Incarnazione (cristianesimo)

concetto del cristianesimo

Citazioni sull'Incarnazione.

  • Ai tempi di Cristo le moltitudini convivevano la stessa sorte, mentre noi oggi non conviviamo la nostra, la subiamo ciascuno per conto proprio. È un sintomo visibile tra i più drammatici del nostro tempo. Una specie di profeta che deve parlare alle moltitudini parla per TV, per immagine televisiva, trovando ciascuno chiuso nella sua cellula.
    Anche l'incarnazione come sarebbe oggi? L'incarnazione fu così perché l'uomo era visibile e legato in una comunità che ne condivideva le pene; l'uomo era circoscritto nella sua fisicità, nel suo corpo che ebbe così importanza e valorizzazione nell'eucaristia. E oggi dove si incarnerebbe il divino? forse in Internet. (Mario Luzi)
  • Ciò che noi chiamiamo incarnazione di Dio in Gesù di Nazareth si completa soltanto nella comunità dei credenti, che hanno e avvertono la missione di annunciare al mondo il suo evento e di riproporlo al mondo con la loro testimonianza. (Hans Urs von Balthasar)
  • E il Verbo si fece carne
    e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,
    gloria come di unigenito dal Padre,
    pieno di grazia e di verità. (Vangelo secondo Giovanni)
  • Gli tornavano in mente frammenti degli scismi, brani delle eresie che avevano diviso per secoli le Chiese di Occidente e di Oriente. Qua Nestorio contestava alla Vergine il titolo di madre di Dio, poiché, nel mistero dell'Incarnazione, aveva portato in grembo la creatura umana e non il Dio. (Joris-Karl Huysmans)
  • I due punti principali della dottrina cristiana contro cui rivolgeva le armi la opposizione pagana, e specialmente la polemica platonica contro il Cristianesimo, erano la incarnazione della divinità e la resurrezione della carne umana. All'idealismo dei neoplatonici ellenisti, piegante a una forma mistica, l'una e l'altra di quelle dottrine, connesse organicamente fra loro, era una «pietra d'inciampo». Credere che la natura divina possa venire in contatto colla materia era un contaminarla, perché la materia corporea è qualcosa di negativo e d'impuro. E come tale, è vana l'illusione ed è assurdo sperare che il corpo carnale possa divenire, per la resurrezione, incorruttibile ed eterno. (Alessandro Chiappelli)
  • Il Cristianesimo non è un pensiero, ma l'annuncio di una Presenza: l'Incarnazione è un fatto accaduto. Senza la Madonna non potremmo intendere nulla del senso religioso, della pretesa cristiana e della Chiesa. (Luigi Giussani)
  • L'economia dell'Incarnazione si attua appunto entro gli spazi della cronaca feriale, nella banalità del quotidiano. (Aristide Serra)
  • L'infelicità: superiorità dell'uomo su Dio. C'è voluta l'Incarnazione perché quella superiorità non fosse scandalosa. (Simone Weil)
  • L'Incarnazione, che è il più grande bene che Dio poteva fare all'uomo, è anche la sua maggior gloria. (Prosper Guéranger)
  • L'incarnazione compie in noi due cose: la prima è che ci riempie d'amore; la seconda che ci rende certi della nostra salvezza. (Angela da Foligno)
  • L'incarnazione del Figlio di Dio permette di vedere attuata la sintesi definitiva che la mente umana, partendo da sé, non avrebbe neppure potuto immaginare: l'Eterno entra nel tempo, il Tutto si nasconde nel frammento, Dio assume il volto dell'uomo. (Papa Giovanni Paolo II)
  • L'incarnazione del Verbo equivale all'apertura del Libro, la cui molteplicità esteriore lascia ormai percepire il «midollo» unico, questo midollo di cui i fedeli si nutriranno. (Henri-Marie de Lubac)
  • L'incarnazione di Dio è la certezza che la nostra carne in qualche sua radice è santa, che la nostra storia in qualche sua pagina è sacra. E guardando il fratello nessuno potrà più dire: qui finisce Dio, qui comincia l'uomo, perché Creatore e creatura sono abbracciati. Finito e infinito sono dentro di noi in miscela prodigiosa per intensità di progetti, per vigore di trasformazione. Dio si è fatto uomo perché l'uomo si faccia Dio. (Ermes Ronchi)
  • L'incarnazione diventa vita soltanto se riusciamo a capire che, attraverso di noi è in gioco la vita stessa di Dio. (Maurice Zundel)
  • L'incarnazione dunque non vuol dire che Dio scende sulla terra, dove non era, perché c'era già. L'incarnazione vuol dire che una umanità diviene presente a Dio, un Dio eternamente presente. Era l'uomo ad essere assente, e non Dio a non essere presente. (Maurice Zundel)
  • L'incarnazione è in certo qual modo l'eucarestia del Padre. (Adrienne von Speyr)
  • L'Incarnazione non è avvenuta una sola volta in Gesù, ma è in atto sempre: si ha un'autoctisi eterna, una vera immanenza del divino nel reale, mediatrice l'Idea, la Ragione. (Giovanni Giraldi)
  • Sempre deve l'Anima stare in una continua avertenza in Dio, sommersa ed annegata, per così dire, nell'infinito abbisso del suo amore, manifestato a noi nell'Incarnazione del suo Divin Verbo che ad extra è stata la più grand'opera che far possa un Dio onnipotente, e le più alte Intelligenze celesti restano attonite e per l'ammirazione quasi fuori di sé. (Maria Maddalena Martinengo)
  • Siamo chiamati ad incarnare Gesù nelle nostre vite, a vestire le nostre vite di Lui, in modo che gli uomini possono vederlo in noi, toccarlo, riconoscerlo. (Catherine de Hueck Doherty)
  • Una meravigliosa scoperta ha colorato la nostra vita. Un evento straordinario, l'evento degli eventi: l'ineffabile, l'inenarrabile, l'indescrivibile, il trascendente, l'Onnipotente, l'Eccelso, l'immensamente irraggiungibile, è venuto ad abitare in mezzo a noi, si è reso piccolo, fragile, palpabile. Per noi!
    Ed è il mistero. Il mistero della nostra fede: l'incarnazione, Colui che è l'Assoluto, Colui che è Dio diventa l'Emmanuele, il Dio con noi, il Dio presente in mezzo a noi. È questa la scoperta che ci ha cambiato la vita, che ci fa danzare, ci fa saltare, ci fa gioire, ci fa sorridere. (Chiara Amirante)
Icona: il Verbo si fece carne

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