Nazionale di calcio dell'Italia
rappresentativa nazionale maschile di calcio dell'Italia
Citazioni sulla nazionale di calcio dell'Italia.
- [Alla vigilia degli Europei 2012] Ci tengo, ci spero, ci credo... Baratterei 2-3 anni di vita per ritornare là, dove tutti noi sogniamo... Dove tutti noi vorremo arrivare... Rivedere un'Italia in festa, rivedere la gente orgogliosa della propria Nazionale, sarebbe il regalo più bello di questo fine stagione. (Gianluigi Buffon)
- E con grande giubilo della comunità fu presto trasferito nella serie A | ma il suo sogno splendido ancor più in alto andò: la maglia azzurra in cuore sospirò. (Quartetto Cetra)
- Giocare contro l'Italia è dura, perché c'è sempre ed è tosta da affrontare. (Roberto Mancini)
- Gli italiani hanno sempre coltivato il mito della rivalità con i vecchi maestri. Penso ai Leoni di Highbury, come vennero definiti gli azzurri che persero 3-2 in Inghilterra nel 1934. Questo sentimento è così forte che quando l’Inter vinse in casa dell’Arsenal quasi 70 anni dopo la stampa italiana ha titolato “I nuovi Leoni di Highbury”. (John Foot)
- [Dopo la vittoria del terzo mondiale nel 1982] Hai strabiliato solo coloro che non te ne ritenevano degna, non certo coloro che sanno strologare a tempo e luogo sul mistero agonistico del calcio. La tua vittoria è limpida, pulita: non è neppure venuta dal caso, bensì da un'applicazione soltanto logica (a posteriori!) del modulo che ti è proprio, e in tutto il mondo viene chiamato all'italiana. Eri partita misera outsider, fra lo scetticismo di tutti coloro che prendevano alla lettera i principi enunciati dal tuo bravissimo e un po' fissato C.T. (Gianni Brera)
- Io sono vecchio stampo, non credo che meritassi la Nazionale: credo che in Azzurro debbano andare i più forti che ci sono, non chi ha fatto meglio in un anno. Adesso un giovane fa bene per due mesi e lo porti in Nazionale: lo rovini perché non avrà più un sogno, perché ci è già arrivato. Io me la sono coltivata: ho lavorato, faticato, e alla fine trovato un allenatore che mi ha voluto dare questa soddisfazione a trent'anni. [...] La Nazionale deve essere simbolo e obiettivo massimo di un calciatore: se sei un fenomeno è giusto che ci vai anche a sedici anni, ma per gli altri, quelli che non hanno ancora dimostrato niente, c'è da fare molta gavetta. (Sergio Pellissier)
- Io trequartista? Ho sempre detto che pur di giocare con l'Italia lo farei anche in porta. (Marco Verratti)
- L'Italia è sempre emozionante, è sempre coinvolgente, però per quanto riguarda i media, per quanto riguarda gli spazi, per quanto riguarda anche i risultati, interessa poco nulla. Quando ci sono gli eventi importanti, allora tutti diventano i primi tifosi, tutti diventano i consiglieri, eccetera. Ma ho detto anche forse delle cose un po' diverse, nel senso che l'Italia dovrebbe essere un po' più tutelata: invece, non avendo una struttura [...] le società di calcio quando subiscono dei torti o delle situazioni particolari intervengono, la Nazionale invece dà libero sfogo a qualsiasi persona, quindi diventa altrettanto difficile avere un rapporto che sia un rapporto di equilibrio e quello dovrebbe essere. (Cesare Prandelli)
- La Nazionale e la Juventus sono state due grandi storie d'amore nella mia vita di allenatore. (Marcello Lippi)
- La Nazionale è sempre la cosa più importante perché rappresenta il Paese, ma con le brutture del nostro calcio, a cominciare dalle scommesse clandestine, il peso di questa maglia va oltre. E non è facile da sopportare. (Stefano Sturaro)
- [Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 1958] La Nazionale di calcio rimane la più fiacca e mediocre rappresentativa che lo sport italiano possa esprimere in qualsiasi settore. Il nostro paese è depresso economicamente, ma diventa l'eldorado per gli atleti stranieri. Ciò conferma ancora la crisi del nostro calcio, che non sa produrre calciatori, e la leggerezza di certi dirigenti di società che si fanno guidare dal tifo, cioè da un impulso irrazionale. Eppure tra questi dirigenti vi sono spesso degli operatori economici che si ingegnano, con assiduità e intelligenza, per creare nuove possibilità di lavoro alle aziende e ditte a cui presiedono. È ammissibile che, nel medesimo tempo, essi importino lavoratori dall'estero a condizioni folli? E come si conciliano le spese da nababbi con le disastrose situazioni dei bilanci delle società? Oggi, noi ci facciamo ridere dietro da mezzo mondo, come i ricchi scemi del calcio. E come se ciò non bastasse, è venuta fuori la trovata dell'oriundo, che ha ormai una sua letteratura. Nonostante una simile profusione di mezzi e di invenzioni, il calcio italiano è stato escluso dalla Coppa del Mondo 1958! (Giulio Onesti)
- La tensione che si prova nel giocare in Nazionale non si prova nemmeno nelle partite più importanti. (Giorgio Chiellini)
- Mi piace molto l'Italia, sarei disposto a pagare per vederla giocare [...]. Loro si divertono davvero a difendersi, per loro non è un compito ingrato, ti chiudono la strada proprio dove pensi che siano in difficoltà. Il loro sistema di gioco si adatta alla perfezione alle loro caratteristiche e si sentono estremamente sicuri. (Roy Keane)
- Non è un caso che le fortune della Nazionale siano sempre coincise con la larga presenza di bianconeri in azzurro. (Claudio Gentile)
- Non tutti gli italiani tifano per la Nazionale, mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari. (Gianni Agnelli)
- Penso che sia molto importante indossare il nostro colore, è la cosa più bella, e sarà molto bello anche per i nostri giocatori vedere i nostri tifosi colorati d'azzurro. È giusto essere orgogliosi: l'azzurro è un colore bellissimo e di potenza. (Antonio Conte)
- Penso che un giocatore italiano meriti di giocare in nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. È la mia opinione. (Roberto Mancini)
- Quando la Nazionale sarà la squadra più importante avremo risolto tutti i problemi. (Cesare Prandelli)
- Quella maglia dell'Italia è stata la soddisfazione più grande. Rappresentare l'Italia voleva dire mettere d'accordo tutti. (Gianluigi Buffon)
- Se giochi per il club sai che hai un gruppo di persone a sostenerti. Condividono una fede. Ti spingono tutta la settimana e durante la partita. Se giochi per l'Italia è diverso. La spinta ti arriva da te stesso invece che da una tifoseria. Sai che stai giocando per tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli. (Rolando Mandragora)
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