Massimo Ciancimino
imprenditore italiano (1963-)
Massimo Ciancimino (1963 – vivente), imprenditore italiano.
Citazioni di Massimo Ciancimino
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Parte del denaro di mio padre [Vito Ciancimino], negli anni Settanta, fu investito in una operazione edilizia chiamata Milano 2.[1]
- Quando mio padre [Vito Ciancimino] mi parla di lui [Silvio Berlusconi], è il 22 luglio 1998. Sono io stesso a sollecitarlo, perché quel giorno si leggeva di Umberto Bossi che diceva che Berlusconi è mafioso e che viene a Milano con i soldi mafiosi. Mio padre mi dice a quel punto che Berlusconi è la più grossa vittima della mafia, ma – aggiunge – soggetti vicini a lui sono a conoscenza di situazioni antecedenti alla sua discesa in campo e riescono ad influenzarne le scelte.[2]
- [A proposito del Papello] Questo secondo la perizia della difesa. Quella della polizia scientifica lo ritiene attendibile. Io non so se il papello che ho consegnato ai pm sia quello originale, perché mio padre aveva l'abitudine di fotocopiare le cose cento volte, e di certo non l'ha scritto Riina con le sue mani, visto che quella capra non sapeva mettere insieme due parole d'italiano. Ma che il contenuto sia autentico lo dimostra il "contropapello", cioè i punti del papello riscritti a matita da mio padre, di suo pugno, la cui autenticità è stata accertata. E quando la difesa di Mori dice che è falso perché parla di 41bis quando il carcere duro ancora non era legge, dimenticano di dire che in realtà nel papello e nel contropapello si parla di decreto, proprio perché il 41bis non era ancora legge effettiva.[3]
- Nel 1976-1977 venne proposto a mio padre di investire nell’attività dell’imprenditore milanese Silvio Berlusconi che stava costruendo Milano due. Promotore dell’iniziativa fu Stefano Bontate. Lui accettò e all’affare parteciparono anche gli imprenditori Buscemi e Bonura. Ci fu anche una partecipazione di Provenzano.[4]
- Nel 2001, avevo incontrato l’Onorevole Cuffaro a una festa elettorale…. poi mio padre mi ha ricordato che faceva l’autista all’ex ministro Calogero Mannino quando pure io accompagnavo mio padre alle riunioni. Poi ho ricollegato: quando accompagnavo mio padre dall’onorevole Salvo Lima spesso rimanevamo io fuori dalla macchina e c’era Renato Schifani che guidava la macchina a La Loggia [Giuseppe La Loggia]. Io rimanevo con mio padre e Cuffaro guidava la macchina a Mannino. Diciamo i tre autisti erano questi. Oggi ovviamente gli altri due hanno fatto ben altre carriere, io no. Andavamo a prendere cose al bar. [...] C’è chi è più fortunato nella vita!.[5]
Citazioni su Massimo Ciancimino
modifica- Lui riconduce ogni cosa al padre morto, considerato l'alfa e l'omega di quegli anni purulenti. È diventato suo malgrado il ventriloquo di un uomo che non potrà mai né confermare né smentire. (Giuseppe Sottile)
- Sei stato l'unico a dire "cornuto" a Provenzano. (Vito Ciancimino)
Note
modifica- ↑ Citato in Gianni Barbacetto, Milano 2 dei misteri, ilFattoQuotidiano.it, 3 febbraio 2010.
- ↑ Citato in Ciancimino jr: «Per mio padre Berlusconi era la più grossa vittima della mafia», Corriere.it, 11 maggio 2010.
- ↑ Dall'intervista di Luca Rocca, La difesa disperata di Ciancimino jr. «Non sparo minchiate. E su Napolitano...», ilTempo.it, 25 ottobre 2014.
- ↑ Citato in Trattativa Stato-mafia, Ciancimino jr in aula: “Con Provenzano mangiavo la pizza, era libero di muoversi”, il Fatto Quotidiano, 4 febbraio 2016.
- ↑ https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/01/13/quando-schifani-faceva-lautist/12813/
Voci correlate
modifica- Vito Ciancimino – padre
Altri progetti
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