La teoria del tutto

film di James Marsh del 2014

La teoria del tutto

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Titolo originale

The Theory of Everything

Lingua originale inglese e francese
Paese Regno Unito, Giappone, Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere biografico, drammatico, romantico
Regia James Marsh
Soggetto Jane Wilde Hawking (biografia)
Sceneggiatura Anthony McCarten
Produttore Tim Bevan, Eric Fellner, Anthony McCarten, Lisa Bruce
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

La teoria del tutto, film statunitense del 2014 con Eddie Redmayne, regia di James Marsh

  Citazioni in ordine temporale.

  • Vedi, una delle grandi ricompense di questo lavoro è che uno non sa mai da dove il prossimo grande balzo in avanti arriverà, o da chi. (Dennis) [a Stephen]
  • Qual è la natura del tempo? Giungerà mai a una fine? Possiamo tornare indietro nel tempo? Un giorno forse queste risposte ci sembreranno ovvie come la Terra che orbita intorno al sole o magari ridicole come una torre di tartarughe. Solo il tempo, qualunque cosa sia, ce lo dirà. (Stephen)
  • È chiaro che noi siamo solo una razza evoluta di primati su un pianeta minore che orbita intorno a una stella di medie dimensioni nell'estrema periferia di una tra cento miliardi di galassie. Ma... fin dall'alba della civiltà l'uomo si è sempre sforzato di arrivare alla comprensione dell'ordine che regola il mondo, dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni al confine dell'universo e cosa può esserci di più speciale che l'assenza di confini? E non dovrebbero esserci confini agli sforzi umani, noi siamo tutti diversi. Per quanto possa sembrare brutta la vita c'è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché finché c'è vita, c'è speranza. (Stephen)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Jane: Non mi hai detto perché non credi in Dio.
    Stephen: Un fisico non può permettere che i suoi calcoli vengano confusi dalla fede in un creatore soprannaturale.
    Jane: Sembra più un argomento contro i fisici che contro Dio.
  • Stephen: Dimostrerò con una singola equazione che il tempo ha avuto un inizio. Non sarebbe grandioso, professore? Un'unica semplice elegante equazione per spiegare tutto!
    Dennis: Sì Stephen, lo sarebbe senz'altro!
  • [I tre siedono a tavola]
    Jonathan: Stephen, Jane mi ha detto che hai un bellissimo teorema hm... che... che dimostra che l'universo ha avuto un inizio, è così?
    Stephen: Quella era la mia tesi per il dottorato. Il mio nuovo progetto lo confuta.
    Jonathan: Lo confuta?
    Stephen: Sì.
    Jonathan: Oh! Allora tu non credi più nella creazione?
    Stephen: Quello che uno crede è irri... [farfuglia ma non si capisce bene cosa dica]
    Jane: Irrilevante in fisica!
    Jonathan: Oh, sì, capisco.
    Jane: È un'inversione a U. La sua nuova idea è che l'universo non ha confini, nessuno. Niente confini, niente inizio...
    Jonathan: E niente Dio! Ah, ecco, io... io credevo che tu pensassi che l'universo avesse avuto un inizio e quindi anche un creatore. Sbaglio mio!
    Stephen: No, mio!
    Jane: Stephen sta cercando un'unica teoria [la teoria del tutto] che spieghi tutte le forze dell'universo e quindi Dio deve morire.
    Jonathan: Ehm, perché Dio deve morire? Non capisco!
    Jane: I due grandi pilastri della fisica sono... [prendendo una forchetta con un pisello infilzato] la teoria quantistica, ossia la legge che governa le particelle più piccole, elettroni e così via, e... [prendendo una forchetta con una patata infilzata] la relatività generale.
    Jonathan: Ah, sì, Einstein!
    Jane: La teoria di Einstein, le leggi che governano i grandi pianeti eccetera... ma la quantistica e la relatività...
    Jonathan: Non mi dire. Sono diverse?
    Jane: Non seguono neanche lontanamente le stesse regole. Se il mondo fosse fatto di patate allora è facile, si risale a un preciso inizio, come un tempo fece Stephen, un momento di creazione. Alleluia, Dio esiste! Se incorpori i piselli nel menù allora è tutto un po'...
    Stephen: È un casino! [Jonathan ride]
    Jane: Sì, disordinato, diventa un caos vero.
    Jonathan: Oh santo cielo!
    Jane: Einstein odiava i piselli, la teoria quantistica, diceva: «Dio non gioca a dadi con l'universo.»[1]
    Stephen: Sembra che non solo giochi a dadi, ma li lanci dove noi non li possiamo trovare.[2]
    Jane: Dio è di nuovo tra le specie in via d'estinzione.

Guarda che cosa abbiamo fatto. (Stephen) [a Jane, riferendosi ai loro figli]

  1. Cfr. Albert Einstein: «La meccanica quantistica è degna di ogni rispetto, ma una voce interiore mi dice che non è ancora la soluzione giusta. È una teoria che ci dice molte cose, ma non ci fa penetrare più a fondo il segreto del Grande Vecchio. In ogni caso, sono convinto che questi non gioca a dadi col mondo.»
  2. Cfr. Stephen Hawking: «Einstein [...] sbagliò quando disse: "Dio non gioca a dadi". La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.»

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