Giacomo Puccini

compositore italiano (1858-1924)

Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini (1858 – 1924), compositore italiano.

Giacomo Puccini, 1908.

Citazioni di Giacomo Puccini modifica

  • C'è più musica nella testa di Perosi che in quella mia e di Mascagni messe insieme.[1]

Epistolario modifica

  • Cara mamma
    Sono andato da Ponchielli e mi sono trattenuto quattro giorni. Parlai col Fontana, poeta, che trovasi a villeggiare lì vicino a Ponchielli, e si fissò, quasi, per un libretto. Anzi mi disse che gli piaceva la mia musica. Ponchielli, poi, entrò anche lui di mezzo, e mi raccomandò caldamente. (p. 17-18)
  • Abbi giudizio e fa grande economia. E almeno tu fa denari. Io ci dispero. (lettera a Michele Puccini, p. 22)
  • Mascagni [con la Cavalleria rusticana] ha vinto il primo premio del concorso Sonzogno. Il secondo Ferroni [con Rudello], del Conservatorio, il terzo un certo Spinelli di Roma [con Labilia]. (lettera a Michele Puccini, 24 aprile 1889, p. 34)
  • C'è stato qui Buffalo Bill che mi piacque. Buffalo Bill è una compagnia di americani del Nord con una quantità di indiani pellerosse e di bufali, che fanno dei giuochi di tiro splendidi e riproducono al vero delle scene successe alla frontiera. (lettera a Michele Puccini, 24 aprile 1889, p. 34)
  • Sempre accademia, accademia e solite sbrodolature amorose. Ho dovuto arrangiarmi per arrivare alla fine senza troppo seccare gli uditori, evitando qualunque accademia. (lettera a Giulio Ricordi, 21 ottobre '99, p. 66)
  • Pensavo alla Scala! O perché non è possibile darvi una Manon? Ci terrei di rivedere bene eseguita quest'opera. Ha letto che gran fracasso ha fatto Tosca a Montevideo? (lettera a Giulio Ricordi, 18 settembre '99, p. 76)
  • La solitudine è vasta come un mare, è liscia come un lago, è nera come una notte, è anche verde come la bile! (p. 124)
  • [Torre del Lago Puccini] Gaudio supremo, paradiso, eden, empireo, «turris eburnea», «vas spirituale», reggia... abitanti 120, 12 case. Paese tranquillo, con macchie splendide fino al mare, popolate di daini, cignali, lepri, conigli, fagiani, beccacce, merli, fringuelli e passere. Padule immenso. Tramonti lussuriosi e straordinari. Aria maccheronica d'estate, splendida di primavera e di autunno. Vento dominante, di estate il maestrale, d'inverno il grecale o il libeccio. Oltre i 120 abitanti sopradetti, i canali navigabili e le troglodite capanne di falasco, ci sono diverse folaghe, fischioni, tuffetti e mestoloni, certo più intelligenti degli abitanti, perché difficili ad accostarsi. Dicono che nella Pineta "bagoli" anche un animale raro, chiamato «Antilisca[2]». (da una lettera del 1900 ad Alfredo Caselli[3])

Citazioni su Giacomo Puccini modifica

  • Dalla tribuna sporge oltre il parapetto il volto energico di Puccini con un naso che si potrebbe definire da bevitore. (Franz Kafka)
  • Il mondo delle eroine pucciniane discende da Elvira, e in qualche misura si identifica con Elvira: va da sé, alcune tracce saranno depositate anche da altre più o meno occasionali compagne di viaggio, ma il peccato, la fragilità, la gelosia, il coraggio e infine il mistero daranno altrettanti volti di una donna proteiforme, imprendibile, fata buona o cattiva, consolazione e maledizione nello stesso tempo. (Giampaolo Rugarli)
  • La morte di Puccini mi ha recato un profondo dolore. Non avrei mai creduto di non dover più rivedere questo così grande uomo. E sono rimasto orgoglioso di aver suscitato il suo interesse, e Le sono riconoscente che Ella lo abbia fatto sapere ai miei nemici in un recente suo articolo. (Arnold Schönberg)
  • Tecnicamente come orchestratore e armonizzatore, Puccini si rivela sempre – meno nelle perorazioni ponchielliane[4] di Tosca – un artista sensibile e di buon gusto. L'uso dei motivi conduttori gli è stato suggerito da Wagner, e l'armonistica dissonante era già propria dei musicisti francesi quando Puccini ne approfittò, ma gli spetta il diritto della precedenza e l'onore di aver disseminate le sue musiche di trovate melodiche e ritmiche, orchestrali e vocali le quali aggiungono complicazioni inutili e a volte anche finezze impreviste e gustose. Carattere schietto, insomma, e rappresentativo di un particolare e diffuso stato di coscienza. (Renato Fondi)

Note modifica

  1. Citato in Bollettino ceciliano, vol. 61, Associazione italiana Santa Cecilia, 1966, p. 212.
  2. Animale immaginario creato da Puccini per prendersi gioco dell'amico. Cfr. Alessandro Giusti, Tra le note di Puccini a Torre del Lago, ilgiornale.ch, 11 marzo 2010.
  3. Citato in Alessandro Giusti, Tra le note di Puccini a Torre del Lago, ilgiornale.ch, 11 marzo 2010.
  4. Amilcare Ponchielli (1834-1886), compositore, direttore di banda e docente italiano.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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