Inayat Khan
mistico indiano
Hazrat Inayat Khan (1882 – 1927), mistico indiano.
Citazioni di Inayat Khan
modifica- Accusando un individuo della sua colpa, non si fa che radicarla in lui più saldamente.[1]
- Beato colui che ha trovato nella vita lo scopo della propria esistenza.[2]
- Chi ha speso, ha consumato; chi ha raccolto, ha perduto; ma chi ha dato, ha messo in salvo per sempre i suoi tesori.[3]
- Colui che ama la natura è il vero adoratore di Dio.
Colui che adora Dio e disprezza il suo simile, adora invano.[4] - Colui che fa il bene agli altri è felice, ma disgraziato è colui che s'attende il bene dagli altri.[5]
- È padrone colui che domina se stesso, Maestro colui che insegna a se medesimo, Governatore chi regge se stesso e Legislatore chi detta legge a se stesso.[6]
- Finché agisco seguendo la mia intuizione, riesco nelle mie imprese; ma allorché seguo gli altrui consigli, mi smarrisco.[7]
- Il fatalismo è un lato della verità, non tutta.[8]
- Il segreto di ogni trionfo è la forza della propria convinzione.[9]
- In verità l'anima non conosce né nascita, né morte, né principio, né fine; il peccato non la può toccare, né la virtù esaltare; essa è sempre stata, e sempre sarà; e tutto il resto è un involucro, come un globo intorno alla fiamma.[10]
- L'ottimismo deriva da Dio e il pessimismo dalla mente umana.[11]
- L'uomo dimostra di essere grande e piccolo, secondo l'importanza che egli dà, nella vita, alle grandi o alle piccole cose.[12]
- L'uomo impara la sua prima lezione d'amore amando un essere umano, ma in realtà l'amore è dovuto soltanto a Dio.[13]
- La fiducia in se medesimi è il vero significato della fede; e nella fede sta il segreto del compimento di ogni desiderio.[14]
- La pazienza è la lezione che mi è stata insegnata dal momento in cui sono sceso sulla terra; da allora io mi sono sempre provato a praticarla, ma c'è ancora dell'altro da imparare.[15]
- La saggezza è come l'orizzonte: più ci si avvicina ad esso, e più retrocede.[16]
- La tendenza del Sufi è quella di guardare ad ogni cosa da due punti di vista: il proprio e quello altrui.[17]
- La vera religione è, per un Sufi, il mare della verità, e tutte le diverse fedi sono le sue onde.[18]
- La vera spiritualità non consiste in una fede o in una credenza fisse, ma nel nobilitare l'anima nostra, sollevandoci al di sopra delle barriere della vita materiale.[19]
- La vita è un commercio giusto, in cui tutte le partite si pareggiano col tempo. Presto o tardi bisogna pagare per tutto ciò che si prende dalla vita. Per certe cose si può pagare in anticipo, per altre si deve pagare al momento della consegna e per altre più tardi, alla presentazione del conto.[20]
- Le sconfitte non hanno grande importanza nella vita; la più grande disgrazia è quella di restare fermi.[21]
- Non accettare quello che non puoi restituire, poiché l'equilibrio della vita è basato sulla reciprocità.[22]
- Non vi è migliore compagnia di quella della solitudine.
Star soli con se medesimi è come stare con un amico la cui compagnia durerà per sempre.
La saggezza si acquista nella solitudine.[8] - Ogni esperienza, buona o cattiva, è un passo avanti nell'evoluzione umana.[23]
- Ogni perdita nella vita io la considero come il disfarsi di un vecchio vestito per indossarne uno nuovo, e il nuovo è sempre stato preferibile al vecchio.[24]
- Se desiderate il rispetto, imparate a rispettare voi stessi; se desiderate l'altrui fiducia, imparate ad aver fiducia in voi stessi.[25]
- Sii il primo ad aver fede nel tuo ideale, se desideri che gli altri credano in esso.
Se non rispetti tu stesso il tuo ideale, gli altri non lo rispetteranno.[26] - Tra la verità e la menzogna vi è la somiglianza che corre fra la persona e la sua ombra; solo che, mentre la prima ha vita, la seconda non ne ha.[27]
Note
modifica- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 16.
- ↑ Citato in Rotondi 2006, p. 15.
- ↑ Citato in Rotondi 1992, p. 212.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 106.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 150.
- ↑ Citato in Rotondi 1994, p. 187.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 120.
- ↑ a b Citato in Rotondi 1981, p. 26.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 22.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 77.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 66.
- ↑ Citato in Rotondi 2006, p. 172.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 54.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 15.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 60.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 32.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 115.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 121.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 30.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 180.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 80.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 45.
- ↑ Citato in Rotondi 2006, p. 135.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 44.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 124.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 156.
- ↑ Citato in Rotondi 1981, p. 64.
Bibliografia
modifica- Amedeo Rotondi (a cura di), Saggezza dell'Oriente. Massime, sentenze, aforismi, pensieri, proverbi, Astrolabio, Roma, 1981.
- Amedeo Rotondi (sotto lo pseudonimo di Amadeus Voldben), La potenza del credere... e la gioia d'amare, Edizioni Mediterranee, Roma, 1992. ISBN 88-272-0040-1 (Anteprima su Google Libri)
- Amedeo Rotondi (sotto lo pseudonimo di Amadeus Voldben), Guida alla padronanza di sé, Edizioni Mediterranee, Roma, 1994. ISBN 88-272-1049-0 (Anteprima su Google Libri)
- Amedeo Rotondi (sotto lo pseudonimo di Amadeus Voldben), Lo scopo e il significato della vita, Edizioni Mediterranee, Roma, 2006. ISBN 88-272-0028-2 (Anteprima su Google Libri)
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