Tommy, potrei amarti da morirne. (Gwen)

Citazioni su Nemico pubblico

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  • Interpretato da un vibrante James Cagney, capace perfino di far assumere al personaggio dimensioni eroiche nonostante la sua totale negatività, è insieme a Piccolo Cesare e Scarface il film che meglio rappresenta il genere "gangster movie". La serratissima regia di William Wellman si esalta in alcune sequenze chiave come il laconico finale con l'abbandono del cadavere di Cagney davanti alla casa della sua famiglia. (Piero Di Domenico)
  • Un classico – un po' sopravvalutato – del cinema gangster, in cui Wellman – che inizialmente voleva dare la parte di Powers a E. Woods – sa mescolare con intelligenza violenza e romanticismo per dire che è anche la povertà a generare il crimine. (il Morandini)
  • Uno degli archetipi del gangster-movie, teso e vibrante, costruito con sequenze brevi ed ellittiche, capaci di dare il senso di una scelta di vita violenta e insieme romantica. Nonostante gli anni, il film stupisce ancora per la modernità della recitazione di Cagney, implacabile coi nemici e tenero con la mamma, e per i bei dialoghi di Kubec Glasmon e John Bright. La scena in cui schiaccia un pompelmo in faccia alla fidanzata che si lamenta (Clarke) è entrata nella storia del cinema, e quella finale, in cui il suo corpo, ucciso e legato come una mummia, viene messo davanti alla porta di casa per cadere quando il fratello la apre, è ancora sconvolgente. (Il Mereghetti)

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