Io la conoscevo bene
film del 1965 diretto da Antonio Pietrangeli
Io la conoscevo bene
Stefania Sandrelli in una scena del film
Titolo originale |
Io la conoscevo bene |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia, Francia, Germania Ovest |
Anno | 1965 |
Genere | drammatico, commedia |
Regia | Antonio Pietrangeli |
Soggetto | Antonio Pietrangeli, Ruggero Maccari, Ettore Scola |
Sceneggiatura | Antonio Pietrangeli, Ruggero Maccari, Ettore Scola |
Produttore | Turi Vasile |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Io la conoscevo bene, film del 1965, con Stefania Sandrelli, Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno e Ugo Tognazzi, regia Antonio Pietrangeli
Frasi
modifica- Chi c'ha fretta, vada piano. (Capitano)
- Lo scusi. I ragazzi in Italia sono tutti mezzi scemi come questi due. Sarà stata la guerra, mah! (Adriana)
- Se una ragazza c'ha le doti per il successo, io lo sento subito. Come se c'avessi un contatore nella capoccia. È una questione di fiuto. (Paolo)
- Scusa la sincerità, ma fossi una che non si tocca con un dito, dici be', è questione di principio, è la Maria Goretti! Ma tu invece mi pare che vai un po’ allo sbaraglio, a chi tocca tocca, tipo pesca benefica dei mutilatini. Ma scusa non sai neanche chi è il padre! (Barbara)
- I reumatismi sono sintomi di ricchezza. Il giovanotto bellino che ti balla lo ye-ye non ha fabbriche, tesoro mio. (Barbara)
- C'avete tutte la puzzetta sotto ar naso, c'avete. E invece bisogna aver pazienza. Adattarsi, capito? La vita è dura. (Paolo)
- Quando si ricevono dei regali, mica si fanno tante domande. (Adriana)
- Con te si sta bene perché sei una ragazza riposante. Con te un uomo si sente libero, tranquillo. Come con un amico. (Antonio)
Dialoghi
modifica- Cliente: Ma non mi invecchieranno?
Adriana: Le meches? Scherza? Se le fanno tutte le vecchie per sembrare più giovani. Non che lei sia tanto vecchia… ecco cioè, se le fanno anche le giovani per sembrare più carine. Sì, buonasera… - Adriana: Senti, è inglese o americana?
Ragazzo delle poltrone Fabbri: Straniera. - Lo scrittore: Gli piacevo? Sì, può darsi. Ma il fatto è che gli va bene tutto. È sempre contenta, non desidera mai niente. Non invidia nessuno, è senza curiosità. Non si sorprende mai. Le umiliazioni non le sente. Eppure, povera figlia, dico io, gliene capitano tutti i giorni. Le scivola tutto addosso, senza lasciare traccia come certe stoffe impermeabilizzate. Ambizioni zero. Morale nessuna, neppure quella dei soldi perché non è nemmeno una puttana.
Adriana: Che parole.
Lo scrittore: Per lei ieri e domani non esistono. Non vive neanche giorno per giorno perché già questo la costringerebbe a programmi troppo complicati, perciò vive minuto per minuto. Prendere il sole, sentire i dischi e ballare sono le sue uniche attività. Per il resto è volubile, incostante, ha sempre bisogno d'incontri nuovi e brevi. Non importa con chi, con se stessa, mai.
Adriana: Milena sono io, vero? Sono così? Una specie di… deficiente?
Lo scrittore: Ma no, al contrario. Forse sei tu la più saggia di tutti.
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