Citazioni sull'insulto.

  • Basta guardare chi ci insulta per saperci vendicati. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. (Nikolaj Vasil'evič Gogol')
  • Insulto (s.m.). Motto di spirito cui non si riesce a rispondere. (Ambrose Bierce)
  • L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina, | ogni insulto è manichino per la mia vetrina. (Caparezza)
  • L'insulto è la ricompensa abituale di un lavoro ben fatto. (Michail Afanas'evič Bulgakov)
  • L'unico modo grazioso per accettare un insulto è ignorarlo; se non lo puoi ignorare, coprilo; se non riesci a coprirlo, ridici sopra; se non riesci a riderci sopra, probabilmente è meritato. (Russel Lynes)
  • L'uomo ama solo chi adula, ma rispetta solo chi lo insulta. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Le ovazioni davanti alle invettive, francamente, mi fanno problema. Credo costituiscano problema. Non possono che venire da una classicità tragica del testo. Perché applaudire chi ti insulta, altrimenti? Proprio perché l'insulto mette a nudo il nervo scoperto, il centro della questione del nostro vivere fasullo. Applaudiamo qualcuno, qualcosa, che ha il coraggio di svelarci chi siamo, il nostro conformismo, la nostra evidente omologazione, la tremenda standardizzazione di tutto. E la nostra resa rispetto a tutto questo. La nostra mancanza assoluta di voglia di combattere, di scendere in strada, di esserci. (Giulio Casale)
  • Sono stato carino con te per due minuti... adesso basta! Scusami ma sento il bisogno di insultarti! (La vita secondo Jim)
  • Tollera gli insulti, perché quando agisci come la moltitudine, poni te stesso al suo livello. (Epitteto)
  • "Va' all'inferno!" o altri insulti diretti costituiscono l'unica risposta che merita una domanda indiscreta. (Robert Anson Heinlein)

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