Zucchero Fornaciari

cantautore e musicista italiano (1955-)
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Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (1955 – vivente), cantautore e musicista italiano.

Zucchero nel 2007

Citazioni di Zucchero Fornaciari

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  • Adelmo ha avuto una vita bizzarra e particolare. La mia vita è stata sicuramente non usuale; una sorta di percorso a ostacoli.[fonte 1]
  • Alè! Voglio veder le protesi alzarsi! Le protesi! Vai! I pancioni ricchi e fatiscenti! Come on! Vorrei vedere più gente sotto. Tanto il caffè l'avete preso... Giusto? Quella schifezza che avete mangiato stasera l'avete ingurgitata e domani avrete dei problemi, però intanto il conto salato l'avete pagato. Allora vi conviene alzarvi, smaltire un po' di quella tristezza che avete e venire sotto il palco. E che Dio ci benedica e che Dio vi benedica e vi perdoni! Alè! Fatiscenti! Vai! La vita è un'altra cosa! Vai! Baracconi![fonte 2]
  • Brian May ed Anastacia: sono artisti sani, genuini. Questo fa la differenza.[fonte 3]
  • C'è gente che incide lo stesso disco da 20 anni.[fonte 4]
  • Chocabeck: "Chocka" fa rumore e "Beck" è il becco. Quindi è il becco che fa rumore, vuol dire che non c'è companatico. Non c'è niente (da mangiare). Era quello che mi sentivo dire da mio padre alla domenica; quando non c'era il dolce quella domenica lì ed io ero bambino e volevo il dolce.. E lui "Eh arriva il chocabeck!".[fonte 5]
  • Come possiamo volare come aquile se siamo contornati da tacchini.[fonte 6]
  • È difficile captare la sensibilità di certe persone perché stiamo andando troppo di fretta.[fonte 7]
  • Fare una vita da artista significa parlare continuamente dell'arte di vivere.[fonte 8]
  • Grillo mi fa pensare. Mi fa pensare che sia importante che ci sia questo movimento come strumento di controllo, come una bilancia, un ago che equilibra gli altri.[fonte 9]
  • Il cantante, dopo un tour, deve decantare.[fonte 10]
  • Il caso Ruby? Non conosco Berlusconi, ma che male c'è se gli piacciono le donne? Preferisco le persone goliardiche a quelle irreprensibili.[fonte 11]
  • Il mio carattere si è forgiato sul marmo e l'anarchia.[fonte 12]
  • Il mio stile preferito è quello straccione.[fonte 13]
  • Il problema dell'ambiente mi preoccupa. Come faremo senza acqua? Ma soprattutto senza vino?[fonte 14]
  • Il sesso va bene, il rock pure, ma le droghe sono stupide. Il mio motto è sex, frogs e rock and roll![fonte 15] ["sesso, rane e rock and roll"]
  • In dialetto, "Chocabeck" è il suono del becco quando il gallo non ha nulla da mangiare. Me lo diceva mio padre quando da bambino la dispensa era vuota. Una parola dolce, che smorzava la fame e mi rincuorava.[fonte 11]
  • Internet? Prova a scaricare un tortellino se ci riesci![fonte 16]
  • Io non posso immaginare un mondo senza musica. La musica può metterti energia, darti allegria se sei triste, farti pensare, vestirti di nostaglia e di malinconia. La musica è una parte fondamentale della nostra vita. Poi... anche il silenzio è musica.[fonte 17]
  • Io vengo dalla strada, lo sanno tutti. Fra amici usiamo le parolacce praticamente con affetto: "Vieni qui merdaccia", "Cosa fai, troione". Così a me viene naturale elevare un po' il tono e il ritmo ai concerti, "alzate un po' il culo e venite a ballare". È il mio stile, piaccia o no. Ai miei fan piace. Sarebbe molto più facile fare lo spettacolo normale "buonasera signore e signori, grazie dell'applauso, arrivederci alla prossima estate".[fonte 18]
  • La gente consuma la musica come se fosse un fazzoletto per il naso.[fonte 19]
  • [Durante la presentazione dell'album Chocabeck] La musica con internet è diventata una salumeria. Nel senso che in rete uno compra un etto di cotto, due di crudo, un po' di olive e di acciughe e fa il pranzo. Io sono sempre stato convinto che un album debba avere delle omogeneità, deve iniziare con un sound e finire con quello.[fonte 20]
  • La musica è come il sesso: bisogna sperimentare sempre nuove posizioni.[fonte 4]
  • La musica di oggi? Negli ultimi anni ci stanno abituando a mangiare grandi panini alla merda.[fonte 21]
  • Masturbarsi è come pregare, c'è la stessa partecipazione dell'anima.[fonte 22]
  • Mi piace sperimentare, mi piace non ripetere, non annoiarmi... Rifare le cose che hai già fatto credo che vada bene per il pubblico, poi però il pubblico ti vuole sempre così, mentre io cambio.[fonte 7]
  • Non pagherei mai quaranta euro per vedere un concerto di Zucchero.[fonte 23]
  • Non riesco ad immaginare ad un mondo senza musica. Sarebbe come immaginare un mondo senza mortadella: impossibile![fonte 24]
  • [Durante la presentazione dell'album Chocabeck] Non sento più il suono della domenica. Non ci sono più i vecchietti nelle piazze la domenica o le tavole apparecchiate. La domenica è diventato un giorno come un altro.[fonte 25]
  • Non sono mai stato un "partyman". Io vivo in una fattoria.[fonte 26]
  • Non sono "politically correct". E me ne vanto.[fonte 27]
  • Per andare a letto tranquillo devi pensare al posto da cui vieni, io sto peggio quando penso a dove devo andare.[fonte 28]
  • Perché porto gli occhiali? Quando canto a volte dormo.[fonte 4]
  • Più badili e meno chitarre.[fonte 16]
  • Più butti merda più prendi voti: è il berlusconismo.[fonte 29]
  • Qualche anno fa c'è stato il caso-Farmoplant. Sono andato a manifestare con gli operai per una settimana. Nessuno se n'è accorto, e sai perché? Perché non andavo in prima fila a farmi riprendere dalle telecamere del Tg1 e neppure gli ho dedicato una canzone.[fonte 30]
  • Quando chiedevo cosa c'era per dolce mio padre mi diceva che c'era il "chocabeck" era un suo modo dolce per non dirmi che non avevamo nulla. Io immaginavo che sarebbe arrivato un grosso dolce di cioccolato. E sto ancora aspettando.[fonte 20]
  • Quando tu ad otto anni rimani scioccato dalla "baffona" è una roba che ti porti avanti tutta la vita.[fonte 7]
  • Se è secco fumalo. Se è bagnato bevilo. Se si muove scopatelo. Se non si muove caricalo sul furgone.[fonte 16]
  • Se prendi un compasso, lo metti al centro del mar dei Caraibi e tracci un cerchio trovi il cuore della musica.[fonte 31]
  • Sono andato via in tenda con mio figlio, dalle mie parti. Tre giorni a fare il cowboy, con fuoco, fagioli e salsicce. La notte mi cagavo sotto.[fonte 32]
  • Sono un bracciante della musica.[fonte 33]
  • Sono un tipo eternamente conflittuale. Una parte di me è serena, ho fatto mille volte di più di quanto sognassi quando suonavo il sax tenore con I Duca, a 13 anni. La mia massima aspirazione era di finire professionista con una grande orchestra, sulle navi da crociera. Sono riuscito a sfondare con la musica che amo, senza cambiare me stesso: è una bella consapevolezza. Però devo fare i conti con l'altra metà di me, quella più inquieta, che mi spinge a cercare nuovi stimoli. Comporre rappresenta per me il momento più intimo, più sofferto, l'occasione per rimettermi in discussione con me stesso, e guardarmi dentro, per risolvere i conflitti interiori.[fonte 34]
  • Ti trovo bene. Hai una faccia che non assomiglia a nessuno.[fonte 16]
  • Voglio morire in scena. È la morte migliore, insieme a quella durante un'erezione.[fonte 35]
Da un'intervista a Corriere della Sera, 23 agosto 1999
  • Facevo il chierichetto ma rubacchiavo i soldi in chiesa e il sabato spiavo le donne nella stalla che si lavavano con la tinozza.
  • Io voglio un linguaggio crudo, da strada, un po' cannibale.
  • Non credo nell'aldilà, ma potrei essere credente.
  • Dover morire mi fa incazzare, ma è un problema che non ho risolto.
Dall'intervista Tutta un'altra musica, Alice, 30 novembre 2008
  • Sono un navigatore. Faccio questo mestiere anche perché si viaggia, per vedere nuove cose. Difficilmente riesco ad andare in vacanza e prendo la scusa della tournée per viaggiare il mondo. (Intervista ad Alice "Tutta un'altra musica", 30 novembre 2008)
  • Non è facile rimanere se stessi cambiando o cambiare rimanendo se stessi.
  • Non mi piace fare dischi con la carta carbone.
Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 20 dicembre 2008
  • Sono sempre stato un bravo ragazzo...
  • [...] è la provincia e soprattutto è la "bassa" dell'Emilia. Ci sono delle cose che mi sono rimaste impresse dentro, in quel famoso giardino fiorito che ognuno di noi dovrebbe avere in fondo. Ci sono delle immagini purissime e bellissime che mi accompagnano ed ogni volta che scrivo qualcosa vengono fuori. Tipo mio nonno e la cooperativa del partito comunista con la chiesa vicino. Non ci ho mai capito nulla. Dove andare... e anche adesso sono lì che non so dove entrare. Così: tra il sacro ed il profano. Ed io non ci capisco niente. È difficile ancora adesso capirci qualcosa. Mio zio che era un uomo colto, il cervellone di famiglia, aveva una stanza piena di libri di Mao, di Marx, di Lenin... Tutta gente di destra! Passava davanti alla chiesa e vedeva don Tajadela, cioè don Tagliatella, soprannominato così in dialetto, che leggeva tutto il giorno la Bibbia davanti al sagrato della chiesa. Insieme ai miei genitori, che erano contadini e si dovevano fare il mazzo dalla mattina alle sei, diceva "io non ho mai visto un prete magro".
Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 25 aprile 2009
  • C'è poca buona musica in giro. Compresa la mia.
  • È meglio che io canti, perché se parlo...
  • Mio padre me lo diceva sempre: trovati un lavoro serio!
  • È una bella esperienza il campeggio. Ci sono stato due volte: la prima per una settimana, ma la volta dopo solo per due giorni.
  • Non ho mai pensato che vivere totalmente nel sacro o totalmente nel profano sia divertente. Il mix migliore è vivere una vita un po' sacra ed un po' profana.
Dall'intervista al programma televisivo Matrix, Canale 5, 10 marzo 2011
  • In quel periodo non stavo bene. Ero sul "depression" e per 3 anni sono andato a vivere in una cascina di legno da solo col cane e lì ho scritto "Miserere".
  • Sono sempre stato solo perché non mi sono mai sentito veramente a casa mia. La solitudine e la malinconia mi avvolgono ed è per questo che amo il blues.
  • È vero che mi muovevo come Cocker, ma è una cosa che mi veniva istintiva perché lo amavo e mi immedesimavo in lui. La postura viene da dentro, è naturale. Anche Stevie Wonder e Ray Charles si muovevano nello stesso modo eppure non si erano mai visti...
  • Una volta sono andato in ritiro con la nazionale cantanti, ma dovevo mangiare riso in bianco, andare a letto presto e non si potevano portare le donne. Allora mi sono detto "cosa ci sto a fare qua?".
  • Ci sono due motivi per i quali uno vuole diventare un musicista di successo: uno perché ti piace la musica, l'altro perché "becchi" in giro.
Dall'intervista al programma televisivo 2, Rai 2, 22 aprile 2011
  • In terza sono stato bocciato e ho dovuto cambiare gli insegnanti. Quando è arrivata la professoressa in minigonna ho capito che Dio esisteva.
  • A Wembley, al Tributo a Freddie Mercury, prima di salire sul palco mi stavo per cagare addosso. Poi nel camerino ho ricevuto un biglietto da Alice e Irene, le mie figlie, con scritto "sei forte babbo". Lì ho capito che poteva anche andare male, perché le cose importanti della vita sono altre.
  • Lo "slempito" è un'iniezione di energia, una botta di autostima. Quando sei in difficoltà pensa allo slempito.
  • Ti amo si dice una volta sola nella vita. Lo dici una volta ed è un bonus.

Citazioni tratte da canzoni

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Zucchero & the Randy Jackson Band

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Etichetta: Polydor, 1985, prodotto da Corrado Rustici.

  • Negli occhi hanno dei consigli | e tanta voglia di avventure | e se hanno fatto molti sbagli | sono piene di paure, | le vedi camminare insieme | nella pioggia o sotto il sole | dentro pomeriggi opachi | senza gioia né dolore. (da Donne[1], n. 1)
  • Donne du du du, | pianeti dispersi | per tutti gli uomini così diversi. (da Donne[1], n. 1)
  • Negli occhi hanno gli aeroplani | per volare ad alta quota, | dove si respira l'aria | e la vita non è vuota. (da Donne[1], n. 1)
  • Ma l'aria questa sera per fortuna è fresca, | trascina i miei pensieri sopra il mare, | col cuore chiuso dentro in una tasca | cammino in fretta ancora verso te | perché, amore avaro, di certo non basta | avere freddo per cambiare testa, | la voglia in fondo resta | di non lasciarsi andare, | tornare a riprovare. (da Stasera se un uomo[2], n. 2)
  • È stato un atto, una parola, chissà, | un'emozione che si è spezzata a metà, | mi son rotto e non gioco più. (da Per una delusione in più[3], n. 4)
  • Tu mi piaci come questa birra, | amara schiuma un pomeriggio al bar, | eh, sì, mi hai steso e mi va bene | eppure non lo so | se l'hai capito o no. (da Tu mi piaci come questa birra[1], n. 5)
  • Perché io ho bisogno di un piccolo aiuto | e lo sai nel mio letto c'è un posto per te, | dormi pure se ti va | e riposati quanto vuoi, | ho bisogno di serenità | e di un piccolo aiuto. (da Un piccolo aiuto[1], n. 6)
  • Jimmy Jimmy balla sui dispiaceri, | balla sopra le tue ansie di ieri | e sulla speranza di oggi avvilita. (da Jimmy Jimmy[2], n. 7)
  • Perché se è vero | che tocco il fondo | mi faccio il mondo | e ritorno su, | adesso purtroppo scendo | ma dopo salgo | e non scendo più... (da Quasi quasi[2], n. 9)

Rispetto

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Etichetta: Polydor, 1986, prodotto da Corrado Rustici.

  • Quanti soldi vuoi | per lasciarmi stare? (da Rispetto, n. 2)
  • Amerò in modo che il mio cuore | mi farà tanto male che, | male che come il sole | all'improvviso scoppierà, scoppierà. (da Come il sole all'improvviso[4], n. 3)
  • Un uomo che ama | si mostra completamente nudo, | la donna no, | è dietro lo scudo. (da Tra uomo e donna, n. 4)
  • Ogni storia ha i suoi no | ed ogni storia ha i suoi guai. (da Nella casa c'era[1], n. 5)
  • Troveremo insieme | una ragione per vivere. (da Una ragione per vivere, n. 6)
  • Voglio dormire sotto cieli di pace. (da Solo seduto sulla panchina del porto guardo le navi partir..., n. 7)
  • Siamo così suscettibili, | a volte poco ironici, | perciò no, no, non lo dire, no. (da No - no non gli dire no, n. 11)

Etichetta: Polydor, 1987, prodotto da Corrado Rustici.

  • Con le mani sbucci le cipolle, | me le sento addosso sulla pelle. (da Con le mani[4], n. 2)
  • Con le mani se vuoi | puoi dirmi di sì | e provare nuove sensazioni, | farti trasportare dalle emozioni. (da Con le mani[4], n. 2)
  • Dentro una lacrima | e verso il sole | voglio gridare amore. (da Dune mosse[5], n. 4)
  • Non ti sopporto più davvero | perché mi hai rotto il blues a me, | non ti sopporto più sicuro | perché mi hai preso il blu del ciel. (da Non ti sopporto più, n. 6)
  • Senza una donna | come siamo lontani, | senza una donna | sto bene anche domani. (da Senza una donna, n. 7)
  • Canta e passa la malinconia | se si canta in due | passa meglio. (da Hey Man, n. 9)
  • Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica. (da Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica, n. 10)
  • Ho scelto te | amore mio, | se ti capita | fa che sia tutto diverso. (da Hai scelto me, n. 11)
  • Hai scelto me, | passa di qui | se ti capita. (da Hai scelto me, n. 11)

Oro incenso & birra

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Etichetta: Polydor, 1989, prodotto da Corrado Rustici.

  • Ho bisogno d'amore, "perdio", | per tutto quanto il giorno, | c'è bisogno d'amore, sai zio, | da tutto quanto il mondo. (da Overdose (d'amore), n. 1)
  • Nice che dice? | Boh! (da Nice che dice, n. 2)
  • Non credo ai Superman, | adesso basta, | credo nei piedi | e nelle mani. (da Nice che dice, n. 2)
  • Mama salvami l'anima. (da Madre dolcissima, n. 4)
  • Niente di nuovo man, | tranne l'affitto per me. (da Madre dolcissima, n. 4)
  • Non ho più un Dio non ho | e ho perso l'anima, | vago nel vento, | vado però! (da Madre dolcissima, n. 4)
  • Le strade delle signore | sono infinite lo sai (da Diavolo in me, n. 5)
  • Gloria nell'alto dei cieli, | ma non c'è pace quaggiù, | non ho bisogno di veli, | sei già un angelo tu! (da Diavolo in me, n. 5)
  • Saluta i tuoi | e bacia i miei | che sensazione! (da Diavolo in me, n. 5)
  • Dai che non siamo dei santi, | le tentazioni del suolo | sono cose piccanti, | belle da prendere al volo. (da Diavolo in me, n. 5)
  • Dagli occhi miei, rovesci | da sette giorni | che se non torni qui | prevedo inondazioni! (da Iruben me, n. 6)
  • Lo sai fratello? Siamo nella merda, | a proposito come ti va? | E quei bambini giocano alla guerra | dov'è questo "Wonderful world"? (da A Wonderful World, n. 7)
  • Impareremo a camminare, | per mano insieme a camminare. (da Diamante[6], n. 8)
  • Nuove distanze | ci riavvicineranno | dall'alto di un cielo, Diamante, | i nostri occhi vedranno. (da Diamante[6], n. 8)
  • Per mano insieme, | soldati e spose. (da Diamante[6], n. 8)
  • Libera l'amore | o liberatene per sempre. (da Libera l'amore, n. 9)

Miserere

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Etichetta: Polydor, 1992, prodotto da Corrado Rustici.

  • Questo è un urlo che viene, | un urlo che va, | dal buco del culo al cuore. | Non c'è più religione | per questo sarà | un grido di rabbia e dolore. | Ma cosa c'è di volgare | oltre all'essere scemo? (da L'urlo, n. 2)
  • L'amore è un gallo e strilla nel cielo. (da Il pelo nell'uovo[7], n. 4)
  • E a me mi girano le palle, | possibile che tu stai sempre bene? (da Il pelo nell'uovo[7], n. 4)
  • Precipitando si vola. (da Un'orgia di anime perse, n. 7)
  • Se sei a terra bevi ancora un po' | che forse | facciamo un'orgia di anime perse!. (da Un'orgia di anime perse, n. 7)
  • Ti pago ma non sono pago, no | e sudo sodo e non godo, neanche un po'. (da Un'orgia di anime perse, n. 7)
  • Che se patir fosse come godere | quanto avrei goduto nella vita. (da Un'orgia di anime perse, n. 7)
  • Forse la speranza è un serpente che danza. (da Pene, n. 8)
  • Tutti mi chiedono se credo in Dio | e lui crede a me? (da Povero Cristo, n. 9)
  • Sei la gioia che ride | – mio Dio no! – | o la gioia che uccide | non lo so. (da Ridammi il sole, n. 10)
  • Miserere, | miserere, | miserere, | misero me. | Però brindo alla vita! (da Miserere, n. 12)
  • Vivo nell'anima del mondo | perso nel vivere profondo. (da Miserere, n. 12)

Spirito DiVino

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Etichetta: Polydor, 1995, prodotto da Corrado Rustici.

  • Lascia che il mio Voodoo lavori, eh, | funziona con tutte ma non con te! | Latte di letto, talismani e fiori, | è un filtro speciale fatto apposta per te, | ehi sorella figlia della notte | dimmi se vieni, se funziona, se, | dimmi di sì, dimmi come, | dimmi di sì, dimmi dove. (da Voodoo Voodoo, n. 1)
  • Stai qui amico muto, | come se fossi un bel vestito vuoto. (da Datemi una pompa, n. 2)
  • Stai qui con l'anima stanca | fra tutta questa nervosa gente bianca. (da Datemi una pompa, n. 2)
  • Per fortuna c'è un'organizzazione | per la manutenzione laica | (che cosa?!) | Per fortuna c'è un'organizzazione laica | per la salvaguardia dei matrimoni | e di tutti i sogni miei! (da O.S.L.M.M., n. 3)
  • Funky gallo, come sono bello stamattina, | non c'è più la mia morosa | e sono più leggero di una piuma | e intanto lo Zio Rufus sta | con i suoi pensieri in testa | portando in giro la vita a fare la pipì. (da Per colpa di chi?, n. 5)
  • Ho camminato per le strade | col sole dei tuoi occhi, | ci vuole un attimo per dirsi addio, spara, | che bella quiete sulle cime, | mi freddi il cuore e l'anima, | ci vuole un attimo per dirsi addio. (da Il volo, n. 6)
  • Sogno qualcosa di buono | che mi illumini il mondo | buono come te, | che ho bisogno | di qualcosa di vero | che illumini il cielo | proprio come te. (da Il volo, n. 6)
  • Torni qui, ma senza un rimorso, | che cosa sono? Un pronto soccorso? (da Senza rimorso[8], n. 7)
  • Mi manchi tu e arranco | lungo le strade cosi inutilmente. (da Papà perché[8], n. 8)
  • Un altro sole | quando viene sera | sta colorando | l'anima mia, | potrebbe essere | di chi spera | ma nel mio cuore | è solo mia. (da Così celeste, n. 9)
  • Gli occhi si allagano, e la ninfea | galleggia in fiore, che maggio sia, | e per amarti meglio, amore mio, | figliamo rose, lo voglio anch'io. (da Così celeste, n. 9)
  • Lei mi fa vivere e accende il giorno, | così celeste, she's my baby, | come un pianeta che mi gira intorno | e brucia il fuoco, she's my baby. (da Così celeste, n. 9)
  • Sembra che | la terra trema sotto i piedi, | tu non mi credi? | Guarda i miei piedi. (da Alleluja[9], n. 10)
  • Alleluja, | dolcissima tortura, | voglio morire su te | per morir di gioia | in questa notte buia. (da Alleluja[9], n. 10)

Bluesugar

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Etichetta: Polydor, 1998, prodotto da Corrado Rustici.

  • Chiara come un bel sole d'inverno | e trasparente stella all'imbrunire, | succhia questo bellissimo giorno | e tutte quante le mie paure. (da You Make Me Feel Loved, n. 1)
  • Sere d'estate | dimenticate, | c'è un dondolo | che dondola, | che belle scene | di lei che viene | da lune piene | e si gongola. (da Blu[10], n. 2)
  • Se sapessi quanto ti ho cercato, | quante strade ho rovesciato, | per tornare insieme a te. (da Back 2 U[11], n. 5)
  • Spero, che fai l'asino sul serio per un po' | e sei fai il ballo dell'asino, io ci sto | perché le tue parole, sembrino raggi di sole | e per ricordarti di dimenticare. (da Donkey Tonkey, n. 6)
  • Credo eccetera di amarti, | come il vino mi rapisti, | ma così sinceramente | che da un po' da quando non ci sei... | non ho piume o yesterdays | e rimpiango certe cose. || Credo eccetera che sia | quando sei andata via | con il vento nelle suole. (da Eccetera eccetera[7], n. 8)
  • Spero che ami con tutte le unghie. (da Dopo di noi, n. 10)
  • Posso ribaltarti il cielo | con un salto all'improvviso, | tutte cose che farei | amico mio, | rivedermi sul tuo viso, | farne ancora girotondi | quando i tuoi capelli biondi | andranno in grigio. (da I tempi cambieranno, n. 11)

Etichetta: Polydor, 2001, prodotto da Corrado Rustici.

  • Sono proprio un bel tacchino, | nella notte coccodè, | vuoi vedere che dal fango | nasce un fiore anche per me? (da Sento le campane, n. 1)
  • Ti ho messo gli occhi addosso... e lo sai | che devi avere un caos dentro di te | per far fiorire una stella che balla,[12] | inferno e paradiso dentro di te, | la luna è un sole guarda come brilla. (da Baila (sexy thing)[13], n. 7)

Zu & Co.

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Etichetta: Polydor, 2004, prodotto da Zucchero e Luciano Polidori.

  • Oramai | mi consola, | oramai | mi sorvola | l'amore invano, | così leggero || e piovono baci dal cielo, | leggeri come fiori di melo, | gocce di mercurio dal cielo. (da Indaco dagli occhi del cielo[14], n. 3)
  • Sani come me | non ne trovi in giro, | c'ho una calamita | per la sfiga. (da Il grande baboomba, n. 4)

Etichetta: Polydor, 2006, prodotto da Don Was.

  • Baby don't cry, make it funky! | Pane e vino io ti porterò | Miele e Venere su dai campi | che c'ho l'anima nel fondo del Po! (da Bacco perbacco, n. 1)
  • Ci vuole quella cosa | che ci manca di più. (da Bacco Perbacco, n. 1)
  • Che ti hanno dato zero | e zero è quel che hai, | è tutto quel che hai. (da Un kilo, n. 2)
  • Che dico i giorni miei | me li sono pianti sai, | ma non con gli occhi tuoi. (da Un kilo, n. 2)
  • Che dici è tutto rock | e invece avanti, oh pop. (da Un kilo, n. 2)
  • C'è un silenzio quaggiù | che mi riposa | se il mio cuore non sa che giorno è. (da Quanti anni ho, n. 4)
  • C'è una pace lassù | oltre le stelle | e una luce che sa di eternità. (da Quanti anni ho, n. 4)
  • Ma ho bisogno di te, | di svegliarmi nel sole, | da quanto tempo hai il mio cuore?! | Non lo so. (da Quanti anni ho, n. 4)
  • Mi piace la lasagna | e poi mi piaci tu. | Un po' di marijuana sotto il cielo blu. (da Cuba libre, n. 5)
  • Perché d'amore ti vesti | che amore non c'è più. (da Cuba libre, n. 5)
  • Mi piace la notte all'Havana | e poi mi piaci tu | ma sogno un Cuba libre, mio amor. (da Cuba libre, n. 5)
  • Ahy que bailar la salsa | ti cura il dolor, | vai che la salsa ti cura l'amor. (da Cuba libre, n. 5)
  • Ho visto il Mississippi | come un mare | andare all'inferno | e un angelo tuffarsi | per non tornare. (da Let it shine, n. 9)
  • Luna, piuma di città, | tu mi turbi il cuore, | tu, dolcezza, sei così, | sei così crudele. (da Troppa fedeltà[15], n. 10)
  • E come stai, e come sto, | ringrazio il Cielo, non lo so, | provo sai a ridere | col vento in faccia, | con o senza te | eppure è primavera ormai | e vorrei volar come volan le rondini. (da Troppa fedeltà[15], n. 10)
  • Baby, troppa fedeltà, | non ho più l'età. (da Troppa fedeltà[15], n. 10)
  • Niente ho, | ma è più di quel che hai. | Niente so, | ma è più di quel che sai. (da E di grazia plena, n. 11)

Chocabeck

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Etichetta: Universal Music, 2010, prodotto da Don Was, Brendan O'Brien e Zucchero

  • Un respiro d'aria nuova, | chiudo gli occhi e sento di già | che la stagione mia s'innova. (da Un soffio caldo[16], n. 1)
  • Sogni che a volte | s'infrangono al mattino, | spengono l'alba, ci spengono, pa'. | Ma quanti cani | mordono il tuo nostro cammino, | oh... ma i sogni sai non dormono mai. (da Un soffio caldo[16], n. 1)
  • Un soffio caldo, libertà, | un sogno caldo, libertà. (da Un soffio caldo[16], n. 1)
  • Ho visto cieli pieni di miseria, sai | e ho visto fedi false fare solo guai. (da Il suono della domenica, n. 2)
  • Al mio paese | vedo fiorire il buono, | le botte prese | non le hanno rese mai. (da Il suono della domenica, n. 2)
  • Che suono fa la domenica | da te? (da Il suono della domenica, n. 2)
  • Gloria a te nell'aria, | quale tu sia, | solo uno o solo, in compagnia. (da È un peccato morir[10], n. 4)
  • Ai piatti pieni a tavola, | alla gente nostrana, | senza boria né buriana. (da È un peccato morir[10], n. 4)
  • Come disse la marchesa camminando sugli specchi: | «me la vedo nera, | ma nera, nera». (da Vedo nero[17], n. 5) [wellerismo]
  • Come disse il pesce infarinato: «sono fritto!» (da Vedo nero[17], n. 5) [wellerismo]
  • La luna in giarrettiera... | (ora, ora) | io me la vedo nera. (da Vedo nero[17], n. 5)
  • Ho vagato senza scopo e destino | fino alla fine dell'arcobaleno, | nelle notti bagnate dal vino | finché ho sentito la mia voce da bambino! (da Oltre le rive[18], n. 6)
  • Sono appeso a un filo per te, | steso fuori che asciugo il dolore, | dammi sole. (da Un uovo sodo, n. 7)
  • Io sto volando sul mare | con le ali rotte nel cuore. (da Un uovo sodo, n. 7)
  • E intanto un mirto ai mirti colli già sale. (da Un uovo sodo, n. 7)
  • Da ragazzino ne sapevo di più, | di più, di più, | l'amore fu | un calcio in culo | e tante stelle lassù. (da Chocabeck[10], n. 8)
  • Amore che | non so chi sei | che sette, otto, nove, dieci sarai. (da Chocabeck[10], n. 8)
  • Seguire un punto | all'infinito | fino a che tutto | sia un po' più chiaro. (da Alla fine, n. 9)
  • Sopra un bel prato | vorrei svanire | e ricordarti | di ricordare. (da Alla fine, n. 9)
  • Ancora non ti ho persa, | stai soltanto dormendo nella mia testa, oh mia. (da Spicinfrin boy, n. 10)
  • Passa un treno che va via | di un colore nostalgia. (da Spicinfrin boy, n. 10)
  • E pasciuto di sciupio | sono già più vicino a Dio. (da Spicinfrin boy, n. 10)

La sesión cubana

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Etichetta: 2012.

  • Un verso è di un verde chiaro, | uno di un cremisi acceso, | è come un cervo ferito | che cerca pace nell'alma. (da Guantanamera (Guajira), n. 5)
  • Per te che mi strappi il cuore | e la mia vita ferita, | coltivo una rosa bianca | e non il cardo e l'ortica. (da Guantanamera (Guajira), n. 5)

Musiche Per Viole &... altri Organi D'Amore

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"Delmo, Delmo. Vin a ca'"
tutto cominciò con mia nonna Diamante, che mi chiamava x la cena, in una sera di Settembre, mentre stavo suonando "l'organo"... con Maria... nella Chiesa di Don Tagliatella, di fronte a casa mia, vicino alla sede del P. C. I. e della cooperativa Roncocesi.

Citazioni

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  • Ho sempre un po' | di blues in fondo | agli occhi c'è sempre | un po' di blu | in questo cielo. (p. 8)
  • Non c'è più rispetto | neanche tra di noi | il silenzio è rotto | dagli spari tuoi. | Dimmi | quanti soldi vuoi | quanti soldi vuoi | quanti soldi vuoi| per lasciarmi stare! (da Rispetto p. 45)
  • Solo, seduto sulla panchina del porto guardo le navi partir... | A volte resto e a volte parto, e vado via di qui | Perché mi sento preso nella rete e sono in fondo al mare | Trafitto solo da un raggio di luce, che scalda più del sol... | TU. (da Solo, seduto sulla panchina del porto, p. 50)
  • Hai scelto me | Oh no | Quando capita. || Ho scelto te | Non lo so | Quando capita. (da Hai scelto me, p. 75)
  • Non ti sopporto più, davvero. | Ma come faccio | A dirtelo | Devo buttarmi | Dal quinto piano | Vedi non dormo più | Ho il cuore in tasca e intanto tu. (da Non ti sopporto più, p. 85)
  • Calma è la sera | salvezza del mio blues. (p. 273)

Citazioni su Zucchero Fornaciari

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  • A proposito di censura, l'avvocato della casa discografica ha detto che ci sono 22 punti perseguibili. Ne ho tolto solo uno per rispetto a Zucchero. (Fabri Fibra)
  • Aho, io se volevo suda' facevo il minatore... [osservando Zucchero in concerto] (Lucio Battisti)
  • Chi se ne frega di essere Zucchero se c'è già Joe Cocker. (Articolo 31)
  • È un grande musicista e tutti gli italiani che amano la musica debbono andarne fieri. La sua è la voce italiana all'estero e bisogna essere orgogliosi, quando si va all'estero, di sentire la voce di un italiano che è amato anche fuori dal nostro paese. È anche un grande talento, un musicista di straordinaria qualità che da più di 30 anni entra nel cuore della gente anche in momenti difficili per la creatività universale. Zucchero lavora di continuo con quel logorio che serve a trovare la tensione giusta per creare e pensare a fare buona musica. (Andrea Bocelli)
  • Lo stesso si è verificato con i tanti cantantucoli d'après Zucchero (quindi vertiginosamente sottoprodotti di un sottoprodotto), derivati da un presunto modello rock tutto birra e barbe incolte. Qui, in fondo, le basi per un tuffo nel trash ci sarebbero, soprattutto il massimalismo: l'idea-rock sulla quale si sono basati i produttori per sintetizzare questi cantanti è estremamente nebulosa e mescola nello stesso calderone gli U2 con Sting e Bruce Springsteen. Il risultato sta al rock come lo skai sta al vero cuoio. Ma queste operazioni sono con una tale base monetaria che non diventano mai ridicole. Sono solo infami. (Tommaso Labranca)
  • Ma c'è anche chi, come Zucchero, si mette a competere con te a suon di dischi pieni di splendide ed orecchiabili... e travolgenti musiche, complete di arrangiamenti davvero ben confezionati. C'é sempre qualcuno che ti ritrovi regolarmente avanti nelle classifiche, e che raccoglie sempre un po’ più di pubblico di te nei concerti... e che vorresti strozzare! (Vasco Rossi)
  • Nel 1986 stavo realizzando al Bandiera Gialla di Rimini un programma per la televisione e ad un certo punto ho sentito, dall'altra parte dello studio, qualcuno cantare con un timbro, una voce, una grinta e una ruvidezza che mi ricordavano molto un modo di cantare che mi era caro perché era quello dei cantanti di colore. Allora chiesi chi fosse questo cantante americano e mi risposero "si chiama Zucchero". Zucchero? Ma che nome è? Poi ho scoperto che invece si chiamava Adelmo che è un nome delle nostre terre, della campagna. Nessun nobile aristocratico emiliano si chiamerebbe mai Adelmo! (Pupi Avati)
  • Non sembro Zucchero, io sono Zucchero. Zucchero è blues, come me. È il mio cantante preferito. Lui è l'unico italiano che incarni l'essenza della rockstar internazionale. E in fondo a me piacerebbe tanto provare l'effetto che fa. (Gerry Scotti)
  • Per chi ha meno di trent'anni a Cuba un megaconcerto pieno di effetti speciali e di meraviglie tecnologiche era qualcosa di visto solo in video. Dal crollo del muro di Berlino la situazione economica nazionale non consentiva una tale profusione di luci e suoni su un palcoscenico. L'8 dicembre le cose sono cambiate. L'artista italiano Zucchero si è esibito in uno spettacolo di proporzioni enormi nell'area dell'Istituto superiore d'arte (Isa), nella zona occidentale dell'Avana. Da settimane i tecnici stavano montando le strutture e sistemando le innovative tecnologie. I taxi che lavorano in quella zona della città avevano adesivi che annunciavano il concerto. “Non solo mi hanno dato gli adesivi da attaccare ai vetri, ma mi hanno anche regalato dieci pesos convertibili” (quasi lo stipendio di un mese), mi ha detto un tassista. Quindi Zucchero era riuscito a coinvolgere nella diffusione del suo concerto i lavoratori autonomi, molto dinamici nel diffondere le informazioni. (Yoani Sánchez)
  • Per me lavorare con Zucchero è stata un'esperienza straordinaria. Il suono della sua voce e della sua chitarra mi fanno sognare. Penso che la sua voce abbia un feeling che ci porta indietro di secoli (Iggy Pop)
  • Se dovessi definire Zucchero con una parola sola, lo definirei autentico. (Ivano Fossati)
  • Voi avete il bianco che ha la voce nera più bella del mondo: Zucchero. (Johnny Hallyday)
  • Zucchero è la semplicità: un modo di vedere la vita, gli amici e il proprio ambiente che difficilmente viene abbandonato. È rimasto ancorato ai posti che lo hanno prodotto. (Francesco Guccini)
  • Zucchero è un genio. Se il mondo parlasse italiano sarebbe il poeta dei nostri tempi. È l'unico cantante che io conosca che sia riuscito a creare il fraseggio nerboruto di Miles Davis, e al respiro successivo cantare l'acuto fianco a fianco con Pavarotti. Tutti dovrebbero possedere i cd di Zucchero nella loro collezione. (Don Was)
  • Zucchero ha grandi orizzonti. Un italiano che sa di America, di grandi musicisti e di grandi sound. Sono un suo fan e condivido con lui la passione per i cappelli. (Jovanotti)
  • Zucchero ha una grande fortuna: scrive e canta bene. Poi fa divertire la gente, ma ancora di più trovo veramente straordinario il suo entusiasmo. Zucchero è l'unico che ti fa sentire un disco prima di presentarlo. E questo dà un senso che ci mette di fronte al fatto che quello è il lavoro di un artista. Ormai alla sua raggiunta celebrità e al suo riconoscimento internazionale continuare a mettersi in gioco nel modo più autentico, cioè non inventando per stupire, ma riscoprendo, andando a cercare che cosa di se stesso voleva raccontare, le sue radici, è una cosa davvero rara. Se ci si pensa non c'è grande differenza tra le canzoni di Zucchero e le fotografie nelle quali è ritratto con sua nonna. È come se inconsapevolmente nella sua professione cercasse di raccontare quella fotografia. (Fabio Fazio)
  • Zucchero mi copia? Fa bene, anch'io quando ero giovane copiavo Ray Charles. (Joe Cocker)
  1. a b c d e f Testo di Alberto Salerno.
  2. a b c Testo di Cheope.
  3. Testo di Mogol.
  4. a b c Testo di Gino Paoli.
  5. Testo di M. Figliè.
  6. a b c Testo di Francesco De Gregori.
  7. a b c Testo di Pasquale Panella.
  8. a b Testo di Zucchero e Alberto Salerno.
  9. a b Testo di Jovanotti.
  10. a b c d e Testo di Zucchero e Pasquale Pannella.
  11. Testo di Zucchero e Adelio Cogliati.
  12. Cfr. Friedrich Nietzsche Così parlò Zarathustra, Prologo, 5: «Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.»
  13. Testo di Zucchero e Robyx.
  14. Cover di Everybody's Got to Learn Sometime dei The Korgis. Cantata insieme a Vanessa Carlton e Haylie Ecker.
  15. a b c Testo di Zucchero e Jovanotti.
  16. a b c Testo di Zucchero e Francesco Guccini.
  17. a b c Testo di Zucchero e Mimmo Cavallo.
  18. Testo di Zucchero e Pacifico.
  1. Citato in Quotidiano Nazionale, 7 dicembre 2008.
  2. Da un intervento durante il concerto a Cala di Volpe, agosto 2007. Video disponibile su Youtube.com.
  3. Citato in Zucchero: Il razzismo qui non è ancora vinto, la Repubblica, 30 novembre 2003.
  4. a b c Dal programma televisivo MTV storytellers, MTV Italia, marzo 2007.
  5. dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 6 ottobre 2010.
  6. Dal sottotitolo dell'album Fly, citato in Marinella venegoni, Zucchero: come possiamo volare con le aquile se siamo contornati da tacchini?, lastampa.it, 11 settembre 2006.
  7. a b c Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 6 novembre 2010.
  8. Citato in Corriere della Sera, 8 giugno 2007.
  9. Citato in Maurita Cardone, Intervista con Zucchero: l'emiliano che conquistò l'America a suon di blues, La Voce di New York.com, 5 marzo 2014.
  10. Dall'intervista a Radio Montecarlo, 21 febbraio 2008.
  11. a b Citato in Gabriella Mancini, Zucchero: «Niente di male se il premier ama le donne», Gazzetta dello Sport, 1º novembre 2010.
  12. Citato in Fulvio Paloscia, "Io, cavallo selvaggio del rock" Zucchero si butta nel cinema, la Repubblica, 14 luglio 2002.
  13. Citato in R. Cri., Zucchero delude l'amico Gianni «Meglio vestire da straccione» , La Stampa, 24 gennaio 1993, p. 12.
  14. Citato in Quotidiano Nazionale, 29 maggio 2008.
  15. Da un'intervista alla Bild, settembre 2010.
  16. a b c d Dal book fotografico di Live in Italy.
  17. Dal programma televisivo Un soffio caldo - Natale con Zucchero, Rai 2, 21 dicembre 2010.
  18. Dall'intervista di Edmondo Berselli, "Son così, vengo dalla strada" Zucchero dopo la serata-scontro Repubblica.it, 15 agosto 2007.
  19. Da un'intervista alla Radio Televisione Belga, marzo 2009.
  20. a b Da un'intervista alla Rai in occasione della presentazione dell'album Chocabeck, 31 ottobre 2010.
  21. Citato in Luigi Bolognini, Zucchero, nuovo disco e un tour. "La musica? Ci hanno abituato a mangiare panini alla m...", Repubblica.it, 18 novembre 2015.
  22. Citato in Laura Putti, Zucchero funky vicino al fronte, la Repubblica, 11 luglio 1995.
  23. Citato in Panorama, settembre 2006.
  24. Da un'intervista a La7 dopo il concerto di San Siro 2008.
  25. Da un'intervista al Quotidiano Nazionale, 31 ottobre 2010.
  26. Dal programma televisivo Speciale Live in Italy, Rai 2, 23 dicembre 2008.
  27. Citato in Quotidiano Nazionale, 8 novembre 2007.
  28. Durante la presentazione dell'album Chocabeck; citato in Ansa, 31 ottobre 2010.
  29. Citato in Gioia Giudici, Zucchero tour, in valigia tutto Chocabeck, Ansa.it, 10 maggio 2011.
  30. Citato in Gentile Enzo, Zucchero. Blues e altre storie.
  31. Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 23 dicembre 2012.
  32. Citato in Rockstar, n. 200, ottobre 2004.
  33. Dall'intervista al TG1, edizione delle 20, Rai 1, 14 novembre 2007.
  34. Dall'intervista di Flavio Brighenti, "Vorrei scrivere la canzone più bella del mondo", la Repubblica, 28 novembre 1997.
  35. Citato in Fulvio Paloscia, Zucchero, schiaffo al festival, la Repubblica, 6 marzo 2002.

Bibliografia

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  • Gentile Enzo, Zucchero. Blues e altre storie, Arcana editrice, 1997. ISBN 8879661213
  • Zucchero Sugar Fornaciari, Musiche Per Viole &... altri Organi D'Amore, Nuova Carisch, 2001.

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