Beatitudini dai libri

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Raccolta di beatitudini tratte dai libri.

Beatitudini dai libri

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  • Beati coloro che coltivano la voluttà dell'attesa. (Jean Josipovici)
  • Beati coloro che posseggono. (attribuita a Quinto Orazio Flacco)
  • Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre. (Carlo Maria Franzero)
  • Beati gli orfani. (Aldo Busi)
  • – Beati i pacificatori, essi si salveranno – disse Betsy, ricordando qualcosa di simile, sentito dire da qualcuno[1]. (Lev Tolstoj, Anna Karenina)
  • Beati i popoli che onorano gli eroi e che in ogni occasione possono sperare di avere eroi in tutti i campi: in guerra e in pace. (Francesco Grisi)
  • Beati i veri cristiani! Si buttano a' piedi di un confessore, si accusano, si mortificano, e si rialzano di lì, e si spazzolano i calzoni insudiciati con una consolazione grandissima: perché, o vennero assoluti, o fu loro imposta una penitenza, che frutterà l'assoluzione. (Vittorio Imbriani)
  • Beati quelli che dimenticano, perché essi giungeranno a farla "finita" anche con le loro stupidaggini. (Friedrich Nietzsche)
  • Beato chi serve, se la mancia è buona. (Piero Ferraris)
  • Beato colui alla cui porta bussa Cristo. (Sant'Ambrogio)
  • Beato colui che ha trovato nella vita lo scopo della propria esistenza. (Inayat Khan)
  • Beato colui che muore nel Signore. (Martin Lutero)
  • Beato l'uomo che non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso. (Alexander Pope)
  • L'uomo che disse: "Beato colui che non si aspetta nulla, perché non verrà deluso", fa una lode alquanto inadeguata e addirittura fasulla. La verità è: "Beato colui che non si aspetta nulla, perché verrà piacevolmente sorpreso". L'uomo che non si aspetta nulla vede le rose più rosse rispetto agli uomini comuni, l'erba più verde e il sole più abbagliante. Beato colui che non si aspetta nulla, perché possiederà le città e le montagne; beato il mite, perché erediterà la terra[2]. (Gilbert Keith Chesterton)
  1. Cfr. Gesù, Discorso della Montagna: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio».
  2. Cfr. Gesù, Discorso della Montagna: «Beati i miti, perché erediteranno la terra».